Musica&ribellione
“Da
WOODY GUTHRIE
a
THE GANG”
Viaggio
culturale/antagonista attraverso la musica folk, rock, punk-reggae,
hip hop... e dintorni, troveremo alcuni artisti che sono stati a
fianco di coloro che per generazioni hanno lottato per la libertà,
la giustizia, l'autodeterminazione dei popoli, …musicisti/colonna
sonora di chi credeva che un mondo diverso era possibile.
Questo
blog internazionalista comunista ,sembra il luogo giusto per
ricordare artisti antagonisti importanti come Woody Guthrie,
The Fugs,
Bob
Dylan,
Clash,
Public Enemy, Linton Kwesi Johnson,..attraversando i territori
musicali antagonisti arriveremo nelle periferie del rock made in
Italy ,dove dalle cantine uscirono tanti validi gruppi musicali,
conosceremo meglio il progetto “Franti” del Torinese Stefano
Giaccone e termineremo il viaggio chiaccherando con “i Gang” dei
fratelli Marino e Sandro Severini di Filottrano nelle Marche, più
periferia di così!!!
Tenere presente che questi capitoli per un pamphlet mai pubblicato, furono scritti nel
tempo libero dal ’90 al ’93
Nelson
Mandela rivolgendosi a Miriam Makeba :
"Hanno
cercato di isolarci dal Mondo e tu l'hai impedito, dunque la musica
può andare a braccetto con la politica””
Maurizio
Cerboneschi (Sandino)
Capitolo 3°
L'anarco-comunismo dei “THE FUGS”
L'anarco-comunismo dei “THE FUGS”
“Aprite
tutte le porte!
Togliete
anche le spranghe e i lucchetti”
A.Ginsberg
“THE
FUGS” nacquero per gioco una sera del
1965 in un locale notturno di New York, tre poeti appartenenti al
movimento underground stavano ballando sulle note di un gruppo di
rock’n’roll, quando Ed Sanders,
anarchico e direttore di riviste ciclostilate e
Tuli Kupfenberg,
redattore di “Birth”
si chiesero se il rock’n’roll divertiva la gente, perchè non
poteva essere usato anche come mezzo per inviare un messaggio
diverso?, Allen Ginsberg
che era in loro compagnia, scartò subito il progetto (in seguito
però scrisse brani e fece alcune rappresentazioni di strada con la
band e Mike McClure),
lasciò il posto a Ken Weaver,
un’ex pilota texano cacciato dall’aviazione per possesso di erba,
al quale si aggiunsero altri musicisti dilettanti, John
Anderson, Winnny
Leary, Ken
Pline, Barbara Calabria,…dell’avventura
furono anche Steve
Weber e
Peter Stamfel, protagonista anche negli
“The Holy
Modal Rounders”
in cui militò Sam Shepard
(1). “
fin dal primo istante I Fugs si
dimostrarono teatranti,menestrelli, buffoni, musicisti sgangherati,
libertari tremendamente dissacranti, erano gli anni delle lotte per I
diritti civili, del Vietnam, della rivoluzione sessuale, della
scoperta delle droghe, furono anni di contestazione e grandi
cambiamenti e lo spettacolo dei Fugs (900 repliche al Players Theatre
di New York) incideva sull’immaginario di una generazione di
giovani americani”(2).
L’improvvisazione
creativa dei Fugs era dirompente, caricavano e spingevano i loro
messaggi in una musica violentata, slabbrata, usata al contrario, con
un unico slogan “tutti
insieme e su per le carni dell’establishiement”.
Considerati
tra i massimi esponenti del dada rock “ I
Fugs sono il primo esempio di
gente che se ne frega; adopera la musica alla rovescia. Non per
attirare, magnetizzando la povera e inerme mente di chi ascolta : ma
per far scappare un pugno nello stomaco .Una violenza su per le
carni. L’assoluta indifferenza, il compiacimento sadico, anzi , per
lo spettatore colto da crisi isterica. Una fusione ibrida ma
incredibilmente riuscita di teatro e musica : happening scoperchiato
sino all’agonia. Siamo all’estremismo artistico; gli strumenti
inciampano e balbettano, …..cori da infarto e voce provocante.
