Il
compito di oggi: rafforzare la volontà del popolo e difendere la
patria
16/09/2012
Prepariamoci
per la RESISTENZA
e
la difesa della PATRIA e della sovranità, che si trovano in grave
pericolo
Dipartimento
Ideologia del PCV*- Anche se abbiamo sulla nostra economia il dominio
delle transnazionali ed è ancora necessario mantenere per molto
tempo relazioni con le grandi imprese e conglomerati imperialisti, al
fine di far avanzare lo sviluppo del paese verso uno stadio superiore
di utilizzo delle risorse naturali e del dominio della tecnologia,
non possiamo cedere di un millimetro nella lotta per la liberazione
nazionale e la sovranità.
IL
TERRORE COME MEZZO D'AZIONE DELL'OPPOSIZIONE
E'
da molto tempo che siamo stati silenziosamente e costantemente
invasi. Non è nient'altro la presenza di paramilitari colombiani,
sotto la cui guida sono stati creati gruppi interni che operano
apertamente in alcuni luoghi; hanno il controllo del territorio e
hanno sottomesso la nostra popolazione al terrore della loro
presenza. La paura si diffonde e il silenzio copre queste attività.
Questo
avviene mentre i mezzi di comunicazione creano l'immagine di un
governo attuale, che tollera il traboccare della delinquenza comune e
manca la volontà politica di affrontare i violenti che attaccano
campi e città. Criticano alcune tiepide misure adottate che cercano
di contrastare la criminalità, mentre nelle città più importanti
si dispiega il lavoro di intelligence delle organizzazioni
internazionali come la NATO, con i loro visibili caschi blu.
L'INFILTRAZIONE
DELLA CIA DI LUNGO RAGGIO
Dagli
anni '90 del secolo scorso, quando l'imperialismo aveva previsto il
brusco cambio del regime politico che si presentava in Venezuela, a
scapito dei grassi profitti grassi petroliferi, nelle loro mani, ha
seminato di agenti dei servizi segreti il nostro territorio,
mascherandoli, come accade spesso, da ONG e tra essi alcuni che si
vantavano di difendere i diritti umani, ma non si trattava di altro
che un mascheramento di prova di un intervento militare diretto nel
paese.
Così
la violenza e i massacri che hanno avuto luogo negli ultimi tempi, in
varie parti del paese e apparentemente senza alcun legame tra loro,
approfondendone le loro cause, possiamo trovare il filo conduttore
che li unisce perché in un modo o nell'altro sono collegati con gli
interessi in gioco: a La Paragua per il controllo dello sfruttamento
illegale di oro e diamanti a beneficio delle multinazionali situate
in Guyana con la complicità interna; nel comune di La Fria, nel
Tachira, con il dominio territoriale paramilitare in corso di
consolidamento al confine con la Colombia lo stesso che ad Apure.
Tutti anche se isolati obbediscono allo stesso ordine per creare
l'immagine negativa del governo attuale non in grado di controllare i
violenti.
DALL'INCERTEZZA,
FARE SPAZIO ALL'AZIONE
Questi
fatti vanno seminando nella coscienza del popolo la sfiducia, il
dubbio, l'incertezza sul corso del processo rivoluzionario e
ottengono consensi in settori molto disinformati sulla realtà che
sono manipolati dai mezzi di comunicazioni al servizio
dell'imperialismo. Inoltre, si crea l'immagine di uno Stato
belligerante, armato, pericoloso per la regione, perché sta rompendo
l'equilibrio bellico creando le condizioni per un conflitto
internazionale e tante altre sciocchezze.
Tuttavia,
il processo rivoluzionario venezuelano ha l'enorme forza di aver
scelto per il suo sviluppo, il percorso più difficile e tortuoso, la
via della pace, la democrazia, la partecipazione e la libertà più
assoluta e completa di pensiero e di espressione di tutti i mezzi di
comunicazione, senza alcuna discriminazione.
