martedì 12 ottobre 2021

Uno sguardo sul rock antagonista italiano prima e dopo il ‘77



se hai il sangue nelle vene

se hai il midollo nelle ossa

son finite le tue pene

con il rock avrai la scossa”

Rock ‘80

Capitolo 7° 

La subcultura punk si propagò a macchia d’olio sia oltreoceano  che in Europa dell’est . In Italia si concretizzò con notevole  ritardo  rispetto a quella anglosassone, all’inizio era molto legata al pensiero anarchico, successivamente però si avvicinò a frange di “Autonomia operaia”, assumendo una fisionomia estremamente politicizzata, buona parte dei militanti si ritroveranno come parte integrante dei CSA centri sociali autogestiti che si svilupperanno in tutto il paese.

I giovani ribelli portavano capelli verdi, fucsia,.. vestiti strappati..un look comunque di rottura, che ai perbenisti dava un’immagine distorta della nuova subcultura; per la gente di strada la visione di un punk era avvertita come sintomo di violenza, di degradazione individuale, di emarginazione.

La parte politica che si definiva progressista, quella che avrebbe dovuto essere “aperta” alle avanguardie e ai fermenti di base, rifiutò dal primo istante la nuova tendenza, (il PCI negli ultimi 20 anni mai si era aperto alle situazioni che germinavano alla sua sinistra anzi le combatteva)

Per i burocrati del PCI quella corrente lacera, anomala con borchie, tatuaggi,… era un fenomeno difficile da incastrare o utilizzare per finalità  elettorali (Il PCI nel 1976 dopo un trionfo elettorale era ritornato ad indossare la vecchia maschera del collaborazionismo governativo, come nel 1945 con Togliatti, preferiva giocare le sue carte a favore dei centri di potere e pian piano si defilava dai problemi reali del proletariato e sottoproletariato).

Si fecero da parte anche molti intellettuali che nel ’68 si agitarono sull’ondata del cambiamento sociale (Giorgio Bocca, Francesco  Alberoni, Giuliano Ferrara, … etc) loro boicottarono sul nascere  le aggregazioni giovanili legate alla nuova cultura.

I punks, insieme alle altre tribù uscite dai sotterranei metropolitani, gli skinheads (a quel tempo non identificabili su  posizioni nazi-fasciste), gli indiani metropolitani ….

Una miscela di movimenti  che furono  fonti d’ispirazione per la rinascita musicale italiana, il ritrovato impulso creativo e la vitalità giovanile dei fine ’70, portò ad un continuo proliferare di gruppi rock, esplodeva un’ underground di notevoli proporzioni in grado di scardinare l’appiattimento culturale generato da anni di cantautorato decadente”istituzionale”.

Il cantautorato dei ’70, fu un boom commerciale lanciato dal faccendiere discografico Vincenzo Micocci (RCA), si quel  Vincenzo che da quanto era” serio e professionale” Alberto Fortis gli dedicò il suo brano più avvelenato  che diceva “Vincenzo  io ti ammazzerò”.

Tra  gli artisti che dominavano la scena musicale troviamo Dalla, De Gregori, Venditti, Ron,…… legati alla sinistra riformista Berlingueriana, sicuramente personaggi in forte contrapposizione con la canzone d’autore, che, fuori dal grande mercato, era stata la vera colonna sonora alle lotte del ‘68’.

In quel ’68, dove i trionfi musicali spettavano a canzonette come “Luglio” di Riccardo del Turco, o “La bambola “ di Patty Pravo,….. musicisti come il torinese Fausto Amodei, Sergio Liberovici, Margot,….. sostenuti da artisti e scrittori della forza di Dario Fo, Strehler, Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini, Umbert Eco,  ….dettero un notevole contributo espressivo-politico al movimento di lotta.

Fausto Amodei,  lo  chansonnier di protesta per eccellenza , nel 1960 in occasione  dei  moti di piazza contro il governo assassino/armato di Tambroni , scrisse : “Per Morti di Reggio Emilia”( un brano intenso,che successivamente sarà  cantato nel corso di ogni manifestazione operaia e studentesca ), fu lui uno degli ispiratori di una nuova ondata di cantautori politicamente impegnati; personaggi del calibro di  Ivan della Mea, Giovanna Marini, Paolo Pietrangeli, Gualtiero Bertelli, Alfredo Bandelli furono parte integrante del ” Nuovo canzoniere Italiano”, una indimenticabile situazione culturale  in cui entrarono  anche gli etnomusicologi  Alessandro Portelli e Hana Roth e  altri artisti tra cui non è possibile dimenticare   Pino Masi, attivista di” potere operaio “ e dei “circoli di ottobre”, noto per il suo brano “La ballata di Pinelli  e come arrangiatore di colonne musicali per opere di Dario Fo e film di P. P . Pasolini.

