Bruce
Springsteen, quando ancora non si faceva coinvolgere nelle campagne elettorali
dai suoi loschi amici candidati del partito democratico del suo paese, vedi :
Kerry o Obama, era un caposaldo nella aggregazione giovanile e non solo, nei
suoi concerti lui denunciava il malessere della società Statunitense e del
pianeta, Bruce, nel 1987 dopo aver ascoltato il brano di Sting “ They dance
Alone” (canzone che parlava
del Cile e dell'Argentina, delle donne di Plaza de Mayo che
a Buenos Aires ballavano sole perchè i loro uomini erano stati fatti sparire da
un regime fascista sanguinario, fratello di quello di Pinochet che in Cile l’11
settembre 1973 prese il potere con un
Golpe come di consuetudine made in USA, …un 11 settembre molto in anticipo a
quello che oggi ricordano tutti.)…affermò pubblicamente "ho imparato di
più da una canzone di tre minuti di tutto quello che ho imparato a scuola”
Il movimento alta Maremma libertà per i
Cinque eroi Cubani per far conoscere il caso dei Cinque oltre le tradizionali forme di
diffusione, ha inserito come prioritario il coinvolgimento di musicisti Rock,
reggae, ska, hip hop, classica,…è dimostrato che un musicista, un gruppo ,
arrivano
dove altri non possono arrivare, sia cantando una canzone sul tema in
questione, sia parlandone anche per solo uno due minuti, di solito grande o
piccola che sia i musicisti hanno una platea con cui comunicare e far giungere
messaggi.
Nell’alta Maremma combattente, terra di Briganti,
di
Resistenza e con una bella storia Rossa alle spalle per fortuna non ancora cancellata come in altri territori, due
band che hanno un loro circuito, un loro seguito sono diventate solidali alla
causa, per adesso ”Animali domestici group” e “Settima Onda” è già nell’aria
che presto ne arriveranno altre, gli “Animali Domestici” ha inizio estate 2014 hanno scritto il bellissimo testo della
canzone “i cinque” che viene cantato regolarmente nei concerti e presto sarà
anche inciso, la voce del gruppo Gianluca Quaglierini nonché membro del coordinamento Maremmano per i Cinque, è stato oggetto di una bella intervista curata dalla giornalista di Prensa latina Ida Garberi che è stata pubblicata il 18 agosto 2014 in Cubadebate, in un passato recente due formazioni militanti di passaggio in alta
Maremma per concerti “Red Ska” e “Radici nel cemento” ben conosciute in Italia e che sapevano poco nulla sulla storia delle ingiustizie USA contro Antonio ,Gerardo, Ramon, Fernando,Renè, si resero
subito disponibili a sostenere attivamente la Causa, però a queste band dovevano essere vicini le associazioni amiche di Cuba dell’Emilia e di Roma.
By Sandino
Radici nel cemento 2013 Pinetina Riotorto |
Da Cubadebate 18 agosto 2014 testo integrale :
Gianluca Quaglierini: per Cuba, per i Cinque, per la
pace
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere
partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano.
L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò
odio gli indifferenti”.
Antonio Gramsci
Nei miei cammini della
solidarietà, è bello molte volte conoscere persone con cui condividere le
speranze, con cui cercare di costruire un mondo migliore, nel nostro piccolo.
Non mi ricordo quanti anni sono passati dalla prima volta che mi ha contattato,
durante un suo viaggio a Cuba, Maurizio “Sandino” Cerboneschi, però da subito
l’ho sentito come un fratello di lotte. Grazie a lui ed al suo lavoro
instancabile, sono potuta entrare in contatto con altri militanti del
“Movimento Alta Maremma Libertad por los Cinco”, e tra questi con Gianluca
Quaglierini in particolare.
Ho conosciuto Gianluca
qui a Cuba nel novembre del 2013 quando è venuto in viaggio con un gruppo di
solidari internazionalisti, principalmente per partecipare al IX Colloquio
Internazionale per la Libertà dei Cinque ed ho deciso di fargli alcune domande
proprio adesso che con il suo gruppo musicale “Animali Domestici” ha scritto
una canzone per i Cinque cubani.
1) Da dove nasce l’amore
per Cuba?
