venerdì 9 febbraio 2018

La “nuova” strategia USA nella cyber guerra per sovvertire Cuba.


Se l’apparato del Presidente Donald Trump crede che usando nuove tecnologie possa imporre a Cuba un cambio dell’ordinamento interno, ancora una volta non ha capito  nulla o ha perso la memoria, sviluppare e finanziare progetti in rete internet per cambiare la isla grande è un misero ritorno alla già  fallita guerra fredda.
Quando il 16 giugno del 2017 a Miami Trump si riunì con le forze dell’ultradestra di origine cubana per pagare il suo debito elettorale, annunciò al Mondo quello che a suo tempo aveva promesso appunto alla congrega di gusanos della Florida guidati dal senatore  Marco Rubio  :”  fine delle relazioni USA con Cuba iniziate il 17/12/2014  dall’amministrazione Obama ,continuazione e inasprimento del “Bloqueo economico”….
Aver scelto Internet come terreno per la “nuova” aggressione dimostra chiaramente  quali sono i veri obiettivi di Washington quando reclama “libero accesso” alla rete ai paesi che si oppongono al sistema liberista, mentre in casa sua e nei paesi alleati o meglio servi, mantiene un megasistema di controllo sociale che  accumula dati di cittadini “ignari” che navigano nel web.
Tutto rientra in una nuova dottrina di Guerra non convenzionale senza l’uso diretto di forze militari  come  successo nei fallimentari conflitti in Iraq e Afganistan , una dottrina già usata nella dimenticata “primavera Araba” o in piani più recenti come l’ incentivazione alle proteste in Iran  e in Venezuela Bolivariano nel sostenere i settori violenti della destra fascista…. La strategia imperialista di Washington dimostra apertamente di voler usare le reti sociali e internet per i suoi obiettivi geopolitici di dominazione. Attivare un nuovo  cyber attacco dimostra che non c'è mancanza di liquidità, in un governo paralizzato e senza fondi, quando si tratta di finanziare progetti sovversivi contro Cuba, certamente i nuovi piani di Trump non colgono di sorpresa un governo cubano che alle spalle ha oltre mezzo secolo di esperienza su come affrontare programmi di aggressione di tutti i tipi. Progetti  cyber recenti come ZunZuneo, Piramideo, Commotion, Operacion Surf… sbatterono contro la capacità delle autorità cubane di scoprirli e l'unità della sua popolazione davanti alle aggressioni.


ZUNZUNEO :
Progetto finanziato dall’Agenzia Internacional degli Stati Uniti (USAID), l’obiettivo era lanciare una rete di messaggeria che potesse arrivare a centinaia di migliaia di cubani usando  “contenuto no controverso” : notizie di calcio, musica,  clima, pubblicità. Quando riuscirono nel loro scopo inviarono messaggi di contenuto politico per incitare i cubani a sviluppare convocazioni in rete per manifestazioni di massa atte a destabilizzare il paese.

PIRAMIDEO :
Simile a ZunZuneo questo programma stava in carico all’ufficio di trasmissioni a Cuba (OCB), assoggettata a Radio-TV Martì. Lo stesso  promuoveva  la creazione di una rete di “Amici” offrendo loro la possibilità che una persona inviasse ai membri della sua “Piramide” un SMS  di massa al costo di un solo messaggio. Lo  scopo finale era promuovere una piattaforma sovversiva.

COMMOTION:
Fu un meccanismo sviluppato dall’Istituto di tecnologia abierta (OTI) della New America Foundation, con sede a Washington, in origine per usi militari, sviluppava reti senza fili indipendenti. Benchè non si conosca la sua entrata in funzione a Cuba,  fonti del governo USA dichiararono al quotidiano  New York Times che avevano dato fondi milionari per tale fine.

OPERACION SURF :
Programma smascherato dall’agente Raul della sicurezza di Stato, il tutto consisteva nel far entrare in Cuba equipaggiamento e  software per l’installazione di antenne illegali per l’acceso illegale a internet.


Per il governo cubano se l’amministrazione Trump desidera esclusivamente garantire l’accesso dei cubani a internet intanto potrebbe eliminare le restrizioni del bloqueo che impediscono l’acquisto di tecnologia del settore, facilitando gli acquisti di materiale, questo forse gli sarebbe più economico che finanziare una “Fuerza de tarea” che già è destinata al fallimento prima di cominciare.



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