venerdì 30 gennaio 2015

La risposta di Maduro alla crisi in Venezuela





Gennaio 24, 2015 di Collettivo

Nel suo discorso annuale di fronte all’Assemblea Nazionale Maduro ha annunciato l’aumento di un ulteriore 15% del salario minimo e la creazione di nuove “Misiones” (che sono ammortizzatori sociali di varia natura) di sostegno alle pensioni e ha sostenuto che il crollo del prezzo del petrolio (di cui il Venezuela è uno dei maggiori esportatori) impone “un incremento razionale del prezzo della benzina” invitando i venezuelani ad aprire un dibattito pubblico sul tema. Il presidente Maduro, visto che il Paese dipende dalla valuta che incassa grazie alla vendita del petrolio, ha annunciato di voler porre rimedio con delle modifiche al sistema di cambio. Anche se il tasso di cambio 6,30 bolìvares per dollaro resterà invariato.

 

Caracas, 21 gennaio di 2015 - Il presidente Nicolás Maduro ha annunciato che a partire dal 1° di febbraio ha autorizzato un aumento del 15% del Salario Minimo Nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici di tutto il Venezuela, ed un Buono-Salute per i pensionati, come parte delle misure di protezione dei redditi familiari di fronte alla Guerra Economica della borghesia. “Con la nazionalizzazione di PDVSA e il recupero dell'OPEP, le entrate petrolifere nei primi 15 anni della Rivoluzione si sono quintuplicate e sono arrivate nell'anno 2014 ad un importo di 1.182 milioni di dollari (...). Ma la cosa più importante, per instaurare un sistema che attragga investimenti nell'industria petrolifera, li valorizzi in maniera sovrana e ne redistribuisca le entrate, è investire nello sviluppo integrale e sociale della Patria”. Questo è quanto ha relazionato il presidente Nicolás Maduro sui risultati della Rivoluzione Bolivariana, durante il suo messaggio annuale davanti all’Assemblea Nazionale tenuto questo mercoledì.
Maduro ha inoltre confrontato [1], nella sua relazione, la quota parte dei proventi destinata al sociale, e provenienti dall’industria petrolifera, durante gli ultimi 15 anni della cosiddetta Quarta Repubblica (1983-1998), con quella dei primi 15 anni della Rivoluzione del Comandante Chávez (1999-2014). Dal confronto emerge che nel periodo della Quarta Repubblica i profitti dell'industria petrolifera sono stati investiti per circa il 37% nello sviluppo sociale, mentre il resto ha avuto un destino incerto. Nei primi 15 anni della Rivoluzione, invece, si è tenuta una media superiore al 60% per gli investimenti “nella vita sociale, nella prosperità, per il vivere bene del paese”. “C’è stato un attacco di inflazione indotta (...) sono obbligato a preservare il lavoro, gli investimenti e i redditi”, ha detto Maduro durante il suo Messaggio Annuale alla Nazione di fronte all'Assemblea Nazionale. Il Capo di Stato ha dichiarato che questo sarà il primo aumento del salario minimo dell’anno 2015, perfino prima della tradizionale data del 1° di maggio. “Sarà effettivo il 1° febbraio, l’aumento del 15% del Salario Minimo dei lavoratori venezuelani e di tutte le pensioni dei nostri anziani”, ha detto. Per renderlo effettivo ha firmato il punto del bilancio che approva le risorse per velocizzare il credito aggiuntivo per questo incremento.
L'investimento è di 49.700 milioni di bolívares che impatta positivamente sulle pensioni, grazie alla garanzia costituzionale che lo rende possibile, così come sulle diverse fasce di impiegati e sula tabella salariale degli operai e delle operaie. “È un grande sforzo che facciamo e che dobbiamo mantenere e sostenere nel tempo”. Il Primo Ministro ha annunciato anche l'approvazione di un Buono-Salute per i pensionati della Repubblica. “Inoltre attiveremo un Buono-Salute per i pensionati e le pensionate, accreditandolo sulla loro carte di credito, dove in maniera puntuale, come mai prima nella storia, i nostri anziani riscuoteranno regolarmente le loro pensioni”. “È il momento, è arrivata l’ora”, ha detto e ha ricordato che non si tornerà al Venezuela delle umiliazioni che abbiamo conosciuto nel secolo scorso. “Alle pensioni da fame che davano gli oligarchi, a questo popolo che disprezzavano”. Allo stesso tempo Maduro ha annunciato l’inclusione di 300 mila nuove pensioni a livello nazionale nel Piano della Gran Misión Hogares de la Patria, direttamente vincolate a questo piano socialista. Ha anticipato, infine, che nei prossimi giorni si instaurerà il Consiglio Presidenziale degli anziani: “io i nostri vecchi li ascolto”.