Qualcosa
che ti sconvolge e ti butta a terra, rompe la tua falsità, seduto in
poltrona pronto ad ascoltare vaselina : ti spoglia con finezza e
furore……. Cose mai viste o immaginate nei pianeti musicali
d’Amerika: il pop come forza provocante del futuro partirà da qui.
Figlio bastardo di questi ossessi senza cipria o giacconi di cuoio,
parrucca o corazza mentale. Creature del demonio con la carabina
infallibile di un’ironia strisciante.
L’Amerika
buia si lekka le ferite (3)
Più che un gruppo I Fugs furono una sorta di fratellanza, una intrusione di poesia beat nel rock’n’roll, intorno a Sanders e Kupferberger, Weaver e compagni ruotarono decine di altri personaggi (Allen Ginsberg, Gregory Corso, Bob Mason, Maretta Greer, Dan Koptch etc.), tutti in prima fila nelle marce pacifiste (compresa quella sul pentagono nell’ottobre 1967), contro l’intervento in Vietnam dell’America colonialista e bigotta I Fugs la infilzavano con brani così:
“Uccidi,
uccidi, uccidi per la pace
Uccidi,
uccidi, uccidi per la pace
Se
non ti va come gli altri pensano
Se
non ti vanno le loro usanze
Se
non ti va come si comportano o camminano
Se
tu non li vuoi uccidere tu, li ucciderà comunque il cinese,
ma
tu non vorrai che l’America passi in secondo piano,
uccidi,
uccidi che ti fa bene
proprio
come ci si dovrebbe sentire sempre.
Così
me l’ha spiegato il capitano”.
(
“Kill for peace”, scritta da Tuli Kupferberger 1966, traduzione
ripresa da “Freack n° 8 ottobre 1972 9) .
A
distanza di tanti anni come per il Vietnam
l’interventismo Usa è ancora
tremendamente attuale. Vedi : Salvador,
Nicaragua, Grenada, Iraq,…o Cuba che
da trenta anni subisce un criminale embargo economico totale e una
guerra di bassa intensità fatta di minacce, aggressioni continue
sotto forma di attentati terroristici, infestazioni di virus contro
persone, agricolutura,....
Gli
USA non si
limitano ad attaccare chi cerca di alzare la testa, fanno prevenzione
continuando a finanziare e mantenere il super controllo dei tanti i
governi fantoccio dei paesi latino americani. E’ da sempre la
stessa lurida storia, nessuno si può aspettare qualcosa di positivo
da questo Moloch a stelle a strisce
che fonda le sue basi nella mafia, nel mercato delle armi, nel
narcotraffico, nel controllo delle materie prime da parte delle sue
multinazionali, che nel mondo impongono diktat e guerre.
Lo
Zio Sam non
muta pelle, è sempre pronto a svolgere il suo ruolo di gendarme
nell’istmo, nel il sud del mondo e non solo. Ad esempio dopo
l’intervento dei marines nella minuscola isola di Grenada
con l’assassinio premeditato del primo ministro socialista Maurice
Bishop,
arriva l'aggressione a Panama del dicembre 1989 “I
giustizieri Yankee” dopo aver a lungo
protetto e finanziato il dittatore Noriega, ex agente CIA,
non possono accettare da lui come da altri alcun gesto di sfida che
metta in discussione i privilegi di Washington nel cuore stesso del
cortile di casa: il controllo del canale che attraversa l’istmo, le
strategiche basi militari con il quartier generale del comando sud,
ritenuto centro logistico e laboratorio della guerra di bassa
intensità.
L’amministrazione
Bush, attaccando militarmente Panama con il pretesto della guerra al
narcotraffico (denominata “Giusta
Causa”), vuol dimostrare la
prosecuzione della vecchia dottrina
Monroe e la continuità della politica
decisionista Reaganiana e pensare che nella storia sul narcotraffico
spicca chiaro il nome di Bush (è forse una guerra personale?).
“da
kennedy (Cuba) a Jhonson,Nixon,
(Vietnam) a Reagan
(Grenada, Nicaragua, Libia, Libano) a Bush
(Iraq, Panama,..) gran parte dei Presidenti americani, dopo la
seconda guerra mondiale hanno “ agito nella convinzione che la
cultura americana chiedesse loro di dimostrare al mondo di avere il
bastone in mano” Carter
che fece eccezione la pagò cara perchè non passo al secondo mandato(4).