“L’amore per Cuba è nato
in maniera quasi naturale appena ho cominciato ad interessarmi di politica.
Diritto all’istruzione per tutti, diritto alla sanità per tutti, tutela dei
bambini: quello che stanno distruggendo in Italia, Cuba continua a sostenerlo e
soprattutto a realizzarlo giorno dopo giorno. Mi piacerebbe pensare a Cuba
senza bloqueo, ad una Cuba che possa avere a disposizione i mezzi che hanno
altri paesi: allora la speranza di un mondo migliore si potrebbe davvero
realizzare.
2) Non hai paura che
schierarti a favore di Cuba oggi in Italia sia fuori moda anche nella sinistra?
Io non ritengo
assolutamente fuori moda schierarsi a favore di Cuba oggi, bensì lo ritengo
assolutamente indispensabile e necessario. E questo mi viene ancora più
naturale pensarlo oggi mentre ti rispondo, giorno dell’88° compleanno del
comandante Fidel.
3) Come e dove hai
conosciuto la campagna per i Cinque cubani?
La campagna per la
liberazione dei 5 eroi cubani l’ho conosciuta grazie a Maurizio Cerboneschi, un
vero compagno, un internazionalista a 360°, un militante comunista di
esperienza trentennale. Ne discutevamo durante le riunioni e la questione mi ha
appassionato sempre di più, fino a che nel novembre 2013 ho partecipato al IX
Colloquio Internazionale per la Libertà dei Cinque, che si è tenuto ad Holguin.
E’ stata un’esperienza fantastica. Molti sono stati i momenti in cui anche le
lacrime hanno preso il sopravvento. Sai che ci sono andato in viaggio di nozze?
E’ stato un po’ come riconoscere questa causa anche come una mia battaglia alla
quale ho voluto donare un passaggio fondamentale della mia vita privata. A
marzo poi sono andato a Londra per partecipare all’incontro dell’International
Commission of Inquiry into the Case of the Five. Ho imparato molto anche in
quell’occasione, che affrontava la questione da un punto di vista più tecnico.
4) Come è stato il tuo
viaggio a Cuba? Lo consideri un’esperienza soddisfacente?
Non mi vorrei ripetere,
ma nel mio viaggio a Cuba ho potuto conoscere una realtà di cui avevo solo
sentito parlare. Ho provato a presentarmi con occhio molto critico perché
comunque i commenti che mi erano giunti erano venuti da parte di compagni e
compagne. Quindi, diciamo, un po’ di parte… Ho potuto vedere una realtà dove
una madre non sgrida mai suo figlio, dove i bambini sono felici e sorridenti,
dove il rispetto per la donna è altissimo e soprattutto dove la solidarietà e
l’umanità sono cardini fondanti. Tutte cose che in Italia sono finite, sempre
che mai siano esistite. Quanto sopra mi è capitato di vederlo in tutti i luoghi
che ho visitato: Holguin, Cienfuegos, Trinidad, L’Avana, Artemisa, Santa Clara.
Quindi non era dovuto al luogo in cui mi trovavo ma ad un sistema culturale in
essere. Ho capito che la speranza di un mondo migliore è possibile, è
realizzabile: perché esiste già. Si chiama Cuba.
5) Credi che possa
esistere concretamente il comunismo? Se sì, per te cosa significa questa
parola?
Ovviamente credo che il
Comunismo possa esistere concretamente, anzi la sua esistenza è necessaria e
ritengo sia l’unica alternativa a questo sistema economico fondato sul
capitalismo. Il Comunismo significa giustizia sociale, significa abolire lo
sfruttamento dell’uomo sull’uomo, significa avere tutti, avere il necessario.
6) Ti consideri
comunista?
Mi considero comunista?
Ritengo di sì, perlomeno provo ad applicare i suoi principi nella mia vita
privata e nella mia attività politica: vita privata ed attività politica che,
ti ricordo, affronto in un paese fortemente capitalista.
7) Cosa rappresenta per
te partecipare nel progetto di Rifondazione Comunista?
Credo che Rifondazione
Comunista sia l’unico mezzo aggregante per realizzare ciò in cui credo e per
ottenere un cambiamento nel paese in cui vivo. Sono stati commessi degli errori
negli anni scorsi, errori di cui forse ancora ne stiamo pagando il prezzo. Ma
non ho mai visto un compagno di Rifondazione Comunista arricchirsi con la
politica: semmai è successo il contrario. E gli errori in buona fede li compie
anche una moglie, un marito od un figlio.
