lunedì 26 ottobre 2015

"Da Camp Darby a Guantanamo chiudere le basi militari straniere" : i Ciclisti internazionalisti sono arrivati a Roma"


22 ottobre presentazione iniziativa in Piazza Garibaldi a Pisa


Si è conclusa la prima parte della manifestazione “da Camp Darby a Guantamo chiudere le basi militari all’ estero". I ciclisti internazionalisti vestiti tutti di arancione come i detenuti torturati del carcere di Guantanamo, sono  partiti dalla base USA di Camp Darby il giorno 23 ottobre e dopo aver fatto tappa a Piombino (LI), Follonica (Gr), Viterbo, sono arrivati il 25 ottobre a Roma nella piazza del Pantheon stracolma di turisti, all’arrivo o partenza di ogni tappa ci sono stati interventi  di associazioni e istituzioni che hanno aderito alla iniziativa, a Piombino ha parlato Francesca Pennati segretaria del circolo ANAIC Alta Maremma "Italo Calvino", seguita da Paola Pellegrini assessore alla cultura del Comune di Piombino e  da Maurizio Cerboneschi a nome del C.lo Bolivariano “Alessio Martelli”,  a Follonica è intervenuto Gabri Bartoletti segretario del c.lo PRC, seguito da Gianluca Quaglierini che ha parlato per conto del Circolo ANAIC alta Maremma, ha concluso  Giovanni Altini del direttivo nazionale ANAIC che ha letto il saluto inviato dal Presidente Nazionale Sergio Marinoni, a Grosseto invece è stato fatto un volantinaggio all’uscita di un centro commerciale, a Viterbo il via agli  ultimi 90  km lo ha dato  Loredana de Martinis del direttivo del c.lo ANAIC di Roma. Dopo 90 km di saliscendi i ciclisti hanno attraversato Roma per confluire in piazza del Pantheon attirando la curiosità dei tanti turisti, con un megafono ha preso la parola Giovanni Altini del direttivo nazionale ANAIC, seguito dal giornalista Fulvio Grimaldi in rappresentanza del c.lo ANAIC Tuscia e del comitato NO Guerra No Nato. Ottima l’organizzazione dell’associazione amicizia Italia Cuba di Roma sia in città che nel passaggio in territorio laziale. Durante il tratto da Follonica a Grosseto il compagno Paolo Giannoni per una brutta caduta ha avuto fratture alla mano e dovrà dire addio al percorso ciclistico in terra Cubana, infatti parte dei ciclisti approderanno a Cuba e dalla città di Santa Clara il 17 di novembre dopo avere reso omaggio alla figura del CHE, ai suoi compagni guerriglieri e ai caduti per la Rivoluzione partiranno per la seconda parte dell’evento internazionalista pacifista che nel pomeriggio dello stesso giorno arriverà a Sancti Spiritu, il 18 a Ciego de Avila, il 19 a Camaguey, il  20 a Las Tunas, il 21 a Bayamo con trasferimento a Santiago de Cuba, il 22 novembre arrivo a Guantanamo in occasione  dell’apertura del IV seminario internazionale pacifista per la chiusura delle basi militari straniere nel mondo.

Vedi Cronaca Fotografica :

Partenza da base militare USA  Camp Darby Pisa
ammiraglia al seguito dei ciclisti
Follonica: Gianluca Quaglierini parla a nome del circolo ANAIC Alta Maremma
Follonica :Giovanni Altini del direttivo nazionale legge i saluti di Sergio Marinoni Presidente ANAIC
Grosseto : foto di gruppo all'arrivo
Ciclisti ricevono i saluti di Loredana de Martinis a Viterbo prima di partire
Partenza da Viterbo per Roma
Arrivo in piazza del Pantheon a  Roma 
Foto del gruppo dei ciclisti che in questa iniziativa hanno percorso 250 chilometri
sit in in piazza Pantheon
Giovanni Altini interviene a nome dell'associazione nazionale amicizia Italia Cuba
Ciclisti con organizzatrici e organizzatore dell'associazione amicizia Italia Cuba
Ciclisti al Pantheon Roma con Marco Papacci vice Presidente Anaic


