Le
bugie della democrazia e il linguaggio della menzogna
Colin
Todhunter - Global Research
18/01/2013
In
un'epoca sempre più guidata dai media, il linguaggio è tutto ed è
spesso usato dalla burocrazia per dominare il significato. Con
milioni di morti sulle spalle sin dal 1945, gli Stati Uniti sono
diventati lo stato terroristico numero uno al mondo. Dagli anni '80,
l'ex agente della CIA John Stockwell, ha accennato alla cifra di sei
milioni. Un recente articolo ha indicato come, dal bombardamento di
massa nel sud est asiatico all'impiego di squadroni della morte in
America del Sud, l'esercito americano e la CIA siano stati
direttamente o indirettamente responsabili di un numero aggiornato di
circa dieci milioni di morti (1). Ma oggi non è definito assassinio
di massa. Ironia della sorte, gli Stati Uniti hanno sequestrato la
parola "terrore" per giustificare il loro marchio di
tirannia attraverso una guerra
al terrore.
È
inoltre possibile aggiungere a quei dieci milioni innumerevoli altri,
le cui vite sono state sacrificate sull'altare del profitto
aziendale, che non si basa sui militari per bombardare popoli e paesi
fino alla sottomissione, ma su una certa politica. Non è una
vessazione. E' un adeguamento
strutturale.
Come
risultato, centinaia di migliaia di contadini indiani si sono tolti
la vita negli ultimi dieci anni, una gran parte di loro a causa
dell'attività agroindustriale statunitense e della manipolazione dei
prezzi globali delle materie prime e per gentile concessione delle
politiche adottate per loro conto da parte del governo degli Stati
Uniti o per il monopolio delle grandi corporazioni o la frontiera
tecnologica
dei semi terminator che ugualmente riducono in miseria gli
agricoltori che contraggono più debiti di quanto possano sopportare
(2).
La
situazione dei contadini indiani non è unica. Quante vite sono state
fatte a pezzi in tutto il mondo a causa della violenza intrinseca
strutturale o dell'omicidio silenzioso derivante dal funzionamento
quotidiano, apparentemente benigno, del capitalismo predatorio. Le
intrinseche disuguaglianze del sistema hanno effettivamente rubato
anni alle vite delle persone, la salute dai loro corpi, i mezzi di
sostentamento dalle loro mani, l'acqua dai loro rubinetti e il cibo
dai loro piatti. Dal Regno Unito all'Africa, le classi subalterne -
il materiale economico spesso sacrificabile, la carne da cannone in
tempo di guerra o gli eroi
reduci gettati
a mare dal sistema al loro ritorno a casa, persone manipolate e
sfruttate a piacimento tramite fasulli principi di nazionalismo o di
interesse
nazionale
- hanno avuto le loro vite spezzate o private di opportunità a causa
delle difficoltà imposte dal pugno di ferro del capitalismo (3).
L'appropriazione
della ricchezza attraverso un sistema che la convoglia dal basso in
alto per mezzo di un processo di accumulazione per esproprio (4), è
celebrata come crescita,
prosperità
e libertà
di scelta
nonostante la realtà provi che, dalla Grecia alla Spagna, per la
maggioranza sia aumentata la povertà, la privazione di scelta e la
miseria.
Non
si sa molto di questo però, se si usano solo i principali media di
informazione. Certo, ci può essere stato detto di stringere
la cinghia
perché siamo tutti
nella stessa barca
e dobbiamo fare qualche sacrificio in questi tempi economicamente
difficili.
E
ad ogni buon conto, poiché gran parte del paese (qualsiasi paese) è
gettato nella discarica in quanto eccedente, ora che i loro posti di
lavoro sono stati esternalizzati all'estero, dobbiamo semplicemente
attaccare il Mali, la Siria, la Libia, l'Iran (e la lista continua),
perché non farlo avrebbe permesso ai malvagi di conquistare il
mondo. E allora dove saremmo senza idee così alte? Non è saccheggio
delle risorse. E' umanitarismo.
Beh,
saremmo proprio dove ci troviamo in questo momento perché i malvagi
già controllano e fanno la guerra non solo ai popoli di questi paesi
appena citati, ma ai loro rispettivi popoli anche attraverso gli
strumenti di sorveglianza, il sistema penale, gli effetti
narcotizzanti delle droghe importate dal capo delle spie o
dell'industria dell'informazione-spettacolo e la raffica di leggi che
servono a spogliare le libertà civili. Il gioco è finito,
l'economia occidentale dominante (gli Stati Uniti) è incrinata in
modo irreparabile (5). L'imperialismo e il militarismo non la
salveranno, ma il dissenso non sarà consentito.
