giovedì 20 settembre 2012

Venezuela,Il compito di oggi: rafforzare la volontà del popolo e difendere la patria - LA TAREA DE HOY: AFIANZAR LA VOLUNTAD POPULAR Y DEFENDER LA PATRIA


 Il compito di oggi: rafforzare la volontà del popolo e difendere la patria

16/09/2012

Prepariamoci per la RESISTENZA e la difesa della PATRIA e della sovranità, che si trovano in grave pericolo

Dipartimento Ideologia del PCV*- Anche se abbiamo sulla nostra economia il dominio delle transnazionali ed è ancora necessario mantenere per molto tempo relazioni con le grandi imprese e conglomerati imperialisti, al fine di far avanzare lo sviluppo del paese verso uno stadio superiore di utilizzo delle risorse naturali e del dominio della tecnologia, non possiamo cedere di un millimetro nella lotta per la liberazione nazionale e la sovranità.

IL TERRORE COME MEZZO D'AZIONE DELL'OPPOSIZIONE

E' da molto tempo che siamo stati silenziosamente e costantemente invasi. Non è nient'altro la presenza di paramilitari colombiani, sotto la cui guida sono stati creati gruppi interni che operano apertamente in alcuni luoghi; hanno il controllo del territorio e hanno sottomesso la nostra popolazione al terrore della loro presenza. La paura si diffonde e il silenzio copre queste attività.

Questo avviene mentre i mezzi di comunicazione creano l'immagine di un governo attuale, che tollera il traboccare della delinquenza comune e manca la volontà politica di affrontare i violenti che attaccano campi e città. Criticano alcune tiepide misure adottate che cercano di contrastare la criminalità, mentre nelle città più importanti si dispiega il lavoro di intelligence delle organizzazioni internazionali come la NATO, con i loro visibili caschi blu.

L'INFILTRAZIONE DELLA CIA DI LUNGO RAGGIO

Dagli anni '90 del secolo scorso, quando l'imperialismo aveva previsto il brusco cambio del regime politico che si presentava in Venezuela, a scapito dei grassi profitti grassi petroliferi, nelle loro mani, ha seminato di agenti dei servizi segreti il nostro territorio, mascherandoli, come accade spesso, da ONG e tra essi alcuni che si vantavano di difendere i diritti umani, ma non si trattava di altro che un mascheramento di prova di un intervento militare diretto nel paese.

Così la violenza e i massacri che hanno avuto luogo negli ultimi tempi, in varie parti del paese e apparentemente senza alcun legame tra loro, approfondendone le loro cause, possiamo trovare il filo conduttore che li unisce perché in un modo o nell'altro sono collegati con gli interessi in gioco: a La Paragua per il controllo dello sfruttamento illegale di oro e diamanti a beneficio delle multinazionali situate in Guyana con la complicità interna; nel comune di La Fria, nel Tachira, con il dominio territoriale paramilitare in corso di consolidamento al confine con la Colombia lo stesso che ad Apure. Tutti anche se isolati obbediscono allo stesso ordine per creare l'immagine negativa del governo attuale non in grado di controllare i violenti.

DALL'INCERTEZZA, FARE SPAZIO ALL'AZIONE

Questi fatti vanno seminando nella coscienza del popolo la sfiducia, il dubbio, l'incertezza sul corso del processo rivoluzionario e ottengono consensi in settori molto disinformati sulla realtà che sono manipolati dai mezzi di comunicazioni al servizio dell'imperialismo. Inoltre, si crea l'immagine di uno Stato belligerante, armato, pericoloso per la regione, perché sta rompendo l'equilibrio bellico creando le condizioni per un conflitto internazionale e tante altre sciocchezze.

Tuttavia, il processo rivoluzionario venezuelano ha l'enorme forza di aver scelto per il suo sviluppo, il percorso più difficile e tortuoso, la via della pace, la democrazia, la partecipazione e la libertà più assoluta e completa di pensiero e di espressione di tutti i mezzi di comunicazione, senza alcuna discriminazione.