Un insieme di personaggi che cantavano canzoni che interpretavano la storia del loro tempo e incitavano ad abbattere ogni forma di dominio, dischi militanti furono incisi per le etichette discografiche  dischi dello Zodiaco” , “Albatros”, dischi del sole,..

Nelle fabbriche, nelle università, nelle strade, ovunque c’era la voglia di cambiamento si udivano i ritornelli di “Contessa di Paolo Pietrangeli  o “il rosso è diventa giallo” di Ivan della Mea”….

Compagno

quando il partito finalmente sbaglia

e a tutti è dato scrivere sui muri

la libertà d’interpretare il mondo

di criticare i propri dirigenti

senza tabù del glorioso passato

allora

credi si vincerà

……compagno

quando il tuo soldo di nullatenente

che Agnelli chiama fame comunista

diventa per amore o per forza

uguale a quello d’ogni dirigente

oggi al partito domani al potere

allora credi si vincerà

.. compagno

questa è la voglia di un comunismo

senza dogmi papi e frontiere

un comunismo da costruire

sulle rovine del riformismo

nell’unità della diversità

allora credi si vincerà

io chiedo a voi se oggi vedo giusto

nel mondo il rosso è diventato giallo (1)

Un conto è cantare nella lotta! Un conto è raccontare la lotta! La canzone d’autore dei fine’60 direttamente partecipe alle battaglie sociali si concluse con  l’inizio delle “stragi di Stato”, mentre la “Micocciana” nacque da quelle ceneri “ con il decadere rapido del “movimento” e la crisi del politico, diventa poetica del riflusso e gara grottesca alla rincorsa delle banalità. Per precisare ancora, il cantautorismo ha come funzione concreta la trasmissione di ideologia, la santificazione della separatezza  fra l’essere e il voler essere, che rappresenta come immutabile. Per dirla con gli Hippies  “addormenta le coscienze”.

Il rapporto politica-musica  si rivela come rapporto fra merci, spettacolarizzazione del vissuto, rappresentazione di una realtà separata e fittizia. Pura funzione di potere (2)

I giovani del ’77 (prima di essere distrutti dall’eroina di Stato, dal terrorismo,  dalle leggi liberticide del post terrorismo con i suoi carceri speciali ), avevano capito che la sinistra storica, in modo particolare il PCI poi PDS non aveva rapporto con i bisogni degli sfruttati, degli oppressi,…un partito praticamente  assente dalle vere lotte e rivendicazioni, tutto poteva essere ma non comunismo, anche per questo nella stupenda piazza Maggiore di una  Bologna blindata insorsero bruciando “L’Unità”; il Sindaco ”compagno “ Zangheri”, complice  con il ministro dell’interno il DC “Kossiga”, li fece massacrare  dalla polizia. In quella battaglia urbana provocata dalle forze dell’ordine fecero un uso inopportuno  di armi, un carabiniere uccise Francesco Lo Russo, uno studente di medicina  membro” di Lotta continua”; tanti militanti di sinistra furono arrestati , l’emittente antagonista “Radio Alice” fu  completamente distrutta dai militari,….   Successivamente  quegli stessi ragazzi, ormai lontani anni luce  dalla sinistra istituzionale, non permisero  al segretario della  CGIL Luciano Lama di parlare all’università, tra slogan tipo “scemo scemo” e sputi lo cacciarono dalla Università “La  Sapienza”( La situazione  fornì l'occasione alla Questura di Roma di fare irruzione nell'Università per sgomberare con la forza gli studenti che l'avevano occupata), si  quelli erano gli ultimi ragazzi incazzati senza tessere in tasca, che infuocavano ovunque la possibilità di una realtà senza padroni.

Il  movimento ribelle anticonformista  della seconda metà dei ‘70 come propria colonna sonora preferiva  il rock - folk  della strada, da sempre la voce dei senza voce, del disagio sociale, un genere che se non serve ad erigere barricate o cambiare il mondo, rimane ugualmente un veicolo importante per aggregare e inviare messaggi (come il cinema, i libri,…), e dare alla gente argomenti su cui pensare, riflettere, discutere.

