Blog Internazionalista comunista, Antimperialista, legato ai valori della RESISTENZA, intende denunciare i crimini e le ingiustizie del nazi - imperialismo USA - Israele - NATO..sta al fianco della RIVOLUZIONE CUBANA, della linea Chavista BOLIVARIANA, lotta per la libertà e l'autodeterminazione del POPOLO PALESTINESE, del POPOLO SAHARAWI....... - By Maurizio Cerboneschi "Sandino"
martedì 8 dicembre 2015
Arrivata a Guantanamo l’iniziativa ciclistica pacifista internazionalista partita dalla base militare USA di Camp Darby. - Dichiarazione finale
Scrivere
il resoconto di una iniziativa pacifista terminata il 22 novembre al IV
seminario mondiale per la pace di Guantanamo, non è cosa semplice, vengono i
brividi solo a volgere lo sguardo verso quello che in queste ultime ore accade nel
Mondo : In Venezuela il movimento
fascista MUD, dopo anni di aggressione economica o guerra di bassa intensità, alimentate dall’esterno dagli USA e dall’interno
dall’oligarchia parassitaria (vogliose di riprendesi il petrolio e
fermare le conquiste sociali), vince le elezioni e arresta momentaneamente la Rivoluzione
Bolivariana, dando così un duro colpo alla sinistra di tutta l’America Latina e
non solo, …in Francia trionfano i fascisti della peggior specie,… gli USA a
volto scoperto bombardano l’esercito Siriano facendo intendere apertamente anche
al più sprovveduto chi è il sostenitore dell’
ISIS e il cosiddetto terrorismo islamico, ormai la voglia di un conflitto
mondiale domina nella mente degli USA e si stanno accelerando i tempi.
Sandino
Guantanamo : Immagine nel salone del IV seminario per la pace e la chiusura delle basi militari straniere.
Il
23 Ottobre 2015 da Camp Darby a Pisa, la base militare logistica USA più grande d’Europa, partì
l’iniziativa pacifista internazionalista “da Camp Darby a Guantanamo chiudere le basi militari
straniere nel mondo” una manifestazione realizzata dal coordinamento dei circoli dell’associazione amicizia Italia
Cuba della Toscana con il supporto dei
circoli ANAIC di Roma e con la collaborazione
dell’ ICAP Europa e UISP comitato di Piombino ( fornitore dell’abbigliamento)…12 ciclisti con carovana al seguito hanno
percorso circa 300 chilometri in tre tappe chiudendo il 25 ottobre la parte italiana del “recorrido”
nella centrale e storica piazza del Pantheon a Roma,…. dopo il trasferimento a Cuba, dal mausoleo di Santa Clara, città rebelde dove sono
custoditi i resti del Comandante CHE
Guevara, dei suoi guerriglieri, così come quelli dei combattenti Villaclaregni caduti durante la rivoluzione, …. il 17
novembre dopo avere reso un tributo floreale al CHE e ai martiri di Santa Clara
è partita la fase cubana della staffetta ciclista
pacifista, anche se non c'è stata una partecipazione numerosa come in Italia essere stati presenti nella ISLA GRANDE con
una delegazione di 10 persone tra cui 4 ciclisti che hanno percorso 6 tappe per raggiungere la lontanissima Guantanamo il 22 novembre giorno dell’apertura dei lavori del “IV seminario Mondiale pacifista
per la chiusura delle basi militari straniere”, per gli internazionalisti amici di Cuba dell’ alta Maremma Toscana è
stata una prova di volontà e di forza non indifferente, la dirigenza tutta al
femminile del c.lo ANAIC alta Maremma ha dimostrato fermezza e notevole capacità
organizzativa che fa ben sperare per gli impegni futuri.