E’
la stessa filosofia di Thedore Roosevelt quando affermava : “
parlate dolcemente, ma con in mano un grosso bastone. Avrete
successo”(5).
Nelle
feroci aggressioni a Panama come
Grenada…
le truppe bombardarono a tappeto obbiettivi militari e civili senza
nessuna distinzione (loro fanno sempre così), ci furono migliaia di
morti nei quartieri popolari e migliaia di feriti e senza tetto
(fonti attendibili latino americane parlano di 17.000 civili uccisi
solo a Panama).
Per
gli organi di dis/informazione italiani,
in maggioranza ossequiosi ultra/atlantisti , le vittime innocenti di
quelle bombe appartengono all’ordine naturale delle cose, sono
situazioni normali e raramente meritano più di una macabra
fotografia o di qualche articolo sul pittoricismo dell’orrore, I
meticci, gli indios,.. nelle nostre
“civili dimore”, sono considerati “esseri
scarsamente umani”; Guccini
direbbe “Omuncoli”;
così come li definivano nel XVI secolo i negrieri, i preti, i
conquistadores europei.
La
forza dei Fugs,
con chitarre, campanacci, maracas, stonature… e tanta
benzedrina…..esplode nei primi tre dischi prodotti dall’etichetta
ESP ( che
di solito si occupava di jazz d’avanguardia), “The
Fugs First” The Fugs” e “Virgin
Fugs”, pur perdendo la vitalità
corrosiva dei concerti dal vivo, erano una spina nel fianco del
sistema USA, sistema che cercò di boicottarli, imbrigliando e
boicottando la diffusione, cercando di non farli uscire dalla scena
underground e dal circuito militante del moviment.
“le
stazioni radio sommergono chi ascolta di Beatles, e di Monkees, di
lattemiele e di amori sotto la pioggia: ma di Tuli e degli altri
maledetti, nessuna traccia. I “Media” gettano via quegli alati
scarabei che cercano di divorare il loro stesso corpo”(6).Tuli,
parlando dei suoi “Fugs”
disse : noi siamo probabilmente il
complesso rock
più politico degli USA. Io ero rivoluzionario già prima che
nascessero i
Fugs. Quello che facciamo attualmente è una specie di propaganda nel
miglior senso della parola……. I nostri obbiettivi sono
l’anarchia, il pacifismo, il comunismo, una società senza
classi.(7).
I
Fugs acquistarono sempre più fama e
notorietà, fino ad entrare negli ’immensi corridoi della Warner
Bros, per firmare un contratto (la ESP
era stata risucchiata da un mare di debiti), contemporaneamente
“LIFE”
dedicava loro una copertina. Con la major delle Major “i
guerriglieri strampalati” diventarono
più professionali. Ma l’impostazione rimase la stessa, Accesi
pacifisti continuarono con le loro sparate radicali, ad essere
acerrimi nemici delle strutture mortificanti e restarono fedeli a
propri principi umanitari.
Nel
1969, quando la scena musicale andava degenerando verso la
mercificazione snaturando così la ribellione rock, quando i Fugs
videro che lo spazio per le voci libere si ristringeva sempre di più
capirono che era arrivata l’ora che ognuno riprendesse la propria
strada.
“Spaventati
dalla fama, timorosi dei condizionamenti della megadiscografia,
decisi a non accettare compromessi, Kupfenberg,
Sanders, Weaver e C. nel
1969 rientrarono nella oscurità, un
atto coraggioso e tutto sommato inevitabile “the times were
achaning… ma
non nel modo pronosticato da Dylan qualche anno prima(8)
Dopo
lo scioglimento Ed Sanders
scrisse “la famiglia” dedicato all’assassinio di
Sharon Tate (edito in Italia da
Feltrinelli) e riprovò un altro
esperimento musicale con gli “Hemptones
ma ormai il rock con la sua sterilità e i suoi tradimenti aveva
perso i contatti con la realtà.
Passerà
oltre un decennio prima che un’altra band raccolga l’eredità dei
Fugs, saranno I “Dead Kennedy” di Jello Biafra, con uno stile
musicale diverso, riusciranno a creare un rock
duro in cui
convivranno rabbia, oltraggio, teatralità e incitazione sovversiva.I “Dead Kennedy” dovranno scontrarsi duramente con un’america ancora di più aggressiva e tradizionalista di quella trovata dai Fugs.