lunedì 5 ottobre 2015

Appello adesioni staffetta ciclistica Camp Darby-Guantanamo

Cuba è da sempre in prima linea per la costruzione di un mondo più giusto e in cui i popoli vivano in pace e nella reciproca cooperazione solidale. Dal 22 al 25 novembre del 2015, si terrà a Guantanamo il IV Convegno Internazionale per la Pace e la chiusura di tutte le basi militari collocate in Paesi esteri. Vi hanno aderito il coordinamento toscano dell’associazione di amicizia Italia-Cuba e i circoli di Roma e Tuscia, organizzando una staffetta ciclistica che dalla base USA di Camp Darby, in Toscana, raggiungerà Guantanamo all’apertura dei lavori congressuali. La staffetta partirà venerdì 23 ottobre, alle ore 10:30, davanti ai cancelli di Camp Darby e giungerà, domenica 25 ottobre, a Roma pronta per volare a Cuba e riprendere con le tappe isolane fino alla destinazione, Guantanamo. Troviamo doveroso allargare il fronte di adesione alla staffetta ciclistica, proprio per supporto a tutto quello che Cuba è e fa per i popoli del mondo.
Cuba: per l’addio alle armi nucleari. Il 26 settembre 2013, su richiesta di Cuba, si è tenuta l’Assemblea ONU per discutere la risoluzione presentata dall’isola per il disarmo nucleare. La richiesta era stata largamente appoggiata, con nessun voto contrario e con l’astensione degli Stati Uniti, Israele, Francia e Regno Unito. Nonostante le difficoltà, la risoluzione è stata adottata e largamente condivisa da 165 Paesi in tutto il mondo.  Informazioni varie sono reperibili all’indirizzo http://www.5av.it/le-storie-quotidiane/90-cubadossier/3219-cuba-e-per-laddio-alle-armi-nucleari.html e recentemente un’ulteriore esortazione al disarmo nucleare http://it.granma.cu/mundo/2015-10-01/bruno-rodriguez-incita-nella-onualleliminazione-dell-armi-nucleari 
Cuba prosegue la Rivoluzione Bolivariana. Nella Carta della CELAC (Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi) i principi fondamentali dell’accordo ALBA (Alleanza Bolivariana per le Americhe) sono in pieno ripresi. Cuba promuove la risoluzione pacifica per le controversie fra gli stati, come auspicato da Simon Bolivar a metà dell’800. Si trova così una piena continuità con la Rivoluzione Bolivariana e col suo spirito di cooperazione fra i popoli. Per approfondire le risoluzioni approvate durante il II summit della CELAC, tenutosi all’Avana il 28-29 gennaio 2014 http://www.sinistra.ch/?p=3323
e per i più temerari ecco il documento conclusivo dell’incontro 


Cuba promuove attivamente la Pace in America Latina. Dopo 40 anni e 200.000 morti, grazie a Cuba si sono svolti all’Avana, dal 2012 in poi, incontri guidati da Raul Castro per avviare un percorso di pacificazione della storica battaglia sostenuta dai guerriglieri delle FARC, in difesa delle classi subalterne colombiane e il Governo di Juan Manuel Santos. A breve dovrebbe giungere la firma congiunta degli accordi, che risolverebbe una lunga e sanguinosa controversia che ha ampiamente afflitto il popolo colombiano e tutto questo grazie all’impegno concreto cubano.  Informazioni nell’articolo: 


Cuba e gli interventi umanitari. A differenza di quello che ormai la NATO ci ha abituato a credere dopo la Libia e l’ex Jugoslavia, Cuba ridefinisce il significato di intervento umanitario. Infatti l’Isola ha inviato più di 50.000 operatori sanitari cubani che sono in servizio in 68 nazioni e più di 325 mila cooperanti hanno lavorato in 158 paesi. Non solo nel campo sanitario, ma anche nel campo della cultura e della diffusione dei saperi, grazie al programma “Yes, I can”, 9 milioni e 376 mila persone si sono alfabetizzate in 30 stati e più di 68 mila studenti stranieri, provenienti da 157 paesi, possono vantare di aver studiato e conseguito la laurea nell’università cubana, senza sostenere alcuna spesa. Per portare un esempio concreto dei numeri sopra riportati vi invitiamo a leggere http://it.granma.cu/mundo/2015-09-25/il-presidente-correa-ringrazia-per-la-cooperazione-de-medicicubani e 


Proprio la Brigata medica cubana Henry Reeve è stata proposta dai sindacati norvegesi per l’assegnazione del premio Nobel per la pace, visto il recente impegno in Sierra Leone, Guinea e Liberia nella battaglia contro l’Ebola.