In tutto il Mondo si conosce Guantanamo come base militare e carcere USA dove sono state praticate quotidiane violazioni dei diritti umani infierendo feroci torture sui detenuti,... essere presenti all'apertura dell'importante seminario mondiale per il gruppo Alto Maremmano è stata una sfida che malgrado l'attraversamento di alcune difficoltà è stata vinta....... in questo viaggio la delegazione ha portato nel
cuore il medico chirurgo Carlo Landini, internazionalista amico di Cuba, che mise più volte a rischio la vita in missioni in Angola, in
Amazzonia - Brasile, in Tibet,…, Carlo che doveva pedalare nell'isola nelle ultime tappe, morì in un incredibile quanto banale incidente in bicicletta il giorno 25 di luglio 2015, ….Nella
comitiva pur ingessato è stato presente anche Paolo Giannoni Internazionalista
missionario in Ecuador, in Nicaragua ... di recente era rientrato dopo un anno e
mezzo vissuto a Gaza in Palestina dove era con la ISM (internacional solidarity moviment), purtroppo nella seconda tappa
italiana è caduto riportando fratture scomposte alla mano subendo così un delicato intervento
chirurgico.
Dopo
la liberazione di Antonio, Ramon , Gerardo, gli ultimi tre dei Cinque eroi
Cubani, nel nostro territorio Toscano si capì subito che la lotta contro
l’impero non era terminata, al contrario sapevamo che per il governo cubano esistevano due priorità
fondamentali per parlare di relazioni concrete con gli USA : la fine del criminale bloqueo e la chiusura con restituzione del territorio della base navale di Guantanamo occupato dagli USA dal 1903. Sia ben chiaro!! In alta Maremma si
continuerà lottare contro le aggressioni imperialiste nel Mondo così come per la chiusura delle basi
militari USA e NATO presenti in italia e non solo, da non dimenticare che da ottobre nelle basi militari di Ghedi
Torre (BS) ed Aviano (PN) stanno
arrivando le ultime realizzazioni nucleari made in USA, cosa che fa pensare ad un futuro non roseo per l'Europa se non addirittura l'avvicinarsi di una prossima
guerra mondiale.
I
compagni e le compagne del circolo amicizia Italia – Cuba alta Maremma “Italo
Calvino” ringraziano la ICAP (istituto cubano per l'amicizia tra i popoli) nella persona di Roberto Rodriguez dirigente delle relazioni di solidarietà con l'Europa, che ha
creduto in questa iniziativa aiutando a perfezionarla, inoltre ringraziano la funzionaria
Iris Menendez e Rachel del ICAP Santa Clara per aver reso la partenza del “recorrido”
indimenticabile con una cerimonia che ha emotivamente toccato il cuore di tutti i membri della delegazione, un grazie va detto anche a Tania membro dell' assemblea del Poder Provincial,
al delegato del PCC del barrio Condado , a Dunaidy denominata dal gruppo italiano“ secretaria”e al
ciclista cubano Pavel.
I media Cubani hanno dato ampio in risalto alla iniziativa partita da Camp Darby con diverse interviste in varie radio e giornali e con ben 4 passaggi nel telegiornale nazionale, sotto alcuni link recuperati in rete:
Santa Clara: preparativi alla Partenza nel barrio Condado con la presenza dei Pionieri
Santa Clara : tributi floreali al CHE e ai martiri di Santa Clara
arrivo tappa a Ciego de Avila con ristoro parco Turbina
Arrivo a Guantanamo
A 300 metri limite di accesso a non residenti nel territorio Caimanero per avvicinamento a Base militare-carcere USA con posto di blocco militare Cubano
Guantanamo 23 novembre 2015: salone del IV seminario mondiale per la pace e la chiusura delle basi militari straniere
Guantanamo 23 nov.2015 : foto con Maria do Socorro Gomez (Brasile) Presidenta del consiglio mondiale per la pace
Guantanamo 23 nov. 2015 IV seminario Pace foto con Fernando dei Cinque
Guantanamo 23 nov.2015 salone del IV seminario
2 dicembre 2015 parte della delegazione ANAIC alta Maremma arrivata a Guantanamo prima del rientro in Italia saluta Roberto Rodriguez nella sede ICAP in Vedado all'Avana
immagini
