martedì 25 luglio 2017

Con Maduro, l’Assemblea Costituente e la Democrazia dei Consigli!


di ALBAinformazione

ALBAinformazione per l’amicizia e la solidarietà tra i popoli, pubblicazione dell’Associazione Nazionale di Reti ed Organizzazioni Sociali d’Italia, invita tutti i movimenti di solidarietà internazionalisti a sostenere convintamente l’Assemblea Nazionale Costituente del Venezuela proposta dall’operaio e presidente venezuelano Nicolás Maduro Moros, di cui si terrà l’elezione il 30 luglio 2017. La  legittimità e legalità della Costituente è scritta a chiare lettere nella attuale Costituzione Bolivariana (Titolo IX, Capitolo III, art. 348 CRBV, 1999) , “La Pioniera”, come l’ha definita lo stesso Presidente Maduro. 
Una elezione democratica non solo nella forma, come piace, a parole, sempre alla borghesia, ma democratica e popolare anche nella sostanza, poiché i protagonisti saranno gli elementi più avanzati delle masse popolari organizzate venezuelane: contadini, operai, pescatori, casalinghe, pensionati, donne, uomini, professionisti, imprenditori, giovani e studenti, tra gli altri, che forgiano la propria libertà praticandola, ed imparano massivamente e collettivamente a costruire il proprio futuro, facendolo.  
Siamo perfettamente coscienti che le classi privilegiate e oggi dominanti nel mondo, vedono l’indizione di una Assemblea Costituente autenticamente popolare come il fumo negli occhi, un esempio da evitare nella maniera più assoluta perché rischia di trasformare il Venezuela in un’altra democrazia popolare che collide in maniera stridente con l’imperialismo e gli interessi speculativi dei circuiti finanziari internazionali. Questi signori fanno e faranno sempre più e di tutto a ché questo esempio non rischi di espandersi in ogni angolo del mondo. Noi faremo sempre di più e meglio affinché, al contrario, questi esempi, come quello della Rivoluzione Bolivariana, siano sostenuti ed emulati creativamente ed abbiano un seguito sempre più ampio, a cominciare dal nostro paese. Per questi signori il pericolo oggi è che il Venezuela Bolivariano si trasformi completamente in un “regime di tipo castrista, ossia una dittatura marxista”, come sentiamo dire nei loro mezzi di distrazione di massa, sempre tesi alla distruzione e alla devastazione delle coscienze, alla intossicazione e alla diversione di menti e cuori, all’avvelenamento delle percezioni, delle sensazioni e dei sentimenti.
Risuonano di nuovo, con una veste nuova ma sempre più scura e cupa, le parole che pronunciò il signor Henry Kissinger, segretario di Stato ai tempi di Nixon e Ford, con le quali di fatto condannarono a morte Allende ed il suo governo di Unidad Popular: “Deve sapere che non lasceremo arrivare in Cile una sola vite o un solo dado … Non capisco perché dovremmo starcene immobili e guardare una nazione diventare comunista a causa dell’irresponsabilità del proprio popolo”.
Como sono soliti fare tutti i reazionari e i fascisti, scaricano le responsabilità sui popoli, li immagino e li descrivono come minorati, incapaci geneticamente di costruire il proprio futuro. Come scriveva il poeta venezuelano Aquiles Nazoa, noi, contrariamente ai lor signori, sì, crediamo nei popoli e nelle loro capacità creatrici.
Le oligarchie di ogni latitudine, i capitalisti e l’alta finanza, le alte sfere delle mafie, le cupole clericali, i residui feudali e nobiliari che ancora non sono stati spazzati via, ben al di là delle belle parole di Bergoglio, si stringono sempre più nella loro “santa alleanza” per restaurare il loro potere governativo in Venezuela, defenestrare Maduro, come hanno già fatto con Allende in Cile nel ’73, per citare un solo caso.
Tutti compatti: dal PD del signor Renzi, al polo delle Libertà di Berlusconi in Italia, dalla destra reazionaria europea fino a quella che un tempo fu la “Internazionale Socialista” oggi al carro del golpista Ramos Allup rappresentante della banda criminale della MUD – “Internazionale” di cui da tempo resta solo il nome ed un ricordo sbiadito per i popoli del mondo – tutti costoro intonano all’unisono e a reti unificate i loro canti di morte e distruzione. E come spesso accade nella Storia, con l’aiuto “esterno” di chi si immagina o si definisce più “a sinistra” di tutti gli altri che con i primi non perdono l’occasione di andare a braccetto.
Oggi più che mai è il tempo delle definizioni, tertium no datur, come evidenziava sempre il Comandante Chávez. Chi si immagina che ci possa essere, oggi meno che mai, una terza via o è un imbroglione, o al meglio è un ingenuo. In mezzo abbiamo solo le barricate dei guarimberos, di cui abbiamo ben visto il carico di odio irrazionale e criminale, che è proprio delle squadracce fasciste di ogni epoca.  
Come in ogni Rivoluzione che non sia una farsa, tutte e tutti sono chiamati a prendere posizione e ad ogni passaggio epocale i protagonisti cambiano, ma i ruoli restano. I processi vanno depurandosi e il posto dei protagonisti spetta sempre al popolo, e a chi lo incarna. Chi prima c’era, come spesso accade non c’è più, e viceversa, chi non c’era ieri c’è invece oggi. Da Douglas Bravo e i suoi seguaci, al generale Baduel.
La rivoluzione accoglie sempre il contributo di tutti, anche di quelli più indecisi, arretrati e titubanti, di quelli che vengono, di quelli che vanno o di quelli che tornano, qualsiasi sia esso il motivo che li muove. Dei protagonisti del Giuramento del Samán de Güere, anche se sono rimasti fisicamente in vita solo coloro che quel giuramento hanno tradito, quando spariranno anche fisicamente, costoro troveranno già riservato il loro posto nel dimenticatoio della Storia. Nulla è eterno tranne la trasformazione popolare, e chi la incarna.
Chi dice che la Costituzione Bolivariana del 1999  non è migliorabile, e non vi è nulla di più democratico che si possa immaginare, mente sapendo di mentire. E la loro ipocrisia va di pari passo con quella di chi questa stessa Costituzione del 1999 l’ha combattuta con il coltello tra i denti, e oggi dice, con quello stesso coltello tra i denti, di volerla difendere. Ipocrisie complementari.
Con l’Assemblea Nazionale Costituente il popolo venezuelano si è conquistato un’occasione molto utile per fare un passo avanti concreto nella sua rivoluzione di nuova democrazia verso il socialismo. Noi lo accompagniamo in questo percorso. 

Viva l’Assemblea Nazionale Costituente! 
Viva Maduro!
Viva Chávez!
Viva la Rivoluzione Bolivariana! 
Viva il Potere Popolare!
Viva il Socialismo!  





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