sabato 5 maggio 2012

Continuo del post del 22 aprile 2012:"La guerra della CIA contro la gioventù cubana"/"La guerra de la CIA contra la juventud cubana "di Raul Capote


Continuo dell'articolo pubblicato in questo blog “resistencia siempre “il 22 aprile 2012
La guerra della CIA contro la gioventù cubana
4 maggio 2012 - Raul Antonio Capote tratto da El Adversario Cubano
Un giorno, nel giugno 2004, Stanislav Kázecky funzionario dell'ambasciata ceca, si dà appuntamento con lo scrittore e docente universitario Raul Capote in un luogo di L'Avana. Conversano animatamente per 2 ore o più realmente sarebbe a dire che Raul ascolta attentamente per 2 ore, il ceco dissertare sulla transizione dell'est Europa al capitalismo, il ruolo molto importante svolto da scrittori e artisti nella lotta contro il socialismo, del partito Yabloko, di SPS, OTPOR (Resistenza), Solidarnosch, di Lech Walesa, di Jan Rumi (dissidente ceco), Stanislav Shushkevich (uno dei principali architetti della dissoluzione sovietica), Grigory Yavlinsky (leader del partito Yabloko), Aleksandar Maric (leader di OTPOR), tutti rappresentanti di spicco della controrivoluzione Est-europea.
OTPOR, l'organizzazione di cui parlava ceca, è stata creata e finanziata da agenzie e istituti di Washington, tra cui l'International Center for Nonviolent Conflict (ICNC), Freedom House, USAID, la NED e l'Istituto Internazionale Repubblicano, altri organismi internazionali come l'Open Society Institute del miliardario ungherese George Soros, organizzazioni che fungono da copertura per la CIA. OTPOR era composto da giovani che, seguendo i lineamenti di Washington, eseguirono una serie di azioni e mobilitazioni di strada per promuovere uno stato di instabilità permanente e provocare la repressione di Stato. Questa organizzazione ottenne sconfiggere l'allora capo di stato della Jugoslavia seguendo la strategia del colpo di stato morbido.
Kázecky consegnò al professore, alla fine della conversazione, un CD su OPTOR e la strategia del golpe morbido. Nei mesi successivi Capote sarebbe entrato in contattato con persone, provenienti dagli Stati Uniti, per istruirlo nei vari aspetti legati al lavoro di sovversione politico-ideologico nel campo della cultura artistica e l'educazione e in tale strategia del colpo di stato morbido e nella creazione di organizzazioni della società civile (OSC) e organizzazioni non governative (ONG)
La SINA attribuisce grande importanza alla promozione di questa idea di "rivoluzioni colorate" tra i giovani cubani. In casa di funzionari statunitensi si organizzarono diverse riunioni con giovani dell'opposizione cubana, per addestrarli nella strategia del colpo di stato morbido e la rivoluzione nonviolenta utilizzando loghi e strategie attrattive per la gioventù; lo avevano applicato con successo in Jugoslavia, nel 2000, in Georgia - Rivoluzione delle Rose - nel 2003, in Ucraina - Rivoluzione arancione - nel 2004 e in Kirghizistan - Rivoluzione dei Tulipani - nel 2005.
Nel 2006 la Sezione di Interessi preparò un incontro con giovani dissidenti cubani di tutta l'isola, per proiettarli un documentario su questo tema, con l'intenzione di agevolare un movimento simile a Cuba. 63 giovani si riunirono nel cortile della residenza del funzionario per gli Affari Politici della SINA. Una copia in DVD del film 'Rovesciando un dittatore', sulla base della strategia portata a termine da OTPOR e i suoi patrocinatori yankee in Jugoslavia, per porre fine al governo Milosevic, è stata distribuita nel Lincoln Center agli assistenti abituali i giorni seguenti.
Nel 2005 e 2006 le istruzione che ha ricevuto Capote, già diventato l'agente CIA Pablo, erano principalmente dirette a creare, migliorare e aumentare il lavoro di rete tra gli studenti universitari che si 'opponevano' al regime, tali indicazioni sono parte di una delle strategie chiave della CIA: utilizzare i giovani per provocare il caos sociale e politico, generare sotto la bandiera della nonviolenza scontri di piazza, attirare i media internazionali, provocare la repressione mediante la realizzazione di atti violenti e illegali, repressione che dopo sarebbe ampiamente divulgata dai media internazionali per giustificare qualsiasi azione contro la Rivoluzione, presentandola come un atto di giustizia.

