Chi
crede a semplici "proteste popolari" in Ucraina? Ogni
giorno si rivelano i legami tra i leader della ex "opposizione"
pro-europea (ora al governo!) e i vari governi europei, l'UE e gli
Stati Uniti.
La Germania dietro le quinte in Ucraina promuove
gli interessi dei suoi monopoli, fingendo in pubblico il "dialogo"
per voce del Cancelliere Merkel e del nuovo ministro degli esteri
Steinmaier.
Come rivela il quotidiano ben informato der
Spiegel,
lo scorso dicembre la classe dirigente tedesca in generale - e la CDU
in particolare - ha puntato sul suo cavallo: l'ex pugile Vitaly
Klitschko e il suo partito UDAR (Alleanza per la riforma democratica
in Ucraina).
Klitschko,
l'uomo di Berlino
Secondo der
Spiegel,
la CDU della Merkel, ma anche il Partito Popolare Europeo (PPE),
riunendo tutti i partiti europei della destra conservatrice (tra cui
l'UMP) hanno scelto Klitschko come loro rappresentante in Ucraina per
unire l'opposizione e vincere le elezioni presidenziali del
2015.
Ricordiamo che l'UDAR ha conseguito un avanzamento
sensazionale nelle elezioni del 2012 passando dallo 0,05% al 14% dei
voti, con il grande sostegno dei media, diventando il terzo partito
del parlamento del paese, con 34 seggi.
L'UDAR si distingue
per il suo populismo contro la corruzione, il liberismo economico e
per la sua posizione decisamente pro-europea.
"Klitschko
è il nostro uomo, ha un chiaro programma pro-europeo",
riferisce der
Spiegel,
citando un deputato tedesco della CDU, membro del PPE a cui UDAR ha
aderito in qualità di membro osservatore nel 2012.
Sappiamo
anche che Klitscko ha trascorso la maggior parte della sua carriera
pugilistica in Germania. Egli ha sostenuto che, quantunque non sia
tedesco: "La Germania è il mio paese d'adozione, adoro la
Germania!".
La
Fondazione Konrad Adenauer e il PPE: artefici della formazione dei
leader del partito di Klitschko!
Gli
Uffici del PPE a Bruxelles e Budapest hanno formato il personale di
UDAR al lavoro parlamentare e forniscono il sostegno per il passaggio
da un "movimento personalistico" a una struttura nazionale
di partito.
La Fondazione Konrad Adenauer, strettamente legata
alla CDU, gioca un ruolo importante.
Klitschko aveva
esplicitamente chiesto l'assistenza dei consiglieri della Merkel
nella Fondazione. La Fondazione della CDU ha preparato i politici
dell'opposizione ucraina ad assumersi la responsabilità in un
programma di "dialogo".
Quattro membri dell'UDAR
hanno anche visitato Berlino all'inizio di dicembre per incontrare i
deputati e funzionari del Ministero della Giustizia e del Lavoro
della CDU.
Klitschko
allenato dal capo di gabinetto della Merkel
Il
giornale racconta i legami personali tra Klitschko e il personale
politico tedesco. Così Ronald Pofalla, capo di gabinetto della
Merkel, è diventato il mentore di Klitschko, insegnandogli come
combattere le intimidazioni del potere.
Pofalla avrebbe dato
consigli a Klitschko su come avrebbe dovuto giocare la sua
"integrità" e la "verginità politica" per
combattere le voci diffuse dal governo, e l'avrebbe messo a
conoscenza della sua esperienza nel sostenere l'opposizione
pro-europea in Bielorussia (!).
Infine, Klitschko avrebbe
sollecitato il governo tedesco di fare pressione sul presidente
ucraino per aggirare la legge che impedisce a chiunque non abbia
passato 10 anni in Ucraina di presentarsi alle elezioni, il che
l'avrebbe escluso dallo scrutinio.
Secondo der
Spiegel,
per questo occorre considerare Klitschko un politico serio. Cosa che
si sforza di fare il governo tedesco.
Rammentiamo che ai primi
di dicembre, il ministro degli Esteri Guido Westerwelle era apparso
nelle strade di Kiev, mano nella mano con Klitschko, in solidarietà
con i manifestanti pro-europei e contro il governo
ucraino.
Apprendiamo che, da un lato M.Westerwelle conosceva
già bene Vitaly Klitschko all'epoca della sua carriera pugilistica.
Apprendiamo anche che questo incontro è stato accuratamente
preparato e assicurato il sostegno da parte degli altri paesi
europei.
Ultimamente, gli incontri personali tra il
Cancelliere Merkel e Klitschko, si sono moltiplicati.
A
Vilnius, alla fine di novembre, aveva discusso lunghe ore con
deputati di destra di rango, incontrato il consigliere tedesco degli
esteri Christoph Heusgen, ma non ancora Merkel.
A metà
dicembre, in occasione della riunione preliminare del PPE prima del
vertice UE, è stato invitato dal Cancelliere Merkel ed introdotto
presso i vari leader della destra in Europa.
Klitschko
preservato dalla Merkel per il 2015?
Infine,
più di recente, dopo il rimpasto di governo, Klitschko e Iasteniouk
sono stati presenti a Berlino, il 17 febbraio. Hanno ricevuto
l'appoggio esplicito del Cancelliere, una promessa di sostegno
finanziario per la nuova Ucraina, ma senza sanzioni per
Yanukovich.
Secondo il giornale tedesco der
Spiegel,
la Merkel avrebbe scelto di sostenere Klitschko dopo diverse
segnalazioni particolarmente entusiastiche dei suoi consiglieri,
Pofalla, Heusgen ma anche Elmar Brok (CDU), descrivendo tutti
Klitschko come contraltare dei politici ucraini classici.
Klitschko
si sarebbe espresso in maniera sensata, ossia alla "moda
europea" (sic), apparendo agli occhi della folla, come un uomo
di grande integrità, senza macchia di corruzione.
Klitschko
ripete di non avere alcun legame con gli oligarchi ucraini. Tuttavia,
il suo partito (con il nome di "Capitale europea"; nulla è
per caso) è stato fondato da un ucraino, uomo d'affari di origine
georgiana, di dubbia reputazione, Lev Partshaladze.
Inoltre,
voci provenienti da fonti attendibili, evocano il finanziamento al
partito di Klitschko da parte di uno dei due maggiori oligarchi del
paese, Dmytro Fitash, presidente della Federazione degli imprenditori
ucraini, patron della produzione di titanio in Ucraina e alla testa
di un consorzio finanziario internazionale.
Il nuovo governo
non conta Vitali Klitschko, perché secondo alcuni osservatori,
Angela Merkel e la Cancelleria tedesca desiderano preservare il "loro
uomo" dalla tempesta a venire, in vista delle elezioni del
2015.
Non fatevi ingannare, la "nuova Ucraina" sarà
quella dei banchieri, degli oligarchi, dei fascisti e dei gruppuscoli
neo-nazisti. Tutti uniti in un sogno europeo che devia verso l'incubo
intorno all'"uomo di Berlino", Vitali Klitschko.
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