(Stati
Uniti)
E'
tornato il pericolo rosso e la caccia alle streghe!
Zoltan
Zigedy
In
realtà non è mai scemato. Come la maggior parte dei mali, si
nasconde nell'ombra e tra gli anfratti fino a quando non viene
evocato di nuovo a servire i ricchi e i potenti.
Come
il razzismo, gridare al pericolo rosso è uno strumento di divisione
e di distrazione. Serve a separare quelli che sono deboli o insicuri
da quelli determinati a cambiare un sistema politico e sociale
malvagio. La caccia alle streghe sfrutta la paura per diffamare
coloro che cercano la giustizia sociale. Chi ricorre a questa tattica
lo fa per seminare il cinismo, raffreddare l'ardore, alimentare i
dubbi e sciogliere l'unità.
Un
ceppo rinnovato e virulento dell'anticomunismo sta emergendo negli
Stati Uniti; si estende dal film idiota Alba
Rossa
ai virulenti attacchi dei media contro Oliver Stone e "La Storia
Sconosciuta degli Stati Uniti", la sua serie televisiva in dieci
puntate.
Alba
Rossa
attualmente in proiezione in centinaia di cinema, ha incassato, al 2
dicembre, più di $31 milioni. Basato su una trama idiota centrata su
un'invasione degli stati nord-occidentali da parte delle truppe della
Repubblica Democratica Popolare di Corea, il film ci presenta dei
giovani patrioti che forgiano un movimento di resistenza contro i
loro aggressori asiatici.
Solo
a Hollywood si poteva creare una trama che presenta un paese
relativamente povero con una popolazione di venticinque milioni
persone quale artefice di un atto di aggressione a distanza contro il
paese economicamente più potente della storia con ben più di dieci
volte la popolazione. Che cosa ne seguirà? Il Nicaragua che invade
il sud-ovest degli Stati Uniti?
Oh,
scusate, quel film è stato fatto nel 1984! In realtà, l'attuale
Alba
Rossa
ha trovato la sua dubbia ispirazione nel film degli anni reaganiani,
usando lo stesso titolo e un impegno altrettanto virulento nel
disprezzare i rossi. Abbiamo John Milius e i suoi colleghi
altrettanto dementi di Hollywood, a ringraziare per gli spauracchi di
Alba
Rossa I.
Lo sceneggiatore/regista Milius porta la responsabilità di film
alquanto stupidi - anche se meno politicamente disonesti - come
Magnum
Force
e
Conan il Barbaro.
Ma
se quei film hanno solo sancito politiche rivoltanti usando icone di
destra, Alba
Rossa I
ha avanzato l'agenda politica dell'imperialismo statunitense,
rozzamente servita per guadagnare consensi. Nel momento in cui la
lotta per la pace e la distensione attraversano un momento critico,
il film è stato calorosamente accolto dagli avversari del
riavvicinamento.
Oggi,
Alba
Rossa II
emerge non per contrastare la sinistra, ma bloccare preventivamente
un temuto emergere della sinistra. Anche se la maggior parte dei
leader della sinistra statunitense sono legati al Partito Democratico
o impantanati nell'opportunismo, i ricchi, i potenti e i loro
tirapiedi capiscono che l'economia profondamente ferita e il sistema
politico malfunzionante forniscono sia i semi che un terreno fertile
per un forte movimento popolare. E sperano di inquinarlo gridando al
pericolo rosso prima che i germogli nascano. Anche con la sua trama
rozza e senza alcuna plausibilità, Alba
Rossa II
ha lo scopo di screditare qualsiasi movimento "rosso" o
soltanto "rosa" prima che maturi.
Naturalmente
questo non va a genio ai guardiani rabbiosi del canone anticomunista.
Come Peter Kuznick ha documentato in un recente appello di storici
contro la guerra, questi sono attualmente numerosi e attivi.
Ronald
Radosh - famoso per aver fatto carriera paragonando i rossi e i loro
"compagni di viaggio" agli agenti della NKVD e MVD - compie
un'iperbole per collegare Stone e Kuznick alle defunte agenzie di
sicurezza sovietiche. Radosh sostiene di aver trovato somiglianze che
rasentano il plagio (un'affermazione che rasenta la calunnia) tra "La
Storia Sconosciuta" e il libro We
Can Be Friends (Possiamo
essere amici) di Carl Marzani, morto nel 1994.
