Legge sull'Amnistia e alcune considerazioni fatte dal Capo Missione del Venezuela in Italia : Ambasciatore Julian Isaías Rodríguez Diaz.
Ley de amnistía y algunas consideraciones hechas por el Jefe Misión de Venezuela en Italia: Embajador Julián Isaías Rodríguez Diaz
IL DISEGNO DI LEGGE SULLA AMNISTIA DEL PARLAMENTO VENEZUELANO
1. L’amnistia, dal punto di vista etimologico, riguarda l’amnesia, la dimenticanza. In materia di delitti, l’amnistia è un modo per dimenticare i reati mediante un perdono collettivo. L’amnistia è un atto sostanzialmente politico che spetta al Potere Legislativo (Art. 187, paragrafo 5 della Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela e Art. 104 del Codice Penale venezuelano).
2. L’amnistia deroga in modo retroattivo le norme penali per un determinato periodo di tempo. Di conseguenza: a) Estingue l’azione e la responsabilità penale, con i relativi effetti, durante quel periodo di tempo b) Mette fine alle condanne ed agli effetti penali ad esse relativi c) Permette che tali condanne non vengano considerate in relazione alla recidività penale, mentre non sospende la responsabilità civile in cui gli autori dei reati siano incorsi.
1. L’amnistia, dal punto di vista etimologico, riguarda l’amnesia, la dimenticanza. In materia di delitti, l’amnistia è un modo per dimenticare i reati mediante un perdono collettivo. L’amnistia è un atto sostanzialmente politico che spetta al Potere Legislativo (Art. 187, paragrafo 5 della Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela e Art. 104 del Codice Penale venezuelano).
2. L’amnistia deroga in modo retroattivo le norme penali per un determinato periodo di tempo. Di conseguenza: a) Estingue l’azione e la responsabilità penale, con i relativi effetti, durante quel periodo di tempo b) Mette fine alle condanne ed agli effetti penali ad esse relativi c) Permette che tali condanne non vengano considerate in relazione alla recidività penale, mentre non sospende la responsabilità civile in cui gli autori dei reati siano incorsi.
3. In Venezuela l’attuale Disegno di Legge di Amnistia
deve obbligatoriamente considerare due leggi anteriori in materia di amnistia,
promulgate nel corso degli ultimi 16 anni, ossia la Legge di Amnistia approvata
il 17 aprile 2000 e il Decreto Legge sull’Amnistia del dicembre del 2007.
4. La Legge di Amnistia del 2000 ha riguardato i soggetti “processati, condannati o perseguiti per aver commesso, a scopo politico, delitti politici o reati connessi a tutti i delitti di carattere politico commessi fino al 31 dicembre del 1992; attraverso il Decreto Legge di Amnistia del 2007, sono stati perdonati sia i fatti delittuosi legati al Colpo di Stato del 2002 sia quelli accaduti nel quadro dello sciopero petrolifero che ci fu lo stesso anno, oltre a tutti i fatti accaduti fino al 2 dicembre del 2007.
5. In questo senso, il primo errore del Disegno di Legge di Amnistia dell’attuale Parlamento Venezuelano è quello di retro attivare i suoi effetti al 2000. Se amnistia significa dimenticare i fatti commessi, non ci può essere perdono senza un previo riconoscimento pubblico dei fatti delittuosi in cui si è incorsi.
6. Nello specifico, essendo un atto di carattere politico e di perdono pubblico, in ogni processo destinato a creare una Legge di Amnistia è necessario promuovere un dibattito sull’impunità, dibattito che tali leggi portano con se a livello implicito. Quando il dibattito non viene promosso, può accadere quanto successo a) con la Legge di Amnistia in Spagna (1977) b) con la Legge di Amnistia in Cile (1978) che, dopo 38 anni,è stata dichiarata, dalla Corte Internazionale per i Diritti Umani, violatoria della Convenzione Americana sui Diritti Umani e c) con la Legge del Punto Finale de1986 e dell’ Obbedienza Dovuta del 1987, che furono derogate in Argentina.
7. Secondo la prospettiva dei Diritti Umani, le leggi di amnistia rappresentano "strumenti che ostacolano il giudizio e propiziano l’impunità". Paradossalmente, ciò contraddice il proposito che, dal punto di vista politico, incoraggia e anima ogni proposta di amnistia. L’amnistia non deve essere mai strumentalizzata per fini che non siano propri di tale istituto.Tali interessi potrebbero generare l’impunità di delitti che contraddicono la natura stessa dell’amnistia.
8. Di questi tempi, quando la delinquenza comune si mischia agli atti e ai fatti politici,e molti dirigenti politici mirano a far scomparire i propri atti di corruzione facendo un uso illegittimo di alcune istituzioni,è necessario rimanere in allerta di fronte ad amnistie che possono non avere i requisiti o, peggio ancora, possono includere reati che non sono propri della loro natura.
4. La Legge di Amnistia del 2000 ha riguardato i soggetti “processati, condannati o perseguiti per aver commesso, a scopo politico, delitti politici o reati connessi a tutti i delitti di carattere politico commessi fino al 31 dicembre del 1992; attraverso il Decreto Legge di Amnistia del 2007, sono stati perdonati sia i fatti delittuosi legati al Colpo di Stato del 2002 sia quelli accaduti nel quadro dello sciopero petrolifero che ci fu lo stesso anno, oltre a tutti i fatti accaduti fino al 2 dicembre del 2007.
5. In questo senso, il primo errore del Disegno di Legge di Amnistia dell’attuale Parlamento Venezuelano è quello di retro attivare i suoi effetti al 2000. Se amnistia significa dimenticare i fatti commessi, non ci può essere perdono senza un previo riconoscimento pubblico dei fatti delittuosi in cui si è incorsi.
6. Nello specifico, essendo un atto di carattere politico e di perdono pubblico, in ogni processo destinato a creare una Legge di Amnistia è necessario promuovere un dibattito sull’impunità, dibattito che tali leggi portano con se a livello implicito. Quando il dibattito non viene promosso, può accadere quanto successo a) con la Legge di Amnistia in Spagna (1977) b) con la Legge di Amnistia in Cile (1978) che, dopo 38 anni,è stata dichiarata, dalla Corte Internazionale per i Diritti Umani, violatoria della Convenzione Americana sui Diritti Umani e c) con la Legge del Punto Finale de1986 e dell’ Obbedienza Dovuta del 1987, che furono derogate in Argentina.
7. Secondo la prospettiva dei Diritti Umani, le leggi di amnistia rappresentano "strumenti che ostacolano il giudizio e propiziano l’impunità". Paradossalmente, ciò contraddice il proposito che, dal punto di vista politico, incoraggia e anima ogni proposta di amnistia. L’amnistia non deve essere mai strumentalizzata per fini che non siano propri di tale istituto.Tali interessi potrebbero generare l’impunità di delitti che contraddicono la natura stessa dell’amnistia.
8. Di questi tempi, quando la delinquenza comune si mischia agli atti e ai fatti politici,e molti dirigenti politici mirano a far scomparire i propri atti di corruzione facendo un uso illegittimo di alcune istituzioni,è necessario rimanere in allerta di fronte ad amnistie che possono non avere i requisiti o, peggio ancora, possono includere reati che non sono propri della loro natura.
9. Infatti, non possono essere oggetto di
amnistia i crimini di guerra, i crimini di lesa umanità, i reati che rappresentano
gravi violazioni dei diritti umani.Nel caso del Venezuela, tali reati restano
espressamente esclusi dall’ amnistia e indulto in virtù dell’articolo 29 della Costituzione.
10. D’altra parte, non può esistere amnistia per favorire l’impunità di omicidi, per la corruzione amministrativa commessa da funzionari pubblici o per fatti collegati a reati che riguardano droga e narcotraffico, esclusi dall’amnistia in virtù dell’Art. 271 della Costituzione.