8) Cosa fai nella vita?
Io lavoro a Piombino e
mi occupo di logistica e di organizzazione dei trasporti alla S.O.L. (Società
Ossigeno Liquido), un’azienda che produce gas tecnici per industrie ed
ospedali. E’ un’azienda dell’indotto della Lucchini e la situazione ultimamente
non è affatto semplice perché le Acciaierie Lucchini sono state commissariate
in quanto ne è stato decretato il fallimento; tra Lucchini ed indotto lavorano
(lavoravano) quasi 5.000 persone. Anche questo è un regalo del capitalismo:
un’ulteriore dimostrazione che il capitalismo buono non esiste.
soundcheck del pomeriggio 29 agosto, |
9) Come è nato il gruppo
Animali Domestici?
Il gruppo musicale
“Animali Domestici” è nato all’inizio del 2012. Ho sempre avuto questa passione
e dopo aver frequentato un corso di percussioni col maestro senegalese Ismaila
Mbaye ho coinvolto alcuni miei amici. Giulio Passarini (il primo con cui ho
parlato e pensato questo gruppo) alla chitarra elettrica, Patrizio Santi alla
chitarra acustica ed elettrica, il Cacio al basso elettrico, Christian Spinelli
alla batteria ed Egizia Marchetti alla chitarra jazz (quando non ci abbandona
temporaneamente per andare a cercare fortuna per il mondo). Diciamo che ho
realizzato un sogno della mia vita: poter cantare su un palco.
10) Da dove viene
l’esigenza di cantare una canzone sui Cinque?
Un giorno di giugno
2014, sulla spiaggia di Follonica, mi sono trovato a pensare alla causa dei
Cinque ed ho scritto su carta quello che girava nella mia mente e ne ho parlato
subito con Maurizio. Volevo raccontare a più persone possibili la storia di
questi 5 uomini. Il portare questa storia nei luoghi dove suoniamo è un modo
per mettere a conoscenza il maggior numero di persone possibili di ciò che è
accaduto. E nei luoghi dove suoniamo non manca mai la bandiera palestinese.
Permettimi un breve ma quanto mai caloroso messaggio di solidarietà alla
popolazione di Gaza sottoposta a questo sterminio, questo genocidio, questa
pulizia etnica messi in atto dal governo sionista israeliano.
11) Vuoi mandare un
messaggio ai Cinque ed a Cuba?
Questa è la domanda più
difficile che potevi farmi. Ai Cinque posso trasmettere, per quel poco che mi
compete, la solidarietà forte di un movimento internazionale che non trascurerà
mai questa vicenda, fino a che tutti e Cinque non potranno riabbracciare le
loro madri, mogli o figli. Ho conosciuto molte delegazioni ad Holguin e Londra:
posso dire che la voce della solidarietà non si fermerà mai. Siamo con voi e
sappiamo che voi lo sentite, che sentite questa spinta che aprirà le porte
della vostra libertà. Al governo cubano ed al popolo cubano chiedo umilmente di
continuare su questa strada per dare una speranza al resto del mondo che crede
ancora in un futuro migliore, solidale, dove la giustizia sociale possa
trionfare.
Concludo rispondendo
alla tua domanda: le mie radici di sinistra. Mio padre era un operaio
siderurgico iscritto al PCI, uno di quelli che le ferie gli servivano per
andare ad aiutare il partito, mentre mia madre era casalinga. Un giorno da
piccolo chiesi a mio padre: “perché voti Partito Comunista?” e lui rispose
“perchè è dalla parte dei più deboli, non sta coi padroni e perché dice che
tutti devono essere trattati alla stessa maniera”. Queste parole le ho
ascoltate a 12 anni, questo è stato il primo insegnamento dei miei genitori.
Comunque ho cominciato
tardi ad interessarmi di politica (sia a livello di partito sia a livello di
associazionismo) e se oggi sono riuscito a realizzare quel poco che ho fatto lo
devo soprattutto a mia moglie Milena, la mia guida politica, la mia
inseparabile anima gemella”.
