Da ricordare che questo
pampleth fu scritto dal '90 all'inizio del '93.
Musica&ribellione
“Da
WOODY GUTHRIE
a
THE GANG”
Viaggio
culturale/antagonista attraverso la musica folk, rock, punk-reggae,
hip hop... e dintorni, troveremo alcuni artisti che sono stati
a fianco di coloro che per generazioni hanno lottato per la libertà, la giustizia, l'autodeterminazione dei popoli, …musicisti/colonna sonora di chi credeva che un mondo diverso era possibile.
a fianco di coloro che per generazioni hanno lottato per la libertà, la giustizia, l'autodeterminazione dei popoli, …musicisti/colonna sonora di chi credeva che un mondo diverso era possibile.
Questo
blog internazionalista comunista ,sembra il luogo giusto per
ricordare artisti antagonisti importanti come Woody Guthrie,
The Fugs,
Bob
Dylan,
Clash,
Public Enemy, Linton Kwesi Johnson,..attraversando i territori
musicali antagonisti arriveremo nelle periferie del rock made in
Italy ,dove dalle cantine uscirono tanti validi gruppi musicali,
conosceremo meglio il progetto “Franti” del Torinese Stefano
Giaccone e termineremo il viaggio chiaccherando con “i Gang” dei
fratelli Marino e Sandro Severini di Filottrano nelle Marche, più
periferia di così!!!
Nelson
Mandela rivolgendosi a Miriam Makeba :
"Hanno
cercato di isolarci dal Mondo e tu l'hai impedito, dunque la musica
può andare a braccetto con la politica””
Maurizio
Cerboneschi (Sandino)
Capitolo
7°
Il
ritorno del rock antagonista
“se
hai il sangue nelle vene
se
hai il midollo nelle ossa
son
finite le tue pene
con
il rock avrai la scossa”
“Rock
‘80
Il
punk si propagò a macchia d’olio sia oltreoceano che in Europa
dell’est . In Italia si concretizzò con notevole ritardo
rispetto a quello anglosassone, all’inizio era molto legato al
pensiero anarchico, successivamente però si avvicinò alle frange di
“Autonomia operaia”,
assumendo una fisionomia estremamente politicizzata, buona parte dei
militanti si ritroveranno come parte integrante dei CSA
centri sociali autogestiti
che si svilupperanno in tutto il paese.
I
giovani ribelli portavano un look occasionale, che hai perbenisti
dava un’immagine distorta della nuova subcultura; per la gente di
strada la visione di un punk era avvertita come sintomo di violenza,
di degradazione individuale, di emarginazione.
La
parte politica che si definisce progressista, quella che dovrebbe
essere “aperta” alle avanguardie e ai fermenti di base, rifiutò
dal primo istante la nuova tendenza (il
PCI negli ultimi
20 anni è stato il distruttore di tutte le situazioni che
germinavano alla sua sinistra)
Per
i burocrati del PCI quella corrente lacera e anomala era un fenomeno
difficile da incastrare o utilizzare per finalità elettorali (Il
PCI nel 1976 dopo un trionfo elettorale era ritornato ad indossare la
vecchia maschera del collaborazionismo governativo, come nel 1945 con
Togliatti, preferiva giocare le sue carte a favore dei centri di
potere e piano piano si defilava dai problemi reali del proletariato
e sottoproletariato).
Si
fecero da parte anche molti intellettuali che nel ’68 si agitarono
sull’ondata del cambiamento sociale (Giorgio Bocca, Francesco
Alberoni , Giuliano Ferrara, Giampiero Mughini,…etc) loro
boicottarono sul nascere le aggregazioni giovanili legate alla nuova
cultura.
I
punks, insieme alle altre tribù uscite dai sotterranei
metropolitani, i mods,
gli skinheads
(a quel tempo non identificabili su posizioni nazi-fasciste), gli
indiani metropolitani…..
Furono
le fonti d’ispirazione per la rinascita musicale italiana, il
ritrovato impulso creativo e le vitalità giovanile dei fine ’70,
portò ad un continuo proliferare di gruppi rock, esplodeva
un undergruond di notevoli proporzioni in grado di scardinare
l’appiattimento culturale generato da anni di decadente "cantautorato istituzionale”vicino alla storica via delle Botteghe Oscure.
