giovedì 24 gennaio 2013

Le bugie della democrazia e il linguaggio della menzogna


Le bugie della democrazia e il linguaggio della menzogna

Colin Todhunter - Global Research

18/01/2013


In un'epoca sempre più guidata dai media, il linguaggio è tutto ed è spesso usato dalla burocrazia per dominare il significato. Con milioni di morti sulle spalle sin dal 1945, gli Stati Uniti sono diventati lo stato terroristico numero uno al mondo. Dagli anni '80, l'ex agente della CIA John Stockwell, ha accennato alla cifra di sei milioni. Un recente articolo ha indicato come, dal bombardamento di massa nel sud est asiatico all'impiego di squadroni della morte in America del Sud, l'esercito americano e la CIA siano stati direttamente o indirettamente responsabili di un numero aggiornato di circa dieci milioni di morti (1). Ma oggi non è definito assassinio di massa. Ironia della sorte, gli Stati Uniti hanno sequestrato la parola "terrore" per giustificare il loro marchio di tirannia attraverso una guerra al terrore.

È inoltre possibile aggiungere a quei dieci milioni innumerevoli altri, le cui vite sono state sacrificate sull'altare del profitto aziendale, che non si basa sui militari per bombardare popoli e paesi fino alla sottomissione, ma su una certa politica. Non è una vessazione. E' un adeguamento strutturale.

Come risultato, centinaia di migliaia di contadini indiani si sono tolti la vita negli ultimi dieci anni, una gran parte di loro a causa dell'attività agroindustriale statunitense e della manipolazione dei prezzi globali delle materie prime e per gentile concessione delle politiche adottate per loro conto da parte del governo degli Stati Uniti o per il monopolio delle grandi corporazioni o la frontiera tecnologica dei semi terminator che ugualmente riducono in miseria gli agricoltori che contraggono più debiti di quanto possano sopportare (2).

La situazione dei contadini indiani non è unica. Quante vite sono state fatte a pezzi in tutto il mondo a causa della violenza intrinseca strutturale o dell'omicidio silenzioso derivante dal funzionamento quotidiano, apparentemente benigno, del capitalismo predatorio. Le intrinseche disuguaglianze del sistema hanno effettivamente rubato anni alle vite delle persone, la salute dai loro corpi, i mezzi di sostentamento dalle loro mani, l'acqua dai loro rubinetti e il cibo dai loro piatti. Dal Regno Unito all'Africa, le classi subalterne - il materiale economico spesso sacrificabile, la carne da cannone in tempo di guerra o gli eroi reduci gettati a mare dal sistema al loro ritorno a casa, persone manipolate e sfruttate a piacimento tramite fasulli principi di nazionalismo o di interesse nazionale - hanno avuto le loro vite spezzate o private di opportunità a causa delle difficoltà imposte dal pugno di ferro del capitalismo (3).

L'appropriazione della ricchezza attraverso un sistema che la convoglia dal basso in alto per mezzo di un processo di accumulazione per esproprio (4), è celebrata come crescita, prosperità e libertà di scelta nonostante la realtà provi che, dalla Grecia alla Spagna, per la maggioranza sia aumentata la povertà, la privazione di scelta e la miseria.

Non si sa molto di questo però, se si usano solo i principali media di informazione. Certo, ci può essere stato detto di stringere la cinghia perché siamo tutti nella stessa barca e dobbiamo fare qualche sacrificio in questi tempi economicamente difficili.

E ad ogni buon conto, poiché gran parte del paese (qualsiasi paese) è gettato nella discarica in quanto eccedente, ora che i loro posti di lavoro sono stati esternalizzati all'estero, dobbiamo semplicemente attaccare il Mali, la Siria, la Libia, l'Iran (e la lista continua), perché non farlo avrebbe permesso ai malvagi di conquistare il mondo. E allora dove saremmo senza idee così alte? Non è saccheggio delle risorse. E' umanitarismo.

Beh, saremmo proprio dove ci troviamo in questo momento perché i malvagi già controllano e fanno la guerra non solo ai popoli di questi paesi appena citati, ma ai loro rispettivi popoli anche attraverso gli strumenti di sorveglianza, il sistema penale, gli effetti narcotizzanti delle droghe importate dal capo delle spie o dell'industria dell'informazione-spettacolo e la raffica di leggi che servono a spogliare le libertà civili. Il gioco è finito, l'economia occidentale dominante (gli Stati Uniti) è incrinata in modo irreparabile (5). L'imperialismo e il militarismo non la salveranno, ma il dissenso non sarà consentito.

