venerdì 25 maggio 2018

Piano golpista contro il Nicaragua Sandinista/Plan golpista contra el Nicaragua Sandinista



La persistenza della violenza in Nicaragua, le dilazioni nel Dialogo di Pace ed i condizionamenti dell’ ultima ora nelle negoziazioni da parte della chiamata opposizione e la "mediatrice" Conferenza Episcopale Nazionale (CEN), fanno sospettare che è in sviluppo un piano golpista contro il governo Sandinista del presidente Daniel Ortega in quella nazione centroamericana.

Dallo scatenamento dei fatti vandalici in Nicaragua il 18 aprile passato che hanno causato morti e considerevoli danni economici , poco o niente si è avanzati nella ricerca di una soluzione al conflitto in un paese che , risalta per la sua prosperità e la sua vocazione pacifica.

Analisti politici coincidono in che la debole destra nazionale e vescovi della CEN sono perfino complici di un piano coperto orchestrato negli Stati Uniti, in collusione con l'oligarchia, diretto a detronizzare la Rivoluzione Sandinista.

Benché la CEN occupi la posizione di "mediatrice" nel dialogo tra il governo ed i suoi avversari, e si sia pronunciato per una via negoziata alla controversia, la cosa certa è che nella pratica non sembra assumere quella condotta.

Gli avvenimenti, le condizioni dell’ ultima ora esposte all ‘esecutivo di Ortega e la sospensione mercoledì dei negoziati tra le parti, mettono in discussione la CEN che secondo gli osservatori sta cercando di trasformarsi in una forza politica di opposizione del Nicaragua .

La CEN, in un comunicato, ha condizionato la sua permanenza nel Dialogo di Pace con la presenza del Segretario Generale dell'Organizzazione di Stati Americani (OEA), Luis Almagro, poco dopo l’interruzione delle conversazioni, ha presentato un'agenda di quasi 40 punti che tra numerose domande, esige l'anticipo di comizi presidenziali, no la rielezione, ed una riforma alla Costituzione.

Il cancelliere nicaraguense, Denis Moncada, ha denunciato che la riferita agenda è il desegno di una rotta mascherata per un Colpo di Stato, una rotta per cambiare il Governo di Riconciliazione ed Unità Nazionale, al margine dell'ordinamento giuridico, e violando la Costituzione e la democrazia che vige nel paese.

Continua Moncada ad avere ragione perché più che sospetti ci sono chiare evidenze che il Nicaragua è oggi obiettivo di un'altra operazione contro i processi progressisti nella Patria Grande, a giudicare dallo stesso modus operandi applicato in varie nazioni di questo emisfero.

Mentre il governo Sandinista e la maggioranza del paese insiste nella pace, l'unità e la ricerca di un'uscita negoziata alla violenza, la malconcia destra nicaraguense incoraggia ai gruppi vandalici, Washington li finanzia, ed altri subdoli tentano di guadagnare tempo per ottenere vantaggi politici.

 Plan golpista contra Nicaragua Sandinista

La persistencia de la violencia en Nicaragua, las dilaciones en el Diálogo de Paz y los condicionamientos de última hora en las negociaciones por parte de la llamada oposición y la “mediadora” Conferencia Episcopal Nacional (CEN), hacen sospechar que está en desarrollo un plan golpista contra el gobierno Sandinista del presidente Daniel Ortega en esa nación centroamericana.

Desde el desencadenamiento de los hechos vandálicos en Nicaragua el 18 de abril pasado, que han causado muertes y daños económicos de consideración, poco o nada se ha avanzado en la búsqueda de una solución al conflicto en un país que ha resaltado por su prosperidad y su vocación pacífica.

Analistas políticos coinciden en que la débil derecha nacional y obispos de la CEN son incluso cómplices de un plan encubierto orquestado en Estados Unidos, en contubernio con la oligarquía, dirigido a destronar a la Revolución Sandinista.

Aunque la CEN ocupe la posición de “mediadora” en el diálogo entre el gobierno y sus contrincantes, y se haya pronunciado por una vía negociada al diferendo, lo cierto es que en la práctica no parece asumir esa conducta.

Los acontecimientos, específicamente condiciones de última hora expuestas al ejecutivo de Ortega y la suspensión este miércoles de las negociaciones entre las partes, ponen en tela de juicio a la CEN, que según observadores puede estar apostando a convertirse en una fuerza política de oposición en Nicaragua.

La CEN, en un comunicado, condicionó su permanencia en el Diálogo de Paz a la presencia del Secretario General de la Organización de Estados Americanos (OEA), Luis Almagro, poco después de interrumpirse las conversaciones, y tras presentarse una agenda de casi 40 puntos que exige, entre numerosas demandas, el adelanto de comicios presidenciales, la no reelección, y una reforma a la Constitución.

Precisamente, el canciller nicaragüense, Denis Moncada, denunció que la referida agenda es el diseño de una ruta camuflada para un Golpe de Estado, la ruta para cambiar el Gobierno de Reconciliación y Unidad Nacional, al margen del ordenamiento jurídico, y violando la Constitución y la democracia que rige en el país.

Y no deja de tener razón Moncada porque más que sospechas hay claras evidencias de que Nicaragua es hoy blanco de otra operación contra los procesos progresistas en la Patria Grande, a juzgar por el mismo modus operandi aplicado en varias naciones de este hemisferio.

Mientras el gobierno Sandinista y la mayoría del pueblo insiste en la paz, la unidad y la búsqueda de una salida negociada a la violencia, la maltrecha derecha nicaragüense alienta a los grupos vandálicos, Washington los financia, y otros ladinos tratan de ganar tiempo para obtener réditos político



Tratto da
http://www.pensandoamericas.com/plan-golpista-contra-la-nicaragua-sandinista

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