 

Fonti


sabato 24 gennaio 2015

UNO STRANO VIAGGIO A CUBA TRA FANTASIA E REALTA’ di Maurizio Cerboneschi


Foto  :Statua di Jose Marti’  con un bambino in braccio sul Malecon  con il dito sembra indicare la officina degli interessi USA che in passato ha preparato tante atrocità contro il popolo Cubano

Non so che giorno è, non so neanche che anno è, so solo che mi trovo nell’aereoporto Josè Marti dell’Avana, non lo riconosco, è totalmente diverso, alta tecnologia mescolata alla plastica, fuori ci sono taxi in fila perfetta tutti uguali, una voce mi ricorda che devo cambiare l'euro con il dollaro moneta dominante in Cuba,  il taxi si avvia verso il  Vedado, strada facendo mi accorgo che i grandi cartelloni  che inneggiavano alla Rivoluzione sono sostituiti da mega  pubblicità, anche il traffico noto che è aumentato a dismisura, al limite della congestione, a colpo di occhio non mi sfuggono tante Chrysler chissà perchè,?? non vedo più le vecchie auto di epoca, il taxista mi dice che le hanno quasi tutte comprate statunitensi danarosi, che le hanno portate via, ormai siamo nel Vedado in calle 23, da lontano vedo il mitico hotel Havana Libre, però  porta una nuova denominazione :Habana Hilton, fermi al semaforo non posso non vedere una megagalattica struttura dove prima c’era la storica gelateria Coppelia, una fila umana impressionante  sta facendo ressa verso l’inconfondibile marchio capitalista del MC Donald’s, …..vado a dormire in Gagliano nel cuore del centro Avana, la mattina noleggio un auto per rendermi conto meglio, è difficile circolare, nella zona Prado  andando verso il Capitolio ovunque guardo vedo edifici ristrutturati o in ristrutturazione, mi informano che li sono e saranno le sedi delle corporation made in USA….faccio una tappa obbligata  al mausoleo della Rivoluzione dove mi metto in fila per vedere le reliquie del mio Comandante FIDEL, capisco che  tra i presenti molti sono i soliti  curiosi yankess, sento voci che parlano dettagliatamente di una cordata di imprenditori repubblicani di Miami che stanno raccogliendo i fondi per impossessarsi ad ogni costo della salma del Comandante Fidel, per poi collocarla in una struttura a lato dell’entrata MC Donald’s, in modo che tutto il mondo comprenda una volta per tutte che il capitalismo ha sconfitto anche  l’ultimo baluardo comunista….non resisto, scappo via!! Voglio andare a rilassarmi verso il porto, quando arrivo non riconosco la zona, ovunque insegne pubblicitarie in spagnolo e inglese, credo che di notte li ci sia da rimanere abbagliati da tutte quelle insegne luminose, nelle banchine del porto sono ancorate imponenti navi da crociera e nelle zone circostanti si aggirano jineteras, omosessuali,… in mano tengono i nuovi smartphones  e vestono abiti accattivanti e firmati… a piedi mi avvio verso la cattedrale e raggiungere poi il boulevard  Obispo, passo davanti alla Bodeguita del Medio stracolma di insopportabili Statunitensi, che purtroppo me li ritrovo da tutte le parti, il corso Obispo è quasi tutto ristrutturato, vetrine abbaglianti ovunque, una dopo l’altra spiccano boutique di grandi firme mondiali con prezzi impossibili……devo andarmene prima possibile dall’Avana per non farmi prendere la voglia di rientrare in Italia prima del tempo …devo restare, devo capire!!! Con un pullman di una linea privata a costo quasi raddoppiato parto per Santa Clara, dal finestrino mi appare un paese  cambiato, non più simpatico come prima, anche “l’autopista” ha modificato le sue caratteristiche, sembra una autostrada europea, mi dicono che il lavori li ha fatti una multinazionale USA e che si paga un corposo pedaggio, nel tragitto è obbligatoria una fermata in uno dei nuovi e modernissimi autogrill dove trovi veramente di tutto, basta che tu abbia i dollari o carte di credito, vanno bene tutte!!! Nei 267 km di tragitto sono scomparsi i cartelloni con l’immagini di  Fidel, Chavez, CHE Guevara… e anche  quelli con scritte inneggianti la Rivoluzione. Finalmente arrivo Santa Clara,!!! prendo uno dei taxi in fila fuori dal nuovo moderno terminal e arrivo alla casa che  ho costruito per mia figlia nel Barrio Condado, il quartiere più popolare di Santa Clara, a colpo d' occhio la situazione sembra peggiorata, la gente mi dice hanno tolto tessera alimentare e i locali di distribuzione di alimenti di prima necessita sono stati chiusi, che i consultori medici sono stati  dimezzati, che gli stipendi sono sempre bassi, però con maggior sfruttamento e ritmi di lavoro peggiori,….mi dicono che la sanità pubblica e l’istruzione pubblica via via diventano un triste ricordo, mi dicono anche che ovunque ci sono contrasti duri con i Cubani di Miami che stanno battagliando in maniera aggressiva per riprendersi case e proprietà che erano di loro familiari prima della rivoluzione, che la delinquenza è in aumento ed è mal contrastata dai servizi di sicurezza che hanno subito un drastico  taglio degli organici.