Come
nota aggiuntiva va detto che nel dada –rock ’62-’69 è
raccolta la stravaganza di geni creatori e diffusori di musiche
libertarie e anticonformiste tra i personaggi che hanno dato forza a
tale impronta cultural-musicale troviamo anche il Captain
Beefheart (and His music band) compagno
di scuola dell’altro grande Frank
Zappa, Beefheart portò avanti un sound
espressivo che concedeva spazio a enunciazioni surreali;”The
Deviants” un gruppo dell’underground
inglese il cui leader era Mick Farren
a fine ’60 affermò “il rock è
l’unica cultura rivoluzionaria rimasta”
sulla stessa lunghezza di onda di Beefheart c’erano “the mothers of inventions” band di Frank Zappa, un signore con i baffi provocanti che compare nelle copertine dei dischi in atteggiamenti indecenti, provocanti, come i Fugs suonano con rumori ripugnanti, con parolacce,…insultano il pubblico e vomitano sugli Stati Uniti quanto di più offensivo e osceno si possa immaginare. Frank è un musicista che non perde occasione per esprimere ironia e sarcasmo, la sua volgarità “tenta di farsi valore positivo, affermazione, costruzione dell’identità negata da una famiglia patriarcale e liberal-repressiva”
sulla stessa lunghezza di onda di Beefheart c’erano “the mothers of inventions” band di Frank Zappa, un signore con i baffi provocanti che compare nelle copertine dei dischi in atteggiamenti indecenti, provocanti, come i Fugs suonano con rumori ripugnanti, con parolacce,…insultano il pubblico e vomitano sugli Stati Uniti quanto di più offensivo e osceno si possa immaginare. Frank è un musicista che non perde occasione per esprimere ironia e sarcasmo, la sua volgarità “tenta di farsi valore positivo, affermazione, costruzione dell’identità negata da una famiglia patriarcale e liberal-repressiva”
1) Band rock – folk
coinvolta nei progetti dei Fugs
2 )Rivista musicale “Mucchio Selvaggio 27 1986
2 )Rivista musicale “Mucchio Selvaggio 27 1986
3) Vedi :Freak rivista
ciclostilata n° 8 1972 pag. 10 Riccardo Bertoncellii
4) Vedi: “il Manifesto”
Elisabetta Castellani 22 dicembre 1989, pag. 4
5) Vedi. “non date ai
cesari” di Gianna Ciao Pointer tracce edizioni 1990 pag.15
6) Vedi. Freak “ “ “ “ “
“ “ op. cit pag. 12
7) Vedi: “mucchio
selvaggio” settembre 1986 pag. 28
8) Vedi : “mucchio
Selvaggio” op. cit. pag. 29
Capitolo
4°
LA
FINE DEI DINOSAURI DEL ROCK
Lo
scioglimento dei Fugs
rietrò nel declino di tutto il movimento politicizzato-antagonista
degli States.
“a Woodstock, nell’agosto ’69; il quadro era tutto cambiato, il controllo del mercato è ormai raggiunto e il magico equilibrio tra politica e cultura è infranto (nonostante la nascita degli hippies, gli hippies politicizzati di Jerry Rubin e Abbie Hoffmann) il movimento colpito da repressione accorta che stronca senza clamore ma inesauribilmente l’esperienze più minacciose (in primo luogo i “Black Panters”) ha già iniziato ad avvitarsi su se stesso.(1)
“a Woodstock, nell’agosto ’69; il quadro era tutto cambiato, il controllo del mercato è ormai raggiunto e il magico equilibrio tra politica e cultura è infranto (nonostante la nascita degli hippies, gli hippies politicizzati di Jerry Rubin e Abbie Hoffmann) il movimento colpito da repressione accorta che stronca senza clamore ma inesauribilmente l’esperienze più minacciose (in primo luogo i “Black Panters”) ha già iniziato ad avvitarsi su se stesso.(1)
Nel
corso del grande raduno rock, Pete
Townshend degli Who impedì ad Abbie
Hoffmann (2)
uno degli organizzatori, di leggere un comunicato in difesa di Jhon
Sinclair, condannato duramente per
possesso di uno spinello.
