Alcuni ricercatori hanno scoperto infatti
che usare troppo i social può
causare danni alla mente. Questo non significa che è vietato accedere ai propri
profili social ma evitare di farlo in
maniera quasi ossessivo compulsiva.
I
giovani ad esempio, prima di uscire, si accertano di avere il cellulare con
la batteria 100%per evitare che si perdano potenziali
conversazioni o aggiornamenti una volta fuori dalle mura di casa. Ebbene i
ricercatori hanno svelato che c’è un legame tra l’uso dei social e il nostro
cervello, che rischia di trasformarsi e cambiare il suo apparato.
Con l’uso sempre più massiccio dei social
network e di internet il nostro cervello diventa più pigro e superficiale.
Affidiamo a queste piattaforme il compito di ricordare per noi, quindi la
corteccia cerebrale è meno spessa, più stanca e meno allenata, e questo
compromette le nostre capacità di apprendimento.
Una ricerca condotta dall’Università del Sussex su un campione di 75 persone di 25 anni sul multitasking,
abilità e capacità acquisita dalle ultime generazioni, ha mostrato che la
quantità di materia grigia era minore su 40 di loro dopo una risonanza
magnetica. Insomma essere multitasking non sarebbe sinonimo di maggiore
intelligenza, anzi sembrerebbe il
contrario.
I ricercatori comunque basano la loro teoria
su molteplici strumenti scientifici non fornendo però la soluzione. A detta di
molti essa potrebbe essere l’equilibrio.
Non basare la propria esistenza sui social e comunque evitarne l’uso improprio.
Foto inserite da responsabile del Blog
Testo tratto Da :
Certamente internet usato in maniera sana aiuta nella conoscenza, come aiuta a diffondere quella controinformazione oggi più che mai utile per contrastare le miriadi di immonde menzogne che quotidianamente vengono diffuse dal macrosistema informativo legato al selvaggio potere liberista, però allo stesso tempo va amaramente constatato che ormai una persona non adeguata a vivere connessa constantemente alle reti sociali è lasciata sola, non esiste più nel circuito, è di fatto “lasciata perdere”, ..anche nell’attivismo politico questo comportamento si riscontra pesantemente sia a destra così come in coloro che amano definirsi “rivoluzionari “di sinistra… Se per caso si perde o si rompe lo smartphone o si hanno problemi di connessione al PC, o semplicemente ci sentiamo male , scordate di ricevere una telefonata per sapere se vi è successo qualcosa, telefonare o inviare un sms è caduto in disuso, diciamo che è semplicemente retrò….Siiiiiiiiiiiiiii, siamo di fronte ad una vera dipendenza tecnologica,(vedi le immagini), per far felici "i liberi schiavi "delle reti sociali basta dargli tanti mi piace .
La situazione non andrà migliorando man mano che tecnologia e software andranno sempre più avanti. A titolo personale posso solo dire : meno male che ho riscoperto il piacere di leggere e di viaggiare con la mia bici da corsa per le strade della bella Maremma e non solo, piccole piacevoli cose che mi ripagano dal silenzio intorno, solo per il fatto di aver scelto di limitare al minimo l’uso di Fb ,Tw , messenger o aver rifiutato di partecipare a gruppi politici in WhatsApp, …… ma da buon vecchio Capricorno, segno zodiacale che sa benissimo vivere in solitudine, anzi…, posso garantire che non mi prendono crisi isteriche e non vado in depressione se non mi connetto alle reti sociali, o meglio dell’”annientamento sociale”….A Cuba raramente vado nei punti di connessione wifi , non ne sento proprio la necessità , perchè quando vivo nel barrio popolare a Santa Clara, a contatto della solarità , umanità e umiltà della gente , la vita come fosse un film, per incanto mi riporta in una dimensione umana , una dimensione un tempo vissuta in questa Italia oggi irriconoscibile. Parlo di memorabili momenti dei '60/'70 vissuti dalle generazioni datate come la mia, periodo dove la gente aveva poco fuori e tanto dentro, dove tenere la porta di casa aperta con la chiave fuori era normalità, dove comunicare e aiutarsi con in vicini era cosa abituale... i giovani purtroppo la possono rivivere solo attaverso in film, documentari, letture... Sicuramente il futuro sarà super tecnologico e annientatore di cervelli, però è doveroso sperare che continuino ancora a esistere oasi umane dove poter salvare, custodire e tramandare la cultura e i valori essenziali dell’uomo.
Sandino
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