Austerità,
aggiustamento e
genocidio sociale
luglio
2012
Il
linguaggio politico & la crisi del debito europea
Il
linguaggio politico, è progettato per fare sembrare sincere le
menzogne e rispettabile l'omicidio e per dare l'apparenza di solidità
al puro vento.--
George Orwell, “La
politica e la lingua inglese,”
1946
significato
della retorica. Quindi, la retorica ha significato, ma non dalle
apparenze.
bisogno
di una migliore assistenza sanitaria, proprio il sistema che viene
smantellato quando è più necessario. Le persone sono sempre più
immerse nei debiti e destinate all'indigenza. L'obiettivo, ci viene
raccontato, è di ridurre la spesa pubblica in modo che lo stato
possa ridurre il suo deficit (il debito annuo).
Financial
Times
si
è riferito come “altamente
sensato”.
Nell'aprile del 2010, la Banca dei Regolamenti Internazionali (BRS) –
la banca centrale delle banche centrali del mondo – ha richiesto ai
paesi europei di iniziare
ad implementare misure d'austerità.
Nel giugno del 2010, i ministri delle finanze del G20 hanno
acconsentito. Era tempo di entrare nell'era
dell'austerità!
Il cancelliere tedesco Angela
Merkel, l'ostetrica
europea dell'austerità, ha dato il buon esempio nella UE imponendo
misure d'austerità
all'interno in Germania. I leader del G20 si sono incontrati ed hanno
accettato che il tempo dello stimolo era giunto alla fine ed era
imminente il
tempo della povertà dell'austerità.
Naturalmente ciò è stato appoggiato dal presidente tecnocratico non
eletto della Commissione Europea,
José
Manuel Barroso.
Anche
il presidente non eletto del Consiglio Europeo, Herman
Van Rompuy, ha
concordato, spiegando nella sua inesorabile saggezza economica che
l'austerità “non
ha nessun effetto reale sulla crescita economica”.
Anche Jean-Claude
Trichet, presidente
della Banca Centrale Europea (BCE), è balzato sul treno
dell'austerità, scrivendo sul Financial
Times
che,
“ora
è il momento di ripristinare la sostenibilità fiscale”.
Jaime
Caruana, direttore
generale della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRS), nel giugno
del 2011 ha dichiarato che il bisogno di austerità era “più
urgente”
che mai, mentre il presidente della BRS, Christian
Noyer,
anche governatore della Banca di Francia (e membro del consiglio di
amministrazione della BCE), ha dichiarato che, a parte l'austerità,
per la Grecia “non
vi è nessuna possibile soluzione”.
– Barroso
e
Van
Rompuy –sbagliata),
che: "Alcune persone temono questa
opera sia per smantellare lo stato sociale e
la protezione sociale... Niente affatto ... E' per salvare questi
aspetti fondamentali del modello europeo... Vogliamo assicurarci che
le nostre economie siano sufficientemente competitive per creare
posti di lavoro e per sostenere il benessere di tutti i nostri
cittadini e questo è quello su cui è il nostro lavoro".
Comunque, l'anno seguente, il nuovo presidente della Banca Centrale
Europea, Mario
Draghi (ex
governatore della Banca d'Italia), in un'intervista al Wall
Street Journal
ha
dichiarato che, "non vi era nessuna alternativa al
consolidamento fiscale", intendendo l'austerità, e che il
contratto sociale dell'Europa era "obsoleto" ed il
modello sociale era "già morto”.
Comunque, ha spiegato Draghi, adesso era necessario promuovere la
"crescita", aggiungendo, “ed
è per questo che le riforme strutturali sono così importanti”.
sfruttamento.
Dopo tutto, niente va meglio con la povertà che lo sfruttamento!
Come l'"aggiustamento strutturale" diventa sfruttamento?
Ben attraverso la competitività e la crescita, naturalmente!
Aggiustamento strutturale significa che lo stato liberalizza
l'economia, così tutto viene deregolamentato, tutti i beni statali
sono privatizzati, come strade, ospedali, aeroporti, fiumi, sistemi
idrici, minerali, risorse, aziende statali, servizi ecc. Questo, come
dice il racconto, incoraggerà gli "investimenti" nel paese
quando esso "ne ha più bisogno". Questa idea suggerisce
che le banche e le società straniere entreranno nel "mercato"
e quindi con i loro nuovi investimenti creeranno nuove industrie,
impiegheranno gente locale, rianimeranno l'economia e con il
"gocciolamento" dalle più produttive e redditizie, tutta
la società si eleverà in livelli di vita ed opportunità.
aggiustamento
strutturale
competitività
della forza lavoro. Posto semplicemente, se meno denaro va al lavoro
durante il processo di produzione, quello che viene prodotto in
definitiva sarà più conveniente "sul mercato" e così
diventerà più allettante per i potenziali compratori. In questo
modo, con salari più bassi arrivano profitti maggiori. Lo stesso
presidente della BCE Mario Draghi ha enfatizzato che le "riforme
strutturali" di cui l'Europa ha bisogno sono "le riforme di
mercato dei prodotti e dei servizi" e quindi "la riforma
del mercato del lavoro che assume forme diverse in paesi diversi".
