venerdì 26 maggio 2017

Comunicato Rifondazione Comunista :“VENEZUELA: FERMIAMO IL FASCISMO E LA STRATEGIA GOLPISTA”


Cosa sta realmente accadendo in Venezuela?  Da oltre un mese, da quando sono iniziate le proteste e i disordini nelle strade delle città venezuelane, in base a un copione già visto, i grandi mass-media, diversi governi e forze politiche, alcune Ong ripetono: «Manifestanti pacifici massacrati dalla polizia e dai colectivos pro regime ».                                                                  

In realtà non sono affatto pacifici molti dei manifestanti organizzati dalle destre con l’intento irresponsabile di destabilizzare il paese. Nel 2002 le stesse destre furono protagoniste di un vero e proprio golpe contro l’ex Presidente Chávez e nel 2014 organizzarono le guarimbas (violenza di piazza) contro l’attuale e legittimo Presidente Maduro. Oggi    i settori fascisti dell’opposizione venezuelana continuano ad agire in maniera violenta e con atti terroristici concentrati in alcuni centri urbani nei quali governa l’opposizione, con l'appoggio delle autorità locali a loro affini. Le squadracce fasciste, incappucciate e armate sia di armi, che di bastoni, pietre, molotov e petardi, assaltano strutture pubbliche (anche ospedali, depositi di medicine, asili nido, cliniche veterinarie, etc.), distruggono beni collettivi, saccheggiano, aggrediscono la Guardia Nazionale Bolivariana. È una violenza ben organizzata, dotata di giubbotti antiproiettile, maschere antigas, ordigni lancia petardi e abbigliamento griffato.       
Un esame dettagliato delle tragiche morti smonta la versione di «Maduro che fa sparare sulla folla» da una polizia che in piazza non è armata e usa solo lacrimogeni. Viceversa, gran parte dei morti è imputabile all’opposizione (e ai cecchini, come già visto nel golpe del 2002); aumentano i femminicidi politici; i (pochi) responsabili di uso eccessivo della forza fra le forze dell’ordine sono sotto inchiesta e detenuti. Ma la mistificazione è tale, che anche manifestanti “chavisti” uccisi diventano, per i mass-media, attivisti dell'opposizione “massacrati dal regime”.    Due pesi due misure: grazie al bombardamento mediatico, il mondo ignora le pacifiche e grandi manifestazioni di appoggio al governo. 
         
 Perché proprio il Venezuela? Perché è il Paese con le maggiori riserve petrolifere del pianeta. Le conquiste sociali sono state ottenute grazie alla ridistribuzione dei proventi del petrolio che controlla la società petrolifera di Stato (PDVSA). Approfittando della congiuntura economica sfavorevole causata dalla riduzione del prezzo del greggio, l'oligarchia interna e le multinazionali tentano di rimettere le mani sull'enorme risorsa petrolifera e di bloccare il processo di integrazione. E’ opportuno ricordare che l’attuale Segretario di Stato statunitense, Rex Tillerson, fino alla sua recente nomina è stato a capo della Exxon-Mobil.         
La destra, che ignora le regole della Costituzione, accusa assurdamente di «golpe» il governo che ha convocato una nuova Assemblea Costituente.          
Anche l’accusa di «attacco alla libertà di stampa» è ridicola, dato che, sia in Venezuela che fuori, i massmedia privati e Internet sono il megafono dell’opposizione.  Così come l’accusa di «dittatura» e di «aver portato la popolazione alla miseria e alla fame»: dal 1999, il governo bolivariano ha compiuto enormi progressi sociali (sanità, educazione, case, alimentazione, diritti sociali, etc.), riconosciuti anche a livello internazionale.     
È vero che, negli ultimi anni, una grave crisi dovuta al crollo dei prezzi del petrolio, alla guerra economica, all'accaparramento di prodotti di prima necessità, alle sanzioni, al killeraggio finanziario e ad altri fattori ha provocato grandi difficoltà. Ma i limiti e i possibili errori commessi dal processo bolivariano, non giustificano certo le gazzarre fasciste, la destabilizzazione e la strategia golpista in atto.         
Vanno denunciate le pesanti interferenze esterne capeggiate dagli Stati Uniti (ma anche dell'Italia e dell'Europa) che, per tornare a controllare le risorse ingenti del paese, finanziano e addestrano l’opposizione, dichiarano il Venezuela “una minaccia”, influenzano organizzazioni regionali come l’Osa, mentre il “Comando Sud” prepara l’intervento militare.
             
NON È ACCETTABILE CHE IL GOVERNO ITALIANO E ALCUNE FORZE POLITICHE (CON IN TESTA IL PD)  PROTEGGANO L’OPPOSIZIONE FASCISTA E VIOLENTA IN VENEZUELA !   

Invece di gettare benzina sul fuoco, occorre sostenere il dialogo fra governo e opposizione, con la mediazione di diversi ex presidenti iberoamericani e della Santa Sede.