La guerra de la CIA contra la juventud cubana
Raul Antonio Capote de El Adversario Cubano
Un día de junio del 2004 Stanislav Kázecký funcionario de la Embajada Checa, se da cita con el escritor y profesor universitario Raúl Capote en un lugar de La Habana. Conversan animadamente durante 2 horas, o más real sería decir que Raúl escuchó atentamente, durante 2 horas, al checo disertar sobre la transición este europea al capitalismo, el muy importante papel que jugaron los escritores y artistas en el enfrentamiento al socialismo, del Partido Yabloko, de SPS, OTPOR (Resistencia), Solidaridad, de Lech Walesa, de Jan Rumi (disidente checo), Stanislav Shushkevich (uno de los principales arquitectos de la disolución soviética), Grigori Yavlinsky (líder del partido Yabloko), Aleksandar Maric (líder de OTPOR), todos destacados representantes de la contrarrevolución este- europea.
OTPOR, la organización de la que hablaba el checo, fue creada y financiada por agencias e institutos de Washington, entre los que se encuentran el Centro Internacional para el Conflicto No Violento (ICNC), Freedom House, la USAID, la NED y el Instituto Republicano Internacional, otros organismos internacionales como el Instituto Sociedad Abierta, del millonario húngaro George Soros, organizaciones que sirven de fachada a la CIA. OTPOR estaba integrado por jóvenes que, siguiendo los lineamientos de Washington, ejecutaron una serie de acciones y movilizaciones de calle para promover un estado de desestabilización permanente y provocar la represión del estado. Esa organización logró derrotar al entonces jefe de estado de Yugoslavia siguiendo la estrategia de golpe suave.
Kázecky entregó al profesor, al final de la conversación, un CD sobre OPTOR y la estrategia del golpe suave. En los meses posteriores Capote entraría en contacto con personas llegadas de los Estados Unidos, para instruirlo en diferentes cuestiones relacionadas con el trabajo de subversión político-ideológica, en el terreno de la cultura artística y la educación y en ese tipo de estrategia del golpe suave y en la creación de organizaciones de la sociedad civil (OSC) y Organizaciones no gubernamentales (ONG)
La SINA le da mucha importancia a la promoción de esa idea de las “Revoluciones de Colores” entre la juventud cubana. En casa de funcionarios estadounidenses se organizaron varias reuniones con jóvenes opositores cubanos, para entrenarlos en la estrategia del golpe suave y la revolución no violenta. Utilizando logotipos y estrategias atractivas para la juventud, lo habían aplicado con éxito en Yugoslavia, en 2000, en Georgia —la Revolución de las Rosas— en 2003, en Ucrania —Revolución Naranja— en 2004 y en Kyrgyztán —Revolución de los Tulipanes— en 2005.
En 2006 la Sección de Intereses preparó un encuentro con jóvenes opositores cubanos de toda la isla, para proyectarles un documental sobre ese tema con la intención de facilitar un movimiento similar en Cuba. 63 jóvenes se reunieron en el patio de la residencia del funcionario para Asuntos Políticos de la SINA. Una copia en DVD del filme Derrocando a un dictador, basado en la estrategia llevada a cabo por OTPOR y sus patrocinadores yanquis, en Yugoslavia, para poner fin al gobierno de Milosevic, fue repartida en el Lincoln Center a los asistentes habituales los días siguientes.
En los años 2005 y 2006 las instrucciones que recibió Capote, ya convertido en el agente de la CIA Pablo, estaban dirigidas fundamentalmente a crear, mejorar e incrementar el trabajo de redes entre los estudiantes universitarios que se “oponen” al régimen, esas indicaciones forman parte de una de las estrategias esenciales de CIA: utilizar a los jóvenes para provocar un caos social y político, generar bajo las banderas de la no violencia disturbios de calle, atraer a la prensa internacional, provocar la represión mediante la realización de actos violentos e ilegales, represión que luego sería ampliamente divulgada por los medios internacionales, para justificar cualquier acción contra la Revolución, presentándola como un acto de justicia.

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