E,
come banchieri privati, intrappolano tutti noi ancora di più, con la
loro licenza di stampare e prestare moneta ai governi nazionali per
poi prestare loro anche gli interessi su di essa, entrando in una
spirale indebitatoria che non potrà mai essere rimborsata (6) e sono
anche in grado di riempirsi ulteriormente le tasche acquistando beni
nazionali a basso prezzo in primo luogo dai paesi in bancarotta. Non
è racket. E' austerità.
"E
ora vengono per la vostra sicurezza sociale. Vogliono i vostri soldi
della pensione. Li rivogliono indietro per darli ai loro amici
criminali di Wall Street. E sai una cosa? Li avranno. Otterranno
tutto prima o poi, perché possiedono questo posto."
Gorge Carlin, scrittore, critico e comico.
E
dove sono i principali media di tutto questo? Dove sono i giornalisti
la cui pretesa di rispettabilità è la loro rigida professionalità,
responsabilità,
indipendenza?
Se si possono chiamare professionalità, responsabilità e
obiettività l'essere nelle mani di pubblicitari, burocrati, lobbisti
o think tank aziendali e non volere offenderne gli interessi, allora
sono dei modelli di virtù assoluta!
Diffondendo
le loro menzogne altamente stipendiate, hanno deluso e continuano a
deludere il pubblico. Con la loro fioca luce "investigativa"
sulle "procedure parlamentari", le personalità e le
insensate macchinazioni delle politiche di partito, non fanno altro
che mantenere e perpetuare lo status quo e tenere il pubblico
all'oscuro dall'indefinibile ed egoistica potenza e unità di
interessi che consentono a Big Oil, Big Banking, Big Pharma, Big Agra
e al resto di costoro di continuare a dissanguarci tutti.
Richiamare
alla mente la notiza della BBC sul bombardamento NATO della Libia, ci
fornisce una visione piuttosto rivelatrice dei media ufficiali. La
copertura è stata vergognosamente unilaterale. Il pubblico deve
pagare un "servizio pubblico" per venire ingannato e per
garantire il nostro rispetto alle politiche statali-aziendali
illegali? C'era poca analisi sull'orientamento della "missione"
o su dove gli insorti ottenevano le armi, nonostante l'ONU avesse
sanzionato l'embargo sulle armi. Molto meno sul diritto morale della
NATO di bombardare una strada di Tripoli. Non parliamo di quanto
affermato dal professore Chris Landsberg dell'Università di
Johannesburg rispetto alla violazione del diritto internazionale da
parte della NATO, o delle 200 personalità africane che hanno
accusato le nazioni occidentali di sovvertire il diritto
internazionale.
Al
contrario, quello che ci viene servito, per gentile concessione dei
media mainstream di volta in volta che la Gran Bretagna decide di
fare la guerra, è un gustoso piatto del sentimento nazionalistico e
della mentalità coloniale dei "nostri ragazzi", andati
laggù per aiutare a civilizzare i barbari.
Ma
questo è il ruolo dei media, ovvero contribuire a rafforzare e
riprodurre le condizioni materiali di un sistema di sfruttamento
quotidiano e di divisione sociale. Si chiama avere dei media
condiscendenti, senza artigli. E' la democrazia
liberale.
Questo è il ruolo non solo dei media, ma del sistema educativo e del
sistema politico.
Ed
è per questo che all'ex premier britannico anni fa era stato detto
dai suoi padroni finanziari di vendere quello che scherzosamente era
considerato "l'oro della nazione" a un prezzo stracciato, a
beneficio degli interessi dei banchieri (non della nazione), senza un
vero e proprio controllo pubblico. Alcuni dicono che è stato il
primo "salvataggio" (7). È per questo che il denaro dei
contribuenti, all'insaputa alla maggior parte di loro, viene
utilizzato inspiegabilmente e non democraticamente per sostenere le
banche e per rovesciare diversi paesi, causando migliaia di morti e
distruzioni attraverso le "operazioni segrete". Segrete,
cioè nascoste all'opinione pubblica, beatamente inconsapevole di
dove i suoi dollari, sterline o euro duramente guadagnati siano
effettivamente andati a finire.
Ecco
perché i truffatori statali-aziendali, assassini e bugiardi che si
ammantano del linguaggio della libertà
e della democrazia l'hanno
fatta franca per tanto tempo. Purtroppo, è per questo che continuano
a farlo.
Note
www.resistenze.org
Foto inserite da internet da autore blog
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