11. Il parlamento venezuelano promuove l’amnistia attraverso l’elemento della “riconciliazione nazionale”. Leggendo il testo, tuttavia, incappiamo in più di cinquanta tipi di reati connessi o derivanti a truffe immobiliari, sabotaggio elettrico, accaparramento e speculazione di alimenti, medicine, vendita di prodotti scaduti, uso di armi da fuoco ed esplosivi, omicidi, reati per droga, danni al trasporto pubblico e alla proprietà privata, blocco di strade, vie, autostrade, finanziamento al terrorismo, reati che sono contrari ad una vera "riconciliazione nazionale"
12. Prova di questo, è un’Organizzazione per la difesa dei diritti umani in Venezuela che non ha mostrato di identificarsi con il governo venezuelano. L’opinione di tale organizzazione (conosciuta attraverso dichiarazioni rilasciate su alcuni mezzi di comunicazione)è che il Disegno di Legge di Amnistia attualmente in discussione nel Parlamento venezuelano non debba includere soggetti che abbiano commesso gravi violazioni dei diritti umani o risultino indagati direttamente per omicidi, anche quando gli stessi siano stati commessi in occasione di proteste o per scopi politici.
13. Occorre notare che questo Disegno, o eventualmente, questa Legge di Amnistia discussa, approvata o da approvare nel Parlamento venezuelano può lasciare in libertà centinaia di persone che hanno commesso alcuni o diversi dei reati anteriormente segnalati in un arco di tempo di circa 17 anni, ovviando inoltre le altre amnistie legislative che hanno perdonato sia reati politici sia reati commessi attraverso atti o fatti politici di attivisti e/o dirigenti politici.
10. D’altra parte, non può esistere amnistia per favorire l’impunità di omicidi, per la corruzione amministrativa commessa da funzionari pubblici o per fatti collegati a reati che riguardano droga e narcotraffico, esclusi dall’amnistia in virtù dell’Art. 271 della Costituzione.
11. Il parlamento venezuelano promuove l’amnistia attraverso l’elemento della “riconciliazione nazionale”. Leggendo il testo, tuttavia, incappiamo in più di cinquanta tipi di reati connessi o derivanti a truffe immobiliari, sabotaggio elettrico, accaparramento e speculazione di alimenti, medicine, vendita di prodotti scaduti, uso di armi da fuoco ed esplosivi, omicidi, reati per droga, danni al trasporto pubblico e alla proprietà privata, blocco di strade, vie, autostrade, finanziamento al terrorismo, reati che sono contrari ad una vera "riconciliazione nazionale"
12. Prova di questo, è un’Organizzazione per la difesa dei diritti umani in Venezuela che non ha mostrato di identificarsi con il governo venezuelano. L’opinione di tale organizzazione (conosciuta attraverso dichiarazioni rilasciate su alcuni mezzi di comunicazione)è che il Disegno di Legge di Amnistia attualmente in discussione nel Parlamento venezuelano non debba includere soggetti che abbiano commesso gravi violazioni dei diritti umani o risultino indagati direttamente per omicidi, anche quando gli stessi siano stati commessi in occasione di proteste o per scopi politici.
13. Occorre notare che questo Disegno, o eventualmente, questa Legge di Amnistia discussa, approvata o da approvare nel Parlamento venezuelano può lasciare in libertà centinaia di persone che hanno commesso alcuni o diversi dei reati anteriormente segnalati in un arco di tempo di circa 17 anni, ovviando inoltre le altre amnistie legislative che hanno perdonato sia reati politici sia reati commessi attraverso atti o fatti politici di attivisti e/o dirigenti politici.
Julián
Isaías Rodríguez Díaz
EL
PROYECTO DE LEY DE AMNISTIA DEL
PARLAMENTO VENEZOLANO
1. La amnistía etimológicamente tiene que ver con la amnesia, con el olvido. En materia de delitos laamnistía es una forma de olvidarlos a través de un perdón colectivo. La amnistía es un acto esencialmente político y compete al Poder Legislativo (Art. 187, numeral 5 de la Constitución de la República Bolivariana de Venezuela y Art. 104 del Código Penal venezolano)
2. La amnistía deroga de manera retroactiva las normas penales para un período de tiempo determinado. En consecuencia: a) extingue la acción y la responsabilidad penal en todos sus efectos durante ese lapso de tiempo b) hace cesar las condenas y sus efectos penales c) no se tienen en cuenta dichas condenas para la reincidencia penal y lo único que no suspende es la responsabilidad civil en la que hayan incurrido los autores del delito.
3. En Venezuela el actual Proyecto de Ley de Amnistía debe forzosamente considerar dos leyes previas de Amnistía que se promulgaron en los últimos 16 años. Nos referimos a la ley de Amnistíadel 17 de abril de 2000 y el Decreto Ley de Amnistía de diciembre de 2007
4. La ley de amnistía del año 200 protegió a las personas "procesadas, condenadas o perseguidos por cometer, con motivaciones políticas, delitos políticos o conexos con todos delitos de carácter políticos cometidos al 31.12. 1992 y el Decreto Ley de Amnistía de 2007 con el cual se perdonaron los hechos delictivos del golpe de estado de 2002 y los que tuvieron su origen en el marco del paro petrolero del mismo año, más todos los ocurridos hasta el 02 de diciembre de 2007.
5. En este sentido el primer error del Proyecto de Ley de amnistía del actual Parlamento venezolano es que retrotrae sus efectos al año 2000. Si amnistía significa olvidarse de los hechos cometidos mal puede haber perdón sin que antes no haya existido un reconocimiento público de los hechos delictivos en los cuales se incurrió.
6. Precisamente, por ser un acto de carácter político y de perdón público, en todo proceso destinado a crear una Ley de Amnistía es necesariamente obligado promover un debate sobre la impunidad que dichas leyes llevan implícito. De no haber este debate pudiera ocurrir lo que ha sucedido con a) la Ley de Amnistía en España (1977) b) La Ley de Amnistía de Chile (1978) que después de 38 años la Corte IDH considera violatoria de la Convención Americana sobre DDHH y c) Las leyes de Punto Final de1986 y de Obediencia Debida de1987 que fueron derogadas en Argentina.
7. Desde la perspectiva de los DDHH las leyes de amnistía se consideran como "instrumentos que obstaculizan el juzgamiento y propician la impunidad". Ello, paradójicamente, contraría el propósito que políticamente alienta y anima toda propuesta de amnistía. La amnistía no debe nunca ser instrumentada por intereses que no sean los propios de esta institución. Tales intereses podrían generar la impunidad de delitos que pudieran contradecir la naturaleza propia de la amnistía.
8. En estos tiempos, cuando el hampa común se mezcla con actos y hechos políticos, y muchos dirigentes políticos pretenden hacer desaparecer sus hechos de corrupción haciendo uso ilegítimo de algunas instituciones, es necesario estar alerta frente a amnistías que pueden no reunir los requisitos o peor aún incorporar a ellas delitos que no son propios de su naturaleza.
9. En efecto, no pueden ser objeto de amnistía los crímenes de guerra, los delitos de lesa humanidad, los delitos que expresan graves violaciones a los derechos humanos. En el caso venezolano estos están expresamente exceptuados de amnistía y de indulto por el artículo 29 de la Constitución venezolana.
10. Por otra parte, no puede haber amnistía para procurar la impunidad de homicidios, corrupción administrativa cometida por funcionario público, ni sobre delitos que tengan conexión con hechos donde estén implicadas las drogas o el narcotráfico. También están excluidos por la Constitución venezolana en su Art. 271.
11. El parlamento venezolano la sustenta en la figura de la “reconciliación nacional”. Al leerla, sin embargo, encontramos más de cincuenta tipos de delitos vinculados o emanados de estafas inmobiliarias, sabotaje eléctrico, acaparamiento y especulación de alimentos, medicamentos, venta de productos vencidos, uso de armas de fuego, explosivos, homicidios, delitos de drogas, destrucción de transporte público, daños a la propiedad privada, bloqueo de caminos, calles, auto estradas, financiamiento al terrorismo que contratarías con una verdadera "reconciliación nacional"
12. Provea es una Organización para la defensa de los derechos humanos en Venezuela que no ha dado muestras de identificarse con el gobierno venezolano. Su opinión (la que se conoce a través de declaraciones a los medios de comunicación) es que el Proyecto de Key de Amnistía que actualmente discute el parlamento venezolano no debe abarcar a personas que hayan cometido graves violaciones a los derechos humanos o estén investigadas directamente por homicidios aun cuando los mismos se hayan cometido en el marco de protestas o por motivaciones políticas.