Il
cantautorato dei ’70, fu un boom commerciale lanciato dal
faccendiere discografico Vincenzo
Micocci (RCA), siii quel Vincenzo che
da quanto era” serio e professionale” Alberto
Fortis gli dedicò il suo brano più
avvelenato che diceva “Vincenzo
io ti ammazzerò”.
Tra
gli artisti che dominavano la scena musicale nella seconda metà dei '70 troviamo Dalla, De
Gregori, Venditti, Ron,…… legati alla sinistra
riformista Berlingueriana (che "indirettamente" gli ha favorito la strada del successo),
sicuramente personaggi in forte contrapposizione con la canzone
d’autore che, fuori dal grande mercato, fece da colonna sonora alle
lotte del ‘68’.
In
quel ’68 dove i trionfi musicali spettavano a canzonette come
“Luglio” di Riccardo del Turco,o “La bambola “ di Patty
Pravo,….. musicisti come il torinese Fausto
Amodei, Sergio
Liberovici, Margot,…..
sostenuti da artisti e scrittori della forza di
Dario Fo, Strehler,
Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini,
…. dettero un notevole contributo espressivo-politico al movimento
di lotta.
Fausto
Amodei, lo chansonnier di
protesta per eccellenza, nel 1960 in occasione dei moti di piazza
contro il governo Tambroni
scrisse “Per Morti di Reggio
Emilia”(
un grosso successo popolare , che successivamente sarà cantato nel corso di ogni
manifestazione operaia e studentesca. )
fu lui uno degli ispiratori
di una nuova ondata di cantautori politicamente impegnati; personaggi
del calibro di Ivan della
Mea,
Giovanna Marini, Paolo
Pietrangeli, Gualtiero Bertelli,..
furono coloro che diedero vita al” Nuovo
canzoniere Italiano”, una
indimenticabile situazione culturale di cui fecero parte molti
altri artisti tra cui anche Pino
Masi, attivista di” potere
operaio “ e dei “circoli
di ottobre”,
noto per il suo brano “La
ballata di Pinelli” e come
arrangiatore di colonne musicali per opere di Dario
Fo e
film di P. P .Pasolini.
Cantavano
canzoni che interpretavano la storia del loro tempo e incitavano ad
abbattere ogni forma di dominio, dischi militanti furono incisi per
le etichette discografiche “dischi
dello Zodiaco”, “Albatros”,…
Nelle
fabbriche, nelle università, nelle strade, ovunque c’era la voglia
di cambiamento si udivano i ritornelli di “Contessa " di Paolo Pietrangeli
o “il rosso è diventa giallo”
di Ivan della Mea”….
Compagno
quando
il partito finalmente sbaglia
e
a tutti è dato scrivere sui muri
la
libertà d’interpretare il mondo
di
criticare i propri dirigenti
senza
tabù del glorioso passato
allora
credi
si vincerà
……compagno
quando
il tuo soldo di nullatenente
che
Agnelli chiama fame comunista
diventa
per amore o per forza
uguale
a quello d’ogni dirigente
oggi
al partito domani al potere
allora
credi si vincerà
…..
compagno
questa
è la voglia di un comunismo
senza
dogmi papi e frontiere
un
comunismo da costruire
sulle
rovine del riformismo
nell’unità
della diversità
allora
credi si vincerà
io
chiedo a voi se oggi vedo giusto
nel
mondo il rosso è diventato giallo (1)
Un
conto è cantare nella lotta! Un conto è raccontare la lotta! La
canzone d’autore dei fine’60 direttamente partecipe alle
battaglie sociali si concluse con l’inizio delle “stragi
di Stato”, mentre la “Micocciana”
nacque da quelle ceneri “ con il
decadere rapido del “movimento” e la crisi del politico, diventa
poetica del riflusso e gara grottesca alla rincorsa delle banalità.
Per precisare ancora, il cantautorismo ha come funzione concreta la
trasmissione di ideologia, la santificazione della separatezza fra
l’essere e il voler essere, che rappresenta come immutabile. Per
dirla con gli Hippies “addormenta le coscienze”.