LA RISPOSTA POPOLARE E' L'OFFENSIVA DI MASSA

E' per i fattori descritti che stiamo richiamando l'attenzione sull'importanza del processo elettorale in corso che si sviluppa nel quadro del più acuto scontro sul piano dell'ideologia, per torcere la volontà popolare, indebolirla e aprire un buco nel processo rivoluzionario al fine di ritornare al dominio di coloro che hanno saccheggiato il paese per più di cento anni e desiderano tornare ai privilegi per gli imperialisti.

Pertanto, si richiede un'enorme offensiva popolare e di massa in modo che il popolo si manifesti con forza nelle elezioni, ribadendo la sua infrangibile volontà di continuare con il Presidente il difficile compito di costruire un mondo migliore. Dobbiamo denunciare i pericoli, le bugie e le false promesse dell'opposizione e dimostrare la necessità di andare in massa alle urne per difendere i propri risultati in tutti i modi possibili.

L'ORGANIZZAZIONE DELLA DIFESA

Ma si richiede anche di passare all'offensiva in preparazione della resistenza popolare di massa contro i piani di destabilizzazione e di guerra che sono già in pieno svolgimento, perché l'imperialismo gioca a creare le condizioni per un intervento diretto nel nostro paese.

Abbiamo bisogno di creare ampie reti di intelligence popolare che controllano e smascherano coloro che in un modo o nell'altro sono coinvolti nei piani menzionati: paramilitari nazionali e stranieri, narcotrafficanti grandi, medi e piccoli, criminali comuni che sono stati cooptati e pagati per incrementare i sequestri, rapine, stupri, furti, omicidi; quelli che, all'interno delle istituzioni ufficiali, le FANB e la polizia, vanno facendo il gioco dell'intervento e presentandosi come rivoluzionari non sono altro che agenti sotto copertura al servizio della controrivoluzione.

L'UNITA' CIVICO-MILITARE

Le riserva e le milizie territoriale devono essere messi in stato d'allerta immediata in modo che in collaborazione con la maggior parte delle FANB che sono fedeli al processo, agiscano con energia, con rapidità e audacia scoprendo in tempo e mettendo in sicurezza i criminali senza stato al servizio dell'imperialismo e della guerra.

PIANO DI MOBILITAZIONE DELLE MASSE

Si richiede l'organizzazione popolare e la formazione di comitati di emergenza in tutte le zone del paese al fine di attuare i PIANI D'EMERGENZA, mediante i quali si sia in grado di impedire i piani del nemico, neutralizzarli e passare alla resistenza popolare di massa e sviluppare la controffensiva con tale forza, che dimostreremo, nel campo dello scontro militare e popolare l'enorme forza della rivoluzione e la capacità di resistere e di imporre la volontà della maggioranza del nostro popolo che non vuole tornare al passato.

Siamo sicuri che i partiti e le organizzazioni politiche, i consigli comunali, le cooperative, i sindacati, associazioni di quartiere, organizzazioni studentesche, di quartiere, popolari, formando un AMPIO FRONTE DI DIFESA E RESISTENZA sapremo darci in tempo i meccanismi che ci permetteranno di prevenire i piani criminali in marcia.

COORDINARE LE AZIONI CON LO STATO MAGGIORE POLITICO MILITARE

La grande alleanza politica dei Partiti e movimenti che difendono la rivoluzione congiuntamente con la maggioranza della FANB, e se il caso, tutto il popolo in armi saprà difendere il processo e impedire il colpo imperialista, evitare la separazione dello Stato Zulia e di altri come programmato e mantenere la sovranità e l'integrità territoriale del Venezuela.

Lanceremo un'offensiva diplomatica per rafforzare la solidarietà con il nostro paese e la nostra rivoluzione in corso.

Prepariamoci per uno scontro elettorale che con una grande maggioranza elettorale rieleggerà l'indiscusso leader del processo, Hugo Chavez Frias, ma stiamo anche pronti per la resistenza e la difesa della patria e della sovranità, che sono in grave pericolo.

