Se l’apparato del Presidente Donald Trump crede che
usando nuove tecnologie possa imporre a Cuba un cambio dell’ordinamento interno, ancora una volta non ha capito nulla o
ha perso la memoria, sviluppare e finanziare progetti in rete internet per
cambiare la isla grande è un misero ritorno alla già fallita guerra fredda.
Quando il 16 giugno del 2017 a Miami Trump si riunì con
le forze dell’ultradestra di origine cubana per pagare il suo debito elettorale,
annunciò al Mondo quello che a suo tempo aveva promesso appunto alla congrega
di gusanos della Florida guidati dal senatore
Marco Rubio :” fine delle relazioni USA con Cuba iniziate il
17/12/2014 dall’amministrazione Obama ,continuazione
e inasprimento del “Bloqueo economico”….
Aver scelto Internet come terreno per la “nuova”
aggressione dimostra chiaramente quali
sono i veri obiettivi di Washington quando reclama “libero accesso” alla rete
ai paesi che si oppongono al sistema liberista, mentre in casa sua e nei paesi
alleati o meglio servi, mantiene un megasistema di controllo sociale che accumula dati di cittadini “ignari” che
navigano nel web.
Tutto rientra in una nuova dottrina di Guerra non
convenzionale senza l’uso diretto di forze militari come successo nei fallimentari conflitti in Iraq e
Afganistan , una dottrina già usata nella dimenticata “primavera Araba” o in piani più recenti come l’ incentivazione alle
proteste in Iran e in Venezuela
Bolivariano nel sostenere i settori violenti della destra fascista…. La strategia
imperialista di Washington dimostra apertamente di voler usare le reti sociali
e internet per i suoi obiettivi geopolitici di dominazione. Attivare un nuovo cyber attacco dimostra che non c'è mancanza di liquidità, in un governo
paralizzato e senza fondi, quando si tratta di finanziare progetti sovversivi contro Cuba, certamente i nuovi piani di Trump
non colgono di sorpresa un governo cubano che alle spalle ha oltre mezzo secolo
di esperienza su come affrontare programmi di aggressione di tutti i tipi.
Progetti cyber recenti come ZunZuneo, Piramideo, Commotion, Operacion Surf… sbatterono contro la
capacità delle autorità cubane di scoprirli e l'unità della sua popolazione
davanti alle aggressioni.
ZUNZUNEO
:
Progetto finanziato dall’Agenzia Internacional degli
Stati Uniti (USAID), l’obiettivo era
lanciare una rete di messaggeria che potesse arrivare a centinaia di migliaia
di cubani usando “contenuto no
controverso” : notizie di calcio, musica,
clima, pubblicità. Quando riuscirono nel loro scopo inviarono messaggi
di contenuto politico per incitare i cubani a sviluppare convocazioni in rete
per manifestazioni di massa atte a destabilizzare il paese.
PIRAMIDEO
:
Simile a ZunZuneo questo programma stava in carico
all’ufficio di trasmissioni a Cuba (OCB),
assoggettata a Radio-TV Martì. Lo stesso
promuoveva la creazione di una
rete di “Amici” offrendo loro la possibilità che una persona inviasse ai membri
della sua “Piramide” un SMS di massa al
costo di un solo messaggio. Lo scopo
finale era promuovere una piattaforma sovversiva.
COMMOTION:
Fu un meccanismo sviluppato dall’Istituto di tecnologia
abierta (OTI) della New America
Foundation, con sede a Washington, in origine per usi militari, sviluppava reti
senza fili indipendenti. Benchè non si conosca la sua entrata in funzione a
Cuba, fonti del governo USA dichiararono
al quotidiano New York Times che avevano
dato fondi milionari per tale fine.
OPERACION
SURF :
Programma smascherato dall’agente Raul della sicurezza di
Stato, il tutto consisteva nel far entrare in Cuba equipaggiamento e software per l’installazione di antenne
illegali per l’acceso illegale a internet.
Per il governo cubano se
l’amministrazione Trump desidera esclusivamente garantire l’accesso dei cubani
a internet intanto potrebbe eliminare le restrizioni del bloqueo che
impediscono l’acquisto di tecnologia del settore, facilitando gli acquisti di materiale, questo forse gli sarebbe più economico che finanziare una “Fuerza de
tarea” che già è destinata al fallimento prima di cominciare.
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