Pace
amore e libertà erano diventati solo uno slogan?
I
grandi happening musicali indirizzati verso la terra promessa, si
rilevarono “all’impatto con la
realtà la porta spalancata di una prigione.(3)
Nel
solito anno, i “figli dei fiori”
riempirono le pagine dei giornali di tutto il mondo, quando
una
Comune che poco aveva da spartire col pacifismo e la controcultura
hippie, in preda alla droga LSD, convinta delle visioni diaboliche
del proprio capo Charles Mason,
commise la strage di Bel Air,
dove l’attrice Sharon Tate
fu barbaramente assassinata insieme ai suoi ospiti.
Fu
un anno nefasto. Si concluderà infatti ad Altamont,
dove le guardie del corpo dei “Rolling
Stones” , Gli “Hell’s
Angels,” durante il concerto,
terrorizzarono il pubblico e uccisero un nero.
La
credibilità “radicale”
dei musicisti era solo un mito tra i tanti altri. Dopo Altamont,
l’America (USA) reazionaria pose maggiori veti sulla musica
Pop-rock; per esibirsi nei concerti (presidiati dalla polizia), i
gruppi dovevano rispettare norme anti-oscenità; limare i testi e
comportamenti, chi credeva di continuare a uscire dai limiti di
“libera espressione”
veniva condannato a pene severe. Molte furono le bands che dovettero
fermare le loro esibizioni.
Jimmy
Page racconta:”un
giorno i poliziotti, hanno voluto interrompere lo spettacolo, nelle
quinte, uno di loro aveva puntato la pistola contro il nostro manager
Peter Grunt, noi ci siamo fermati, certo, ma nella sala la gente
fischiava e non capiva nulla. (4)
I
“Jefferson Airplane”
e “Grateful Dead” del mitico Jerry Garcia furono condannati più volte per aver trasgredito alle nuove clausole
giuridiche imposte dal mostro stelle a strisce.
Country
Joe Mc Donald, subì una multa di
cinquecento dollari e l’obbligo di tagliarsi i capelli, per aver
usato un linguaggio volgare, in tribunale si difese con una celebre
lettera alla corte :…..” I
ragazzi stanno scoprendo che la vera oscenità, i veri atti immorali
vengono compiuti dal sistema, che deliberatamente avvelena fiumi e
oceani, che costringe i propri figli ad andare in un paese straniero
per uccidere”(5)
Gli
artisti pop-rock che non si adattarono alla nuova realtà scomparvero
nell’ombra, Jim Morrison dei
Doors ,venne arrestato più volte e
condannato a 6 mesi di lavori forzati per indecenze.
Il
rock, colonna sonora del cambiamento sociale era dunque
definitivamente ingabbiato?
La
risposta arrivò nel 1970, dal raduno Europeo dell’isola
di WIGHT in Gran Bretagna, dove il rock
targato USA risultò agonizzante (anche se per molti era già morto e
sepolto);
Nell’isola
di Wight il rock in generale risulto scarico di quelle valenze
radicali che lo avevano contraddistinto fino al ‘67-‘68‘. Gli
eroi del malcontento giovanile, senza più la maschera di falsi
profeti, non erano altro che marionette in mano a uomini di affari e
trafficanti senza scrupoli dello star-system musicale. “Il
potere sa come bloccare il cammino del rivoluzionario, riempe la
strada di mucchietti d’oro”(6)
La
macchina capitale–merce, dimostrò in modo inequivocabile i
profitti che vennero dal festival rock come quello di Wight ’70 : “
un fruttuoso commercio alimentare, discografico, etc ;
-
un importante entrata in denaro nelle case degli organismi di
trasporto pubblico: aerei, treni, battelli, (La British Railways non
ha mai guadagnato tanto denaro in così poco tempo); -il traffico
della droga e, con esso, la giustificazione dell’esistenza della
polizia per il “mantenimento dell’Ordine”; -una manipolazione
ideologica” (7).