13. Hay que hacer notar que este Proyecto o eventualmente Ley de Amnistía discutido y aprobado o por aprobar por el Parlamento Venezolano puede dejar libres a cientos de personas que han cometido algunos o varios de los delitos anteriormente enunciados durante un período de por lo menos 17 años obviando por lo demás las otras amnistías legislativas que perdonaron bien delitos políticos, bien delitos cometidos en actos políticos o a través de hechos políticos o por activistas y/o dirigentes políticos.
1. La amnistía etimológicamente tiene que ver con la amnesia, con el olvido. En materia de delitos laamnistía es una forma de olvidarlos a través de un perdón colectivo. La amnistía es un acto esencialmente político y compete al Poder Legislativo (Art. 187, numeral 5 de la Constitución de la República Bolivariana de Venezuela y Art. 104 del Código Penal venezolano)
2. La amnistía deroga de manera retroactiva las normas penales para un período de tiempo determinado. En consecuencia: a) extingue la acción y la responsabilidad penal en todos sus efectos durante ese lapso de tiempo b) hace cesar las condenas y sus efectos penales c) no se tienen en cuenta dichas condenas para la reincidencia penal y lo único que no suspende es la responsabilidad civil en la que hayan incurrido los autores del delito.
3. En Venezuela el actual Proyecto de Ley de Amnistía debe forzosamente considerar dos leyes previas de Amnistía que se promulgaron en los últimos 16 años. Nos referimos a la ley de Amnistíadel 17 de abril de 2000 y el Decreto Ley de Amnistía de diciembre de 2007
4. La ley de amnistía del año 200 protegió a las personas "procesadas, condenadas o perseguidos por cometer, con motivaciones políticas, delitos políticos o conexos con todos delitos de carácter políticos cometidos al 31.12. 1992 y el Decreto Ley de Amnistía de 2007 con el cual se perdonaron los hechos delictivos del golpe de estado de 2002 y los que tuvieron su origen en el marco del paro petrolero del mismo año, más todos los ocurridos hasta el 02 de diciembre de 2007.
5. En este sentido el primer error del Proyecto de Ley de amnistía del actual Parlamento venezolano es que retrotrae sus efectos al año 2000. Si amnistía significa olvidarse de los hechos cometidos mal puede haber perdón sin que antes no haya existido un reconocimiento público de los hechos delictivos en los cuales se incurrió.
6. Precisamente, por ser un acto de carácter político y de perdón público, en todo proceso destinado a crear una Ley de Amnistía es necesariamente obligado promover un debate sobre la impunidad que dichas leyes llevan implícito. De no haber este debate pudiera ocurrir lo que ha sucedido con a) la Ley de Amnistía en España (1977) b) La Ley de Amnistía de Chile (1978) que después de 38 años la Corte IDH considera violatoria de la Convención Americana sobre DDHH y c) Las leyes de Punto Final de1986 y de Obediencia Debida de1987 que fueron derogadas en Argentina.
7. Desde la perspectiva de los DDHH las leyes de amnistía se consideran como "instrumentos que obstaculizan el juzgamiento y propician la impunidad". Ello, paradójicamente, contraría el propósito que políticamente alienta y anima toda propuesta de amnistía. La amnistía no debe nunca ser instrumentada por intereses que no sean los propios de esta institución. Tales intereses podrían generar la impunidad de delitos que pudieran contradecir la naturaleza propia de la amnistía.
8. En estos tiempos, cuando el hampa común se mezcla con actos y hechos políticos, y muchos dirigentes políticos pretenden hacer desaparecer sus hechos de corrupción haciendo uso ilegítimo de algunas instituciones, es necesario estar alerta frente a amnistías que pueden no reunir los requisitos o peor aún incorporar a ellas delitos que no son propios de su naturaleza.
9. En efecto, no pueden ser objeto de amnistía los crímenes de guerra, los delitos de lesa humanidad, los delitos que expresan graves violaciones a los derechos humanos. En el caso venezolano estos están expresamente exceptuados de amnistía y de indulto por el artículo 29 de la Constitución venezolana.
10. Por otra parte, no puede haber amnistía para procurar la impunidad de homicidios, corrupción administrativa cometida por funcionario público, ni sobre delitos que tengan conexión con hechos donde estén implicadas las drogas o el narcotráfico. También están excluidos por la Constitución venezolana en su Art. 271.
11. El parlamento venezolano la sustenta en la figura de la “reconciliación nacional”. Al leerla, sin embargo, encontramos más de cincuenta tipos de delitos vinculados o emanados de estafas inmobiliarias, sabotaje eléctrico, acaparamiento y especulación de alimentos, medicamentos, venta de productos vencidos, uso de armas de fuego, explosivos, homicidios, delitos de drogas, destrucción de transporte público, daños a la propiedad privada, bloqueo de caminos, calles, auto estradas, financiamiento al terrorismo que contratarías con una verdadera "reconciliación nacional"
12. Provea es una Organización para la defensa de los derechos humanos en Venezuela que no ha dado muestras de identificarse con el gobierno venezolano. Su opinión (la que se conoce a través de declaraciones a los medios de comunicación) es que el Proyecto de Key de Amnistía que actualmente discute el parlamento venezolano no debe abarcar a personas que hayan cometido graves violaciones a los derechos humanos o estén investigadas directamente por homicidios aun cuando los mismos se hayan cometido en el marco de protestas o por motivaciones políticas.
13. Hay que hacer notar que este Proyecto o eventualmente Ley de Amnistía discutido y aprobado o por aprobar por el Parlamento Venezolano puede dejar libres a cientos de personas que han cometido algunos o varios de los delitos anteriormente enunciados durante un período de por lo menos 17 años obviando por lo demás las otras amnistías legislativas que perdonaron bien delitos políticos, bien delitos cometidos en actos políticos o a través de hechos políticos o por activistas y/o dirigentes políticos.
L'ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA REPUBBLICA
DEL VENEZUELA
Nell’
esercizio dei poteri conferitigli dall'art 187, comma 5, della
Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela.
DECRETA
LEGGE DI AMNISTIA e RICONCILIAZIONE NAZIONALE DELL'OPPOSIZIONE
Capitolo I
Disposizioni generali
Articolo 1.
La
presente Legge si pone l’ obiettivo di gettare le basi per la
riconciliazione nazionale e la pace sociale attraverso l'amnistia dei fatti considerati
crimini, reati o infrazioni segnalati nella presente Legge e nelle altre misure
in essa contemplate.
Articolo 2.
E’ concessa la più ampia amnistia per i fatti
considerati crimini, reati o infrazioni segnalati nella presente Legge,
commessi o che potrebbero essere stati commessi dal 1 ° gennaio 1999 fino
all'entrata in vigore della presente Legge, secondo le condizioni in essa
disposte.
Articolo 3.
Restano esclusi dall’amnistia concessa dalla
presente Legge i crimini di guerra, i crimini di lesa umanità o i crimini
relativi a gravi violazioni dei diritti umani perpetrata da autorità o
funzionari pubblici.
Riguardo alle sentenze di condanna già emesse
per i casi in cui alti funzionari governativi, compresi quelli che svolgono
funzioni politiche, abbiano sostenuto la perpetrazione di crimini di tale
natura, tali eccezioni sono applicabili solo quando il dispositivo della
sentenza corrispondente abbia fatto espresso riferimento alla commissione dei
crimini di cui al paragrafo precedente.
