Come coordinatore del Circolo
Bolivariano"Alessio Martelli "Piombino - alta Maremma Toscana, nel
giugno 2014 partecipe a Roma alla nascita della rete Italiana di Solidarietà con la
rivoluzione Bolivariana "Caracas ChiAma", con vivo piacere pubblico in questo blog la risposta redatta
da una attivista militante della rete al direttore del quotidiano “Corriere
della sera” ormai da anni non nuovo a sparare menzogne fasciste sul
Venezuela Bolivariano, su Cuba, sui Cinque eroi Cubani. prima della loro
liberazione e dopo,....e su tutto quello che si muove a sinistra nel
mondo, è il classico giornale servo del potere, servo indiscusso degli
USA.. come del resto lo è quasi tutta l’informazione italiana, “La Repubblica”,
"la Stampa"….. la RAI, Mediaset, L7,…. Farei certamente prima a
scrivere le rare testate giornalistiche, le rare network, che sono un poco più
obbiettive nel dare informazione,……. La risposta in merito di riferisce all’articolo di
Sara Gandolfi “Lilia, Maria, Mitzi, tre madri contro Maduro”, a Sara Gandolfi replica anche un italiano da 40 anni in Venezuela.
By
Sandino
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Direttore, mi riferisco all’incredibile
pubblicazione - in prima pagina!– sul Corriere
della Sera dell’articolo di Sara Gandolfi “Lilia, Maria,
Mitzi, tre madri contro Maduro”. Fra il colore e la menzogna, UNO
STRAVOLGIMENTO DELLA REALTA’. Chiedo che la mia lettera pubblicata. Ecco a
seguire alcuni punti, posso mandarvi informazioni più dettagliate.
Suggerisco maggiore attenzione alle fonti per evitare i
macroscopici errori compiuti su altri scenari internazionali, con gli effetti
tragici che adesso sono sotto gli occhi di tutti.
1) “Centinaia
di giovani uccisi e in carcere”:come risulta anche dagli appelli
rivolti al Parlamento europeo dal Comitato
venezuelano familiari delle vittime delle guarimbas (i blocchi
stradali con filo spinato e altro realizzati dall’opposizione), la gran parte
delle 43 vittime - più centinaia di feriti - dell’anno scorso sono il risultato
appunto di azioni di piazza violente di varia natura (altro che manifestazioni
pacifiche). Quanto alle vittime imputabili a forze di polizia, comprese quelle
agli ordini di istituzioni locali in mano all’opposizione, i presunti autori
sono detenuti, o sotto processo (più di quanto non avvenga in Italia, ad
esempio; per non dire degli Stati uniti)-
2) Il
ragazzino di 14 anni ucciso da un agente antisommossa: l’agente –
che ha sparato un proiettile di gomma e ha sostenuto di essersi difeso una
volta accerchiato - è in carcere.
3) “Leopoldo
è un caso fra centinaia di migliaia di altri” dice la
moglie di López: centinaia
di migliaia è un dato semplicemente ridicolo. E López è in carcere per
aver istigato l’ondata di violenze dell’anno scorso nell’ambito di un piano di
destabilizzazione. I venezuelani incarcerati non erano «manifestanti pacifici» ma materialmente
esecutori o istigatori di fatti di violenza.
4) María Corina Machado, lungi dall’essere una madre coraggio, ha
partecipato al piano di destabilizzazione del 2014.
5) Le
tre oppositrici vantano l’appoggio di papa Francesco: semplicemente
assurdo. Il papa come sempre invoca il dialogo.
6) Antonio
Ledezma, secondo sua moglie Mitzi Capriles è stato arrestato con false accuse
di incitazione al golpe: in realtà ad accusarlo sono alcuni
ufficiali in carcere per il tentato golpe sventato l’11 febbraio che prevedeva
anche bombardamenti contro obiettivi militari e civili. Secondo gli
ufficiali, Ledezma avrebbe fatto anche da raccordo con funzionari
statunitensi. Egli è accusato inoltre da Lorenz Saleb, un altro indagato per i
fatti dell’anno scorso, che la Colombia ha estradato in Venezuela.