LA
RISPOSTA POPOLARE E' L'OFFENSIVA DI MASSA
E'
per i fattori descritti che stiamo richiamando l'attenzione
sull'importanza del processo elettorale in corso che si sviluppa nel
quadro del più acuto scontro sul piano dell'ideologia, per torcere
la volontà popolare, indebolirla e aprire un buco nel processo
rivoluzionario al fine di ritornare al dominio di coloro che hanno
saccheggiato il paese per più di cento anni e desiderano tornare ai
privilegi per gli imperialisti.
Pertanto,
si richiede un'enorme offensiva popolare e di massa in modo che il
popolo si manifesti con forza nelle elezioni, ribadendo la sua
infrangibile volontà di continuare con il Presidente il difficile
compito di costruire un mondo migliore. Dobbiamo denunciare i
pericoli, le bugie e le false promesse dell'opposizione e dimostrare
la necessità di andare in massa alle urne per difendere i propri
risultati in tutti i modi possibili.
L'ORGANIZZAZIONE
DELLA DIFESA
Ma
si richiede anche di passare all'offensiva in preparazione della
resistenza popolare di massa contro i piani di destabilizzazione e di
guerra che sono già in pieno svolgimento, perché l'imperialismo
gioca a creare le condizioni per un intervento diretto nel nostro
paese.
Abbiamo
bisogno di creare ampie reti di intelligence popolare che controllano
e smascherano coloro che in un modo o nell'altro sono coinvolti nei
piani menzionati: paramilitari nazionali e stranieri,
narcotrafficanti grandi, medi e piccoli, criminali comuni che sono
stati cooptati e pagati per incrementare i sequestri, rapine, stupri,
furti, omicidi; quelli che, all'interno delle istituzioni ufficiali,
le FANB e la polizia, vanno facendo il gioco dell'intervento e
presentandosi come rivoluzionari non sono altro che agenti sotto
copertura al servizio della controrivoluzione.
L'UNITA'
CIVICO-MILITARE
Le
riserva e le milizie territoriale devono essere messi in stato
d'allerta immediata in modo che in collaborazione con la maggior
parte delle FANB che sono fedeli al processo, agiscano con energia,
con rapidità e audacia scoprendo in tempo e mettendo in sicurezza i
criminali senza stato al servizio dell'imperialismo e della guerra.
PIANO
DI MOBILITAZIONE DELLE MASSE
Si
richiede l'organizzazione popolare e la formazione di comitati di
emergenza in tutte le zone del paese al fine di attuare i PIANI
D'EMERGENZA, mediante i quali si sia in grado di impedire i piani del
nemico, neutralizzarli e passare alla resistenza popolare di massa e
sviluppare la controffensiva con tale forza, che dimostreremo, nel
campo dello scontro militare e popolare l'enorme forza della
rivoluzione e la capacità di resistere e di imporre la volontà
della maggioranza del nostro popolo che non vuole tornare al passato.
Siamo
sicuri che i partiti e le organizzazioni politiche, i consigli
comunali, le cooperative, i sindacati, associazioni di quartiere,
organizzazioni studentesche, di quartiere, popolari, formando un
AMPIO FRONTE DI DIFESA E RESISTENZA sapremo darci in tempo i
meccanismi che ci permetteranno di prevenire i piani criminali in
marcia.
COORDINARE
LE AZIONI CON LO STATO MAGGIORE POLITICO MILITARE
La
grande alleanza politica dei Partiti e movimenti che difendono la
rivoluzione congiuntamente con la maggioranza della FANB, e se il
caso, tutto il popolo in armi saprà difendere il processo e impedire
il colpo imperialista, evitare la separazione dello Stato Zulia e di
altri come programmato e mantenere la sovranità e l'integrità
territoriale del Venezuela.
Lanceremo
un'offensiva diplomatica per rafforzare la solidarietà con il nostro
paese e la nostra rivoluzione in corso.
Prepariamoci
per uno scontro elettorale che con una grande maggioranza elettorale
rieleggerà l'indiscusso leader del processo, Hugo Chavez Frias, ma
stiamo anche pronti per la resistenza e la difesa della patria e
della sovranità, che sono in grave pericolo.