dell’arrivo a Roma il 25 ottobre 2015
Partenza tappa Viterbo-Roma
Dalle donne la vera forza propulsiva della iniziativa pacifista
Uno degli articoli italiani sulla iniziativa pacifista internazionalista
25 ottobre Arrivo a Roma in piazza Pantheon
Roma arrivo Piazza Pantheon e sit in pacifista
ciclisti che nel 2012 arrivarono al colloquio di Holguin per la libertà dei Cinque insieme Marco Papacci ANAIC Roma
Video: 23 ottobre 2015 partenza da Camp Darby Pisa
Cuarto Seminario Internacional de Paz y por la
abolición de las bases militares extranjeras
“Que la paz sea la divisa del mundo”
Guantánamo, 23, 24 y 25 de noviembre de 2015
Con la presencia y activa participación de
luchadores por la paz y antibelicistas de un total de 33 países, se celebró en
la ciudad de Guantánamo, capital de la provincia del mismo nombre, en la
República de Cuba, los días 23, 24 y 25 de noviembre de 2015, el CUARTO
SEMINARIO INTERNACIONAL DE PAZ Y POR LA ABOLICIÓN DE LAS BASES MILITARES
EXTRANJERAS, convocado por el Consejo Mundial por la Paz, el
Movimiento Cubano por la Paz y la Soberanía de los Pueblos y el Instituto
Cubano de Amistad con los Pueblos.
Se dieron cita en el Seminario un total de 211
participantes provenientes de, Angola, Argentina, Australia, Brasil, Bélgica,
Bolivia, Canadá, Chile, Colombia, Cuba, Ecuador, España, Estados Unidos,
Filipinas, Grecia, Guadalupe, Guinea Bissau, Islas Comoras, Italia, Japón,
Laos, México, Nigeria, Palestina, Panamá, Portugal, Puerto Rico, Reino Unido,
República Árabe Saharaui Democrática, Suiza, Timor Este, Turquía y Venezuela.
El evento se realizó en el contexto de un complejo
panorama político internacional caracterizado por el incremento de las
tensiones belicistas del imperialismo estadounidense y de la agresividad
de la OTAN así como por la proliferación de conflictos armados en diversas
regiones del mundo, el intervencionismo militar y político, el
terrorismo y por la injerencia imperialista en los asuntos internos de
los Estados que, unido a los efectos de la crisis económica sistémica del
capitalismo, colocan a la Humanidad al borde de una Tercera Guerra Mundial
cuyos letales efectos serían devastadores. Los actuales acontecimientos en
Siria, Ucrania y otros países así lo demuestran.
En tales circunstancias, las potencias imperialistas
aumentan sus presupuestos y arsenales militares nucleares y rediseñan políticas
dirigidas a fortalecer sus zonas de influencia y sus posiciones hegemónicas
mediante el establecimiento de acuerdos como el Tratado Transpacífico y
el de Asociación Comercial con Europa.
Tal situación conduce al aumento del rol de las bases,
instalaciones y enclaves militares extranjeros como centros de presión y
amenazas geopolíticas bajo los falsos pretextos de que son utilizadas para la
lucha contra el narcotráfico, el terrorismo y la migración ilegal y para la
defensa de la democracia y los derechos humanos.
Enfrentados a esas realidades, los pueblos del mundo
fortalecen su resistencia y capacidad de lucha.
Los participantes en este IV Seminario,
conscientes de esos desafíos y de los riesgos que para un verdadero clima de
paz representa el aumento de las tensiones y las amenazas de guerra en el Medio
Oriente, Europa del Este y en otras regiones del mundo.
DENUNCIAMOS
La continuidad de las políticas agresivas e
injerencistas del imperialismo estadounidense, dirigidas a lograr sus
propósitos geopolíticos de dominación y la extensa red mundial de
bases, instalaciones y enclaves militares en las que concentran armamentos del
más elevado nivel de desarrollo tecnológico y personal altamente calificado en
las ciencias militares y en el arte de la guerra, listos para intervenir en
cualquier país del mundo que consideren.
El aumento incesante de la amenaza militar de la OTAN
mediante sus ejercicios e intervenciones militares que trascienden las
fronteras de Europa y el llamado “intervencionismo humanitario”...