E, come banchieri privati, intrappolano tutti noi ancora di più, con la loro licenza di stampare e prestare moneta ai governi nazionali per poi prestare loro anche gli interessi su di essa, entrando in una spirale indebitatoria che non potrà mai essere rimborsata (6) e sono anche in grado di riempirsi ulteriormente le tasche acquistando beni nazionali a basso prezzo in primo luogo dai paesi in bancarotta. Non è racket. E' austerità.

"E ora vengono per la vostra sicurezza sociale. Vogliono i vostri soldi della pensione. Li rivogliono indietro per darli ai loro amici criminali di Wall Street. E sai una cosa? Li avranno. Otterranno tutto prima o poi, perché possiedono questo posto." Gorge Carlin, scrittore, critico e comico.

E dove sono i principali media di tutto questo? Dove sono i giornalisti la cui pretesa di rispettabilità è la loro rigida professionalità, responsabilità, indipendenza? Se si possono chiamare professionalità, responsabilità e obiettività l'essere nelle mani di pubblicitari, burocrati, lobbisti o think tank aziendali e non volere offenderne gli interessi, allora sono dei modelli di virtù assoluta!

Diffondendo le loro menzogne altamente stipendiate, hanno deluso e continuano a deludere il pubblico. Con la loro fioca luce "investigativa" sulle "procedure parlamentari", le personalità e le insensate macchinazioni delle politiche di partito, non fanno altro che mantenere e perpetuare lo status quo e tenere il pubblico all'oscuro dall'indefinibile ed egoistica potenza e unità di interessi che consentono a Big Oil, Big Banking, Big Pharma, Big Agra e al resto di costoro di continuare a dissanguarci tutti.

Richiamare alla mente la notiza della BBC sul bombardamento NATO della Libia, ci fornisce una visione piuttosto rivelatrice dei media ufficiali. La copertura è stata vergognosamente unilaterale. Il pubblico deve pagare un "servizio pubblico" per venire ingannato e per garantire il nostro rispetto alle politiche statali-aziendali illegali? C'era poca analisi sull'orientamento della "missione" o su dove gli insorti ottenevano le armi, nonostante l'ONU avesse sanzionato l'embargo sulle armi. Molto meno sul diritto morale della NATO di bombardare una strada di Tripoli. Non parliamo di quanto affermato dal professore Chris Landsberg dell'Università di Johannesburg rispetto alla violazione del diritto internazionale da parte della NATO, o delle 200 personalità africane che hanno accusato le nazioni occidentali di sovvertire il diritto internazionale.

Al contrario, quello che ci viene servito, per gentile concessione dei media mainstream di volta in volta che la Gran Bretagna decide di fare la guerra, è un gustoso piatto del sentimento nazionalistico e della mentalità coloniale dei "nostri ragazzi", andati laggù per aiutare a civilizzare i barbari.

Ma questo è il ruolo dei media, ovvero contribuire a rafforzare e riprodurre le condizioni materiali di un sistema di sfruttamento quotidiano e di divisione sociale. Si chiama avere dei media condiscendenti, senza artigli. E' la democrazia liberale. Questo è il ruolo non solo dei media, ma del sistema educativo e del sistema politico.

Ed è per questo che all'ex premier britannico anni fa era stato detto dai suoi padroni finanziari di vendere quello che scherzosamente era considerato "l'oro della nazione" a un prezzo stracciato, a beneficio degli interessi dei banchieri (non della nazione), senza un vero e proprio controllo pubblico. Alcuni dicono che è stato il primo "salvataggio" (7). È per questo che il denaro dei contribuenti, all'insaputa alla maggior parte di loro, viene utilizzato inspiegabilmente e non democraticamente per sostenere le banche e per rovesciare diversi paesi, causando migliaia di morti e distruzioni attraverso le "operazioni segrete". Segrete, cioè nascoste all'opinione pubblica, beatamente inconsapevole di dove i suoi dollari, sterline o euro duramente guadagnati siano effettivamente andati a finire.

Ecco perché i truffatori statali-aziendali, assassini e bugiardi che si ammantano del linguaggio della libertà e della democrazia l'hanno fatta franca per tanto tempo. Purtroppo, è per questo che continuano a farlo.

Note




www.resistenze.org

Foto inserite da internet da autore blog

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