Capitolo II
Dei fatti relativi a manifestazioni, idee, informazioni o
dichiarazioni a scopo politico
Articolo 4.E’ concessa amnistia per i fatti considerati
crimini o reati di seguito elencati, quando siano stati commessi o possano
essere stati commessi in occasione della partecipazione a manifestazioni o
proteste o riunioni svoltesi a scopo politico, o per l’ organizzazione o
convocazione delle stesse; per l'espressione di idee o la diffusione di
informazioni a scopo politico; o per la realizzazione o la promozione di
azioni, proclami, accordi politici o dichiarazioni che si ritenga siano stati
volti a sovvertire l'ordine istituzionale o il governo istituito, accompagnati
o meno da azioni ritenute cospirative. In tali circostanze è concessa amnistia
per i seguenti reati:
a. Istigazione alla
disobbedienza alla Legge, istigazione all'odio e apologia del crimine, di cui
all'articolo 285 del Codice Penale;
b. Istigazione a
delinquere, punibile ai sensi dell'articolo 283 del Codice Penale;
c. Lesioni, di cui agli
articoli 413 e seguenti del Codice Penale, quando non si tratti dei casi che di
lesioni dolose gravi o molto gravi ai sensi degli articoli 414 e 415 del Codice
Penale;
d. Violenza o resistenza
alle autorità, ai sensi degli articoli 215-221 del Codice Penale e
disobbedienza alle autorità, di cui all'articolo 483 del Codice Penale;
e. Diffusione del panico o
mantenimento della paura nella comunità attraverso la divulgazione di
informazioni false di cui all'articolo 296-A del Codice Penale;
f. Complotto,
tipizzato agli articoli 286 - 292 del Codice Penale;
g. Ostacolare strade
pubbliche con l’ obiettivo di favorire il pericolo di un incidente e altri
crimini di cui all'articolo 357 del Codice Penale;
h. Danni ai sistemi di
trasporto, ai servizi pubblici, informatici o di comunicazione, di cui all'articolo
360 del Codice Penale;
i. Distruzione o danneggiamento di strade e opere destinate alla
comunicazione pubblica, ai sensi dell'articolo 362 del Codice Penale;
j. Danni alla proprietà,tipizzati agli articoli 473, 474 e 479 del
Codice Penale;
k. Associazione per
delinquere, di cui all'articolo 37 della Legge Organica contro la Criminalità
Organizzata e il Finanziamento del Terrorismo;
l. Importazione, fabbricazione, possesso, detenzione,
fornitura o occultamento di dispositivi esplosivi o incendiari, di cui agli
articoli 296 e 297 del Codice Penale;
m. Disturbo della quiete pubblica, tipizzata
all'articolo 506 del Codice Penale;
n. Oltraggio a pubblico
ufficiale, nelle sue varie forme, previsto agli articoli 222 - 224 del Codice
Penale;
o. Uso di minori nella
commissione dei crimini punibili ai sensi dell'articolo 264 della Legge
Organica sulla Protezione dei Minori e degli Adolescenti;
p. Incendio e altri reati
di pericolo pubblico, nelle loro varie forme, di cui agli articoli 343, 346,
347, 349, 350, 351, 352, 353, 354 e 356 del Codice Penale;
q. Tradimento alla patria e
altri crimini contro di essa, di cui agli articoli 128, 129, 132, 134, 140, 141
e 163 del Codice Penale;
r. Rivolta
e altri reati ai sensi dell'articolo 143 del Codice Penale;
s. Disubbidienza, rivolta
civile, tradimento alla patria, ribellione militare, istigazione alla rivolta
militare, sommossa, falso allarme, attacco e oltraggio a pubblico ufficiale,
divulgazione di segreti militari, infrazioni al decoro militare, uso improprio
di distintivi e titoli militari, sottrazione di effetti appartenenti alla forza
armata, ai sensi degli articoli 412,486, 464, 476, 481, 497, 500, 501, 502,
550, 565, 566 e 570, rispettivamente, del Codice Organico di Giustizia
Militare;
t. Rifiuto
di servizi legalmente dovuti, punibili ai sensi dell'articolo 238 del Codice
Penale;
u. Occultamento, di cui
agli articoli 254 - 257 del Codice Penale;
v. Porto illecito e uso
improprio di armi da fuoco, ai sensi degli articoli 272 - 277 e 281 del Codice
Penale, o possesso illecito di armi da fuoco, porto illecito di armi da fuoco e
porto di armi da fuoco in luoghi pubblici, ai sensi degli articoli 111, 112 e
113, rispettivamente, della Leggesul Disarmo e il Controllo di Armi e
Munizioni;
w. Danni ad impianti del Sistema Elettrico
Nazionale, di cui all'articolo 107 della Legge Organica sul Servizio Elettrico,
e
x. Altri reati correlati o
che risultino strettamente correlati a quelli anteriormente segnalati.
Articolo 5.
L’amnistia contemplata all’articolo precedente
non si estende ai soggetti responsabili dei reati di omicidio doloso, in una
qualsiasi delle sue forme, o di lesioni gravi. Inoltre non include i reati che
siano stati perpetrati da componenti degli organi di sicurezza dello Stato
durante lo svolgimento di manifestazioni o dimostrazioni, fatto salvo quanto
disposto all'articolo 10 della presente Legge.
Vengono inclusi nella amnistia di cui
all'articolo 4 i casi in cui il Pubblico Ministero, nel corso delle indagini
sui fatti, prima dell'entrata in vigore della presente Legge, abbia intrapreso
un’azione penale senza includere esplicitamente i crimini di omicidio colposo o
di lesioni dolose gravi o molto gravi.
Articolo 6.
Ai fini della presente Legge si intende che uno
scopo politico o movente politico viene perseguito quando le proteste,
manifestazioni o raduni in luoghi pubblici o privati, le idee o informazioni
divulgate,gli accordi o dichiarazioni rilasciati siano diretti a protestare
contro una misura adottata dal governo nazionale o da altre autorità, contro le
omissioni in cui abbiano incorso nello svolgimento delle proprie funzioni,
contro la politica generale sviluppata dall'Esecutivo Nazionale o altro enti
pubblici, o quando abbiano espresso un rifiuto globale del governo nazionale o
richiesto un cambiamento politico.
Articolo 7.
L'amnistia di cui all'articolo 4 della presente
Legge comprende in particolare i crimini o reati ivi menzionati, in tutte le
forme di responsabilità e partecipazione, che si ritiene siano stati commessi
durante gli eventi di seguito segnalati, senza pregiudizio di altrimenti che
non siano espressamente previsti nella presente Legge:
a. Le proteste e le
manifestazioni accadute tra il 2003 e il 2004, in occasione della promozione e
realizzazione del referendum di revoca presidenziale del 2004.
b. Le proteste e le
manifestazioni che hanno avuto luogo presso la sede delle ambasciate di
Colombia e Spagna a Caracas, nel mese di febbraio 2003.
c. Le proteste e le
manifestazioni che hanno avuto luogo nel 2006, in occasione delle elezioni
presidenziali.
d. Le proteste e le
manifestazioni universitarie realizzate nello Stato Merida nel maggio 2006.
e. Le proteste e le
manifestazioni che hanno avuto luogo nel 2007, in occasione della revoca o
mancato rinnovo della concessione per l'uso dello spettro radioelettrico al
canale di televisione Radio Caracas Televisión, e la proposta di riforma
costituzionale sottoposta nello stesso anno a referendum approvativo.
f. Le
proteste e le manifestazioni, così come i conflitti, che si sono conclusi con
la detenzione e il licenziamento di molti lavoratori e impiegati del Distretto
Metropolitano di Caracas nel 2009.
g. La partecipazione,
organizzazione, convocazione, il coordinamento o direzione della manifestazione
contro la Legge Organica sull'Istruzione, svoltasi nella città di Caracas il 22
agosto 2009, o la partecipazione in genere a qualsiasi protesta o
dimostrazione, su tutto il territorio della Repubblica, contro la discussione o
l'approvazione della Legge Organica, nel 2009.
h. Le proteste e le
manifestazioni che hanno avuto luogo di fronte Circuito Giudiziario Penale
dello Stato di Barinas, nel 2011.
i. Le proteste e le manifestazioni che hanno avuto luogo nel 2013, in
occasione delle elezioni presidenziali.
j. Le proteste e le manifestazioni e gli eventi ad esse correlati
accaduti nell’anno 2014, in particolare quelli di seguito indicati:
1 Le proteste che hanno avuto luogo nel mese di
gennaio, nel contesto della celebrazione della "Serie dei Caraibi",
nello Stato Nueva Esparta.
2 Le proteste e manifestazioni iniziate a
partire dal 4 febbraio nello Stato Tachira.
3 Le proteste e le manifestazioni iniziate a
partire dal 5 febbraio nello Stato Merida.
4 La manifestazione realizzata il 12 febbraio
verso la sede della Procura Generale della Repubblica, nel Parco Carabobo, zona
Candelaria, nella città di Caracas, così come la manifestazione e la
concentrazione di persone in quella zona, e nelle zone limitrofe, sia in
termini di studenti, manifestanti e leader politici cui ne viene attribuita
l’organizzazione sia in termini di persone che hanno partecipato alla marcia,
alla manifestazione ed alla concentrazione.
