giovedì 18 aprile 2019

Sulla legge Helms Burton, andiamo a parlare ai cubani -(e al Mondo intero)



Si  tratta di uno strumento giuridico fondamentale del governo della Casa bianca contro Cuba, con la pretesa di convertirci in una loro dipendenza coloniale .
 La legge per la libertà e la solidarietà democratica Cubana è uno strumento vendicativo che va diretto a rompere l’anima di Cuba…E’ il progetto di sterminio di una nazione.
Andiamo a immaginare due ipoteteci scenari ,diciamo impossibili per la fede che teniamo nella capacità di resistenza e valore  del nostro popolo.
1° Il nemico imperialista e suoi alleati, facendo uso del loro potere militare, riescono a occupare la maggior parte dei paesi e stabilire un governo di transizione per poi proclamare la fine della Rivoluzione.
2° La disunità, l’inganno seminati dal nemico, il tradimento, fanno si che “ lasciamo cadere la spada” come nel 1878 – non si scarta un Baraguà- . Si stabilisce un governo di transizione e le truppe statunitensi occupano il paese per garantire l’arrivo di “aiuti umanitari”
Avremo insomma elezioni “libere e democratiche? No, questo governo di transito, nominato con il dito dalle truppe interventiste, no può convocare elezioni fino a che non sia approvato dal Congresso USA.
Il Presidente degli USA o il suo proconsole nominato a tutti gli effetti, deve elaborare ogni 6 mesi un rapporto al Congresso su come marcia il processo di transizione dell’isola occupata. Ci assale un dubbio, quanto tempo durerà questo processo se è stabilita la necessità di rapporto ogni 6 mesi? Quanto tempo rimarranno nel territorio nazionale le truppe yankes? Risposta ad entrambe le domande : Non si sa (si raccomanda di leggere il Piano Bush). Vai a sapere dopo quanti anni il Congresso approva  la realizzazione di elezioni? Che succede in merito al Bloqueo economico commerciale e finanziario? Per caso fu tolto al momento che si proclamò la fine della Rivoluzione? NO, niente fine del bloqueo questo non è il piano, si mantiene intatto durante la transizione, come ferreo meccanismo di pressione.
Ok, già la transizione è finita, già teniamo un presidente e un governo al gusto yankees. Toglieranno il Bloqueo? Verrebbe da pensare si, invece è NO, questo non è quello che  stabilisce l’aberrazione che porta la firma  di Helms – Burton. Il presidente o il suo proconsole devono certificare al Congresso che sia stato devoluto o pagato il suo valore e indennizzati “i vecchi proprietari” statunitensi inclusi i cubani convertiti dopo il 1959 in cubani-americani, tutte e ognuna delle proprietà nazionalizzate ….
Le”indennizzazioni” o “compensazioni secondo esperti statunitensi nel 1997, avevano un valore approssimato di 100.000 milioni di dollari. Si contempla anche la rinegoziazione  dell’accordo sulla Base  naval di Guantanamo, senza garanzia di restituzione[....]
Per pagare i processi, le indennizzazioni, y debiti, i governi cubani dovranno ricorrere a prestiti, per esempio il FMI, che genera interessi ogni volta maggiori che produrranno una spirale di saccheggio.
Esistono persone negli USA, imprese e gruppi di affari che hanno comprato “proprietà” in Cuba dai “vecchi proprietari”, persone che trafficano con il valore di queste proprietà reali o falsificate, che si muovono in uno strano mercato illegale con tutti i sentimenti.
Speculatori immobiliari hanno venduto  parcelle a futuri costruttori,esistono disegni dell’”Havana futura”, un gran affare ,non poche iene affilano i denti e sognano di spazzare via municipi interi e costruire supermercati, Walmart, MC Donald’s, casinos de juego, enormi edifici per uffici, quartieri cari per gente molto ricca e condannare la maggioranza della popolazione della capitale alla miseria.
Cadremo in mano dei fondi distressed o holdhouts,meglio conosciuti come fondi butrie. I cubani tarderanno anni per pagare un debito impagabile, poi, come può pagarlo un paese raso al suolo, impoverito dalla guerra e occupazione, un paese che avrebbe perso una buona parte dei suoi figli in età  di lavoro e produzione?
Rimaniamo nelle mani di randellatori disposti a “succhiare” fino alla ultima goccia della ricchezza nazionale.
Parliamo chiaro al cubano, non  riusciranno, come disse Fidel, il pensiero e la opera dei comunisti cubani  perdureranno . Cuba continuerà “i cubani siamo di ferro e possiamo resistere anche alla più dura prova”
Ci alzeremo una e più volte a difendere la libertà generazione dopo generazione.

Sunto  di un articolo Raul Capote dal Granma del 17 aprile pag .5
Traduzione di Maurizio Cerboneschi
Prego scusare errori di traduzione


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