mercoledì 1 febbraio 2012

LA "SPIRITUALITA'" DI FIDEL E LA POCHEZZA DE LA REPUBBLICA.




LA "SPIRITUALITA'" DI FIDEL E LA POCHEZZA DE LA REPUBBLICA.

-Sergio Cararo intervista Luciano Vasapollo ( per "Contropiano")
1/2/2012 La Repubblica ci “riprova”. Stavolta giggioneggia sulla presunta conversione di Fidel Castro alla religione cattolica alla vigilia del viaggio del Papa a Cuba. Ma le fonti sono inattendibili. “Fidel Castro è un portatore di spiritualità che non va confusa con la religione” afferma il prof. Luciano Vasapollo che ha incontrato sia Fidel Castro che Papa Ratzinger.
E' quasi un tic nervoso quello de La Repubblica. Periodicamente sul quotidiano “liberal” escono articoli su Cuba che fanno disinformazione sofisticata e magari cercano anche lo scandalo. Oggi è il turno di una intera pagina, annunciata già dalla prima, in cui Marco Ansaldo e il noto “esperto” di Cuba Omero Ciai giggioneggiano su una presunta conversione di Fidel Castro alla religione cattolica. Un articolo fondato su poco o nulla ma che alla vigilia del viaggio del Papa a Cuba, prevista per marzo, dovrebbe suscitare un qualche interesse. Le fonti citate da La Repubblica a sostegno dei propri articoli sono Alina Castro, la figlia di Fidel che vive però a Miami, non vede e non sente il padre da moltissimi anni e si presta a tutte le operazioni politiche e mediatiche contro Cuba. Chi scrive l'ha affrontata anni fa in un dibattito televisivo su Sky, ricavandone una pessima impressione. I rapporti tra padri e figli sono una sfera molto particolare e molto privati, ma quando vengono usati per finalità politiche, i risultati sono piuttosto penosi. Detto in soldoni: Alina Castro è la persona meno indicata e meno informata per conoscere il pensiero del padre. L'altra fonte evocata, ma non citata, da La Repubblica è il Vaticano, un luogo dove la discrezione e la riservatezza sono elemento fondativo e dove solo vaticanisti assai più esperti di Marco Ansaldo riuscivano a districarsi tra le righe, le parole e soprattutto i silenzi.
Abbiamo chiesto un commento su questa vicenda al prof. Luciano Vasapollo. Docente dell'Università La Sapienza di Roma, impegnato politicamente da sempre e soprattutto su ciò riguarda la solidarietà con il processo rivoluzionario cubano. Il prof. Vasapollo ha incontrato diverse volte Fidel Castro e, recentemente insieme al direttore di “Jesus” la rivista dei Paolini, ha incontrato anche Papa Ratzinger consegnandogli una lettera sulla vicenda dei Cinque Cubani ancora prigionieri negli Stati Uniti. Nell'ultimo anno ha illustrato la storia dei Cinque cubani in diverse conferenze tenutesi in alcune parrocchie della Capitale. Insomma, uno che conosce bene Cuba e la Chiesa Cattolica sia “in alto” che in basso.
Fidel Castro è un portatore di spiritualità che non va confusa con la religione” ci spiega il prof. Vasapollo “Si tratta di un sistema di valori etici che trascendono dalla religiosità”. “Anche io sono ateo ma sono un portatore di spiritualità, infatti è un errore ritenere che solo la religione possieda il monopolio dei valori etici”.
Ma questa notizia della conversione di Fidel Castro può avere qualche fondamento?
Fidel Castro l'ho incontrato diverse volte e posso confermarlo, è un uomo di profonda cultura, ha studiato presso i gesuiti e conosce in modo approfondito la religione, anche quella cattolica, e ne sa distinguere gli elementi positivi da quelli negativi. Per chi vuole conoscere questo aspetto dell'elaborazione di Fidel Castro, suggerisco di leggere il libro edito anche in italiano “Fidel Castro, la mia fede” pubblicato e ristampato ben tre tre volte dalle edizioni Paoline. Il direttore di Jesus, Mons. Tarsia ha incontrato diverse volte Fidel Castro in preparazione del viaggio di Papa Woytila a Cuba.
Ma perchè proprio adesso La Repubblica si presta a queste operazioni di manipolazione mediatica e culturale verso Fidel Castro?
Ogni volta che un Papa va a Cuba si aprono polemiche di questo tipo che cercano di demonizzare Cuba anche quando non c'è motivo. Il governo cubano ha avuto sempre grande rispetto per le religioni, inclusa quella cattolica che è maggioritaria – ma non esclusiva – tra i credenti a Cuba” spiega il prof. Vasapollo “Personalmente ho incontrato decine di comunisti e compagni cubani che sono cristiani, alcuni cattolici, altri protestanti o battisti, metodisti etc.”.
Una constatazione, quella del prof. Vasapollo, che possiamo confermare avendo incontrato in Italia e a Cuba anche gli esponenti del Cec (il Consiglio Ecumenico di Cuba) che coordina le varie chiese nell'isola, tra essi molti, oltre a straordinarie personalità come il reverendo e teologo Raul Suarez, ci sono anche militanti o iscritti al partito comunista.
Secondo te quali aspettative ci sono sul prossimo viaggio del Papa a Cuba?
Recentemente Raul Castro ha ribadito che “attendiamo con grande rispetto e felicità il Papa a Cuba, come capo di stato e come capo della comunità cattolica”. Secondo il prof. Vasapollo il viaggio di Papa Ratzinger “rafforzerà le relazioni tra Cuba e il Vaticano e il popolo cubano parteciperà con orgoglio aegli eventi previsti per la visita del Pontefice”. Infine, ci tiene a sottolineare il prof. Vasapollo, occorrerebbe maggior cautela e rispetto quando si entra nella sfera privata anche di un personaggio pubblico e storico come Fidel Castro, una accortezza e una qualità che i giornalisti di Repubblica non sembrano dimostrare.

Luciano Vasapollo

Nessun commento:

Posta un commento