5 Le manifestazioni dei giorni 19 e 20 febbraio,
nei pressi dell'Università Rafael Belloso Chacín (URBE), situata in zona La
Trinidad, città di Maracaibo, Stato Zulia.
6 I fatti accaduti nel mese di marzo relativi
alle manifestazioni di quel periodo, per i quali siano stati indagati,
processati o sottoposti a qualsiasi procedimento membri del personale militare
o civili, o siano stati imputati, accusati o condannati per il presunto legame
con il possesso e il traffico di armi ed esplosivi.
7 Le manifestazioni avvenute il 21 marzo 2014,
lungo la Avenida Bolivar, di fronte al Complesso Fieristico di Maracay, Stato
Aragua.
8 I fatti legati alle riunioni svoltesi presso
la sede del Ministero del Potere Popolare per la Difesa, nella città di
Caracas, e nella città di Maracay – Stato Aragua, durante il mese di marzo.
9 La manifestazione avvenuta nel mese di aprile
a Caracas, presso lo svincolo di Santa Fe.
10 I fatti accaduti nel mese di aprile, legati
alla presunta consegna di denaro per il finanziamento di proteste e
manifestazioni che si sarebbero svolte a Caracas, nelle zone di Santa Fe,
Prados del Este e Altamira.
11 Le manifestazioni avvenute nel mese di maggio
nella città di Maracaibo – Stato Zulia, nella Plaza "Astolfo Romero"
e nelle sue adiacenze.
12. Le manifestazioni e le proteste avvenute dal
mese di gennaio fino aa tutto il giorno 31 dicembre, nello Stato
Carabobo.
13 I fatti accaduti nei mesi di febbraio, marzo,
aprile, maggio e giugno legati alle proteste nella città di San Felipe, nello
Stato Yaracuy.
14 I fatti relativi alle manifestazioni del 4
aprile presso l’ Urbanizzazione Montalban di Caracas.
15 I fatti relativi a presunte riunioni svoltesi
nel mese di aprile nella Plaza Altamira e nelle sue adiacenze, presso il
Municipio Chacao di Caracas, in cui diversi cittadini avrebbero discusso la
realizzazione di azioni volte a sovvertire l'ordine pubblico.
16 La convocazione e la realizzazione, nei mesi
di febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno di mobilitazioni di studenti e
società civile, nel Municipio Chacao di Caracas.
17 I fatti all’ origine o che sono stati usati
per giustificare le incursioni realizzate nel Comune di Chacao-Stato Miranda,
durante le quali sarebbero stati sequestrati materiali e denaro presuntamente
serviti a finanziare le proteste.
18 I fatti accaduti l’ 11 giugno in prossimità
della Quattordicesima Brigata Corazzata dell'Esercito Bolivariano del
Venezuela, ubicata tra l’ Avenida Los Leonese l’ Avenida Venezuela, nella città
di Barquisimeto, Stato Lara.
19 I fatti accaduti il 12 settembre in
prossimità dell’ Avenida de Bracamonte, nella città di Barquisimeto, Stato
Lara.
20 I fatti all’ origine o che sono stati usati
per giustificare l’incursione residenziale e l'arresto di numerosi cittadini
nel complesso residenziale Sebucán della città di Caracas, nel mese di maggio.
21 Le dichiarazioni rilasciate pubblicamente nei
mesi di febbraio e marzo nello Stato Tachira, nel contesto delle proteste e
delle manifestazioni in corso in quello Stato, per esprimere critiche al regime
politico o alle autorità costituite, o il rifiuto delle sue politiche,
considerate dalle autorità di procedura penale come presunti atti di
disconoscimento del governo.
22 I fatti relativi ai presunti documenti di
identità degli stranieri di partecipare alle proteste e manifestazioni in stato
di Tachira.
23 I fatti all’ origine o che sono stati usati
per giustificare gli arresti di massa e lo smantellamento degli accampamenti di
cittadini installati in tutto il paese,durante il mese di maggio.
Articolo 8
É concessa amnistia per i fatti considerati
reati di diffamazione o ingiuria, in qualsiasi forma, ai sensi degli articoli
442-445 del Codice Penale, e a quelli considerati come reati di offesa al
Presidente della Repubblica o ad altri funzionari pubblici, ai sensi degli
articoli 147 e 148 del Codice Penale, che siano stati commessi o possano essere
stati commessi da qualsiasi cittadino, che si tratti di dirigenti politici,
giornalisti, direttori o editori di mezzi di comunicazione o membri dei loro
consigli direttivi, case editrici o redazioni, o di qualsiasi altra
persona,quando le espressioni considerate diffamatorie, ingiuriose od offensive
siano state manifestate nel contesto di critiche alle autorità o ai funzionari
di qualsiasi potere statale, o della diffusione o riproduzione di
informazioni relative a condotte punibili presumibilmente perpetrate da essi.
Articolo 9.
La presente amnistía
include anche i reati segnalati nella presente Legge quando si ritenga siano
stati commessi attraverso la diffusione di immagini, messaggi o
espressioni per mezzo delle reti social o qualsiasi altro mezzo di
divulgazione.
Articolo 10.- E’ concessa amnistia per i crimini o
reati, anche diversi rispetto a quelli contemplati all’Articolo 4 della
presente Legge, vincolati ai fatti contrari alla pace e all’ordine pubblico,
accaduti tra il giorno 11 e 14 aprile del 2002, qualora tali crimini
o reati non siano stati
coperti dal Decreto con rango, valore e forza di
Legge Speciale sull’Amnistia , pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
straordinaria N° 5870 del 31 dicembre 2007.
Articolo 11.
E’ concessa amnistia per i crimini o delitti,
anche diversi rispetto a quelli contemplati all’ articolo 4 della presente
Legge, commessi o che potrebbero essere stati commessi in occasione dello
sciopero nazionale e petrolifero dichiarati o e messo in atto dalla fine del
2002 fino ai primi mesi 2003, qualora tali crimini o reati non siano stati
coperti dal Decreto con rango, valore e forza di
Legge Speciale sulla Amnistia , pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
straordinaria N° 5870 del 31 dicembre 2007.
Articolo 12.
E’ concessa amnistia per
i fatti relativi alle
dichiarazioni rilasciate
da alcuni dirigenti politici il 23
gennaio 2014 e i giorni
seguenti,attraverso alcuni mezzi
di comunicazione e reti
sociali, nel contesto della proposta
chiamata "La Salida
" .
Articolo 13.
E’ concessa amnistia per i fatti relativi all'
"Accordo Nazionale per la Transizione " firmato da diversi dirigenti
politici il giorno 11 febbraio 2015, con l’appello pubblico a
firmarlo e sostenerlo.
Articolo 14.
E’ concessa amnistia per
i fatti considerati
non rispettosi del
mandato costituzionale di cui all’ articolo
31 della Legge Organica
sulla Protezione dei Diritti e delle
Garanzie Costituzionali,
quando i fatti corrispondenti siano
collegati agli scopi o
alle circostanze di cui all’Articolo 6
della presente legge .
Articolo 15.
E’ concessa amnistia per i fatti considerati
terrorismo individuale ai sensi dell’Articolo 52 della Legge Organica contro la
Criminalità Organizzata e il Finanziamento del Terrorismo, commessi nel corso
del 2014, connessi alla pianificazione degli atti finalizzati all’evasione o
fuga di soggetti privati della libertà per i supposti segnalati nella presente
Legge di Amnistia, sempre che non sia stata violata la vita o l’integrità
fisica delle persone.
E’ concessa inoltre amnistia per i fatti
considerati reati ai sensi dell’Articolo 52 della Legge Organica
contro la Criminalità Organizzata e il Finanziamento del Terrorismo, quando le
azioni presuntamente punibili siano state realizzate in occasione delle
proteste o delle manifestazioni occorse nel 2014,sempre che non sia stata
violata la vita o l’integrità fisica delle persone.
Capitolo III
Dei fatti relativi ai processi o sentenze penali
che abbiano minato la fiducia nella amministrazione imparziale della giustizia
Articolo 16.
