sabato 28 febbraio 2015

AL DIRETTORE DEL CORRIERE DELLA SERA E AI LETTORI: PROTESTA PER L’ARTICOLO DI SARA GANDOLFI SUL VENEZUELA / RISPOSTA DI UN ITALIANO DA 40 ANNI IN VENEZUELA





Come  coordinatore del Circolo Bolivariano"Alessio Martelli "Piombino - alta Maremma Toscana, nel giugno 2014  partecipe a Roma alla nascita della rete Italiana di Solidarietà con la rivoluzione Bolivariana "Caracas ChiAma", con vivo piacere  pubblico in questo blog  la risposta redatta da una attivista militante della rete al direttore del  quotidiano “Corriere della sera” ormai da anni non nuovo a sparare menzogne fasciste sul Venezuela Bolivariano, su Cuba, sui Cinque eroi Cubani. prima della loro liberazione e dopo,....e  su tutto quello che si muove a sinistra nel mondo,  è il classico giornale servo del potere, servo indiscusso degli USA.. come del resto lo è quasi tutta l’informazione italiana, “La Repubblica”, "la Stampa"….. la RAI, Mediaset, L7,…. Farei certamente prima a scrivere le rare testate giornalistiche, le rare network, che sono un poco più obbiettive nel dare informazione,……. La risposta in merito di riferisce all’articolo di Sara Gandolfi  “Lilia, Maria, Mitzi, tre madri contro Maduro”, a Sara Gandolfi  replica anche un italiano da 40 anni in Venezuela.
                                                By Sandino
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Direttore, mi riferisco all’incredibile pubblicazione - in prima pagina!– sul Corriere della Sera dell’articolo di Sara Gandolfi  “Lilia, Maria, Mitzi, tre madri contro Maduro”. Fra il colore e la menzogna, UNO STRAVOLGIMENTO DELLA REALTA’. Chiedo che la mia lettera pubblicata. Ecco a seguire alcuni punti, posso mandarvi informazioni più dettagliate. Suggerisco maggiore attenzione alle fonti per evitare i macroscopici errori compiuti su altri scenari internazionali, con gli effetti tragici che adesso sono sotto gli occhi di tutti.

 1) “Centinaia di giovani uccisi e in carcere”:come risulta anche dagli appelli rivolti al Parlamento europeo dal Comitato venezuelano familiari delle vittime delle guarimbas (i blocchi stradali con filo spinato e altro realizzati dall’opposizione), la gran parte delle 43 vittime - più centinaia di feriti - dell’anno scorso sono il risultato appunto di azioni di piazza violente di varia natura (altro che manifestazioni pacifiche). Quanto alle vittime imputabili a forze di polizia, comprese quelle agli ordini di istituzioni locali in mano all’opposizione, i presunti autori sono detenuti, o sotto processo (più di quanto non avvenga in Italia, ad esempio; per non dire degli Stati uniti)-

2) Il ragazzino di 14 anni ucciso da un agente antisommossa: l’agente – che ha sparato un proiettile di gomma e ha sostenuto di essersi difeso una volta accerchiato - è in carcere.

3) “Leopoldo è un caso fra centinaia di migliaia di altri” dice la moglie di Lópezcentinaia di migliaia è un dato semplicemente ridicolo. E López è in carcere per aver istigato l’ondata di violenze dell’anno scorso nell’ambito di un piano di destabilizzazione. I venezuelani incarcerati non erano «manifestanti pacifici» ma materialmente esecutori o istigatori di fatti di violenza.

 4) María Corina Machado, lungi dall’essere una madre coraggio, ha partecipato al piano di destabilizzazione del 2014.

 5) Le tre oppositrici vantano  l’appoggio di papa Francesco: semplicemente assurdo. Il papa come sempre invoca il dialogo.

6) Antonio Ledezma, secondo sua moglie Mitzi Capriles è stato arrestato con false accuse di incitazione al golpe: in realtà ad accusarlo sono alcuni ufficiali in carcere per il tentato golpe sventato l’11 febbraio che prevedeva anche bombardamenti contro obiettivi militari e civili.  Secondo gli ufficiali, Ledezma avrebbe fatto anche da raccordo con funzionari statunitensi. Egli è accusato inoltre da Lorenz Saleb, un altro indagato per i fatti dell’anno scorso, che la Colombia ha estradato in Venezuela. 