Nella prima metà dei ’70, il rock mediterraneo era latitante, di solito si assisteva a imitazioni talvolta ben interpretate di hard rock, progressive,….   di  origine Angloamericana, molti complessi o singoli artisti nostrani che erano entrati nella “moda” dell’impegno politico, con  l’ondata del riflusso si allontanarono velocemente e venne alla luce del sole quanta demagogia c’era in gente come “Il banco del mutuo soccorso”, (poi solo”Banco”) , Alain Sorrenti (sempre presente nei raduni antagonisti), “News Trolls”,…..

Nel baratro della crisi dopo la fine dei ’60, note positive vennero da una piccola  label di estrema sinistra, la “Cramps”, fondata nel 1973 dal contestato Gianni Sassi (la rivista “Prova radicale” lo accusava di trasformare in merce il risultato di iniziative militanti, di ricerche e di lotte), editore di autori o collettivi “Particolari”come “Alfabeta”… , tipografo di “Lotta Continua” ,….della rivista “Re nudo” (una delle principali riviste italiane dedicate alla controcultura e controinformazione, fondata a Milano nel dicembre 1969 da un gruppo di hippies, tra i quali Andrea Valcarenghi.

Tra le migliori produzioni viniliche dell’etichetta, figuravano “Eugenio Finardi “, “Claudio Rocchi”,“Alberto Camerini”, “Arti e Mestieri”, (Nati intorno a Furio Chirico già batterista dei “Trip “)ma soprattutto gli originali, indimenticabili “Area”, una band in anticipo sui tempi, sia per le musiche che per i testi, cantati dalla miracolosa voce di Demetrio Stratos, già voce dello storico gruppo “I Ribelli” di “pugni chiusi. Gli ”AREA  sono stati la vera e propria guida  per l’esplosione del Jazz- rock italiano dei ’70.

Momenti di forte impegno sociale con soggettive interpretazioni provenivano da  Fabrizio de Andrè, Giorgio Gaber, dagli “Stormy Six”di  Umberto Fiori,  da Francesco Guccini, dai Nomadi di Augusto Daolio e Beppe Carletti,  , Pierangelo Bertoli e seguiti da altri molto validi ma meno conosciuti  :Renzo Zenobi, Luigi Grechi, Stefano Rosso,il suo grande amico Rino Gatetano, Mimmo LocasciulliI Tarantolati di Tricarico ………quest’ultimi, tutti provenienti  dal Folk studio di Roma.

 Il cambio della rotta musicale italiana cominciò a Bologna nel settembre 1977; di spalla ad un cantautore anomalo, Claudio Lolli  (uno de migliori  cantautori in assoluto) che presentava il suo ultimo album  “Disoccupate le strade dai sogni” (un eccellente lavoro vinilico sui fatti repressivi della primavera bolognese, con  testi duri che lanciavano  frecciate e accuse dirette alla sinistra istituzionale), si esibirono i “C.U.M.” (Centro d’Urlo metropolitano), cantavano : “mamma dammi la benza ; “per la prima volta on stage è il rifiuto, la feccia tout-court, a viso aperto(3).

Alcuni mesi dopo esordivano gli “Skiantos”di “Freak Antoni”, con un Rock-non-sense; con la loro ironia demenziale, con provocazioni irritanti (famosi i lanci di ortaggi al pubblico), si definivano” "l'unico gruppo che è partito dalle cantine per arrivare alle fogne!" Senza dubbio furono loro gli apri pista della nutrita schiera di rockers bolognesi; “Windopen”. “Luti Croma”, “Confusional quartet”, “Gaznevada (già C.U.M.),…..

Bologna “La rossa”, “la dottadiventò la prima capitale dell’inquietudine musicale, disponendo anche di alcune avanguardie nelle etichette discografiche indipendenti (es. Italia records di Oderso Rubini), ne conservò il monopolio per almeno due anni.

Nel resto del paese le cantine traboccavano rock e sporcizia, la periferia dell’impero si stava svegliando. A Milano, il centro sociale S. Marta  fu una fucina di  talenti musicali; da li uscirono i “Kaos rock“, gli  X rated”, le ”Candeggina Gang” di Joe Squillo, le “Clito” con Rubi Scass; il miglior gruppo lombardo gli “Underground life “ di Giancarlo Onorato si trovava comunque a Monza.

Da altre province sbucarono i “Sorella maldestra” (Vercelli), i “Dirty Actions” (Savona), I “Rats” (Modena) prodotti da Red Ronnie (prima di fare il clown televisivo), quest’ultimi  si fecero conoscere in altri paesi europei con l’album “C’est disco” grazie alla distribuzione  dalla mitica “Rough Trade” e  grazie ai numerosi passaggi radiofonici curati da John Pell della BBC, il DJ rock più popolare dell’ Inghilterra.