Oltre ai fatti punibili previsti al Capitolo
anteriore, è concessa amnistía per i reati previsti dal Codice Penale e dal
Decreto con rango, valore e forza di Legge di Riforma della Legge contro la
Corruzione, e altre leggi in materia penale, nel caso in cui il procedimento
penale contro il presunto responsabile si sia prodotto in circostanze che
abbiano minato la fiducia nella amministrazione imparziale della giustizia.
Resta inteso che la fiducia nella amministrazione imparziale della giustizia
viene minata quando un funzionario di qualsiasi organo del Potere Pubblico
viene imputato o accusato penalmente per via di una decisione adottata in
adempimento delle sue funzioni, a seguito di una dichiarazione, esortazione o
richiesta realizzata pubblicamente da parte di qualche alta carica degli organi
di rango costituzionale con funzioni politiche, in cui si renda necessaria la
detenzione o condanna del funzionario.
Restano esclusi dalla amnistia prevista in
questo articolo i reati di omicidio doloso, in qualsiasi sua forma; lesioni
dolose gravi o molto gravi; la violenza; i reati contro la libertà, integrità e
l’incolumità sessuale di bambini, bambine e adolescenti; se questo; traffico di
droga in quantità superiore; peculato, tipizzato agli Articoli 54 - 56 del
Decreto con rango, valore e forza di Legge di Riforma della Legge contro la
Corruzione, e Corruzione, tipizzato agli Articoli 63 - 65 del medesimo Decreto
Legge, sempre quando l’accusa o condanna corrispondente sia riferita all’effettivo
ottenimento di un beneficio economico per il soggetto accusato o condannato.
Articolo 17.- Oltre ai reati previsti al Capitolo
anteriore, è concessa l’amnistia per i reati previsti dal Codice Penale e dal
Decreto con rango, valore e forza di Legge di Riforma della Legge contro la
Corruzione, e altre leggi in materia penale, quando l’accusa contro un Deputato
dell’Assemblea Nazionale, come presunto responsabile di reato o infrazione,si
sia prodotta in circostanze che abbiano minato la fiducia nella amministrazione
imparziale della giustizia.
Ai fini della presente
disposizione, resta inteso che non
vi sia stata
amministrazione imparziale della giustizia quando le indagini o
procedimenti penali nei confronti di un Deputato sono state avviati o
riattivati dopo il 26 settembre 2010 , su richiesta delle autorità
direttive o di qualsiasi comitato dell'Assemblea Nazionale, o
della maggioranza di governo di tale organo deliberante, sempre che
ciò abbia portato alla revoca della sua immunità,al suo allontanamento
forzato dell'Assemblea Nazionale e dall'inabilitazione politica, senza che
sia stata dettata una sentenza di condanna in primo grado entro il 31
dicembre 2015.
La fiducia nella
amministrazione imparziale della giustizia
si considera minata
quando un Deputato, alle condizioni segnalate, abbia dovuto rinunciare al
suo seggio per evitare la revoca dell’ immunità e le altre conseguenze
menzionate, o quando il processo penale abbia sofferto
un’alterazione in pregiudizio dell’imputato o accusato, attraverso
l’annullamento
del giudizio o altre
misure simili, a seguito della sua nomina a Deputato come risultato delle
elezioni parlamentari del 26 settembre 2010, senza che sia stata dettata una
sentenza di condanna in primo grado entro il 31 dicembre 2015.In questi casi
vigono le medesime eccezioni stabilite all’articolo anteriore.
Articolo 18.
Oltre ai reati previsti al Capitolo anteriore,
viene concessa inoltre amnistía per i reati previsti nel Codice Penale nel
Decreto con rango, valore e forza di Legge di Riforma della Legge contro la
Corruzione, e altre leggi in materia penale,quando il procedimento penale
contro un dirigente politico dell’opposizione o contro soggetti che abbiano
mantenuto posizioni critiche verso il governo nazionale, si sia prodotto in
circostanze che abbiano minato la fiducia nella amministrazione imparziale
della giustizia, in virtù dell’applicazione discriminatoria delle norme penali
processuali o sostantive.
Ai fini della presente disposizione, resta
inteso che si verifica discriminazione nella applicazione della legge penale
quando l’indagine o il processo penale si siano prolungati per un tempo
eccessivo o ingiustificatamente lungo, senza che sia stata dettata una sentenza
di condanna definitiva, o quando per via altri fattori o circostanze si può
concludere che vi sia stata discriminazione durante il processo penale o a
causa della condanna.
In questi casi vigono le medesime eccezioni
stabilite all’articolo 16 della presente Legge.
Articolo 19.
Viene concessa aministia per i fatti accaduti a
partire dal 2011 fino all’entrata in vigore della presente Legge di Amnistia,
che abbiano originato l’indagine, processo, detenzione o condanna di dirigente,
impiegati o rappresentati delle imprese di produzione, commercializzazione o
distribuzione di medicine, alimenti o bibite, beni considerati di prima
necessità, o altri beni simili, estendendosi inoltre ad altre persone fisiche,
nel caso in cui l’accusa si sia prodotta in circostanze che abbiano minato la
fiducia nell’amministrazione imparziale della giustizia.
Agli effetti della presente disposizione, resta
inteso che non vi sia stata un’amministrazione imparziale della giustizia
quando l’indagine o il processo penale siano stati avviati a seguito di una dichiarazione,
esortazione o richiesta effettuata pubblicamente da qualche alta autorità degli
organi costituzionali con funzioni politiche, in cui si renda necessaria la
detenzione, incarcerazione o condanna di un soggetto ritenuto presunto
responsabile dei reati di speculazione, boicottaggio, alterazione fraudolenta,
condizionamento delle vendite,vendita di alimenti scaduti e accaparramento,
previsti nella Legge Organica sul Giusto Prezzo o nelle rispettive leggi
vigenti al momento dell’occorrenza dei fatti.
Articolo 20.-E’ concessa amnistia per il reato di
finanziamento al terrorismo, previsto all’articolo 53 della Legge
Organica contro la Criminalità Organizzata e il Finanziamento al Terrorismo,
nel caso in cui l’indagine o il procedimento penale siano stati
avviati a seguito di una dichiarazione, esortazione o richiesta effettuata
pubblicamente da qualche alta autorità degli organi costituzionali con funzioni
politiche, in cui si renda necessaria la detenzione, incarcerazione o condanna
di un soggetto, sempre quando a causa dei fatti considerati reati non sia stata
vulnerata la vita o integrità fisica delle persone.
Articolo 21.
Ai fini della verifica
della sussistenza delle
circostanze che minano
la fiducia nell’amministrazione imparziale della giustizia o che, in
particolare, rappresentino una discriminazione nell'applicazione del diritto
penale, il giudice competente deve tenere in particolare considerazione in
fatto che l'imputato, giudicato
o condannato sia stato
escluso dalla lista o dalle banche dati delle persone ricercate dalla
Organizzazione internazionale della Polizia Criminale (INTERPOL), o che la
Commissione
o la Corte
Interamericana dei Diritti Umani, il Comitato per i Diritti Umani previsto
dal Patto internazionale sui Diritti Civili e Politici, o i Comitati, le
Commissioni, Relatori speciali o
Gruppi di lavoro del
sistema delle Nazioni Unite abbiano dichiarato la violazione dei diritti
dell’imputato, processato o condannato durante lo sviluppo del processo
penale corrispondente o che il presunto responsabile sia stato costretto a lasciare il
territorio della Repubblica Bolivariana del Venezuela e abbia ottenuto
asilo o lo status di rifugiato in un altro paese.
Capitolo IV
Altri reaticompresi nell’Aministia.
Articolo 22.
