venerdì 24 febbraio 2012

Barack Obama insiste con la politica d’ostilità verso Cuba/Internauti denunciano in Twitter l’ostilità anticubana.


Barack Obama insiste con la politica d’ostilità verso Cuba
24 febbraio 2012 - Luis René Brizuela Brínguez
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha insistito con la politica d’ostilità verso Cuba, estendendo per la sedicesima occasione la dichiarazione d’emergenza contro l’Isola.
In una lettera inviata ai presidenti della Camera dei Rappresentanti e del Senato, Obama ha rinnovato la misura perchè continui in vigore anche dopo il 1º marzo del 2012, anche se si e astenuto dal precisare sino a quando.
L’entrata non autorizzata nelle acque territoriali cubane di qualsiasi nave registrata negli Stati Uniti è pregiudizievole per la nostra politica estera, aggiunge un comunicato della Casa Bianca.
Basata nella Legge d’Emergenza Nazionale, la misura suppone che Washington si riserva il diritto di sferrare una risposta militare contro Cuba, motivato dai fatti del 24 febbraio del 1996, allarmano gli analisti.
In quella data due piccoli aerei dell’organizzazione anticubana Hermanos al Rescate, con sede a Miami, violarono lo spazio aereo cubano e furono abbattuti.
Quei voli non erano i primi. In molte occasioni il Governo di Cuba aveva espresso all’amministrazione dell’allora presidente William Clinton (1993-2001), la necessità che si ponesse fine a quelle operazioni.
Gli aerei avevano sorvolato in svariate occasioni L’Avana, lanciando volantini con l’intenzione di provocare sollevamenti popolari contro il governo.
Il 1º marzo del 1996, Clinton dichiarò un’emergenza per far fronte alla minaccia che portava il deterioramento delle relazioni internazionali con Cuba.
Dodici giorni dopo, l’ex presidente firmò la Legge Helms-Burton, progetto legislativo che internazionalizzò il blocco contro l’Isola, negando crediti e aiuti finanziari a paesi e organizzazioni che favoriscono o promuovono la cooperazione con Cuba, e che rende difficili gli investimenti stranieri nell’Isola.
Il 26 febbraio del 2004 Washington estese lo stato d’emergenza, per negare qualsiasi appoggio economico e materiale all’Isola.
Da più di mezzo secolo, la Casa Bianca mantiene una politica d’aggressione contro L’Avana, che ha incluso azioni di terrorismo, l’introduzione di plaghe e malattie, operazioni segrete e una fallita invasione militare alla Baia dei Porci, nel 1961. Gli Stati Uniti, inoltre, mantengono vigente un blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba dopo il trionfo della Rivoluzione, nel gennaio del 1959.

Obama premio Nobel per la pace
 Internauti denunciano in Twitter l’ostilità anticubana  
24 febbraio 2012 - Prensa Latina traduzione di Ida Garberi
L’etichetta #DerechosdeCuba, usata dagli internauti in Twitter per denunciare l’ostilità contro l’isola ed il silenzio mediatico davanti a questi attacchi, ha registrato oggi un vertiginoso aumento nel numero di entrate.
Appena 17 minuti dopo iniziato il tuittazzo - un appuntamento per mostrare solidarietà col paese caraibico -, #DerechosdeCuba si trasformava in Spagna in Trending Topic (TT), la convenzione per riconoscere la popolarità in questa rete sociale che conta con più di 200 milioni di utenti.
Gli strumenti di misurazione di Twitter che valutano la quantità di entrate realizzate nella rete in un luogo comune determinato, hanno segnato a partire dalle 10 della mattina, ora fissata per l’iniziativa, un aumento che é arrivato fino alla cifra di quattromila menzioni, secondo la pagina digitale Cubadebate.
Nel pomeriggio di ieri, tuitteri cubani hanno fatto un appello agli internauti affinché esprimessero il loro appoggio all’isola con questo mezzo, e dovuto all’accoglienza dell’iniziativa, fondamentalmente in nazioni come Spagna, Venezuela, Brasile, Argentina e Messico, la convocazione si é rinnovata per domani venerdì alla stessa ora.
No alla Base di Guantanamo, No al bloqueo, No al terrore mediatico, Libertà per i Cinque, #DerechosdeCuba per la rivoluzione del popolo cubano che prosegua!! esprimono due dei tweets pubblicati.
Che nessuno interrompa il rito, vogliamo amare in pace, per dire in un grido #CubaVa!!! #derechosdecuba, #DerechosdeCuba di potersi sviluppare senza un bloqueo economico ingiusto, #DerechosdeCuba ad esigere non più Guerre mediatiche, né lacché pagati dalla CIA, esigono altre entrate.
In questo modo, si affrontano le recenti provocazioni contro Cuba, tra queste un incontro nella residenza di un diplomatico USA, in questa capitale, con la partecipazione di persone vincolate al governo di Washington, d’accordo col sito digitale.
La riattivazione di oggi coincide con l’inizio della Guerra Necessaria, il 24 febbraio del 1895, come la chiamò il suo organizzatore, l’Eroe Nazionale José Martí, che morì in combattimento poco dopo il suo arrivo in territorio cubano, il 19 maggio dello stesso anno.
I Cinque, come sono conosciuti internazionalmente gli antiterroristi cubani Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, Fernando González e René González, furono detenuti più di 13 anni fa negli Stati Uniti e sottoposti ad un processo pieno di irregolarità, nel quale si violarono tutte le garanzie di un giusto processo. Come risultato sono stati condannati ingiustamente a pene enormi per aver avvertito il loro paese dell’organizzazione di azioni violente da parte dei gruppi di terroristi nemici di Cuba che operano negli Stati Uniti.

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