sabato 17 febbraio 2018

Social Network e Dispositivi Mobili: Riducono La Corteccia Cerebrale e Danneggiano la Mente


 L’uso dei social network sta cambiando la nostra mente. Numerosissime ormai le ricerche condotte da gruppi universitari per elaborare i riflessi delle app e dei dispositivi mobili elettronici sul cervello umano.
Alcuni ricercatori hanno scoperto infatti che usare troppo i social può causare danni alla mente. Questo non significa che è vietato accedere ai propri profili social ma evitare di farlo in maniera quasi ossessivo compulsiva.
I giovani ad esempio, prima di uscire, si accertano di avere il cellulare con la batteria 100%per evitare che si perdano potenziali conversazioni o aggiornamenti una volta fuori dalle mura di casa. Ebbene i ricercatori hanno svelato che c’è un legame tra l’uso dei social e il nostro cervello, che rischia di trasformarsi e cambiare il suo apparato.
Con l’uso sempre più massiccio dei social network e di internet il nostro cervello diventa più pigro e superficiale. Affidiamo a queste piattaforme il compito di ricordare per noi, quindi la corteccia cerebrale è meno spessa, più stanca e meno allenata, e questo compromette le nostre capacità di apprendimento.
Una ricerca condotta dall’Università del Sussex su un campione di 75 persone di 25 anni sul multitasking, abilità e capacità acquisita dalle ultime generazioni, ha mostrato che la quantità di materia grigia era minore su 40 di loro dopo una risonanza magnetica. Insomma essere multitasking non sarebbe sinonimo di maggiore intelligenza, anzi sembrerebbe il contrario.​
I ricercatori comunque basano la loro teoria su molteplici strumenti scientifici non fornendo però la soluzione. A detta di molti essa potrebbe essere l’equilibrio. Non basare la propria esistenza sui social e comunque evitarne l’uso improprio.

Foto inserite da responsabile del  Blog
Testo tratto Da :





Certamente internet  usato in maniera  sana  aiuta nella conoscenza, come aiuta a diffondere quella controinformazione  oggi più che mai utile per contrastare le miriadi di immonde menzogne che quotidianamente vengono diffuse dal macrosistema informativo legato al selvaggio potere  liberista, però allo stesso  tempo va amaramente constatato che  ormai  una persona non  adeguata a  vivere connessa constantemente  alle  reti sociali è lasciata sola, non esiste più nel circuito,  è di fatto “lasciata perdere”, ..anche nell’attivismo politico  questo comportamento  si riscontra pesantemente  sia a destra  così come  in coloro che amano definirsi “rivoluzionari “di sinistra… Se per caso si perde o si rompe lo smartphone o si hanno problemi di connessione al  PC, o  semplicemente ci sentiamo male , scordate di ricevere una telefonata per sapere se vi è successo qualcosa,   telefonare  o inviare un sms  è caduto in disuso, diciamo che è semplicemente retrò….Siiiiiiiiiiiiiii, siamo di fronte ad una vera dipendenza tecnologica,(vedi  le immagini),  per far felici "i liberi schiavi "delle reti sociali  basta dargli tanti mi piace

La situazione non andrà migliorando man mano che tecnologia e software andranno sempre più avanti.                                                        A  titolo personale posso solo dire : meno male che ho riscoperto il piacere di leggere e di viaggiare  con la mia bici da corsa per le strade della bella Maremma e non solo,  piccole piacevoli cose che mi ripagano dal silenzio  intorno, solo per il fatto di  aver scelto di limitare al minimo l’uso di Fb ,Tw , messenger o aver rifiutato di partecipare a gruppi  politici in WhatsApp,  …… ma da buon vecchio Capricorno, segno zodiacale  che sa benissimo vivere in solitudine, anzi…,  posso garantire che non mi prendono crisi isteriche e non  vado in depressione se non mi connetto alle reti sociali, o meglio dell’”annientamento  sociale”….A Cuba raramente vado nei punti di connessione wifi , non ne sento proprio la necessità , perchè quando  vivo nel barrio popolare a Santa Clara, a contatto della  solarità , umanità  e  umiltà della  gente , la vita  come fosse un film, per incanto mi riporta  in una dimensione umana , una dimensione un tempo vissuta  in questa  Italia oggi  irriconoscibile. Parlo di memorabili momenti dei '60/'70 vissuti dalle generazioni datate come la mia, periodo dove la gente aveva poco fuori e tanto dentro,  dove tenere la porta di casa aperta con la chiave fuori era normalità, dove comunicare e aiutarsi con in vicini era cosa abituale... i giovani purtroppo la possono  rivivere solo attaverso in film, documentari, letture... Sicuramente il futuro sarà super tecnologico e annientatore di cervelli,  però è doveroso sperare che continuino ancora a esistere oasi umane dove poter salvare, custodire  e tramandare la cultura  e i valori essenziali dell’uomo.

                                                                                                Sandino


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