É concessa amnistia per i reati punibili previsti
nel Codice Penale,nel Decreto con Rango, valore e forza di Legge di Riforma
della Legge contro la corruzione o la legislazione ad essa anteriore, nella
Legge Organica contro la Criminalità Organizzata e il Finanziamento del
Terrorismo o nelle altre leggi in materia penale, nel caso in cui nel
procedimento penale di dirigenti politici dell’ opposizione, funzionari
pubblici o altre persone presuntamente responsabili, che abbiano o meno
mantenuto posizioni critiche verso il governo nazionale, si siano verificati
uno o più dei seguenti presupposti:
a. Quando le indagini o i
processi penali siano stati avviati, riaperti o ripresi a seguito di una
dichiarazione, un appello o un richiesta, resi pubblicamente dal Presidente
della Repubblica o da altra alta autorità degli organismi di rango
costituzionale con funzioni politiche, in cui sia stata esatta,richiesta, o
imposta la detenzione o condanna di un dirigente politico di opposizione o di
altri soggetti che abbiano mantenuto posizioni critiche nei confronti del
governo nazionale, comprese quelle già indagati o imputate.
b. Quando i presunti
arricchimenti illeciti che hanno dato origine alla imputazione o alla accusa
con fini di procedimento penale contro il dissenso politico, abbiano avuto come
supporto l'incostituzionale procedura di verifica patrimoniale da parte del
Controllore Generale della Repubblica.
c. Quando l'indagine sia
stata avviata in esercizio delle funzioni di rappresentanza indigena, sindacale,
lavorativa o professionale.
Articolo 23.
É concessa amnistia per i fatti accaduti a
partire dal 2010, che hanno dato origine alle indagini, alla denuncia,
all’accusa, all'arresto, al processo o alla condanna, o qualsiasi altra forma
di procedimento contro cittadini civili o militari, per la presunta commissione
dei reati di divulgazione di segreti politici o militari, o di altri reati
punibili contro la sicurezza e l'indipendenza della Nazione, previsti nel
Codice Penale e nel Codice Organico di Giustizia militare.
Articolo 24.
É concessa amnistia per i reati di furto di
effetti e di beni di proprietà delle Forze Armate Nazionali, abuso di potere e
infrazioni al decoro militare, quando il procedimento penale contro il presunto
responsabile sia stato sviluppato in violazione della garanzia del giudice
naturale.
Ai fini di tale disposizione, resta inteso che
la garanzia del giudice naturale viene violata nel caso in cui
civili, compresi soldati in pensione, siano stati perseguiti o condannati dalla
giurisdizione militare.
Articolo 25.
É concessa amnistia per i fatti accaduti nel
2010, in relazione alla presunta pianificazione, nello Stato Tachira, di azioni
di sabotaggio o atti presuntamente violenti contro le elezioni parlamentari del
26 settembre.
Articolo 26.
É concessa amnistia per i fatti accaduti
il 28 novembre 2008, che hanno portato all’avvio di procedimenti
penali contro diversi cittadini nella città di San Felipe, Stato Yaracuy, in
occasione delle elezioni comunali tenutesi.
Articolo 27.
É concessa amnistia per i
fatti,considerati cospirativi o contrari al potere legittimamente
costituito,prodotto di riunioni tenute nel 2010, dentro e fuori dal territorio
della Repubblica, con il presunto obiettivo di rovesciare il governo nazionale,
in particolare i fatti vincolati alla riunione denominata "Fiesta
Mexicana".
Articolo 28.
É concessa amnistia per i fatti, o altre
infrazioni, considerati punibili commessi o presuntamente commessi da avvocati,
attivisti o difensori dei diritti umani per la difesa, la rappresentazione,
l’assistenza e il sostegno che abbiano fornito ai beneficiari della presente
Legge di Amnistia durante i processi o procedimenti corrispondenti.
Articolo 29.
É concessa amnistia per i reati di
evasione e fuga dal carcere, ai sensi degli articoli 258 e 259 del Codice
Penale, in relazione a processate o condannate per aver commesso uno dei reati
previsti nella presente Legge.
Articolo 30.
É concessa l'amnistia per i fatti
considerati reato di traffico di stupefacenti di minore quantità, di cui agli
articoli 149, parte seconda, e 151, parte prima, della Legge Organica sugli
Stupefacenti, quando la presunta commissione degli stessi sia stata prodotta in
accampamenti o qualsiasi tipo di riunione di manifestanti che abbiano
congregato con alcune delle finalità di cui all'articolo 6 della presente
Legge.
Articolo 31.
É concessa l'amnistia per i fatti
presuntamente costitutivi di frode, truffa e usura legate ad attività private
di costruzione di abitazioni, ove si sia verificata un’azione sproporzionata
degli organi amministrativi competenti per la tutela delle persone nell'accesso
a beni e servizi, e il Pubblico Ministero e gli organi giurisdizionali abbiano
compiuto, in violazione della presunzione di innocenza,atti di
persecuzione e disposto misure di coercizione personale o restrizione della
libertà che non siano collegate alla collaborazione degli imputati nello
sviluppo delle indagini o del processo.
Articolo 32.
Sono beneficiari della presente Legge i soggetti
che siano stati oggetto di indagine, denuncia, accusa o condanna per uno
qualsiasi dei fatti di cui agli articoli precedenti, ove il processo avviato a
tale effetto si sia basato o abbia considerato la testimonianza o i rapporti
forniti da soggetti la cui identità non sia stata espressamente accreditata o
le prove ottenute attraverso la registrazione, l'intercettazione o la
divulgazione di comunicazioni private, senza previa autorizzazione giudiziaria,
se sia stata creata una giurisdizione speciale per la conoscenza dei fatti o
siano esistite altre gravi violazioni del giusto processo o atti di
persecuzione per motivi politici formalmente riconosciuti da qualsiasi organo
del sistema di giustizia o attraverso fatti di comunicazione pubblici e noti.
Capitolo V
Illeciti disciplinari o amministrativi compresi nella amnistia
Articolo 33.
L'amnistia decretata dalla presente Legge si
estende agli illeciti disciplinari presumibilmente commessi da giudici, pubblici
ministeri e altri nell’ esercizio delle loro funzioni, quando nel procedimento
corrispondente, o nell'imposizione della sanzione, concorrano circostanze che
abbiano minato la fiducia nella applicazione della normativa disciplinare
giudiziaria o relativa ai funzionari pubblici, come ad esempio il collegamento
della sanzione del funzionario con i casi che possiedono una connotazione
politica o l’espressione di idee, da parte di un funzionario, contrarie alla
posizione o agli interessi ufficiali.
Articolo 34.
Ai fini della verifica della sussistenza delle
circostanze che abbiano minato la fiducia nella applicazione della normativa
disciplinare giudiziaria o relativa ai funzionari pubblici, l'autorità
giudiziaria competente dovrà tenere in particolare considerazione la
possibilità che la Commissione o la Corte inter-americana dei diritti umani, il
Comitato per i diritti umani previsto nel Patto Internazionale sui Diritti
Civili e Politici, o i comitati, le commissioni, I relatori speciali o gruppi
di lavoro del sistema delle Nazioni Unite abbiano dichiarato la violazione di
un diritto in occasione del provvedimento disciplinare corrispondente.
Articolo 35.
L'amnistia decretata dalla presente Legge si
estende ai seguenti illeciti amministrativi:
a. Gli atti, fatti od
omissioni relative alla gestione finanziaria del settore pubblico, verificatesi
tra gli anni 1999 e 2015, in cui non si siano verificati la ricezione, il
sequestro o il furto di beni o fondi di pubblici a beneficio privato e che, nei
propri termini costitutivi, coincidano o possano coincidere con i presunti
generatori di responsabilità amministrativa ai sensi dell'articolo 91 della
Legge Organica sul Controllo Generale della Repubblica e sul Sistema Nazionale
di Controllo Fiscale, così come nelle disposizioni che contengono gli stessi
presupposti della Legge Organica sul Controllo Generale della Repubblica del
1995, abrogata.
b. Le omissioni,
inesattezze o violazioni, legate all'obbligo di presentare entro un determinato
periodo la denuncia dei redditi prevista dalla Legge Organica sul Controllo
Generale della Repubblica e sul Sistema Nazionale di Controllo Fiscale, dal
Decreto con rango, valore e forza di Legge di riforma alla Legge contro la
corruzione o nella normativa precedente a tale Decreto, che siano avvenute tra
il 1999 e il 2015 e siano state sanate in caso di non conformità con l'obbligo
di presentare tale dichiarazione.
c. Resta inteso che in caso
di atti, fatti od omissioni di cui ai commi precedenti, le sanzioni pecuniarie
o l’inabilitazione dall'esercizio delle funzioni pubbliche imposte in base alla
Legge Organica sul Controllo Generale della Repubblica e sul Sistema Nazionale
di Controllo Fiscale,in base al Decreto con rango, valore e forza di Legge di
riforma alla Legge contro la corruzione o alla normativa precedente a tale
Decreto, sono nulli a partire dall’ entrata in vigore della presente Legge.
