Romania:In preparazione un nuovo disegno di legge per proibire le organizzazioni e i simboli comunisti
Andrei
Muraru, nominato presidente dell'Istituto per l'investigazione dei
crimini del comunismo e la memoria dell'esilio romeno [IICCMER], nome
altisonante che nasconde solo un buco di denaro pubblico diretto
nelle tasche delle sue alte cariche, ha annunciato di stare
preparando un nuovo progetto di legge per cercare di proibire le
organizzazioni e i simboli comunisti in Romania, così come la
diffusione dei nomi delle persone colpevoli di quelli che loro
chiamano "atti di repressione del periodo compreso tra il 1945 e
il 1989". Secondo la fonte, verrà presentato in parlamento il
prossimo marzo o, al massimo, nel mese di aprile.
Come
abbiamo detto, questo IICCMER è un organo ufficiale creato poco dopo
il colpo di Stato contro i lavoratori rumeni del dicembre 1989, col
fine di criminalizzare il passato comunista, falsare e nascondere le
sue conquiste sociali ed economiche e trasformare la lotta contro i
criminali economici e i residui del fascismo nel paese, in
"repressione" e "dittatura".
In
realtà, l'istituzione è un buco nero di denaro pubblico nonché
luogo ambito dagli amici dei governi di turno per riempire i propri
conti bancari con le tasse dei romeni. Nel frattempo serve da
avanguardia ideologica per sostenere la dittatura capitalista
attraverso la falsificazione e la criminalizzazione del passato
comunista, soprattutto in momenti come questo in cui i lavoratori
rumeni lamentano sempre più passività di fronte alla presa del
potere della classe capitalista da 22 anni, attraversando due decenni
di miseria economica e peggio, la perdita costante di benessere e
diritti sociali.
Nel
2007 è stata presentata dal presidente dell'IICCMER, Vladimir
Tismaneanu, (per inciso, figlio di un importante leader comunista nel
periodo tra le due guerre ed importante personaggio durante gli anni
del socialismo in Romania), una relazione dal titolo "Risultati
finali della Commissione presidenziale per l'analisi della dittatura
comunista in Romania", in cui hanno indicato una serie di
"crimini", ma con poche prove a dimostrazione. Inoltre, in
molti casi, quello che chiamavano "crimine" era
semplicemente il rinchiudere in prigione un "fascista" o un
gruppo terrorista responsabile del boicottaggio delle fabbriche o
della produzione economica della Romania.
In
effetti, la relazione, poi approvata dal parlamento, che ha portato
il presidente Traian Basescu (anche lui figlio di una importante
funzionario comunista) a condannare pubblicamente e ufficialmente il
comunismo, è stato criticato anche da alcuni media rumeni meno
radicali, anche se generalmente e all'unanimità tutti sono
anticomunisti, come vuoto e superficiale (vedere la dichiarazione di
molti intellettuali del regime capitalista romeno, Anti-comunismo,
malattia senile del capitalismo).
Vladimir
Tismaneanu è stato membro di quello che egli stesso chiama "il
clan di Ceausescu", amico intimo di Nicu, figlio maggiore e
membro di quella élite filocapitalista che si andò forgiando in
Romania, d'accordo nell'abbandonare la lotta di classe ed uno dei
primi che, dopo essere fuggito negli Stati Uniti direttamente verso
un posto ben pagato come professore universitario ed ideologo
anti-Ceausescu, si unì al trionfo di quelle élites che si
impadronirono del potere negli anni '90 e si spartirono la ricchezza
una volta di proprietà di tutti i lavoratori. Proprio in questi
ultimi mesi si è scoperto che durante il suo mandato nel IICCMER,
aveva ben munto e utilizzato milioni di denaro pubblico in privilegi
personali, telefonate, viaggi, ecc... (Vale a dire, ciò che fa un
politico capitalista con il denaro dei lavoratori, lo ruba).
L'obiettivo
di IICCMER, di Tismaneanu e di tutti coloro che detengono il potere
oggi in Romania, vale a dire i grandi capitali e le grandi aziende
capitalistiche arricchitesi in questi ultimi due decenni con la
spoliazione, il saccheggio e lo sfruttamento a proprio vantaggio
della ricchezza rumena e con le leggi che essi stessi fanno, è di
mantenere distante la possibilità, il grande incubo dei grandi
mafiosi capitalisti, ovunque nel mondo e ancor di più nei paesi in
cui un giorno questo era realtà: che i lavoratori tornino ad
organizzarsi per prendere il potere e colgano l'occasione di vivere
del lavoro e della ricchezza prodotta dalla classe lavoratrice.
Per
questo motivo si tenta molto e sovente, in Polonia, in Ungheria, in
Cechia e nella Repubblica Moldova, ecc... L'obiettivo è quello di
ostacolare comunque una rinascita del movimento operaio e delle
organizzazioni comuniste e di ogni focolaio di lotta sociale che
possa dar vita alla mera possibilità che i grandi parassiti
economici, la classe capitalista, perda i propri privilegi economici,
smetta di vivere nel lusso a spese della miseria dei lavoratori e sia
costretta persino a lavorare per il bene collettivo.
E
così passerà non solo sotto il regime della tirannia capitalista,
dove si trova quella classe che ostenta con il pugno di ferro e lo
mantiene con tutte le forme di violenza e repressione, ma anche, e
questo è stato il grande errore della maggior parte degli stati
comunisti nel mondo, all'interno delle società socialiste stesse,
nelle quali un giorno si abbassò il livello di guardia, senza tener
conto che i capitalisti sono come le zecche e aspettano, sempre
preparati, sempre pronti a tutto, per calpestare il prossimo, la
compagna o il compagno, il momento giusto per tornare a succhiare il
sangue dei lavoratori e la vita del suo popolo (e, se possibile,
anche di altri).
Vi
lascio con un video che mostra le immagini dell'estrema povertà oggi
in Romania (il servizio è della televisione Antena3 del dicembre
2012, due mesi fa), immagini che prima del 1989 erano fantascienza e
a cui nessuno avrebbe mai creduto se un viaggiatore del futuro gliele
avesse mostrate (per vedere come la Romania è cambiata dal colpo di
stato, si può leggere l'articolo di questo blog Cosa ha significato
la "rivoluzione?").
Il
video ci mostra ciò che è la Romania che questo Istituto difende e
sulla quale si reggono gli straordinari privilegi ed il sontuoso
livello di vita, tanto delle sue alte cariche, come di tutta la
classe politica del regime, per non dire di quelli che lo
controllano, i grandi miliardari ed i proprietari delle grandi
corporazioni locali ed internazionali.
E'
in rumeno, ma le immagini parlano da sole.
Immagine da internet inserita da Sandino autore blog
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