Gli occhi degli affamati di rock, si puntarono su Pordenone e dintorni (alla fine degli anni settanta la rivista alternativa “Re nudo” citava Pordenone come "l'avamposto della controcultura freak nel nord-est d'Italia”) che vantava un’incredibile quantità di gruppi  improntati sull’uso dell’elettronica, rimane negli annali la storica uscita di “The great complotto” una compilation collettiva con “ “Sexy angels” “Cancer,””Mind invaders”. “Walt Dysney production”, “musique mecanique”….., il momento rock Friulano pur  con qualche risonanza  in campo nazionale grazie a qualche passaggio  televisivo curato dai soliti padroni della musica Red Ronnie , Roberto D’Agostino o “Mister fantasy  esaurì la sua spinta e lasciò il ruolo guida ad una realtà emergente che proveniva da Firenze e dintorni.

Il panorama musicale fiorentino, impostato sullo  stile New wave, post Punk-dark, primeggerà nel circuito indipendente italiano ben oltre metà degli anni '80, otterrà riscontri anche in altre realtà Europee, dietro al susseguirsi di piccole etichette ( alcune filiali di multinazionali del disco), a Firenze  nacque la etichetta I.R.A. Immmortal Rock Alliance, la I.R.A. Records, una casa discografica indipendente fondata nel 1984 dal produttore Alberto Pirelli, insieme alla moglie Anne Marie Parrocel. In principio Pirelli aveva scelto  I.R.A. per  riferirsi  all'Irish Republican Army, esercito militante di liberazione Irlandese in lotta per l'indipendenza dall'Inghilterra. Il nuovo rock italiano incantava Pirelli e l'etichetta IRA si adattava bene a quella forma di ribellione che proveniva dall'Inghilterra anni '80. Alla IRA approdarono  i“Litfiba “di Gianni Maroccolo - Federico Renzulli e il carismatico cantante  Piero Pelù, i “Diaframma” guidati dall'estro poetico di Federico Fiumani e Nicola Vannini (in seguito nei “Soul Hunter”), ma anche Moda, Bisca, Underground Life, Detonazione, Joe Perrino..  in Toscana però c'erano altre valide formazioni che la aiutarono a farla diventare capitale del Rock, basta ricordare : Neon “ leader del dark elettronico, trasportati dalla professionalità di Marcello Michelotti, Not Moving di Dome la Muerte, Rinf,“Birdmen of Alcatraz”, “Steplejack” “Sik Rose”, “Pikes in Panic””Cudu”, Limbo”..

al rock emergente d'impronta Toscana metà ’80 si contrapponevano ritmi  molto più incazzati, molto underground, strettamente legati alla declinante  sub cultura Punk. Tali ritmi e brani duri, li usavano una minoranza di insubordinati, che se pur decimati dal riflusso, persistevano nel rifiuto delle idee dominanti e contrastavano l'esistente per dissacrarlo, distruggerlo, formavano collettivi, occupavano case, spazi sociali, creavano circuiti autogestiti dove autoproducevano : fanzines, dischi, bootlegs, demotapes ,..era l'ultimo impulso di cratività ereditato dal '77.

Queste Tribù del disagio metropolitano, consideravano la musica un elemento indispensabile per l'aggregazione e la ricomposizione di un minimo di movimento antagonista. L'onda mondiale del consenso a questa rabbia, giungeva attraverso i “Crass”, gli” Zounds” i primi ”Clash”, “Disharge”, “PIL”...il reggae Giamaicano, il metropolitano rap nero , e l'irruente hardcore Californiano diretta emanazione del Punk, caratterizzato da una notevole potenza e velocità, con testi acidi, impegnati e tendenzialmente anarchici.I punks USA odiavano il Presidente conservatore Ronald  Reagan e Reagan odiava i Punks perchè  loro erano sempre in trincea contro le guerre, contro il nucleare, per il diritto alla casa….. alla fine del 1985, la polizia di San Francisco fece irruzione nella casa di Jello Biafra leader dei Dead Kennedys e nella sede della loro etichetta discografica, Alternative Tentacles (gestita dallo stesso Biafra). Con la forza gli agenti  perquisirono tutto e si impossessarono della  posta personale di Biafra, e di molto materiale, tra cui  copie dell’album Frankenchrist, …Biafra  successivamente vinse  il processo,ma le spese affossarono la etichetta discografica, oltre ai Dead Kennedys tante furono le micidiali bands hardcore Statunitensi  che hanno lasciato il segno come : Black Flag, “Germs”, “Governement Issue”, Meat Puppets” “Scream”, Bad BriansHusker Du” … vicine alle etichette “Alternative Tentacle” e SST (vere spine nel fianco dell'imperialismo reaganiano), su tale scia si costituì una indescrivibile area di gruppi “incazzati” of Italy, si autoproducevano come garanzia del proprio lavoro  (le label minori erano considerate una caricatura in scala ridotta delle Major), la distribuzione dei loro lavori avveniva mediante i canali dei collettivi o durante i concerti nei CSAO (Centri sociali autogestiti occupati) o in manifestazioni contro il nucleare, l'antimilitarismo, pacifismo, contro l'autoritarismo dello Stato.