Il
rapporto politica-musica si rivela come rapporto fra merci,
spettacolarizzazione del vissuto, rappresentazione di una realtà
separata e fittizia. Pura funzione di potere (2)
I
giovani del ’77
(prima di essere distrutti dall’eroina di Stato, dal terrorismo,
dalle leggi liberticide del post terrorismo con i suoi carceri
speciali ), avevano capito che la sinistra storica, in modo
particolare il PCI oggi
PDS non
aveva rapporto con i bisogni degli sfruttati, degli oppressi,…un
partito praticamente assente dalle lotte e rivendicazioni, tutto
poteva essere ma
non comunismo, anche per questo in piazza Maggiore e
dintorni in una Bologna blindata insorsero bruciando “L’Unità”;
il Sindaco ”Kompagno “ Zangheri”
complice con il ministro dell’interno
il DC “Kossiga”
(alla maniera di Li Peng qualche
anno dopo) li fece massacrare dalla polizia. In quella battaglia
urbana provocata dalle forze dell’ordine che fecero uso
inopportuno
di armi, un carabiniere uccise Francesco
Lo Russo uno studente di medicina
membro” Lotta continua”;
tanti militanti di sinistra furono arrestati , l’emittente
antagonista “Radio Alice”
fu completamente distrutta dai militari,…. Successivamente
furono quegli stessi ragazzi, ormai lontani anni luce dalla sinistra
istituzionale, che non permisero al segretario della CGIL Luciano
Lama di parlare all’università
occupata di Roma, al grido di slogan come “scemo
scemo” e lo cacciarono dalla
Università “La Sapienza”(
La situazione fornì l'occasione alla Questura di Roma di fare
irruzione nell'Università per sgomberare con la forza gli studenti
che l'avevano occupata), si quelli erano gli ultimi ragazzi
incazzati senza tessere in tasca, che infuocavano ovunque la
possibilità di una realtà senza padroni.
Il
movimento ribelle anticonformista della seconda metà dei ‘70
come propria colonna sonora preferiva il rock - folk della strada,
da sempre la voce dei senza voce, del disagio sociale, un genere che
se non serve ad erigere barricate o cambiare il mondo, rimane
ugualmente un veicolo importante per aggregare e inviare messaggi
(come il cinema, i libri,…), per dare alla gente argomenti su cui
pensare, riflettere, discutere.
Nella
prima metà dei ’70, il rock mediterraneo era latitante, di solito
si assisteva a imitazioni talvolta ben interpretate di hard rock,
progressive,…. Di origine Anglo-americana, molti complessi o
singoli artisti che erano entrati nella "moda" dell’impegno politico,
con l’ondata del riflusso si allontanarono velocemente e
alla luce del sole emerse quanta demagogia c’era in gente come “Il Banco del Mutuo Soccorso”, (poi
non a caso solo ”Banco”)
, Alain Sorrenti
(sempre presente nei raduni antagonisti), “News
Trolls”,…..
Nel
baratro della crisi dopo la fine dei ’60, note positive vennero da
una piccola label di estrema sinistra, la “Cramps”,
fondata nel 1973 dal contestato Gianni
Sassi (la rivista “Prova
radicale” lo accusava di trasformare
in merce il risultato di iniziative militanti, di ricerche e di
lotte), editore di autori o collettivi “Particolari”come
“Alfabeta”…
, tipografo di “Lotta Continua”
,….della rivista “Re nudo”
(una delle principali riviste italiane dedicate alla controcultura
alla controinformazione, fondata a Milano nel dicembre 1969 da un
gruppo di hippies, tra i quali Andrea
Valcarenghi.
Tra
le migliori produzioni viniliche dell’etichetta, , figuravano
“Eugenio Finardi
“, “Claudio Rocchi”“Alberto
Camerini”, “Arti
e Mestieri”, (Nati intorno a Furio
Chirico batterista dei “Trip”)
ma soprattutto gli originali, indimenticabili “Area",
una band in anticipo sui tempi, sia per le musiche che per i testi,
guidata dalla miracolosa voce dell’ex ribelle
Dimetro Stratos ,gli ”AREA”, che
sono stati la vera e propria guida per l’esplosione del rock
italiano de ’70.