Mando un abbraccio forte
e ringrazio Gianluca e tutti i partecipanti al Coordinamento e concludo la
chiacchierata pubblicando il testo della canzone: Cinque Eroi
C’è una terra nel
Caribe dal sapor di libertà
Cinque uomini difendono
la storia che sarà
son partiti con coraggio
son partiti all’arrembaggio
con la stella rossa in
cuore per difendere l’onore.
Dalla Patria di Fidel di
Camilo e di Raul
Hasta siempre Comandante
e pugno sempre in su
C’è un nemico
terrorista, non ci perde mai di vista
un albergo han
bombardato e Di Celmo hanno ammazzato
Han deciso e sono andati,
a Miami infiltrati
Per sconfiggere il
nemico, io compagno te lo dico
Noi dobbiamo tutti
quanti, non avere mai rimpianti
Per urlare ad alta voce,
contro quel nemico atroce.
Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Un dos tre quatro Cinco
heroes
Un processo un pò
sommario, hanno scritto su un diario
testimoni improvvisati
dall’accusa indottrinati
sono stati condannati e
poi dopo incarcerati
dallo yanqui americano,
per i Cinque alzo la mano.
Due di loro son tornati
a abbracciare la famiglia
gli altri sempre son
ingabbiati, questo non ci meraviglia
la giustizia americana
sembra una tartaruga
ciò non vale per
Carriles, lui non deve andare in fuga.
Solidarietà mondiale,
non è mai venuta meno
libertad para los Cinco
noi per sempre chiederemo
Per Antonio, per
Gerardo, per Ramon e le famiglie
grideremo con Renè con
Fernando e con le figlie :
Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Un dos tre quatro Cinco
heroes
il link della canzone su youtube
Ida Garberi*
"Odio los indiferentes. Creo que vivir quiere decir ser
partisanos. Quien viva verdaderamente no puede
dejar de ser ciudadano y
partisano. La indiferencia
es acidia, es parasitismo, es cobardía, no es vida.
Por tanto odio los indiferentes."
Antonio Gramsci
En mis caminos de la solidaridad, muchas veces es
lindo conocer
a personas con quien compartir las
esperanzas, con quien tratar de construir un
mundo
cuantos años pasaron
desde la primera vez que me
contactó, antes de viajar a Cuba, Maurizio Sandino
Cerboneschi, pero desde el primer momento que lo
conocí, sabía que era un
hermano de luchas. Gracias
a él y a su trabajo incansable, pude ponerme en
contacto con otros militantes del " Movimento Alta
Maremma Libertad por
los Cinco", y entre ellos
estaba Gianluca Quaglierini.
Gianluca lo conocí en Cuba en noviembre del 2013,
cuando vino
con un grupo de solidarios
internacionalistas, para participar en el IX
Coloquio
Internacional por la Libertad de los Cinco y decidí
hacerle algunas
preguntas, justo ahora que con su
grupo musical "Animali Domestici"
escribió una
canción por los Cinco cubanos.
1) ¿De dónde nace el amor por Cuba?
El amor por Cuba nació de manera casi natural
cuando empecé a
interesarme en la política. Derecho
a la instrucción para todos, derecho a la
salud para
todos, tutela de los niños: son los valores que están
perdidos en
Italia, Cuba sigue defendiéndolos y
sobre todo lo logra día tras día. Me
gustaría pensar
en Cuba sin bloqueo, en una Cuba que pueda tener a
disposición
los medios que tienen otros países:
entonces la esperanza de un mundo mejor se
podría
realizar de veras.
2) ¿No tienes miedo que alinearte hoy a favor de
Cuba en Italia
esté fuera de moda, también en la
izquierda?
Yo no creo absolutamente que esté fuera de moda
alinearse hoy a
favor de Cuba, sino lo creo
absolutamente indispensable y necesario. Y más aún
hoy mientras te contesto, en el día del cumpleaños
88 del comandante
Fidel.
3) ¿Cómo y dónde conociste la campaña por los
Cinco
cubanos?