I Centri sociali autogestiti occupati come il Leocavallo e il Virus (Milano), Victor Charlie (Pisa), Twat (Modena, Prenestino (Roma),....Il CPA  Firenze Sud,---- erano  capisaldi dell'impegno anticonformista anticapitalista, (altre realtà occupate stavano emergendo in tutta la penisola), luoghi ideali per i live elettrici dei “CCM” (Cheath Crome Motherfuckers), “Kina”, “Uns”, “Wretched”, “Putrid fever”, “Cani” “Juggernaut”, Raw Power”,Contrazione””Negazione” “Raff punk”...

L'hardcore punk, schizoide, e coinvolgente per i giovani disubbidienti, veniva rigettato in blocco dai mass media e di conseguenza dalla maggioranza della gente che negli oscuri anni’80, diventava sempre più asservita al potere dominante.

Va detto che alcune collettività si muovevano dentro una dialettica autolesionistica, credendo forse di avere la verità in tasca, rifiutavano un qualsiasi dialogo con l'esterno e talvolta anche con le marginalità vicine a loro, se non altro per progetti comuni, con il loro atteggiamento non favorirono certamente una diffusione più ampia della musica Punk/hardcore.

Non a caso i più apprezzati  lavori vinilici degli '80 sono arrivati da formazioni che pur influenzate dall'onda d'urto della sottocultura Punk, per inviare messaggi  antagonisti alla gente usarono un linguaggio differenziato, musicalmente più accessibile, per citarne qualcuno sul fronte Rock/punk, … basta ricordare gli Emiliani “CCCP” di Lindo Ferretti, Fatur , Annarella, ..The Gang, dei Fratelli Severini di Filottrano, “ Franti” di  Giaccone/Lalli Torino, Banda Bassotti  di Roma, sul fronte Dub/reggae troviamo Africa United di Pinerolo, la comune  Different Style di Bari, Puff Bong di Venezia e dintorni, IRHA,... 

 “il rosso è diventato Giallo “1969 Ivan della Mea

1): Album dischi dello Zodiaco

2) :vedi musica rock'80

3) :Musica rock 80 op.cit.


 Riepilogo link : Musica&ribellione Da WOODY GUTHRIE a THE GANG” scritto da Maurizio Cerboneschi (Sandino)tra fine ’91 e inizio ‘93

Si tratta di un viaggio culturale/antagonista attraverso la musica folk, rock, punk-reggae, hip hop...  e dintorni, troveremo alcuni artisti che  sono stati a fianco di coloro che per generazioni hanno  lottato per la libertà, la giustizia, l'autodeterminazione dei popoli, …musicisti/colonna sonora di chi credeva che un mondo diverso era possibile.

Cap.12  MUSICA&RIBELLIONE:  Red /Johnny e la loro  GANG + una chiaccherata in altri tempi  con compagni di altri tempi.                                                       https://resistenciasiempre.blogspot.com/2015/12/storia-antagonista-documento.html

Cap. 11 MUSICA&RIBELLIONE :"La PANTERA '89", ultimo vero movimento studentesco da cui nacque l'ultimo stimolo musicale italiano.

https://siemprerevolucion.over-blog.it/2020/05/musica-ribellione-dal-movimento-della-pantera-esce-il-nuovo-linguaggio-del-villaggio.html

CAP.10  MUSICA&RIBELLIONE : Il“Franti”: Rock e utopia.

https://siemprerevolucion.over-blog.it/2020/05/musica-ribellione-il-franti-rock-e-utopia.html