7) La
moglie di Antonio Ledezma sarebbe, per l’autrice dell’articolo, una “esponente
della borghesia illuminata”: la borghesia illuminata venezuelana
non sopporta che dal 1999 – anno dell’arrivo al potere di Hugo Chavez - i
proventi del petrolio siano distribuiti e servano a processi sociali; e sfodera
un odio perfino razziale più volte dimostrato anche nei confronti di Chavez –
chiamato scimmia – e Maduro – asino).
8) “Non
siamo golpisti come Chavez”dice la moglie di Ledezma: la destra che le tre damasrappresentano ha tentato diverse destabilizzazioni, a partire
dal colpo di Stato (con appoggio statunitense) nel 2002, fallito grazie ai
milioni di venezuelani scesi in piazza. Anche l’anno scorso, le tecniche da
guerriglia urbana e gli scontri con le forze dell’ordine erano fatti per
provocare una destabilizzazione. Altro che teli bianchi simbolo di pace alle
finestre!
9) “Il
governo è in crisi per caduta prezzi del petrolio, corruzione e crollo
dell’economia”: il Venezuela è anche da tempo vittima di
una evidente guerra economica e mediatica e di continue ingerenze da parte
degli Stati uniti, con organizzazioni estere a finanziare l’opposizione,
malgrado la condanna di oltre cento paesi. Secondo il sito web Wikileaks,
già nel 2004 l’allora Ambasciatore Brownfield aveva la missione di elaborare un
piano a lungo termine per rovesciare il chavismo.
Marinella Correggia, ecologista e
giornalista, Torri in Sabina (Ri)
Risposta
(domanda) di un italiano da 40 anni in Venezuela a Sara Gandolfi del Corriere
della Sera
"... L’informazione sul Venezuela ha superato
ogni limite di cecità dei media contro un governante, polverizzando i libri di
stile, i codici di etica e i principi deontologici del giornalismo."
Pascual Serrano
Sono un italiano
che vive da 40 anni in Venezuela nel Este di Caracas nella zona dove si sono
svolti l'anno scorso per due mesi manifestazioni “pacifiche” di protesta contro
la “dittatura” e dove sono morte 3 persone: 2 motorizzati e un soldato. SONO UN
TESTIMONE OCULARE.
Vorrei chiedere alla giornalista: Dove sono le altre
mamme quelle dei 43 morti e 800 feriti, in gran parte vittime delle trappole da
strada (le guarimbas) messe in atto dai gruppi di estrema destra nei quartieri
bene della capitale, tecniche di guerriglia violenta che, con barricate di
chiodi, detriti e fil di ferro hanno sgozzato diverse persone?
Tutte manifestazioni violente organizzate e finanziate
da Ledezma, Maria Corina Machado, Leopoldo Lopez ed i loro amici della MUD,
chiamate LA SALIDA (l’uscita).
Dove sono, che pensano le mamme del giovane
motorizzato sgozzato, dei soldati e dei funzionari uccisi dai cecchini, dei
cittadini morti per rimuovere gli ingombri dalle strade, dell'autista del
pulmino bruciato per trovarsi sui luoghi della protesta “pacifica" delle
donne incinte o malati che non hanno potuto raggiungere l’ospedale a causa dei
blocchi stradali?
Dove stanno in un articolo serio le opinioni della
controparte, la voce dell’avversario? Non sono un giornalista ma qui abbiamo imparato
che una informazione seria fa sentire anche un’altra opinione, intervista anche
l’avversario, che poi in Venezuela è la maggioranza della popolazione.
Cosa pensare? O non siete giornalisti seri o siete
pagati per scrivere i fatti solo dal punto di vista del firmante dei vostri
assegni.
Per questi sindaci italiani arrestati negli
ultimissimi anni per reati inferiori al tradimento e al colpo di stato
sanguinario, nessun governo del mondo ha protestato o ripudiato nessuno si e indignato
ne preoccupato.