Durante
l’ happening all'isola di Wight, alcuni anarchici contestarono quel
festival-fiera con slogans che inneggiavano al ritorno dei “ veri
free festival “con la musica libera dalle leggi di mercato e fuori
dal controllo della “cultura
capitalista” . Tra i
contestatori c’era anche Jean Jacques
Lebel,
francese, teorico della controcultura,
lui si scontrò con la polizia e
riuscì ad entrare al concerto. In merito dell’azione diretta di
J.J. Lebel e
compagni, “le Figarò” scrisse :
Ci vuole molto di più per sabotare un festival, e questi pochi
importuni si sono rapidamente dissolti nella massa che ha invaso
l’isola e che gli abitanti guardano con simpatia”(8).
Sembra
di leggere “la Repubblica o qualsiasi altro giornale di regime
“quando” dedicano lunghe colonne di piombo (con fotografie) ad
azioni dirette o manifestazioni di piazza dei movimenti antagonisti,
Autonomi, Anarchici, gruppi comunisti metropolitani,
..che gridano la loro rabbia e il loro dissenso….. Negli
articoli pieni di menzogne di tali quotidiani, come nei telegiornali
di potere è facile vedere due bottiglia di birra diventare 10
molotov, un grammo di hascisc diventare un chilo di eroina, far
spuntare armi che non ci sono, nessuno dice mai delle continue
provocazioni “che subiamo”dell’apparato poliziesco.
Nel
1971, su” IT” J.J. Lebel
criticò aspramente lo” Stars System marcio” del rock :”forse
si dovrebbe fare musica in situazioni meno repressive, non in
condizione intrattenitore/intrattenuto, superiore/inferiore dove una
sta “alto” (sulla scena) e l’altro in “basso” (tra il
pubblico). Forse dovremo cercare altre soluzioni, come grandi
circoli dove musicisti e pubblico possano trovarsi insieme, suonare,
ballare…invece di essere separati. Delle riunioni e dei riti
tribali. Comunicazione e godimento totale. Non festival commerciali
controllati dai capitalisti che non riescono neanche a capire le
necessità della gente (musicisti quanto il pubblico) che sfruttano.
IL
SISTEMA SEMBRA TEMERE IL COLORE DELLA VIVACITA’, l’energia che
sprigiona il divertimento. Ha paura dei grandi raduni di persone……(9)
non controllabili.
Dunque
come già detto le vedettes rock senza più legami con il pubblico,
senza più spirito creativo, non erano altro che degli alcolizzati,
eroinomani, burattini della musica mercantile; il rock, come
messaggio innovativo era tramontato a vantaggio di una musica
“accademica “, priva di qualsiasi eccitazione che potesse
scuotere il torpore delle giovani generazioni.
I
“divi o stars”
suonavano ormai negli stadi e il costo del biglietto era divenuto
inaccessibile a molti. Il rock diventava pian piano possesso di altre
realtà sociali. Intorno ai cantanti giravano milioni di dollari che
si aggiungevano alle sofisticazioni sonore dell’alta tecnologia e
andavano a giustificare l’insensata “epopea
dei Dinosauri”.
Nel
1974, Robert Fripp
dei King Krimson,
al momento dello scioglimento della band scrisse un manifesto-analisi
per “Melody Maker”,
sulla situazione musicale di quel periodo. Ecco il testo . “il
mondo sta cambiando, Noi viviamo in un periodo di transizione tra il
vecchio mondo e il nuovo. Il vecchio era caratterizzato da quello che
un filosofo contemporaneo ha definito “la
civiltà dei dinosauri”. Unità
enormi, massicce, non molto intelligenti, proprio come i dinosauri.
Un esempio in campo della politica, può essere una superpotenza come
gli STATI UNITI.
Oppure,
nell’ambito musicale, un supergruppo rock, con decine di tecnici,
tonnellate di materiale, milioni di dollari d’investimento. Tali
unità, all’origine, sono nate per rispondere ad un bisogno reale.
Poi si sono messe a fabbricare bisogni artificiali per prolungare la
loro esistenza. In altri termini , sono divenute dei vampiri. Il
nuovo mondo appartiene alle piccole unità mobili indipendenti ed
intelligenti. Al posto delle città, comunità che si organizzano da
sole, una versione moderna dei villaggi”(10)
1)Andrea
Colombo : “il Manifesto” luglio 1989 Pag.8
(2)
Abbie Hoffmann fu
il leader carismatico del moviment dei ’60, nemico giurato della
CIA, ne subì la persecuzione che si concretizzò nel 1973 con una
macchinosa accusa di consumo e spaccio di stupefacenti, che lo
costrinse a rifugiarsi in Sud America, sul finire dei ’70 rientrato
negli States e scontata la condanna riprese il suo ruolo di
agitatore, organizzò iniziative contro l’interventismo Usa nell’
Istmo in centro America, diverse furono la sue spedizioni a sostegno
del Nicaragua aggredito.