(*) Documento tratto da Tribuna Popular N.128, scritto da Italo Gonzalez

www.resistenze.org


 LA TAREA DE HOY: AFIANZAR LA VOLUNTAD POPULAR Y DEFENDER LA PATRIA

Preparémonos para la RESISTENCIA y la defensa de la PATRIA y la soberanía, que se encuentran en grave peligro  

Tribuna Popular TP/ DEPARTAMENTO DE IDEOLOGIA DEL PCV (*)

Aunque tengamos sobre nuestra economía el dominio de las trasnacionales todavía y sea menester durante mucho tiempo mantener relaciones con grandes empresas y conglomerados imperialistas, a fin de hacer avanzar el desarrollo del país hacia un estadio superior de aprovechamiento de los recursos naturales y de dominio de tecnología, no podemos ceder un ápice en la lucha por la soberanía y la liberación nacional.
EL TERROR COMO MEDIO DE ACCIÓN OPOSITORA
Hace mucho tiempo que estamos siendo invadidos de manera silenciosa y sostenida. No otra cosa es la presencia de paramilitares colombianos, bajo cuya orientación se han creado grupos internos que actúan ya abiertamente en algunos lugares; tienen el dominio territorial y han sometido a nuestra población al terror de su presencia. El miedo cunde y el silencio encubre estas actividades.
Esto sucede mientras los medios de comunicación crean la imagen de un gobierno actual, que tolera el desborde de la delincuencia común y carece de voluntad política para enfrentar a los violentos que azotan campos y ciudades. Critican algunas tibias medidas que se toman para frenar el crimen, mientras en las ciudades más importantes se despliega el trabajo de inteligencia de organismos internacionales como la OTAN, con sus no encubiertas boinas azules.
LA INFILTRACIÓN DE LA CIA DE LARGO ALCANCE
Desde la década del 90 del siglo pasado, cuando el imperialismo previó el cambio brusco de régimen político que se presentaría en Venezuela, en desmedro de las pingues ganancias del petróleo, en sus manos, sembró de agentes de inteligencia nuestro territorio, disfrazándolos, como suele hacerlo siempre, de ONGs y entre ellas, algunas que se ufanan de defender los Derechos Humanos, pero que no son otra cosa que el mascarón de proa de la intervención directa militar del país.
De esta manera los hechos violentos y las masacres que se han realizado en los últimos tiempos en diversas partes del país y que aparentemente carecen de conexión entre ellas, al profundizar en sus causas, podemos encontrar el hilo conductor que las une porque de una u otra manera se encuentran vinculadas con los intereses en juego: la de la Paragua por el dominio de la explotación ilegal del oro y diamantes que beneficia a trasnacionales ubicadas en Guyana con la complicidad interna; la del municipio La Fría, en el Táchira, con el dominio territorial paramilitar en  proceso de consolidación en la frontera con Colombia lo mismo que la de Apure. Todas aunque aisladas obedecen al mismo patrón de crear la imagen negativa del actual gobierno incapaz de controlar a los violentos.
DE LA INCERTIDUMBRE, ABRIRLE PASO A LA ACCIÓN
Estos hechos van sembrando en la conciencia del pueblo la desconfianza, la duda, la incertidumbre sobre el rumbo del proceso revolucionario y ganan opinión en sectores muy desinformados de la realidad que son manipulados por los medios de comunicación al servicio del imperialismo. Se crea además la imagen de un Estado guerrerista, armamentista, peligroso para la región porque está rompiendo el equilibrio bélico y creando condiciones para un conflicto internacional y mil sandeces más.
No obstante lo anterior, el proceso revolucionario venezolano cuenta con la enorme fortaleza de haber escogido para su desarrollo, la vía más difícil y tortuosa, la del sendero de la paz, la democracia, la participación y la más absoluta y completa libertad de pensamiento y de expresión de todos los medios de comunicación sin discriminación alguna.
OFENSIVA DE MASAS ES LA RESPUESTA POPULAR