 7) La moglie di Antonio Ledezma sarebbe, per l’autrice dell’articolo, una “esponente della borghesia illuminata”: la borghesia illuminata venezuelana non sopporta che dal 1999 – anno dell’arrivo al potere di Hugo Chavez -  i proventi del petrolio siano distribuiti e servano a processi sociali; e sfodera un odio perfino razziale più volte dimostrato anche nei confronti di Chavez – chiamato scimmia – e Maduro – asino). 

8) “Non siamo golpisti come Chavez”dice la moglie di Ledezma:  la destra che le tre damasrappresentano ha tentato diverse destabilizzazioni, a partire dal colpo di Stato (con appoggio statunitense) nel 2002, fallito grazie ai milioni di venezuelani scesi in piazza. Anche l’anno scorso, le tecniche da guerriglia urbana e gli scontri con le forze dell’ordine erano fatti per provocare una destabilizzazione. Altro che teli bianchi simbolo di pace alle finestre!

9) “Il governo è in crisi per caduta prezzi del petrolio, corruzione e crollo dell’economia”:  il Venezuela è anche da tempo vittima di una evidente guerra economica e mediatica e di continue ingerenze da parte degli Stati uniti, con organizzazioni estere a finanziare l’opposizione, malgrado la condanna di oltre cento paesi. Secondo il sito web Wikileaks, già nel 2004 l’allora Ambasciatore Brownfield aveva la missione di elaborare un piano a lungo termine per rovesciare il chavismo.

Marinella Correggia, ecologista e giornalista, Torri in Sabina (Ri)


Risposta (domanda) di un italiano da 40 anni in Venezuela a Sara Gandolfi del Corriere della Sera


"... L’informazione sul Venezuela ha superato ogni limite di cecità dei media contro un governante, polverizzando i libri di stile, i codici di etica e i principi deontologici del giornalismo."


Pascual Serrano


Sono un italiano che vive da 40 anni in Venezuela nel Este di Caracas nella zona dove si sono svolti l'anno scorso per due mesi manifestazioni “pacifiche” di protesta contro la “dittatura” e dove sono morte 3 persone: 2 motorizzati e un soldato. SONO UN TESTIMONE OCULARE. 

Vorrei chiedere alla giornalista: Dove sono le altre mamme quelle dei 43 morti e 800 feriti, in gran parte vittime delle trappole da strada (le guarimbas) messe in atto dai gruppi di estrema destra nei quartieri bene della capitale, tecniche di guerriglia violenta che, con barricate di chiodi, detriti e fil di ferro hanno sgozzato diverse persone?

Tutte manifestazioni violente organizzate e finanziate da Ledezma, Maria Corina Machado, Leopoldo Lopez ed i loro amici della MUD, chiamate LA SALIDA (l’uscita).


Dove sono, che pensano le mamme del giovane motorizzato sgozzato, dei soldati e dei funzionari uccisi dai cecchini, dei cittadini morti per rimuovere gli ingombri dalle strade, dell'autista del pulmino bruciato per trovarsi sui luoghi della protesta “pacifica" delle donne incinte o malati che non hanno potuto raggiungere l’ospedale a causa dei blocchi stradali?


Dove stanno in un articolo serio le opinioni della controparte, la voce dell’avversario? Non sono un giornalista ma qui abbiamo imparato che una informazione seria fa sentire anche un’altra opinione, intervista anche l’avversario, che poi in Venezuela è la maggioranza della popolazione.


Cosa pensare? O non siete giornalisti seri o siete pagati per scrivere i fatti solo dal punto di vista del firmante dei vostri assegni.


Per questi sindaci italiani arrestati negli ultimissimi anni per reati inferiori al tradimento e al colpo di stato sanguinario, nessun governo del mondo ha protestato o ripudiato nessuno si e indignato ne preoccupato.