La nueva escalada de tensiones en el Medio Oriente y
el injerencismo político y militar de Estados Unidos y sus aliados en contra de
Siria y del derecho de su pueblo a resolver por sí mismo y de manera soberana
sus asuntos internos.
El terrorismo fomentado por las fuerzas imperialistas
que han alentado el surgimiento y proliferación de organizaciones extremistas y
fundamentalistas, como el EI y Al Qaeda, que sirven a las estrategias
expansionistas e intervencionistas imperiales.
El desarrollo de modernas tecnologías orientadas al
control global de las comunicaciones y al monitoreo indiscriminado de las
mismas en contra de Estados, líderes políticos y sociales lo que alcanza ya la
categoría de una ciberguerra, así como la militarización del espacio.
La sistemática violación de los principios y normas
del derecho internacional, prescritos en la Carta de las Naciones Unidas y el
funcionamiento antidemocrático del Consejo de Seguridad.
El injusto y criminal bloqueo económico, comercial y
financiero que por más de cinco décadas Estados Unidos ha impuesto contra el
pueblo cubano y que se mantiene inalterable en desconocimiento de la abrumadora
mayoría de la comunidad internacional, así como la ocupación ilegal del
territorio cubano, durante más de cien años, por la Base Naval de Guantánamo y
el centro de torturas y otras violaciones a los derechos humanos allí instalado
por Estados Unidos desde el año 2002.
La contraofensiva imperialista para frenar y tratar de
revertir los procesos políticos, económicos y sociales progresistas en América
Latina y el Caribe y en otras regiones del mundo mediante políticas de cambio
de régimen y de apoyo a grupos fascistas, neoliberales y fundamentalistas y,
además, enlentecer y detener los avances de los mecanismos
integracionistas de cooperación y concertación que, como ALBA, CELAC, UNASUR,
MERCOSUR y otros.
La guerra económica y mediática del imperialismo
y sus lacayos internos, contra la República Bolivariana de Venezuela, su
gobierno y su pueblo, que intenta dar marcha atrás a los logros sociales de la
Revolución iniciada por el inolvidable Comandante Hugo Rafael Chávez
Frías.
La negativa sistemática del Reino Unido a reconocer el
derecho de Argentina sobre las Islas Malvinas, Sandwich y Georgia del Sur y a
establecer negociaciones bilaterales sobre el asunto manteniendo en cambio una
ocupación militar de esas Islas.
El mantenimiento de situaciones coloniales en América
Latina y El Caribe, en especial en Puerto Rico y en otras regiones, así como,
las intervenciones militares de ex potencias coloniales en África.
La represión a las luchas sociales, obreras y
sindicales que reivindican los derechos de los trabajadores, de los campesinos,
estudiantes y sectores más desposeídos y el atropello de los derechos de los
pueblos indígenas que se traduce, de hecho, en el mantenimiento de relaciones
coloniales y de sometimiento cultural.
El amplio apoyo de Estados Unidos al gobierno sionista
de Israel que sigue oponiéndose por todos los medios a su alcance, incluido el
genocidio, al derecho del pueblo palestino a tener su propio Estado.
La responsabilidad del imperialismo estadounidense y
de la OTAN en la crisis de refugiados que afronta Europa, la cual es resultado
de sus intervenciones militares y el terrorismo desatado contra Siria y
otrospaíses del Norte de África.
El prolongado conflicto colonial que sufre el pueblo
saharaui y el no cumplimiento por parte de Marruecos de las Resoluciones de la
ONU para ese territorio.
Los luchadores por la paz, antibelicistas y activistas
en favor del desarme nuclear reunidos en este IV Seminario, reiteramosnuestra
condena al imperialismo estadounidense y a la OTAN y nos
COMPROMETEMOS A:
Alertar a todos los pueblos del mundo del peligro de
una nueva confrontación mundial de inconmensurables consecuencias para la
humanidad.
Llamar a los pueblos a desarrollar una gran campaña
por el desmantelamiento de la OTAN y, en especial, dentro de los países
miembros de ese Tratado militar agresivo.