La smentita dello stesso sindaco Ledezma confermando
che in nessun momento si sono violati i suoi diritti umanihttps://www.youtube.com/watch?v=PagWk_7lh-E
Non è stata riportata de nessun giornale italiano. Le
confessioni di ufficiali implicati nel golpe, innumerevoli intercettazioni,
nemmeno sono notizie per la stampa.
E allora bisogna pensare che è vero quello che dice
Gianni Minà: “Nel giornalismo italiano attuale, specie in quelli che furono i
grandi media, sembra ormai tramontato il dovere di suffragare con la realtà
indiscutibile i fatti che si raccontano. In particolare se, come nel caso del
Venezuela, la verità deve essere per forza quella che fa comodo agli Stati
Uniti d’America e alle loro multinazionali”.
Respuesta
(y pregunta) de un italiano con 40 anos en Venezuela a Sara Gandolfi,
periodista de Corriere
della Sera
(traducción libérrima de AVP)
"... La información sobre
Venezuela ha superado todos los límites de la ceguera de los medios de
comunicación en contra de un gobernante, pulverizando los libros de estilo, los
códigos de ética y los principios deontològicos del periodismo."
Pascual Serrano
Soy un italiano que ha vivido
durante 40 años en Venezuela, enel este de Caracas, la zona en la que se llevaron a cabo el ano pasado y durante dos meses manifestaciones
"pacíficas" de protesta contra la "dictadura" y donde murieron
tres personas: dos motorizados y un soldado . SOY TESTIGO PRESENCIAL.
Quisiera preguntar a la periodista: ¿Dónde están las
madres de los 43 muertos y los 800 heridos, en su mayoría víctimas de las trampas de la carretera (las
guarimbas) implementadas por grupos de extrema derecha en los barrios altos de la capital,usando técnicas de guerrilla violenta,
con barricadas de clavos, escombros y alambres que han sacrificado a varias personas?
Todas fueron manifestaciones violentas organizadas y financiadas por
Ledezma, María Corina Machado, Leopoldo López y sus amigos de la MUD, dentro de una estrategia
denominada LA SALIDA.
¿Dónde están, qué piensan, las madres del joven motorizado sacrificado, de los soldados y de los funcionarios muertos por francotiradores, de los ciudadanos asesinados porque se atrevieron a remover los escombros de las calles, del conductor de la camioneta
quemada solo porque tuvo la “suerte” de encontrarse en el lugar de la protesta "pacífica"; de las mujeres embarazadas o los enfermos que no pudieron llegar al hospital debido a
las barricadas?
¿Dónde están, como se espera de un artículo serio, las opiniones de la otra parte, la
voz del adversario? No soy
periodista, pero aquí hemos aprendido que una información
seria también se hace eco de otras opiniónes y entrevista incluso al oponente que, en Venezuela, es la mayoría de la población.
¿Qué pensar? O no son periodistas serios o son pagados porescribir los hechos sólo desde el punto de vista de la persona que firma
los cheques de su nómina.
Por los alcaldes italianos arrestados en los últimos años
por delitos menores a la traición y al golpe de estado sangriento, ningún gobierno en el mundo ha protestado o repudiado la medida. Nadie se ha indignado ni preocupado.
El desmentido que el propio alcalde Ledezma hizo, confirma que en ningún momento se
han violado sus derechos humanos (https://www.youtube.com/watch?v=PagWk_7lh-E )
No han sido reportadas por ningún
periódico italiano las confesiones de los oficiales involucrados en el golpe de
Estado; y el sinnúmero de intercepciones telefónicas grabadas, no han sido noticia para la prensa.
Entonces debemos pensar que es verdad lo que dice
Gianni Mina: "En el actual periodismo italiano, especialmente en aquellos
que fueron los grandes medios de comunicación, ahora parece haberse perdido el deber de fundamentar la indiscutible realidad con los hechos que se cuentan. Sobre
todo si, como en el caso de Venezuela, la verdad tiene que ser, necesariamente,
aquella que es conveniente a los Estados Unidos y a sus empresas multinacionales.
il commento e' a disposizione ed e' leggibile mentre e tuttavia l'articolo in questione non risulta ne' a disposizione ne' leggibile
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