Cap. 9 MUSICA&RIBELLIONE :“ Ritmi metropolitani, rime esplosive e rabbia della musica nera dei PUBLIC ENEMY"

https://siemprerevolucion.over-blog.it/2020/04/musica-ribellione-public-enemy-ritmi-metropolitani-rime-esplosive-e-rabbia-della-musica-nera.html

Cap. 8 MUSICA&RIBELLIONE : Il Marxista dub poetry Linton Kwesi Johnson.

https://siemprerevolucion.over-blog.it/2020/04/musica-ribellione-il-marxista-dub-poetry-linton-kewesi-johnson.html

Cap. 6 MUSICA&RIBELLIONE :THE CLASH tra ritmo multietnico e internazionalismo :

https://siemprerevolucion.over-blog.it/2020/04/musica-ribellione-the-clash-tra-ritmo-multietnico-e-internazionalismo.html

Cap . 5 MUSICA&RIBELLIONE : IL TRIONFO DELLA SUBCULTURA PUNK :

https://siemprerevolucion.over-blog.it/2020/04/musica-ribellione-il-trionfo-della-subcultura-punk.html

Cap. 4 MUSICA&RIBELLIONE:’70 -’75 IL ROCK TRA MERCE E REPRESSIONE

https://siemprerevolucion.over-blog.it/2020/04/musica-ribellione-70-75-il-rock-tra-merce-e-repressione.html

 

 Cap. 3 MUSICA&RIBELLIONE :  THE FUGS: Rock e utopia”

https://siemprerevolucion.over-blog.it/2020/04/musica-ribellione-l-anarco-comunismo-dei-the-fugs.html 

Cap. 2 “MUSICA&RIBELLIONE : L'amato e odiato Bob Dylan poeta menestrello dell’America che cambia.”                                                 https://siemprerevolucion.over-blog.it/2020/04/musica-ribellione-l-amato-e-odiato-bob-dylan-poeta-menestrello-dell-america-che-cambia.html 

Cap.1 MUSICA&RIBELLIONE:Woody Guthrie e La rivoluzione desiderata.

https://siemprerevolucion.over-blog.it/2020/04/musica-ribellione-woody-guthrie-e-la-rivoluzione-desiderata.html

 

 

 

 

 

 

domenica 4 aprile 2021

Ecuador: Lenin Moreno e la CIA contro Andres Arauz / Ecuador: Lenin Moreno and the CIA against Andres Arauz