Momenti
di forte impegno sociale provenivano da soggettive interpretazioni di Fabrizio de Andrè,
Giorgio Gaber, Enzo Jannacci,“Stormy
Six”di Umberto
Fiori, e c.,
da Francesco Guccini,
dai Nomadi
di Augusto Daolio
e Beppe Carletti
e da cantautori meno conosciuti, ma non meno capaci, che provenivano dal Folk studio di
Roma.
Il
cambio di rotta musicale cominciò a Bologna nel settembre 1977; di
spalla ad un cantautore anomalo, Claudio
Lolli, che presentava il suo ultimo
album musicale “Disoccupate le strade
dai sogni” (un’ eccellente lavoro
vinilico sui fatti repressivi della primavera bolognese con testi
duri che lanciavano frecciate e accuse dirette alla sinistra
istituzionale), si esibì il gruppo “C.U.M.”
(centro d’urlo metropolitano),
cantavano :“mamma dammi la benza ;
“per la prima volta on stage è il
rifiuto, la feccia tout-court, a viso aperto(3).
Alcuni
mesi dopo esordivano gli “Skiantos”di
“Freak Antoni”,
con un Rock-non-sense;
con
la loro ironia demenziale, con provocazioni irritanti (famosi i lanci
di ortaggi al pubblico),
si
definivano” "l'unico
gruppo che è partito dalle cantine per arrivare alle fogne!"
Senza dubbio furono gli apri
pista della nutrita schiera di rockers bolognesi; “Windopen”.
“Luti Croma”,
“Confusional quartet”,
“Gaznevada (già C.U.M.),…..
Bologna
“La rossa”,
“la dotta”
diventò la prima capitale
dell’inquietudine musicale, disponendo anche di alcune avanguardie
nelle etichette discografiche indipendenti (es. Italia
records di
Oderso Rubini),
ne conservò il monopolio per almeno due anni.
Nel
resto del paese le cantine traboccavano rock e sporcizia, la
periferia dell’impero si stava svegliando. A Milano, il
centro sociale
S. Marta fu una fucina di talenti
musicali; da li uscirono i “Kaos
rock“, gli “X
rated”, le ”candeggina
gang” di Joe
Squillo, le “Clito”
con Rubi Scass;
il miglior gruppo lombardo gli “Underground
life “ di Giancarlo
Onorato proveniva comunque da Monza, (nel centro sociale S.Marta Demetrio Stratos ha insegnato canto)
Da
altre province sbucarono i “Sorella
maldestra” (Vercelli), i “Dirty
Actions” (Savona), I “Rats”
(Modena) prodotti da Red
Ronnie
(prima di fare il clown televisivo), quest’ultimi si fecero
conoscere in altri paesi europei con l’album “C’est
disco” grazie alla distribuzione
dalla mitica “Rough Trade”
e grazie ai numerosi passaggi radiofonici curati da John
Pell della BBC, il DJ rock inglese più popolare Inghilterra.
Gli
occhi degli affamati di rock, si puntarono su Pordenone
e dintorni (alla fine degli anni settanta la rivista alternativa “Re
nudo”
citava Pordenone come "l'avamposto della controcultura freak nel
nord-est d'Italia”) che vantava un’incredibile quantità di
gruppi improntati sull’uso dell’elettronica, rimane negli annali
la storica uscita di “The great
complotto” una compilation collettiva
con “ “Sexy angels” “Cancer,””Mind invaders”. “Walt
dysney production”, “musique mecanique”…..,
il momento rock Friulano pur con qualche risonanza in campo
nazionale grazie a qualche passaggio televisivo curato dai soliti
padroni della musica Red Ronnie ,
Roberto D’Agostino
o “Mister fantasy”
esaurì la sua spinta e lasciò il ruolo guida ad una realtà
emergente che proveniva da Firenze e dintorni.
Il
panorama musicale fiorentino, impostato sullo stile New wave, post
Punk-dark, primeggerà nel circuito indipendente italiano fino oltre
metà degli anni '80, otterrà riscontri anche in altre realtà
Europee, dietro al susseguirsi di piccole etichette( alcune filiali
di multinazionali del disco), a Firenze nacque la etichetta I.R.A.