Ho tristemente notato che il barrio è diventato più silenzioso, che le persone che solidarizzavano tra loro nella strada sono sempre meno, il capitalismo porta con se la morte dei valori che fanno parte dell’essere, più avanza e più scompaiono dignità, umanità, principi di vita, cosa già vista e vissuta nel mio paese dove  oggi predomina, egoismo, opportunismo, indifferenza, odio verso l’altro……

Devo andarmene prima possibile sono stomacato !!! rientro all’ Avana la notte prima della partenza, siiii voglio passare sul Malecon un' ultima volta!! Non so se tornerò più in questa Cuba!! Dio mio che insana decisione !!! Tra i neon che mi abbagliano gli occhi vedo il lungo viale dove affiorano discoteche, club, casinò, night’s…. fuori da questi locali c’è un mondo che cerca di sbarcare il lunario che  va dal  grande giro della prostituzione agli spacciatori di droga, alla piccola delinquenza comune….i criticati poliziotti che un tempo erano ad ogni angolo non ci sono più (e si vede), quando il taxi arriva alla Rampa all’altezza dell’hotel Nacional, dove le insegne luminose raggiungono il massimo grado di intensità, dico  al taxista di portarmi subito all’aereoporto,….siiii“ prima me ne vado meglio è” …….. di colpo mi sveglio sudato fradicio e non capisco dove mi trovo, la mia amica Elisabeth che ha la casa particolar in Gagliano dove di solito vado a dormire quando sono all’Avana mi dice che ero arrivato con la febbre alta e che mi aveva dato subito due pastiglie speciali per farmi abbassare la temperatura, gli racconto che avevo vissuto un incubo nella nuova Cuba, suo marito “Guido “che da ragazzo frequentava la casa del CHE e conosceva bene Raul, mi dice subito che il governo Cubano stava rompendo con gli USA perché loro volevano la privatizzazione dei mezzi di comunicazione, libere elezioni,

 cambiamento di linea  politica, ritorno delle proprieta’ a chi ne era in possesso prima della rivoluzione…quindi stop Cuba 

continuerà nel suo cammino rivoluzionario appoggiata dal popolo che ha capitò la malvagità  dei governanti USA e della maggioranza del suo popolo…….. Non sarà che mi sveglierò di nuovo di soprassalto e qualcuno mi racconterà un’altra storia!!!!!!!

 

By Sandino