Capitolo VI
Campo di applicazione, effetti e modalità dell’amnistia
Articolo 36.
L'amnistia concessa per mezzo della presente
Legge non è subordinata al fatto che i soggetti considerati autori, istigatori,
collaboratori immediati e complici dei reati si trovino o siano già stati in
giudizio nei procedimenti penali corrispondenti.
Solo nei casi di cui agli articoli 17 e 18 della
presente Legge, l’organo giudiziario di competenza della verifica dell’ ipotesi
di amnistia può tener conto del fatto se l’ imputato o processato sia comparso
in giudizio, al fine di valutare la giustificazione del ritardo nello sviluppo
del processo penale.
Articolo 37.
Gli effetti dell’amnistia concessa per mezzo
della presente Legge si estendono a tutti gli autori, istigatori,
collaboratori immediati e complici dei reati
corrispondenti, siano stati o meno imputati, accusati o condannati.
Articolo 38.
In virtù dell'amnistia concessa per mezzo della
presente Legge vengono estinte a pieno titolo le azioni penali derivanti dalla
commissione dei crimini o reati in essa contemplati, così come le pene imposte e
ancora in corso.
Di conseguenza, cessano le inchieste avviate dal
Pubblico Ministero e dal Procuratore Penale Militare e i processi attualmente
in corso presso i tribunali penali, siano essi ordinari o speciali, inclusi
quelli appartenenti alla giurisdizione militare, esclusivamente riferiti ai
reati di cui alla presente Legge. Allo stesso modo, vengono condonate le pene
principali e accessorie imposte agli autori e complici degli stessi.
Articolo 39.
Nel caso di processi penali in fase
preparatoria, il Pubblico Ministero deve richiedere l’archiviazione del caso
della per estinzione dell'azione penale entro cinque giorni
lavorativi successivi all'entrata in vigore della presente Legge. Il tribunale
competente deve pronunciarsi entro un periodo non superiore a tre giorni
lavorativi a partire dalla richiesta.
Nel caso di processi penali in fase intermedia,
in giudizio, in appello o in cassazione, il tribunale deve procedere,
d'ufficio, entro un periodo non superiore ai tre giorni lavorativi dalla data
di entrata in vigore della presente Legge, a decretare l’archiviazione di tutti
i casi in corso relativi ai fatti cui la presente Legge ha concesso amnistia,
con tutte le conseguenze relative alla estinzione delle misure di coercizione
personale emesse nei processi corrispondenti, compreso il rilascio di coloro
che siano stati detenuti.
Nel caso in cui esista una sentenza di condanna
definitiva, riferita ai crimini compresi nella amnistia, il relativo giudice
dell’esecuzione deve dichiarare l’estinzione della pena attraverso un atto,
entro un periodo non superiore a tre giorni lavorativi dalla data di entrata in
vigore della presente Legge, e deve ordinare l’ immediata piena libertà del
detenuto in questione o il termine della formula alternativa di adempimento della
pena rispetto alla privazione della libertà, ove sussista.
In entrambi i casi di cui sopra, i soggetti
beneficiari della presente Legge, in qualità di indagati, imputati, accusati o
condannati, possono richiedere direttamente al tribunale l’archiviazione del
caso per estinzione dell'azione di penale o, ove sussista, l'estinzione della
pena. Se l'indagato, imputato o accusato non compare in giudizio, o se il
condannato si è sottratto all’adempimento della pena, la richiesta può essere
presentata anche da parte del suo rappresentante legale, coniuge o persona con
cui mantenga una relazione stabile di fatto, o parenti entro il quarto grado di
consanguineità o secondo di affinità.
L’esame della domanda dell’interessato non
esclude la responsabilità del giudice per non aver agito di propria iniziativa
entro il termine stabilito.
Le decisioni adottate dai giudici competenti
sulla verifica delle ipotesi di amnistia possono essere impugnate o appellabili
in cassazione, a seconda dei casi.
Il relativo ricorso in appello non sospende gli
effetti delle sentenze in cui sia stato constatato che l'imputato o condannato
è coperto da amnistia.
Articolo 40
Gli organi amministrativi, giudiziari, militari
o di polizia in possesso di registri o antecedenti relativi ai soggetti
beneficiari della presente Legge,hanno l’obbligo di eliminare dai propri
archivi i registri e gli antecedenti ad esse correlati, in relazione
ai reati o alle infrazioni previsti nella presente Legge. Nel caso in cui le
autorità o i funzionari competenti non realizzino tale operazione in modo
opportuno, l’interessato può esigere la medesima dinanzi all’organo competente,
in virtù dell'articolo 28 della Costituzione, e in seguito dinanzi al tribunale
competente in materia di habeas data, fatte salve le responsabilità in cui tali
organi incorrano per via del ritardo o rifiuto.
Articolo 41.
I funzionari del Potere Giudiziario o del
Pubblico Ministero che incorrano nel ritardo o nella mancata pronuncia
opportuna e motivata, o nel mancato adempimento delle norme stabilite agli
articoli precedenti, sono puniti con pena di reclusione da due a cinque anni.
La stessa pena è applicata agli ufficiali di
polizia, ai membri delle forze di sicurezza dello Stato, ai membri delle Forze
Armate Nazionali e agli agenti del servizio penitenziario che si astengano
dall’immediata esecuzione degli ordini di rilascio emessi dalle autorità
competenti in virtù presente Legge.
Capitolo VII
Altre misure volte a raggiungere la riconciliazione nazionale
Articolo 42.
L'amnistia di cui alla presente Legge si estende
alle infrazioni o reati presuntamente commessi da parte di dipendenti o
lavoratori della Pubblica Amministrazione o Pubblica Amministrazione decentrata
di carattere Nazionale, Statale o Municipale, comprese le imprese statali e le
relative filiali e ulteriori persone giuridiche legate allo Stato del
Venezuela, nel caso in cui il licenziamento, la destituzione o rimozione
corrispondente abbia obbedito a ragioni politiche.
Articolo 43.
Al fine di raggiungere la piena riconciliazione
basata sul rispetto e la tutela dei diritti umani, i tribunali e altri organi
pubblici hanno l’obbligo di garantire un rigoroso adempimento alle sentenze,
misure o decisioni dettate dagli organismi internazionali di tutela
dei diritti umani a partire dall'entrata in vigore della Costituzione della
Repubblica Bolivariana del Venezuela, concernenti gli atti o le omissioni dello
Stato venezuelano che abbiano prodotto una violazione di tali diritti, in
conformità con quanto disposto dai rispettivi trattati, patti o
convenzioni ratificati dallo Stato venezuelano e altri obblighi
internazionali della Repubblica.
Articolo 44.
L'Assemblea Nazionale istituisce una Commissione
speciale per la Riconciliazione, di composizione plurale, con l’obiettivo di
dare seguito all'attuazione della presente Legge,identificare, di concerto con
tutti i settori politici e sociali del paese, i principali ostacoli al
raggiungimento di una più ampia riconciliazione nazionale, stabilire le
misure necessarie per superare tali ostacoli e formulare, in accordo alle
conclusioni ottenute, le relative proposte o raccomandazioni, che saranno
sottoposte all'esame della plenaria dell'Assemblea Nazionale nel relativo
rapporto, secondo i termini stabiliti nel proprio Regolamento Interno e di
Dibattito. La Commissione si impegna a prendere in particolare considerazione
il punto di vista delle organizzazioni non governative in difesa dei diritti
umani, delle organizzazioni delle vittime di violenza in tutte le sue forme, delle
organizzazioni popolari, delle Università e delle chiese, e
inoltre a promuovere, in ciascuno di questi settori sociali,un dibattito sul
tema, i cui risultati siano incorporati nella consultazione pubblica.
Capitolo VIII
Disposizioni finali
Articolo 45.
La presente Legge entra in vigore dalla data
della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Bolivariana
del Venezuela.
Datata, firmata e timbrata nel Palazzo
Legislativo Federale, sede dell'Assemblea Nazionale, a Caracas, il _______
giorno del mese di ______ 2016.
Anno 205 ° dall'Indipendenza e 156 ° dalla
Federazione.
Nessun commento:
Posta un commento