Cuba è per il rispetto e la difesa dei diritti umani. Sull’isola cubana si violano i diritti umani, si pratica la tortura e si continuano a perpetrare abusi e violenze. Tutto questo accade, ma all’interno della ormai tristemente famosa base statunitense di Guantanamo.  Proprio per questo, una delle condizioni sine qua non per l’avanzamento delle trattative di normalizzazione dei rapporti tra USA e Cuba è la richiesta dell’immediata chiusura del centro di tortura di Guantanamo e la restituzione dell’area al popolo cubano.  Alcune testimonianze di detenuti della prigione guantanamera.





Cuba e l’autodeterminazione dei popoli. La chiusura delle basi militari straniere all’estero è fondamentale per liberare i Paesi da condizionamenti armati esterni. Cuba lotta contro l’ingiusto blocco statunitense che ha provocato solo dramma e dolore al popolo cubano, per l’autodeterminazione di tutti i popoli e per la libertà di tutti i prigionieri politici detenuti nelle carceri dell’ultimo impero del mondo. Lotte condotte non solo per il popolo cubano ma per l’intera Umanità.







Per aderire e/o patrocinare la staffetta ciclistica contattare Roberto via mail all’indirizzo aroberto.nannetti@libero.it o al numero di telefono 3311327944


                                                      

giovedì 1 ottobre 2015

Dalla base USA di Camp Darby a Guantanamo in bicicletta per chiedere la chiusura delle basi militari straniere.

Il Coordinamento regionale Toscano  ANAIC  e i circoli di Roma e  Tuscia dell’associazione amicizia Italia- Cuba aderiscono al IV Convegno Internazionale per la chiusura di tutte le basi militari collocate all’estero, che si terrà a Guantanamo Cuba dal 22 al 25 di novembre del 2015.

A sostegno di tale iniziativa è stata organizzata una staffetta ciclistica che partirà dalla base Statunitense di Camp Darby collocata nel territorio costiero di Pisa e farà tappa a Piombino, Follonica, Grosseto, Viterbo e il 25 ottobre  terminando la prima fase  a Roma. Durante il tragitto ci saranno incontri con autorità del luogo e iniziative.
Buona parte della carovana proseguirà per l’isola di Cuba e il giorno 17 novembre dalla piazza del mausoleo di Ernesto “CHE” Guevara di Santa Clara,  la staffetta dei ciclisti come già accadde nel 2012 per chiedere la liberazione dei Cinque eroi  questa volta partirà in direzione Guantanamo anziché Holguin , toccando giorno dopo giorno le città di Sancti Spiritus, Ciego de Avila, Camaguey, Las Tunas, Bayamo, Santiago de Cuba e arrivare in Guantanamo il 22 novembre giorno di inizio del IV seminario.



Si tratta di un seminario internazionale di pace per l’abolizione delle basi militari straniere che si svolgerà in piazza della Rivoluzione Marina Grajales vi parteciperanno 130 rappresentanti di oltre una dozzina di Paesi e un’ampia delegazione sarà quella degli Stati Uniti.

Cuba spera che i partecipanti insisteranno nella necessità di azioni che spingano alla lotta internazionale per sradicare l'ingiustificata presenza di basi militari di potenze straniere imposte contro la sovranità di molti paesi, come succede con quella che mantiene il governo degli Stati Uniti in suolo cubano di forma illegale da più di 110 anni.

Oltretutto la base è divenuta tristemente famosa perché dentro viene praticata qualsiasi forma di tortura su detenuti rapiti illegalmente in ogni parte del mondo, nella mancanza totale del rispetto dei diritti umani

I partecipanti al  IV Seminario avranno il piacere di   partecipare ad attività culturali, sportive e gastronomiche che si realizzano nella popolare notte Guantanamera, ci sarà un incontro  con residenti in vari Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR, della capitale provinciale) e la firma della dichiarazione finale dell'evento che simbolicamente avrà luogo in Caimanera, insediamento di popolazione limitrofe alla base Yankee



L’ iniziativa promossa dal coordinamento ANAIC Toscano con la collaborazione di c.li Anaic laziali di Roma e Tuscia, vede già adesioni importanti come : L’UISP comitato di Piombino, il c.lo Bolivariano “Alessio Martelli” val di Cornia, Comitato Regionale No Guerra No NATO, associazione Italia Nicaragua Livorno, alcuni Comuni hanno annunciato il patrocinio, e associazioni si aggiungeranno prima della partenza della carovana.

Per info , contatti o adesioni :amistadcuba@gmail.com

info tratte da comunicato gruppo organizzatore e dal link :



                                         Sandino