Per
quadrare il suo cerchio, Radosh ci informa che Marzani "... ha
raccontato questa stessa storia in
We Can Be Friends.
Membro segreto del PCUSA che aveva lavorato durante la guerra
nell'OSS [Office of Strategic Services, agenzia di intelligence
statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale], più tardi venne
provato, dagli archivi sovietici e da decriptazioni Venosa, che
Marzani era stato operativo nel KGB (allora NKVD). Il suo libro è
stato pubblicato privatamente dalla propria casa editrice
sovvenzionata dai sovietici. Fu il primo esempio di quello che
sarebbe poi stato chiamato "revisionismo da Guerra Fredda".
Così, per associazione - una delle tattiche preferite
dall'anticomunismo - Stone e Kuznick vengono collegati al KGB
attraverso il fattore Carl Marzani. Altri hanno dimostrato l'uso
irresponsabile e infondato da parte di Radosh dell'accusa di essere
"operativo" o "agente" sulla base della prova
sottile dell'"associazione". Ma l'identificazione "segreta"
o aperta di Marzani con il comunismo nel 1952, non ha alcuna
rilevanza per la verità trasmessa da We
Can Be Friends
o "La Storia Sconosciuta". Marzani sostiene quanto segue:
"Il
passo successivo per la pace è quello di sedersi intorno a un tavolo
e negoziare. I negoziati, si deve sottolineare, non richiedono
amicizia. I negoziatori possono sedersi senza sorridere e portare
avanti le trattative in modo torvo, ma entrambe le parti sono
consapevoli del fatto che un accordo deve essere raggiunto". (p.
369) Se in Marzani la formula semplice ma sensata per migliorare le
relazioni USA/URSS è stata ispirata dalla NKVD, merito alla NKVD!
We
Can Be Friends
è stato pubblicato dalla casa editrice Topical Book Publishers. Per
quei rossi che nel 1952 avevano qualcosa da dire,
l'auto-pubblicazione era spesso l'unica possibilità. Stretti nel
morso della repressione maccartista, gli scrittori di sinistra non
riuscivano a convincere gli editori conosciuti nemmeno a prendere in
considerazione i loro manoscritti. Fatta eccezione per alcuni editori
ribelli eccezionali come Cameron e Associati, gli autori di sinistra
erano costretti a trovare i fondi per pubblicare poche centinaia di
copie, come ha fatto Howard Fast con il suo ora celebre romanzo
storico Spartacus.
Gli anni bui del 1950 potevano certamente essere più luminosi, se
era necessario che la NKVD sovvenzionasse questi ottimi libri!
La
qualità della ricerca e cultura di Radosh può essere giudicata
dalla sua affermazione enfatica che We
Can Be Friends "...
è stato il primo esempio di quello che in seguito sarebbe stato
chiamato revisionismo da guerra fredda". Una rapida occhiata
alla mia vecchia copia logora rivela una bibliografia che cita
precedenti scrittori come Frederick L. Schuman e I.F. Stone che hanno
decisamente respinto il canone della Guerra Fredda ben prima che il
libro Marzani arrivasse sulla scena.
Seguendo
l'esempio di Radosh, altri anticomunisti velenosi come Michael
Moynihan si sono gettati nella mischia per attaccare Stone e Kuznick.
E per sua vergogna, il New
York Times
ha scatenato il suo mercenario mercante di melma, Andrew Goldman, a
montare un bizzarro attacco contro Oliver Stone. Goldman era appena
giunto alla fine di quattro settimane di sospensione per aver
pubblicamente chiesto a due intervistate se il loro successo
professionale fosse storia di letto. Questo attacco è un triste
esempio del livello di integrità mostrata dalla maggior parte di
questi cortigiani della classe dirigente.
A
questi anticomunisti professionisti deve essere aggiunta la schiera
dei professori che spacciano luridi libri sull'"Impero del
Male". Il più attivo è Anne Applebaum, una giornalista
diventata docente universitaria, che scrive libri che dipingono
l'esperienza sovietica e dell'Europa orientale socialista come
totalmente opprimente e priva di sostegno popolare. Il suo libro più
recente, Iron
Curtain (Cortina
di ferro), gode di larga diffusione e pubblicità copiosa dai grandi
media. L'impostazione ideologica di Applebaum (suo marito è il
Ministro degli Affari Esteri nel governo ultra-nazionalista polacco)
e il suo metodo di ricerca selettiva sono raramente contestati dai
suoi colleghi.
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