Demandar el cierre de las bases, instalaciones y
enclaves militares foráneos y el retiro inmediato de las tropas de ocupación
extranjeras de los países donde se encuentran desplegadas.
Luchar contra toda forma de agresión, abierta o
encubierta, de intervencionismo e injerencismo en los asuntos internos de
los Estados.
Mantener y ampliar la campaña de denuncia de las
ambiciones imperialistas contra Siria y en apoyo al respeto a la libre
determinación del pueblo sirio en sus asuntos internos.
Divulgar la Proclama de América Latina y El Caribe como
Zona de Paz aprobada por la II Cumbre de la CELAC en La Habana en enero
del 2014, por ser instrumento fundamental para la lucha por la Paz en la región
latinoamericana y el mundo.
Denunciar al terrorismo, sus orígenes y causas, como
flagelo que amenaza a muchas naciones y que pretende extender sus acciones
criminales y sanguinarias por todo el mundo favoreciendo a los objetivos
imperialistas..
Fortalecer aún más la campaña internacional por un
mundo de paz, sin armas nucleares, químicas y bacteriológicas
Realizar acciones que contribuyan a concientizar sobre
los peligros que el cambio climático entraña para la consecución y el
mantenimiento de un clima de paz a nivel mundial.
Fortalecer y ampliar el reclamo a Estados Unidos para
que devuelva a Cuba el territorio ilegalmente ocupado por la Base Naval de
Guantánamo y la campaña de denuncia para el cierre del centro de tortura y
otras violaciones a los derechos humanos allí instalado, así como el cese del
bloqueo económico, comercial y financiero que durante más de 50 años ha
impuesto al pueblo cubano en flagrante desconocimiento de la voluntad de la
comunidad internacional.
Multiplicar las acciones de solidaridad con la
República Bolivariana de Venezuela, su gobierno y su pueblo que continúan
enfrentando una guerra económica y mediática y otras acciones desestabilizadoras,
orquestadas por la oligarquía nacional en contubernio con el imperialismo
estadounidense, con el propósito de destruir la obra y el legado del
Comandante Presidente Hugo Chávez Frías y el impacto regional e internacional
de la Revolución bolivariana.
Reiterar la confianza en la feliz culminación del
dialogo de paz en Colombia que se desarrolla entre el Gobierno y las FAR-EP, en
La Habana, Cuba y que muestra progresos alentadores para un futuro de paz
en esa nación.
Reafirmar nuestro compromiso de apoyo al proyecto de
integración latinoamericana y caribeña y oponernos firmemente a las
pretensiones imperialistas de frenar sus avances.
Reiterar el compromiso solidario con la causa del
pueblo palestino en su justa lucha por el derecho a tener su propio Estado
independiente, laico y soberano en las fronteras del 4 de junio de 1967,con
Jerusalén Oriental como su capital, con el reclamo del cese de las criminales
agresiones sionistas contra Gaza y Cisjordania, la liberación inmediata de
todos los presos políticos palestinos en cárceles israelíes, el cese de la
construcción de nuevos asentamientos de colonos judíos en esas tierras y con la
más amplia condena a la política expansionista e intervencionista del sionismo.
Continuar brindando el más decidido apoyo a la causa
de la independencia de Puerto Rico y a la liberación de los prisioneros
políticos puertorriqueños en las cárceles de Estados Unidos e incentivar las
denuncias contra la permanencia de una situación colonial en varias regiones del
mundo
Extender la solidaridad hacia el pueblo saharaui
defendiendo su derecho a decidir libremente su propio futuro en correspondencia
con las Resoluciones de la ONU.
Promover la importancia de la solidaridad
internacional como instrumento de conexión entre los pueblos y de política
exterior como contribución a la paz mundial.
Los delegados participantes acordaron también expresar
su reconocimiento a las autoridades políticas y gubernamentales de la Provincia
de Guantánamo, a la delegación provincial del Instituto Cubano de Amistad con
los Pueblos y al pueblo guantanamero por la cálida acogida y el apoyo brindados
para la exitosa realización del Seminario.
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