Immmortal
Rock Alliance, la
I.R.A. Records una casa discografica
indipendente fondata nel 1984 dal produttore Alberto
Pirelli, insieme alla moglie Anne
Marie Parrocel. In principio Pirelli
aveva scelto I.R.A. per riferirsi all'Irish
Republican Army, esercito militante di
liberazione Irlandese in lotta per l'indipendenza dall'Inghilterra.
Il nuovo rock italiano incantava Pirelli e l'etichetta IRA si
adattava bene a quella forma di ribellione che proveniva
dall'Inghilterra anni '80, Alla IRA approdarono i“Litfiba
“di Gianni Maroccolo - Federico
Renzulli e il carismatico cantante
Piero Pelù, i
“Diaframma”
guidati dall'estro poetico di Federico
Fiumani ,Nicola
Vannini (in seguito nei “Soul
Hunter”) e la stupenda voce di Miro Sassolini, ma anche Moda,
Bisca,
Underground Life,
Detonazione, Joe Perrino...... in Toscana c'erano anche altre valide formazioni che la aiutarono a farla
diventare capitale del Rock, basta ricordare : I
Neon “ leader del dark elettronico,
trasportati dalla professionalità di Marcello
Michelotti, "Not Moving"di Dome la Muerte,"Rinf,“Birdmen
of Alcatraz”, “Steplejack”
“Sik Rose”,
“Pikes in Panic””Cudu”,
Limbo”..
…
al
rock, “Faro", d'impronta Toscana si contrapponeva uno molto più incazzato,
molto underground, strettamente unito alla sub cultura post Punk (diffusa
nel triennio '81' 84). La crudezza de brani lo rese più vicino alle
origini di espressione popolare.
Lo
usavano una minoranza di insubordinati, che pur decimati dal
riflusso, persistevano nel rifiuto delle idee dominanti e
contrastavano l'esistente per dissacrarlo, distruggerlo, formavano
collettivi,
occupavano case
e spazi sociali, creavano circuiti
autogestiti dove autoproducevano
: fanzines,
dischi,
bootlegs,
demotapes
,..era l'ultimo impulso di cratività ereditato dal '77.
Queste
Tribù del disagio metropolitano, consideravano la musica un elemento
indispensabile per l'aggregazione e la ricomposizione di un minimo di
movimento antagonista. L'onda mondiale del consenso a questa rabbia,
giungeva attraverso i “Crass”,
gli” Zounds”
i Primi ”Clash”,
“Disharge”,
“PIL”...il
reggae Giamaicano,
il rap nero
metropolitano, e l'irruente hardcore
Californiano diretta emanazione del
Punk, caratterizzato da una notevole potenza e velocità, con testi
acidi, impegnati e tendenzialmente anarchici.
Ci
sono innumerevoli micidiali bands hardcore Statunitensi che hanno
lasciato il segno come : I
“Dead
Kennedy” (con Jello
Biafra spirito guida ), Black
Flag, “Germs”,
“Governement Issue”,
Meat
Puppets”
“Scream”,
Bad Brians”
Husker Du”
e tanti altri vicine alle etichette “Alternative
Tentacle” e SST
(vere spine nel fianco dell'imperialismo
reaganiano), su tale scia si costituì
una indescrivibile area di gruppi “incazzati”
of Italy, si autoproducevano come garanzia del proprio lavoro (le
label minori erano considerate una caricatura in scala ridotta delle
Major), la distribuzione dei loro lavori avveniva mediante i canali
dei collettivi o durante i concerti nei CSAO (Centri sociali
autogestiti occupati) o in manifestazioni contro il nucleare,
l'antimilitarismo, pacifismo, contro l'autoritarismo dello Stato.
I
Centri sociali autogestiti occupati come il Leocavallo
e il Virus
(Milano), Victor Charlie
(Pisa), Prenestino
(Roma),.... erano i capisaldi dell'impegno anticonformista
anticapitalista, altre realtà occupate stavano emergendo in
tutta la penisola CPA Firenze, Murazzi Torino, Godzilla Livorno, Macchia nera Pisa, officina 99 Napoli, tutti luoghi ideali per fare contronformazione e live elettrici com “CCM”
tutta la penisola CPA Firenze, Murazzi Torino, Godzilla Livorno, Macchia nera Pisa, officina 99 Napoli, tutti luoghi ideali per fare contronformazione e live elettrici com “CCM”
(Cheath
Crome Motherfuckers), “Kina”,
“Uns”,
Wretched”,
“Putrid fever”,
“Cani”
“Juggernaut” Raw Power”,”Contrazione” ”Negazione”
“Raff punk”.......