Es por los factores descritos que estamos alertando sobre la importancia del proceso electoral actual que se desarrolla en el marco de la más aguda confrontación en el plano de la ideología, para torcer la voluntad popular, debilitarla y abrirle un boquete al proceso revolucionario a fin de regresar al dominio de quienes saquearon el país por más de cien años y quieren regresar los privilegios a los imperialistas.
De ahí que se requiere desatar una enorme ofensiva popular y de masas para que el pueblo se manifieste con fuerza en las elecciones,  reafirmando su voluntad inquebrantable de continuar con el Presidente la difícil tarea de construir un mundo mejor. Hay que desenmascarar los peligros, las mentiras y falsas promesas de la oposición y demostrar la  necesidad de acudir en masa a las urnas  a defender sus resultados en todas las formas posibles.
LA ORGANIZACIÓN DE LA DEFENSA
Pero se requiere también pasar a la ofensiva en preparación de la resistencia popular de masas frente a los planes de desestabilización y de guerra que ya se encuentran en pleno desarrollo, porque el imperialismo juega a crear las condiciones para una intervención directa sobre nuestro país.
Tenemos que crear ya amplias redes de inteligencia popular que vigilen descubran enuncien a los que de una u otra manera se encuentran comprometidos en los planes mencionados: paramilitares nacionales y extranjeros, narcotraficantes grandes, medianos y pequeños, delincuentes comunes que han sido cooptados y pagados para incrementar los secuestros, atracos, violaciones, robos, asesinatos; a quienes dentro de las instituciones oficiales, las FANB y las policías, vienen haciéndole el juego a la intervención y posando de revolucionarios no son más que agentes encubiertos al servicio de la contrarrevolución.
LA UNIDAD CÍVICO MILITAR
La reserva y las milicias territoriales hay que ponerlas en estado de alerta inmediata para que actuando con la mayoría de las FANB que están ganadas para el proceso, actúen con energía, con rapidez y audacia descubriendo a tiempo y poniendo a buen recaudo a los criminales apátridas al servicio del imperialismo y la guerra.
PLAN MOVILIZADOR DE LAS MASAS
Se requiere la organización popular y la conformación de comités de emergencia en todos los lugares del país a fin de implementar los PLANES DE CONTINGENCIA, mediante los cuales podamos impedir los planes del enemigo, neutralizarlos y pasar a la resistencia popular de masas y desarrollar la contraofensiva con tal contundencia, que demostremos, en el terreno de la confrontación militar y popular la enorme fuerza de la revolución y la capacidad para resistir e imponer la voluntad de la mayoría de nuestro pueblo que no quiere volver al pasado.
Estamos seguros que los partidos y organizaciones políticas, consejos comunales, cooperativas, sindicatos, juntas de vecinos, organizaciones estudiantiles, barriales, populares, conformando un gran FRENTE AMPLIO DE DEFENSA Y RESISTENCIA sabremos darnos a tiempo los mecanismos que nos permitan impedir los planes criminales en marcha.
COORDINAR LAS ACCIONES CON ESTADO MAYOR POLÍTICO MILITAR
La gran alianza política de los Partidos y movimientos que defendemos la revolución conjuntamente con la mayoría de la FANB y si fuere el caso, todo el pueblo en armas sabrá defender el proceso e impedir el zarpaso imperialista, evitar la segregación del Estado Zulia y otros como lo tienen planeado y mantener la soberanía y la integridad territorial de Venezuela.
Vamos a lanzar una ofensiva diplomática que fortalezca la solidaridad con nuestro país y nuestra revolución en marcha.
Preparémonos pues para la confrontación electoral que con una amplia mayoría de votos reelija al líder indiscutible del proceso Hugo Chávez Frías, pero también preparémonos para la RESISTENCIA y la defensa de la PATRIA y la soberanía, que se encuentran en grave peligro.  
(*) Documento tomado de Tribuna Popular Nº 128, escrito por Italo González



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