 Ecuador: Lenin Moreno e la CIA contro Andres Arauz

Si avvicina il secondo turno delle elezioni ecuadoriane tra il candidato della rivoluzione cittadina pro-Correa Arauz e il banchiere Lasso, e le cose accelerano sull’asse formato da Lenin Moreno e gli Stati Uniti, coi servizi di intelligence in prima linea. Recentemente si è svolto un incontro segreto nelle Isole Galapagos tra il governo ecuadoriano e quello statunitense. Da parte ecuadoriana partecipavano il presidente Lenin Moreno, la vicepresidente María Alejandra Muñoz e il segretario generale del gabinetto di presidenza Jorge Wated; da parte degli Stati Uniti, il loro ambasciatore Michael Fitzpatrick e alti ufficiali statunitensi. In tale incontro, Moreno ringraziava gli Stati Uniti per il sostegno dato dall’ambasciata degli Stati Uniti a Quito, per sottoporre al poligrafo tutti i funzionari governativi e diplomatici ecuadoriani a Washington che potrebbero aver fatto trapelare le informazioni rese pubbliche il 4 febbraio sui piani di destabilizzazione per impedire la vittoria dei sostenitori di Andrés Arauz e Correa. Allo stesso modo, il segretario di gabinetto Jorge Wated fu incaricato di monitorare le e-mail e gli account sui social media di tutti i funzionari del Carondelet, il palazzo del governo ecuadoriano. Da parte sua, l’ambasciatore Fitzpatrick consegnava a Lenin Moreno un rapporto segreto che dà ad Andrés Arauz un vantaggio di 20 punti sul banchiere Lasso, sulla base dell’analisi delle agenzie di intelligence statunitensi. Fu anche deciso di rimuovere il ministro degli Esteri Luis Gallegos dal gabinetto, poiché si opponeva agli ordini di Moreno-Fitzpatrick di intensificare il conflitto diplomatico con Buenos Aires. Gallegos avrebbe dovuto redigere una nota di protesta all’omologo argentino per le dichiarazioni di Alberto Fernández su Lenin Moreno. Ma il vero obiettivo era mettere a dura prova i rapporti tra Ecuador e Argentina, per le simpatie che Rafael Correa e Andrés Arauz hanno per Alberto e Cristina Fernández. Inoltre, su sollecitazione di diversi senatori statunitensi, a Lenin Moreno fu chiesto di sbarazzarsi dell’ex Segretario della Presidenza Juan Sebastián Roldan per aver consentito la vittoria di Arauz al primo turno e non aver attuato le misure concordate col governo colombiano per collegare Correa ai Guerriglieri del ELN.
Da parte sua, l’ex-ministro del governo María Paula Romo insisteva per preparare la partenza di Moreno, utilizzando una presunta condizione cardiaca come giustificazione, per poi annunciarne dagli Stati Uniti le dimissioni. Da settimane ormai, nelle prime ore del mattino, è in atto al Carondelet l’evacuazione di informazioni riservate e denaro di Moreno e famiglia, nonché la distruzione di informazioni sensibili dai funzionari di fiducia dell’attuale governo. È nella stessa Carondelet che l’ambasciatore nordamericano Fitzpatrick ha un ufficio permanente, molto vicino all’ufficio presidenziale. Ed è proprio in questi corridoi che, visto l’imminente deterioramento della situazione nazionale, si pensa che a guidare il Paese sia un Comitato di crisi composto da María Paula Romo, vicepresidente María Alejandra Vicuña, OAS e ambasciatore Fitzpatrick. Continuano anche gli incontri tramite Zoom guidati da Romo per analizzare la situazione nel Paese. Partecipano Lenin Moreno, i senatori degli Stati Uniti Marco Rubio e Robert “Bob” Menendez e la funzionaria del dipartimento di Stato Martha Constanza Youth.
Sempre a marzo si ebbero incontri con dirigenti dei media pubblici e privati e membri della Segreteria per la Comunicazione (SECOM). L’obiettivo era elaborare una strategia mediatica per il secondo turno elettorale, con istruzioni per creare una campagna mediatica nazionale che riduca l’accesso ai sostenitori di Correa. Le accuse principali sono che Arauz trasformerà l’Ecuador in un nuovo Venezuela, il finanziamento della campagna di Correa da parte dei guerriglieri colombiani e sua presunta corruzione. A tal fine, arruolavano 250000 falsi account twitter. In modo complementare, Lenin Moreno analizzava con Drug Enforcement Agency (DEA) e Polizia Nazionale come collegare le attività di traffico aereo e marittimo della droga, recentemente rilevate ai confini dell’Ecuador con la Colombia, con la campagna di Arauz. Questo coll’obiettivo di contestare le elezioni e impedire che si svolgano l’11 aprile. Un’altra strada esplorata in questi giorni da Lenin Moreno, in collaborazione con la coordinatrice nazionale del movimento Pachakutik, Cecilia Velázquez, è utilizzare manifestazioni e richiesta presentata al Tribunale delle controversie elettorali per impedire la vittoria del Correismo. Fu anche fatto un appello affinché questo movimento voti nullo al secondo turno l’11 aprile, sebbene nel Pachakutik ci siano membri che non condividono le posizioni da mercenario di Yaku Pérez, rifiutando l’alleanza Yaku Pérez-Lasso-Moreno, e in particolare tra Yaku e l’ambasciata degli Stati Uniti, e preferiscono sostenere Andrés Arauz. Nelle scorse ore la nazionalità shuar (provincia di Sucumbíos) decise di sostenere la lista guidata da Arauz.
L’11 aprile è in gioco il futuro dell’Ecuador: da una parte, il banchiere Lasso, sostenuto da Lenin Moreno, ambasciata nordamericana e burocrazia di destra; dall’altra Andrés Arauz e un progetto di giustizia sociale basato sulla rivoluzione cittadina promossa da Rafael Correa. Una volta sconfitto il golpe in Bolivia, è tempo che l’Ecuador si unisca alla nuova fase di cambiamento epocale e al nuovo ciclo progressista guidato dall’Argentina di Alberto e Cristina Fernández de Kirchner e dal Messico di López Obrador.

 Traduzione di Alessandro Lattanzio

Tratto da :

http://aurorasito.altervista.org/?p=16301

 


Ecuador: Lenin Moreno and the CIA against Andres Arauz

 The second round of the Ecuadorian election between the candidate of the pro-Correa citizen revolution Arauz and the banker Lasso is approaching, and things are accelerating in the axis formed by Lenin Moreno and the United States, with its intelligence services at the forefront.