La smentita dello stesso sindaco Ledezma confermando che in nessun momento si sono violati i suoi diritti umanihttps://www.youtube.com/watch?v=PagWk_7lh-E 


Non è stata riportata de nessun giornale italiano. Le confessioni di ufficiali implicati nel golpe, innumerevoli intercettazioni, nemmeno sono notizie per la stampa.


 E allora bisogna pensare che è vero quello che dice Gianni Minà: “Nel giornalismo italiano attuale, specie in quelli che furono i grandi media, sembra ormai tramontato il dovere di suffragare con la realtà indiscutibile i fatti che si raccontano. In particolare se, come nel caso del Venezuela, la verità deve essere per forza quella che fa comodo agli Stati Uniti d’America e alle loro multinazionali”. 


Respuesta (y pregunta) de un italiano con 40 anos en Venezuela a Sara Gandolfi, periodista de Corriere della Sera

(traducción libérrima de AVP)
                                                
"... La información sobre Venezuela ha superado todos los límites de la ceguera de los medios de comunicación en contra de un gobernante, pulverizando los libros de estilo, los códigos de ética y los principios deontològicos del periodismo."

Pascual Serrano

Soy un italiano que ha vivido durante 40 años en Venezuela, enel este de Caracas,  la zona en la que se llevaron a cabo el ano pasado y durante dos meses manifestaciones "pacíficas" de protesta contra la "dictadura" y donde murieron tres personas: dos motorizados y un soldado . SOY TESTIGO PRESENCIAL.

Quisiera preguntar a la periodista: ¿Dónde están las madres de los 43 muertos y los 800 heridos, en su mayoría víctimas de las trampas de la carretera (las guarimbas) implementadas por grupos de extrema derecha en los barrios altos de la capital,usando técnicas de guerrilla violenta, con barricadas de clavos, escombros y alambres que han sacrificado a varias personas?

Todas fueron manifestaciones violentas organizadas y financiadas por Ledezma, María Corina Machado, Leopoldo López y sus amigos de la MUD, dentro de una estrategia denominada  LA SALIDA.

¿Dónde están, qué piensan, las madres del joven motorizado sacrificado, de los soldados y de los funcionarios muertos por francotiradores, de los ciudadanos asesinados porque se atrevieron a remover los escombros de las calles, del conductor de la camioneta quemada solo porque tuvo la “suerte” de encontrarse en el lugar de la protesta "pacífica";  de las mujeres embarazadas o los enfermos que no pudieron llegar al hospital debido a las barricadas?

¿Dónde están, como se espera de un artículo serio, las opiniones de la otra parte, la voz del adversario? No soy periodista, pero aquí hemos aprendido que una información seria también se hace eco de otras opiniónes y entrevista incluso al oponente que, en Venezuela, es la mayoría de la población.

¿Qué pensar? O no son periodistas serios o son pagados porescribir los hechos sólo desde el punto de vista de la persona que firma los cheques de su nómina.

Por los alcaldes italianos arrestados en los últimos años por delitos menores a la traición y al golpe de estado sangriento, ningún gobierno en el mundo ha protestado o repudiado la medida. Nadie se ha indignado ni preocupado.

El desmentido que el propio alcalde Ledezma hizo, confirma que en ningún momento se han violado sus derechos humanos (https://www.youtube.com/watch?v=PagWk_7lh-E )

No han sido reportadas por ningún periódico italiano las confesiones de los oficiales involucrados en el golpe de Estado; y el sinnúmero de  intercepciones telefónicas grabadas, no han sido noticia para la prensa.

Entonces debemos pensar que es verdad lo que dice Gianni Mina: "En el actual periodismo italiano, especialmente en aquellos que fueron los grandes medios de comunicación, ahora parece haberse perdido el deber de fundamentar la indiscutible realidad con los hechos que se cuentan. Sobre todo si, como en el caso de Venezuela, la verdad tiene que ser, necesariamente, aquella que es conveniente a los Estados Unidos y a sus empresas multinacionales.

1 commento:

  1. il commento e' a disposizione ed e' leggibile mentre e tuttavia l'articolo in questione non risulta ne' a disposizione ne' leggibile

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