I
medici motociclisti per I Cinque hanno percorso 19.000 km
Il
reclamo dei giovani medici nel percorso in America Latina in favore
della libertà dei Cinque antiterroristi cubani detenuti negli Stati
Uniti, ha toccato la 90ª città.
I
cinque medici, che da sei mesi sono in viaggio in motocicletta
attraverso il continente, sono giunti nella città di Florida,
Uruguay, dopo aver percorso 19.000 km attraverso
Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Argentina, riporta PL.
In
tutti questi luoghi abbiamo percepito una crescente solidarietà con
I Cinque, come sono conosciuti internazionalmente, ha dichiarato a
Prensa Latina il dottore argentino Darío Valenzuela.
La
richiesta di giustizia per Antonio Guerrero, Fernando González,
Gerardo Hernández, Ramón Labañino e René González è nata da
parte di un gruppo di medici internazionalisti laureati nel 2009
nella Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM) de L’Avana.
Durante
il tragitto hanno realizzato diverse attività per far conoscere i
dettagli sul caso dei Cinque, attraverso interviste e manifestazioni
insieme ad organizzazioni sociali e solidarie.
Valenzuela
ha precisato che dopo sei mesi, mentre si dirigono verso Buenos
Aires, dove si concluderà il loro percorso, sono soddisfatti per
aver raggiunto il loro obiettivo e per il sostegno da parte di molti
latinoamericani che si sono impegnati a sostenere la causa.
Prima
di giungere a Florida, avevano svolto, la scorsa settimana, delle
attività nella città di Minas, a 70 km da Montevideo, organizzate
dai dirigenti del partito di governo Frente Amplio e
dall’Associazione degli Impiegati Bancari dell’Uruguay (AEBU).
In
questa occasione, ha ricordato Valenzuela, è nato l’impegno dei
compagni uruguaiani di costituire un Comitato di Difesa dei Cinque e
di coordinarsi con altre associazioni di solidarietà.
Pochi
giorni prima, Milco Figueroa (argentino) e Juan Dola (boliviano),
avevano partecipato a Montevideo ad una manifestazione di massa come
dimostrazione di solidarietà con il presidente Hugo Chávez ed
avevano diffuso il messaggio di libertà per I Cinque.
Fanno
parte del progetto “Sembrando caminos con los Cinco”
l’uruguaiana-venezuelana Laura Machín e Nicolás Darío Bravo,
anch’egli argentino.
I
giovani medici, sulle cui moto sono raffigurate le bandiere con i
volti di Gerardo, René, Fernando, Ramón ed Antonio, hanno
denunciato che I Cinque stanno scontando condanne che vanno dai 15
anni fino a due ergastoli più 15 anni, quest’ultima imposta a
Gerardo Hernández, nonostante le accuse non siamo mai state provate.
(Traduzione
Granma Int.).
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