La campaña por la liberación de los 5 héroes cubanos
la conocí
gracias a Maurizio Cerboneschi, un
verdadero compañero, un internacionalista al
ciento
por ciento, un militante comunista desde hace
treinta años. Hablamos del
tema durante
las reuniones y la cuestión siempre me apasionó
mucho, hasta que
en noviembre de 2013 participé en
el IX Coloquio Internacional por la Libertad
de los
Cinco, que se hizo en Holguín. Fue una experiencia
fantástica. En muchos
momentos, tengo que
confesar que las lágrimas tomaron la ventaja. ¿Sabes
que
allí estuve de luna de miel? Fue algo... Como
reconocer también que esta causa
es mía, es una
lucha que es parte fundamental de mi vida privada.
En marzo, fui
a Londres para participar en el
encuentro internacional “Commission of Inquiry
into
the Case of the Five”. En esta ocasión pude aprender
mucho, porque afrontó
la cuestión de un punto de
vista más técnico.
4) ¿Cómo fue tu viaje a Cuba? ¿Lo consideras una
experiencia satisfactoria?
experiencia satisfactoria?
No quiero repetirme, pero en mi viaje a Cuba pude
conocer una
realidad de la que sólo había escuchado
hablar. Quise ver todo con ojos muy
críticos, porque
las referencias que tenía eran de compañeros y
compañeras
comprometid@s. Pude ver una realidad
dónde una madre no regaña nunca a su hijo,
dónde
los niños son felices y sonrientes, dónde el respeto
por la mujer es muy
fuerte y sobre todo dónde la
solidaridad y la humanidad son articulaciones
fundamentales. Todo esto, en Italia se perdió, si
alguna vez existió. Estas cosas
lindas pude verlas en
todos los lugares que visité: Holguín, Cienfuegos,
Trinidad, La Habana, Artemisa, Santa Clara. Esto
significa que no depende del
lugar donde me
encontraba si no de un sistema cultural que existe.
Tuve la
esperanza que un mundo mejor es posible,
es realizable: porque ya existe. Se
llama Cuba.
5) ¿Crees que pueda existir concretamente el
Comunismo? ¿Si sí,
que significa esta palabra para
ti?
Obviamente, creo que el Comunismo puede existir
concretamente,
más bien su existencia es necesaria
y creo que es la única alternativa al
sistema
económico basado en el capitalismo. El Comunismo
significa justicia
social, significa abolir la explotación
del hombre por el hombre, significa que
todos
tienen, pero solo lo necesario.
6) ¿Te consideras comunista?
¿Me considero comunista? Creo que sí, busco aplicar
sus
principios en mi vida privada y en mi actividad
política: vida privada y
actividad política que, te
recuerdo, se desarrollan en un país fuertemente
capitalista.
7) ¿Que representa para ti participar en el proyecto
de
Rifondazione Comunista?
Creo que Rifondazione Comunista es la única manera
de agrupar
para realizar lo que creo y para conseguir
un cambio en el país en que vivo. Se
cometieron
errores en los años pasados, errores de los que
todavía estamos
pagando el precio. Pero no vi nunca
a un compañero de Rifondazione
Comunista enriquecerse con la política: si acaso,
sucedió lo contrario.
8) ¿Qué haces en la vida?
Yo trabajo en Piombino y me ocupo de la logística y
de la
organización de los transportes de S.O.L.
(Sociedad Oxígeno Líquido), una
empresa que
produce gases técnicos por industrias y hospitales.
Es una empresa
de Lucchini y la situación
últimamente no es para nada simple porque las
Acererías Lucchini fueron intervenidas, porque están
en quiebra; en esta
situación están casi 5.000
personas.También éste es un regalo del capitalismo:
una ulterior demostración que el capitalismo bueno
no existe.
9) ¿Como nació el grupo musical “Animali
Domestici”?
El grupo musical "Animali Domestici" nació al
principio de 2012. Siempre tuve esta pasión y
después de frecuentar un curso de
percusión con el
maestro senegalés Ismaila Mbaye, decidí involucrar
algunos
amigos míos. Giulio Passarini (el primero con
quien hablé y pensé en este
grupo) toca la guitarra
eléctrica, Patrizio Santi toca la guitarra acústica y
eléctrica, el Cacio toca el bajo eléctrico, Christian
Spinelli toca la batería
y Egizia Marchetti toca la
guitarra jazz (cuando no nos deja temporalmente
para
ir a buscar suerte por el mundo). Digamos que pude realizar un sueño de mi
vida: poder cantar
sobre una tarima.