L'hardcore
punk, schizoide, e coinvolgente per i giovani disubbidienti, veniva
rigettato in blocco dai mass media e di conseguenza dalla maggioranza
della gente ormai asservita al motto “mirare
all'avere e non all'essere”
Va
detto che alcune collettività si muovevano dentro una dialettica
autolesionistica, convinti forse di avere la verità in tasca,
rifiutavano un qualsiasi dialogo con l'esterno e talvolta anche con
le marginalità vicine a loro, se non altro per progetti comuni, con
il loro atteggiamento non favorirono certo una più ampia diffusione
della musica Punk/hardcore.
Non
a caso i migliori lavori vinilici degli '80 sono arrivati da
formazioni che pur influenzate dall'onda d'urto della sottocultura
Punk, usarono un linguaggio differenziato, musicalmente più
accessibile per far arrivare i loro messaggi radicali
alle
nuove generazioni e non solo, per citarne qualcuno sul fronte
Rock/punk basta ricordare gli Emiliani “CCCP”
di Lindo Ferretti e Fatur
e Annarella, The
GanG, dei Fratelli Severini, i “
Franti” di Stefano
Giaccone Torino, sul fronte Dub/reggae troviamo Africa
United di Pinerolo, Different
Style di Bari, Puff Bong di
Venezia e dintorni, IRHA,....
.
1):
Album “il rosso è diventato Giallo “1969 Ivan della Mea
dischi
dello Zodiaco
2)
:vedi musica rock'80
3)Musica
rock 80 op.cit.
“Da
WOODY GUTHRIE a THE GANG”
In blu i capitoli a seguire :
Capitolo
1°:“La rivoluzione desiderata”
(Woody Guthrie).
Capitolo
2°:”L'amato
e odiato Bob Dylan ....
http://resistenciasiempre.blogspot.it/2014/02/musica-la-rivoluzione-desiderata.html
Capitolo 3°:”L'anarco-comunismo dei “THE FUGS”.
Capitolo 3°:”L'anarco-comunismo dei “THE FUGS”.
Capitolo
4°:”La
fine dei dinosauri”.
Capitolo
5°:Il trionfo della subcultura
nihil-punk.
Capitolo
6°:”THE
CLASH (lo scontro)”
Capitolo
7°:”Il ritorno del rock”.
Capitolo
8°:”Linton
kewsi Johnson” (Dub poetry)
Capitolo
9°:”Public
Enemy “:Musica
nera rabbia e politica
Capitolo
10°:”Il“Franti”:
Rock e utopia
Capitolo11°:”La
Pantera”e il nuovo linguaggio del villaggio
Capitolo
12°:”
I
Gang “: La Band ribelle di Filottrano
Ringrazio
i compagni che mi hanno permesso di poter scrivere queste righe
attraverso contatti, interviste e chiaccherate varie sul tema
:"Musica antagonista", : Marino
e Sandro Severini
(The Gang),
Stefano Giaccone (Franti),
Billy
Bragg incontrato a
Reggio Emilia '90, lo staff di” Arezzo
wave” '91 '92 ,un grazie
anche a Bunna
Africa unite
per la lunga chiaccherata in un
podere di Montioni quando nel 1991 venne a fare il concerto gratis
per il FMLN
Salvador) e poi a Sergio
Messina (Radio
gladio),
Luca "Zulu"
e Marco" kaja"(99
posse),
Fumo e Lele Prox
(Lionhorse
Posse ),
Luca Morino
Fabio Barovero
(Mau
Mau&Loschi Dezi), Enrico
Capuano
che tra il '92 inizio
'93 per ben tre volte venne a suonare gratis per i Lavoratori
Piombinesi in Lotta a difesa del posto di lavoro.
Foto tratte da :
Nessun commento:
Posta un commento