Ha aggiunto che il punto era "rendere più flessibili ed anche
più giusti di quanto lo siano oggi i mercati del lavoro". Non è
questo piacevole? Vuole rendere "più
giusti"
i mercati del lavoro. Quello che questo significa è che, dal momento
che alcuni paesi hanno delle protezioni per vari lavoratori, ciò è
ingiusto
per i lavoratori che non hanno nessuna protezione, perché, come ha
spiegato Draghi, "in questi paesi vi è un mercato del lavoro
duale: altamente flessibile per la parte giovane della popolazione...
[e] altamente inflessibile per la parte protetta della popolazione".
Quindi, “al
presente i mercati del lavoro sono ingiusti
in
tale
regolazione perché mettono tutto il peso della flessibilità sulla
parte giovane della popolazione". Così per rendere "giusti"
i mercati del lavoro, tutti dovrebbero essere ugualmente
sfruttabili e quindi ugualmente flessibili.
non
i loro salari. Questo viene lasciato al "gocciolamento" da
coloro i cui salari sono
aumentati, le aziende, le banche e gli alti funzionari e dirigenti
governativi. Questo perché loro si assumono tutto il rischio
(ricordate che non si rischia
nulla quando si accetta passivamente che il salario ed il livello di
vita siano diminuiti rapidamente), e così loro dovrebbero prendere
tutta la ricompensa. E poiché la loro ricompensa è così enorme,
grandi avanzi cadranno dalla loro tavola e sul pavimento, per i quali
possono lottare gli schiavi salariati di sotto. Secondo le leggi di
quello che posso soltanto assumere sia "magico", questo
alla fine solleverà gli oppressi
molto
a buon prezzo, centesimi di dollaro. Questo perché le grandi società
e le banche stanno facendo al governo ed al popolo un favore
investendo in un paese che è un grande rischio.
Il denaro che lo stato ottiene da queste vendite viene registrato
come "entrata" e contribuisce a ridurre il debito annuo
(deficit). Comunque, il risultato per il popolo è che hanno luogo
licenziamenti di massa, i prezzi dei prodotti aumentano, i costi dei
servizi si incrementano e così aumenta la povertà. Ma le
privatizzazioni hanno dei benefici, ricordate, essa incoraggia la
"competitività". Se tutto viene privatizzato, tutti
competerebbero con ciascun altro per produrre i beni migliori ai
costi più bassi e tutti possono successivamente prosperare assieme
in una società dell'abbondanza.
controllo.
Così se l'economia ha bisogno di diventare più competitiva,
quello che viene detto realmente è che ha bisogno di trovarsi più
sotto controllo e, naturalmente, in mani aziendali e finanziarie
private.
rischi
in
questo intero processo (ricordate: le persone non contano, avevano
molto poco con cui cominciare, così perdono molto poco. Loro hanno
molto e così molto di più da perdere. Questo è ciò che significa
rischio).
Se i lavoratori tentano di formare dei sindacati o di organizzarsi e
domandare salari più alti, l'impresa può semplicemente minacciare
di chiudere lo stabilimento e di trasferire i posti di lavoro in
qualche altro posto con una forza lavoro più "flessibile".
Oppure l'impresa può semplicemente assumere immigrati locali (o
mandarne dentro altri) e pagarli meno per più ore e lasciare i
locali senza lavoro. Questa viene chiamata "flessibilità del
lavoro". Flessibilità del lavoro si traduce come lavoro
a buon mercato
per portare tutti giù ad un livello ugualmente basso di standard del
lavoratore e, così, incoraggiare l'"utilizzazione", che
significa sfruttamento.
nelle
EPZ da dove sono poi esportati all'estero, liberi della fastidiosa
tassazione e regolamentazione nazionale. In definitiva, le EPZ sono
delle mini colonie aziendali. Alla fine del maggio 2012, è stato
riportato che la Germania
“gli
investitori stranieri potrebbero essere attratti in quelle zone
attraverso incentivi fiscali e norme più allentate”.
Sostanzialmente, sono delle EPZ per l'eurozona. Il piano richiede
anche la costituzione di amministrazioni fiduciarie che
organizzerebbero la svendita dei beni statali in schemi di
privatizzazione massiccia. Inoltre, ciò che è necessario, secondo
Berlino, si doveva istituire un "sistema educativo duale, che
combina un'istruzione pratica standardizzata in una scuola
professionale con un apprendistato nello stesso campo in un'impresa
allo scopo di combattere l'alta disoccupazione giovanile". In
altre parole, più nessuna istruzione accademica o intellettuale per
i giovani, ma piuttosto "professionale" ovvero istruzione
orientata al lavoro, per non permettere che le aspettative dei
giovani si levino troppo lontano e semplicemente per prepararli ad
una vita di 'lavoro' conseguendo le necessarie abilità
professionali. E, naturalmente, il piano per la "crescita"
della Germania include anche più sforzi nell'istituire la
"flessibilità del lavoro", che comprenderebbe
"l'allentamento delle misure che rendono difficile licenziare i
dipendenti permanenti e creare relazioni di impiego con carichi
fiscali e contributi alla sicurezza sociale inferiori". In altre
parole, rendere facile licenziare i lavoratori, avere salari più
bassi ed eliminare i sussidi.