 LA MANIPOLAZIONE DEI MASS-MEDIA PORTA ALLA GUERRA. LA VERITÀ PORTA ALLA PACE.

     PER QUESTE RAGIONI DENUNCIAMO:
      
La violenza golpista della destra venezuelana      Le ingerenze esterne degli Usa, della Ue e dei loro alleati    La vergognosa informazione a senso unico dei mass-media italiani

                     SOSTENIAMO INVECE CON FORZA:                                        
Il dialogo di pace tra governo e opposizione sostenuto anche dal Papa   Il consolidamento delle conquiste sociali realizzate da Chávez e da Maduro,


PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

domenica 7 maggio 2017

Rafael Correa ultimo viaggio a Cuba prima delle consegne a Lenin Moreno il 24 Maggio.



Santa Clara – Cuba  7 maggio 2017  Barrio Condado Nord


Nei giorni scorsi mi trovavo in Santiago di Cuba e non volendo mi sono ritrovato  a seguire Rafael Correa, Presidente dell’Ecuador fino al prossimo 24 di maggio, giorno in cui Lenin Moreno riceverà il passaggio delle consegne, sono arrivato poco dopo di lui alla tomba di Fidel,  così come a quella di Josè Martì,..sono arrivato dopo anche alla casema Moncada, però lo ho anticipato al Santuario della Virgen del Cobre, …il compagno Adolfo Rosales (incredibile la sua somiglianza con il compagno cubano Raul Capote) che con la sua Plimouth verde del ’56 mi ha accompagnato in un itinerario che avevo posto avanti a tutto  dopo che è venuto a mancare FIDEL, un punto di riferimento della mia vita, ….. mi ha informato appunto che al Cobre stavano aspettando l’arrivo di Correa,………

Rafael Correa nei suoi interventi durante la visita in terra cubana, ha dichiarato :”E’ la mia ultima visita come Presidente dell’Ecuador in questa fraterna terra, in questa terra graziosa e terra amica.
Ho vissuto 10 anni molto intensi, sono stati anni molto felici, e il miglior modo di terminare il mio mandato è visitando la mia cara Cuba, se qualcosa ho potuto realizzare in questi 10 anni, usando l’ anologia che scrisse Newton : se sono arrivato lontano è perché mi appoggiai  alle spalle dei giganti; ..si giganti come Bolivar, giganti come i CHE, giganti come Eloy Alfaro Delgado  e il suo amico Josè Martì , e giganti che  la vita mi ha dato la opportunità di conoscere, di essere suo amico e di ascoltare direttamente i loro consigli come Nestor Kirchner, come Hugo Chavez, come Fidel….tutta la vita sono stato Martiano, credo che fu un uomo straordinario,  avanti per la sua epoca, primo nella riflessione, primo nella azione, un latinoamericano che fa parte  della storia regionale così come di quella universale…. Durante la conferenza all’Università dell’Avana, entrando nel merito del suo Paese Rafael Correa ha affermato inoltre :L’Ecuador oggi è una Repubblica di opportunità dove comanda il popolo” ed ha continuato dicendo che quando arrivò al potere incontro un paese paralizzato, senza speranze, invece dopo 10 anni di Rivoluzione Ciudadana il 24 maggio consegnerà al suo successore  Lenin Moreno una realtà con una economia in crescita e stabile, ciò grazie a fattori importanti come le tre misure che furono prese all’inizio del suo primo mandato : ricomprare il debito estero, i rinnovi dei contratti petroliferi, la lotta contro l’evasione tributaria,……..Nell’aula magna dell’università dell’Havana Rafael Correa ha ricevuto il titolo di DOCTOR HONORIS CAUSA IN SCIENZE ECONOMICHE, il rettore Gustavo Cobreiro nella consegna del titolo ha messo in risalto il lavoro svolto dal Presidente Ecuadoriano che ha posto l’essere umano avanti al capitalismo e difeso un sistema internazionale più giusto e equo,…Correa da parte sua ha dichiarato di essere orgoglioso di ricevere tale onorificenza nella Patria di Fidel, Paese la cui Rivoluzione ha ispirato movimenti progressisti del Mondo Intero……Nel palazzo  della Rivoluzione, Correa ha terminato il suo intervento prendendo come suo il pensiero del vecchio lottatore general Eloy Alfaro : Nulla sono, nulla valgo , nulla pretendo, nulla cerco per me, tutto è per voi, popolo, que si è fatto degno di essere libero.
Moltissime grazie , Cuba.
Hasta la vittoria Siempre Companeros!!


Il Documento sopra redatto è un sunto tratto da articoli tratti dal quotidiano Granma (organo del Partito comunista Cubano) del 6 maggio 2017 .
Il Granma  quando sono in Cuba mi arriva in casa direttamente da sotto la porta, o addirittura dalla finestra volando.

 Maurizio Cerboneschi (Sandino)