10) ¿De dónde viene la exigencia de cantar una
canción sobre los
Cinco?
Un día de junio de 2014, en la playa de Follonica,
estaba
pensando en la causa de los Cinco y escribí
en el papel lo que tenía en mi
mente y hablé del
asunto a Maurizio. Lo hice para contar la historia de
estos 5
hombres a más personas. Llevar esta historia
a los lugares dónde tocamos es un
modo de dar a
conocer esta injusticia. Además, en los lugares dónde
tocamos no
falta nunca la bandera palestina.
Permíteme enviar un breve pero cálido mensaje
de
solidaridad a la población de la Franja de Gaza,
sometida a este exterminio,
a este genocidio, a esta
limpieza étnica llevada a la práctica por el gobierno
sionista de Israel.
11) ¿Quieres mandar un mensaje a los Cinco y a
Cuba?
Ésta es la pregunta más difícil que pudiste hacerme.
A los Cinco
puedo transmitir, según mi pequeño
espacio, la solidaridad fuerte de un
movimiento
internacional que no abandonará nunca esta causa,
hasta que todos
los Cinco no puedan abrazar a sus
madres, a sus mujeres o a sus hijos.
Conocí muchas
delegaciones en Holguín y en Londres: puedo decir
que la voz de
la solidaridad no se parará nunca.
Estamos con ustedes y sabemos que ustedes lo
saben, que perciben esta fuerza que abrirá las
puertas de su libertad. Al
gobierno cubano y al
pueblo cubano pido humildemente que perpetúen
este camino,
para seguir dando una esperanza al
resto del mundo que todavía cree que existe
un
futuro mejor, solidario, dónde la justicia social pueda
triunfar.
Concluyo contestando a tu pregunta sobre mis raíces
de
izquierda. Mi padre fue un obrero siderúrgico
inscrito en el Partido Comunista
Italiano, que pasaba
las vacaciones haciendo trabajo social por el partido,
mientras mi madre fue ama de casa. Un día, cuando
era pequeño, le pregunté a mi
padre: “¿por qué
votas por el Partido Comunista?” y me contestó
"porque
está con los más débiles, no está con los
patrones y por qué dice que todos
tienen que ser
tratados a la misma manera". Estas palabras las
escuché a
los 12 años, fue la primera enseñanza de
mis padres.
En todo caso, empecé tarde a interesarme en la
política y si hoy
logré realizar lo poco que hice, se lo
debo sobre todo a mi mujer Milena, mi
guía
política, mi inseparable alma gemela.
Mando un abrazo fuerte y agradezco a Gianluca y a
todos los
participantes de la Coordinación y
concluyla conversación publicando el texto
de la
canción:
Cinco Héroes
Hay una tierra en el Caribe con sabor a libertad
Cinco hombres que defienden la historia que será
partieron con ánimo, partieron con coraje
con la estrella roja en el corazón para defender el honor.
De la Patria de Fidel, de Camilo y Raúl
Hasta siempre Comandante y el puño siempre arriba
Hay un hostil terrorista, no nos pierde nunca de vista
un hotel han bombardeado y a Di Celmo han matado
Han decidido y han ido, a Miami infiltrados
Para derrotar al enemigo, yo compañero te lo digo
Nosotros todos juntos no debemos nunca tener
remordimiento
remordimiento
Para gritar en alta voz, contra aquel enemigo hostil y
atroz.
Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Un dos tres cuatro Cinco héroes
Un proceso un poco sumario, escribieron sobre un diario
testigos improvisados por la acusación adoctrinados
han sido condenados y luego después encarcelados
para el yanqui americano, por los Cinco levanta la mano.
Dos de ellos están de vuelta para abrazar la familia
los otros siempre están enjaulados, este no nos asombra
la justicia americana parece una tortuga
esto no vale por Carriles, él no tiene que ir en fuga.
Solidaridad mundial, no vino nunca menos
libertad para los Cinco para siempre nosotros pediremos
Para Antonio, para Gerardo, para Ramón y las familias
gritaremos con Renè con Fernando y con las hijas:
Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Un dos tres cuatro Cinco héroes
*columnista de Cubainformación
Alcune foto in questo Blog su articolo inserite da amministratore Sandino
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