Lucas
Papademos è stato installato (non eletto) come primo ministro
"tecnocratico"della Grecia nel novembre 2011, allo scopo di
"aiutare" la Grecia ad intraprendere delle "riforme"
imperative. Papademos Federal Reserve Bank
di Boston, Jean-Claude Trichet.
Financial
Times
nel 2005 mentre era vicepresidente della Banca Centrale Europea
(BCE), Lucas Papademos ha affermato che il potenziale di "crescita"
europea sembrava buono, ma, ha aggiunto: "Vi è il rischio che,
a meno che vi siano dei cambiamenti nelle politiche – più riforme
nei mercati del lavoro e dei prodotti – come pure nel comportamento
degli agenti economici privati, questa scala [di crescita] può dover
essere riveduta verso il basso". Ha spiegato che "il modo
principale in cui questa crescita potenziale possa aumentare è
attraverso politiche che accrescano la crescita della produttività
ed aumentino l'utilizzazione del lavoro aumentando le ore medie
lavorate ed il tasso di partecipazione del mercato del lavoro e
rendendo
questo mercato più flessibile ed adattabile”.
Nel maggio del 2010, il governatore della Banca d'Inghilterra Mervyn
King ha dichiarato che l'eurozona aveva bisogno di “riforme
strutturali,
cambiamenti nei salari e nei prezzi nei paesi che necessitano di
ricuperare competitività". Anche l'ex presidente della BCE
Jean-Claude Trichet aveva enfatizzato che ciò che era necessario era
un programma di austerità fiscale, “accompagnato
da riforme strutturali, per promuovere la crescita a lungo termine”.
In altre parole, ciò che era necessario era l'impoverimento,
accompagnato dallo sfruttamento per promuovere i profitti a lungo
termine.
(EFSF),
il fondo di salvataggio dell'area euro, era diretto da un uomo di
nome Klaus Regling. In un articolo che ha scritto per The
Banker,
Regling allo
scopo di incrementare la competitività ed il potenziale di crescita
di
un paese”.
In (“austerità”),
Mario
Draghi, come presidente della BCE, ha richiesto un "patto per la
crescita" (ovvero un "patto per il profitto") per
l'Europa, che vada a fianco del "patto fiscale" (ovvero
"patto della povertà"). Questo ha raccolto le adesioni del
nuovo presidente della Francia Francois Hollande, di Angela Merkel e
di José Manuel Barroso. La Merkel “nella
forma di riforme strutturali”
Allandare
in default
sul proprio debito e per fare ritornare il paese ad un periodo di
crescita;
e, dall'altra parte, "ristrutturazione" viene utilizzato
per descrivere ciò che accade dopo
che un paese default
siano
inflitte più severamente. Proprio il processo che, ci viene
raccontato, dobbiamo sopportare per prevenire
un default è esattamente lo stesso che dobbiamo subire dopo
un default. Così, la combinazione di austerità fiscale ed
aggiustamento strutturale è, in realtà, un lento e doloroso
default.
austerità
e aggiustamento
equivale ad un programma e ad un effetto di devastazione sociale.
Così, i termini "programma di aggiustamento strutturale",
"ristrutturazione" e “default”
in realtà si traducono in genocidio
sociale.
Questi tre termini ristrutturato,
poiché le classi medie vengono eliminate e spinte nella povertà, i
poveri sono resi indigenti e l'elite diventa concentrata ed in
controllo totale; il sistema politico ed economico viene aggiustato
per adattarsi a questa ristrutturazione e la promessa che è stata
raccontata dovunque al popolo, che i suoi leader e la società
esistono per servire i suoi
interessi, è ciò su cui si va
in default.
Lo stato non va in default, è il 'contratto sociale' che è andato
in default. Proprio come ha dichiarato Mario
Draghi al Wall
Street Journal,
“il
modello sociale europeo è già perduto…
genocidio
sociale.
George
Orwell nel suo saggio del 1946, "il linguaggio politico deve
consistere in gran parte di eufemismi, di tesi indimostrate e di
vaghezza nebulosa assoluta". Ma dietro alle parole che sono
utilizzate rimangono l'intenzione ed il significato.
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Andrew
Gavin Marshall è un ricercatore e scrittore indipendente residente a
Montreal, Canada, che scrive di numerose questioni sociali,
politiche, economiche e storiche. E' inoltre direttore di progetto di
The
People’s Book Project
Presenta inoltre un programma podcast settimanale, “Empire,
Power, and People,” su BoilingFrogsPost.com.
tratto da :
Andrew Gavin Marshall a scritto il testo
“Super Mario Monti e la dittatura dell’austerity in Italia”
Tradotto
da Cecilia Pirovano
info su :
Immagini
da internet inserite da autore blog
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