Recently, a secret meeting took place in the Galapagos Islands between the Ecuadorian and US governments. On the Ecuadorian side, President Lenin Moreno, Vice President María Alejandra Muñoz, and the Secretary-General of the Cabinet of the Presidency Jorge Wated took part; on the US side, its Ambassador Michael Fitzpatrick and senior US military commanders.

In this meeting, Moreno thanked the United States for the support given by the US Embassy in Quito, to submit to polygraph all his government officials and Ecuadorian diplomats in Washington who may have leaked the information we made public on February 4 about the destabilizing plans to prevent the victory of Andrés Arauz and Correa’s supporters.

Likewise, Cabinet Secretary Jorge Wated was instructed to monitor the email and social media accounts of all officials in the Carondelet, the Ecuadorian government palace.

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For his part, Ambassador Fitzpatrick gave Lenin Moreno a secret report that gives Andrés Arauz a 20-point lead over banker Lasso, based on analysis by US intelligence agencies.

It was also agreed to remove Foreign Minister Luis Gallegos from the Cabinet, as he opposed Moreno-Fitzpatrick’s orders to escalate the diplomatic conflict with Buenos Aires. Gallegos was supposed to draft a note of protest to his Argentine counterpart over Alberto Fernández’s statements about Lenin Moreno. But the real objective was to strain relations between Ecuador and Argentina, due to the sympathies that both Rafael Correa and Andrés Arauz have for Alberto and Cristina Fernández.

Also, at the urging of several US senators, Lenin Moreno was asked to get rid of former Secretary of the Presidency Juan Sebastián Roldan for allowing Arauz’s victory in the first round and not implementing all the measures agreed with the Colombian government to link Correa with the ELN guerrillas.

For her part, former Minister of Government María Paula Romo insists on preparing Moreno’s departure, using an alleged heart condition as a justification, in order to later announce from the US, Moreno’s resignation.

For weeks now, in the early hours of the morning, the evacuation of classified information and money belonging to Moreno and his family has been taking place in the Carondelet, as well as the destruction of sensitive information by trusted officials of the current government.

It is in the Carondelet itself where US Ambassador Fitzpatrick has a permanent office, very close to the presidential office. And it is in these corridors where, given the imminent deterioration of the national situation, a Crisis Committee is being considered to lead the country, made up of María Paula Romo herself, Vice President María Alejandra Vicuña, the OAS, and Ambassador Fitzpatrick.

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Meetings also continue to be held via Zoom led by Romo to analyze the situation in the country. Lenin Moreno, US Senators Marco Rubio, and Robert “Bob” Menendez, and State Department official Martha Constanza Youth are taking part.

Also in March, meetings were held with public and private media executives and members of the Communications Secretariat (SECOM). The objective was to draw up a media strategy for the second round of elections, with instructions to create a national media campaign that would reduce the chances of Correa’s supporters. The main accusations are that Arauz will turn Ecuador into a new Venezuela, the financing of the Correa campaign by Colombian guerrillas, and the alleged corruption of the Correa campaign. To this end, they hired 250,000 fake Twitter accounts.

In a complementary manner, Lenin Moreno analyzed with the Drug Enforcement Agency (DEA) and the National Police how to link aerial and maritime drug trafficking activities, recently detected on Ecuador’s borders with Colombia, with Arauz’s campaign. This with the aim of challenging the elections and preventing the April 11 election to take place.

Another avenue explored these days by Lenin Moreno, in conjunction with the national coordinator of the Pachakutik movement, Cecilia Velázquez, is to use the demonstrations and the request presented to the Electoral Disputes Tribunal to prevent the victory of Correism.

A call was also made for this movement to vote null and void in the second round on April 11, although within Pachakutik there are members who do not share Yaku Pérez’s mercenary positions, reject the Yaku Pérez-Lasso-Moreno alliance, especially the alliance between Yaku and the US Embassy, and prefer to support Andrés Arauz. In recent hours the Shuar nationality (Sucumbíos province) has decided to support list 1 headed by Arauz.

On April 11, the future of Ecuador is at stake: on one side, the banker Lasso, supported by Lenin Moreno, the US Embassy, and the right-wing indigenous bureaucracy; on the other, Andrés Arauz and a project of social justice based on the citizens’ revolution promoted by Rafael Correa.

Once the coup d’état in Bolivia has been defeated, it is time for Ecuador to rejoin this new phase of epochal change, and the new progressive cycle led by the Argentina of Alberto and Cristina Fernández de Kirchner, and the Mexico of López Obrador.

https://orinocotribune.com/ecuador-lenin-moreno-and-the-cia-against-andres-arauz/