Fu
molto attivo nella campagna contro i test obbligatori per il
controllo di eventuale uso di sostanze stupefacenti, notevole il suo
apporto nell’inchiesta sul coinvolgimento dell’amministrazione
Reagan nei traffici di armi con l’Iran; arrestato 53 volte,
detenuto nelle prigioni per due anni e mezzo, dissidente storico
della politica stelle a strisce, non rinunciò mai alla sua carica
beffarda contro i media e il potere costituito; definito “LENIN
Figlio dei fiori” incrocio fra Lenny
Bruce, “CHE Guevara” ,” Robin Hood”.
E’
morto a 53 anni il 12 aprile ’89 a New Hope Pennsylvenia.
3)
Gari Herman: “rock’n’ roll babylon.” Gammalibri
Ed. 1988 pag.12
4)
Vedi: “rock &roll Karl Marx” di Massimo Bissoli, Gammalibri
Ed. 1981 pag.120
(5)
”COUNTRY JOE AND THE FISH”
fu senza dubbio un gruppo fra i più carismatici per i giovani
militanti delle rivolte studentesche, Joe è stato il precursore
della controinformazione e del movimento delle fanzines, fondando
“Rag baby” una velenosa rivista che raccoglieva poesie,
volantini,canzoni, scritti contro l’interventismo USA nel SUD-EST
Asiatico, i componenti della band nati nell’ ambiente universitario
di berkeley (Joe stesso era studente) erano presenti ha tutte le
manifestazioni dei ’60 anticipando anche la via psichedelica alla
rivoluzione………( F.Liperi “i giorni Cantati” pag.18)
6)
vedi “Get ready N° 0 Editrice lo Spinello
(7)
Massimo Bissoli: rock’n’roll Karl Marx, Gammalibri Ed 1981
pag. 118
(8)
“ “ “ “ “ “
“ “ “ op. cit.
(9)
vedi: “il rock”, di David Buxton, ed,.Lakota 1987
pag. 155
(10)
vedi : “ “ “ “ op.cit
pag. 131
In
blu i capitoli a seguire
Capitolo
1°:“La rivoluzione desiderata”
(Woody Guthrie).
Capitolo
2°:”L'amato e odiato Bob Dylan …..”
Capitolo
3°:”L'anarco-comunismo dei “THE
FUGS”.
Capitolo
4°:”La fine dei dinosauri”.
Capitolo
5°:”Nihl: il trionfo di una
subcultura (punk).
Capitolo
6°:”THE CLASH (lo scontro)”
Capitolo
7°:”Il ritorno del rock”.
Capitolo
8°:”Linton
kewsi Johnson” (Dub poetry)
Capitolo
9°:”Public
Enemy “:Musica nera
rabbia e politica
Capitolo
10°:”Il“Franti”:
Rock e utopia
Capitolo11°:”La
Pantera”e il nuovo linguaggio del villaggio
Capitolo
12°:” I Gang “: La Band ribelle di
Filottrano
Ringrazio
i compagni che mi hanno permesso di poter scrivere queste righe
attraverso contatti, interviste e chiaccherate varie sul tema
:"Musica antagonista", : Marino
e Sandro Severini (The
Gang), Stefano Giaccone (Franti),
Billy Bragg
a Reggio Emilia '90, lo staff di” Arezzo
wave” 91 '92 ,un grazie anche a Bunna
Africa unite per
la lunga chiaccherata a Montioni quando nel 1991 venne a fare il
concerto gratis per il Salvador) e poi a Sergio Messina (Radio
gladio), Zulu (99 posse),
Fumo e Lele Prox (Lionhorse Posse ),
Luca Morino Fabio Barovero (Mau Mau&Loschi
Dezi),Fratelli di soledad
Enrico Capuano che tra il '92
inizio '93 per ben tre volte venne a suonare gratis per i Lavoratori
Piombinesi in Lotta a difesa del posto di lavoro.
Immagini di repertorio tratte da Rete Internet
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