(*)
Documento tratto da Tribuna Popular N.128, scritto da Italo Gonzalez
www.resistenze.org
LA
TAREA DE HOY: AFIANZAR LA VOLUNTAD POPULAR Y DEFENDER LA PATRIA
Preparémonos para la RESISTENCIA y la defensa de la PATRIA y la soberanía, que se encuentran en grave peligro
Tribuna Popular TP/ DEPARTAMENTO DE IDEOLOGIA DEL PCV (*)
Aunque
tengamos sobre nuestra economía el dominio de las trasnacionales
todavía y sea menester durante mucho tiempo mantener relaciones con
grandes empresas y conglomerados imperialistas, a fin de hacer
avanzar el desarrollo del país hacia un estadio superior de
aprovechamiento de los recursos naturales y de dominio de tecnología,
no podemos ceder un ápice en la lucha por la soberanía y la
liberación nacional.
EL
TERROR COMO MEDIO DE ACCIÓN OPOSITORA
Hace
mucho tiempo que estamos siendo invadidos de manera silenciosa y
sostenida. No otra cosa es la presencia de paramilitares colombianos,
bajo cuya orientación se han creado grupos internos que actúan ya
abiertamente en algunos lugares; tienen el dominio territorial y han
sometido a nuestra población al terror de su presencia. El miedo
cunde y el silencio encubre estas actividades.
Esto
sucede mientras los medios de comunicación crean la imagen de un
gobierno actual, que tolera el desborde de la delincuencia común y
carece de voluntad política para enfrentar a los violentos que
azotan campos y ciudades. Critican algunas tibias medidas que se
toman para frenar el crimen, mientras en las ciudades más
importantes se despliega el trabajo de inteligencia de organismos
internacionales como la OTAN, con sus no encubiertas boinas azules.
LA
INFILTRACIÓN DE LA CIA DE LARGO ALCANCE
Desde
la década del 90 del siglo pasado, cuando el imperialismo previó el
cambio brusco de régimen político que se presentaría en Venezuela,
en desmedro de las pingues ganancias del petróleo, en sus manos,
sembró de agentes de inteligencia nuestro territorio,
disfrazándolos, como suele hacerlo siempre, de ONGs y entre ellas,
algunas que se ufanan de defender los Derechos Humanos, pero que no
son otra cosa que el mascarón de proa de la intervención directa
militar del país.
De
esta manera los hechos violentos y las masacres que se han realizado
en los últimos tiempos en diversas partes del país y que
aparentemente carecen de conexión entre ellas, al profundizar en sus
causas, podemos encontrar el hilo conductor que las une porque de una
u otra manera se encuentran vinculadas con los intereses en juego: la
de la Paragua por el dominio de la explotación ilegal del oro y
diamantes que beneficia a trasnacionales ubicadas en Guyana con la
complicidad interna; la del municipio La Fría, en el Táchira, con
el dominio territorial paramilitar en proceso de consolidación
en la frontera con Colombia lo mismo que la de Apure. Todas aunque
aisladas obedecen al mismo patrón de crear la imagen negativa del
actual gobierno incapaz de controlar a los violentos.
DE
LA INCERTIDUMBRE, ABRIRLE PASO A LA ACCIÓN
Estos
hechos van sembrando en la conciencia del pueblo la desconfianza, la
duda, la incertidumbre sobre el rumbo del proceso revolucionario y
ganan opinión en sectores muy desinformados de la realidad que son
manipulados por los medios de comunicación al servicio del
imperialismo. Se crea además la imagen de un Estado guerrerista,
armamentista, peligroso para la región porque está rompiendo el
equilibrio bélico y creando condiciones para un conflicto
internacional y mil sandeces más.
No
obstante lo anterior, el proceso revolucionario venezolano cuenta con
la enorme fortaleza de haber escogido para su desarrollo, la vía más
difícil y tortuosa, la del sendero de la paz, la democracia, la
participación y la más absoluta y completa libertad de pensamiento
y de expresión de todos los medios de comunicación sin
discriminación alguna.
OFENSIVA
DE MASAS ES LA RESPUESTA POPULAR
Es
por los factores descritos que estamos alertando sobre la importancia
del proceso electoral actual que se desarrolla en el marco de la más
aguda confrontación en el plano de la ideología, para torcer la
voluntad popular, debilitarla y abrirle un boquete al proceso
revolucionario a fin de regresar al dominio de quienes saquearon el
país por más de cien años y quieren regresar los privilegios a los
imperialistas.
De
ahí que se requiere desatar una enorme ofensiva popular y de masas
para que el pueblo se manifieste con fuerza en las elecciones,
reafirmando su voluntad inquebrantable de continuar con el
Presidente la difícil tarea de construir un mundo mejor. Hay que
desenmascarar los peligros, las mentiras y falsas promesas de la
oposición y demostrar la necesidad de acudir en masa a las
urnas a defender sus resultados en todas las formas posibles.
LA
ORGANIZACIÓN DE LA DEFENSA
Pero
se requiere también pasar a la ofensiva en preparación de la
resistencia popular de masas frente a los planes de desestabilización
y de guerra que ya se encuentran en pleno desarrollo, porque el
imperialismo juega a crear las condiciones para una intervención
directa sobre nuestro país.
Tenemos
que crear ya amplias redes de inteligencia popular que vigilen
descubran enuncien a los que de una u otra manera se encuentran
comprometidos en los planes mencionados: paramilitares nacionales y
extranjeros, narcotraficantes grandes, medianos y pequeños,
delincuentes comunes que han sido cooptados y pagados para
incrementar los secuestros, atracos, violaciones, robos, asesinatos;
a quienes dentro de las instituciones oficiales, las FANB y las
policías, vienen haciéndole el juego a la intervención y posando
de revolucionarios no son más que agentes encubiertos al servicio de
la contrarrevolución.
LA
UNIDAD CÍVICO MILITAR
La
reserva y las milicias territoriales hay que ponerlas en estado de
alerta inmediata para que actuando con la mayoría de las FANB que
están ganadas para el proceso, actúen con energía, con rapidez y
audacia descubriendo a tiempo y poniendo a buen recaudo a los
criminales apátridas al servicio del imperialismo y la guerra.
PLAN
MOVILIZADOR DE LAS MASAS
Se
requiere la organización popular y la conformación de comités de
emergencia en todos los lugares del país a fin de implementar los
PLANES DE CONTINGENCIA, mediante los cuales podamos impedir los
planes del enemigo, neutralizarlos y pasar a la resistencia popular
de masas y desarrollar la contraofensiva con tal contundencia, que
demostremos, en el terreno de la confrontación militar y popular la
enorme fuerza de la revolución y la capacidad para resistir e
imponer la voluntad de la mayoría de nuestro pueblo que no quiere
volver al pasado.
Estamos
seguros que los partidos y organizaciones políticas, consejos
comunales, cooperativas, sindicatos, juntas de vecinos,
organizaciones estudiantiles, barriales, populares, conformando un
gran FRENTE AMPLIO DE DEFENSA Y RESISTENCIA
sabremos darnos a tiempo los mecanismos que nos permitan impedir los
planes criminales en marcha.
COORDINAR
LAS ACCIONES CON ESTADO MAYOR POLÍTICO MILITAR
La
gran alianza política de los Partidos y movimientos que defendemos
la revolución conjuntamente con la mayoría de la FANB y si fuere el
caso, todo el pueblo en armas sabrá defender el proceso e impedir el
zarpaso imperialista, evitar la segregación del Estado Zulia y otros
como lo tienen planeado y mantener la soberanía y la integridad
territorial de Venezuela.
Vamos
a lanzar una ofensiva diplomática que fortalezca la solidaridad con
nuestro país y nuestra revolución en marcha.
Preparémonos
pues para la confrontación electoral que con una amplia mayoría de
votos reelija al líder indiscutible del proceso Hugo Chávez Frías,
pero también preparémonos para la RESISTENCIA y la defensa de la
PATRIA y la soberanía, que se encuentran en grave peligro.
(*)
Documento tomado de Tribuna Popular Nº 128, escrito por Italo
González
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