mercoledì 10 settembre 2014

La musica è un mezzo necessario per la causa dei Cinque !! / Gianluca Quaglierini: per Cuba, per i Cinque, per la pace - Gianluca Quaglierini: por Cuba, por los Cinco, por la paz Ida Garberi


Bruce Springsteen, quando ancora non si faceva coinvolgere nelle campagne elettorali dai suoi loschi amici candidati del partito democratico del suo paese, vedi : Kerry o Obama, era un caposaldo nella aggregazione giovanile e non solo, nei suoi concerti lui denunciava il malessere della società Statunitense e del pianeta, Bruce, nel 1987 dopo aver ascoltato il brano di Sting “ They dance Alone” (canzone che parlava del Cile e dell'Argentina, delle donne di Plaza de Mayo che a Buenos Aires ballavano sole perchè i loro uomini erano stati fatti sparire da un regime fascista sanguinario, fratello di quello di Pinochet che in Cile l’11 settembre 1973 prese il potere  con un Golpe come di consuetudine made in USA, …un 11 settembre molto in anticipo a quello che oggi ricordano tutti.)…affermò pubblicamente "ho imparato di più da una canzone di tre minuti di tutto quello che ho imparato a scuola”

Il movimento alta Maremma libertà per i Cinque eroi Cubani per far conoscere il caso  dei Cinque oltre le tradizionali forme di diffusione, ha inserito come prioritario il coinvolgimento di musicisti Rock, reggae, ska, hip hop, classica,…è dimostrato che un musicista, un gruppo ,
arrivano dove altri non possono arrivare, sia cantando una canzone sul tema in questione, sia parlandone anche per solo uno due minuti, di solito grande o piccola che sia i musicisti hanno una platea con cui comunicare e far giungere messaggi.
Nell’alta Maremma combattente, terra di Briganti, di
Resistenza e con una bella storia Rossa alle spalle  per fortuna non  ancora cancellata come in altri territori, due band che hanno un loro circuito, un loro seguito sono diventate solidali alla causa, per adesso ”Animali domestici group” e “Settima Onda” è già nell’aria che presto ne arriveranno altre, gli “Animali Domestici”  ha inizio estate 2014  hanno scritto il bellissimo testo della canzone “i cinque” che viene cantato regolarmente nei concerti e presto sarà anche
inciso,  la voce del gruppo Gianluca Quaglierini  nonché membro del coordinamento Maremmano per i Cinque, è stato oggetto di una bella intervista curata dalla giornalista di Prensa latina Ida Garberi che è stata pubblicata il 18 agosto 2014 in Cubadebate, in un passato recente due formazioni militanti di passaggio in alta
Maremma per concerti “Red Ska” e “Radici nel cemento”  ben conosciute  in Italia  e che sapevano poco nulla sulla storia delle  ingiustizie USA contro  Antonio ,Gerardo, Ramon, Fernando,Renè, si resero
subito  disponibili a sostenere attivamente  la Causa, però a queste band  dovevano essere vicini le associazioni amiche di Cuba dell’Emilia e di Roma.

                                                                       

 By Sandino




2012 Cantante del gruppo Red ska con compagni  maremmani

Radici nel cemento 2013 Pinetina Riotorto



Da Cubadebate 18 agosto 2014 testo integrale :

Gianluca Quaglierini: per Cuba, per i Cinque, per la pace

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti”.
                                                            Antonio Gramsci
Nei miei cammini della solidarietà, è bello molte volte conoscere persone con cui condividere le speranze, con cui cercare di costruire un mondo migliore, nel nostro piccolo. Non mi ricordo quanti anni sono passati dalla prima volta che mi ha contattato, durante un suo viaggio a Cuba, Maurizio “Sandino” Cerboneschi, però da subito l’ho sentito come un fratello di lotte. Grazie a lui ed al suo lavoro instancabile, sono potuta entrare in contatto con altri militanti del “Movimento Alta Maremma Libertad por los Cinco”, e tra questi con Gianluca Quaglierini in particolare.
Ho conosciuto Gianluca qui a Cuba nel novembre del 2013 quando è venuto in viaggio con un gruppo di solidari internazionalisti, principalmente per partecipare al IX Colloquio Internazionale per la Libertà dei Cinque ed ho deciso di fargli alcune domande proprio adesso che con il suo gruppo musicale “Animali Domestici” ha scritto una canzone per i Cinque cubani.
1) Da dove nasce l’amore per Cuba?
“L’amore per Cuba è nato in maniera quasi naturale appena ho cominciato ad interessarmi di politica. Diritto all’istruzione per tutti, diritto alla sanità per tutti, tutela dei bambini: quello che stanno distruggendo in Italia, Cuba continua a sostenerlo e soprattutto a realizzarlo giorno dopo giorno. Mi piacerebbe pensare a Cuba senza bloqueo, ad una Cuba che possa avere a disposizione i mezzi che hanno altri paesi: allora la speranza di un mondo migliore si potrebbe davvero realizzare.
2) Non hai paura che schierarti a favore di Cuba oggi in Italia sia fuori moda anche nella sinistra?
Io non ritengo assolutamente fuori moda schierarsi a favore di Cuba oggi, bensì lo ritengo assolutamente indispensabile e necessario. E questo mi viene ancora più naturale pensarlo oggi mentre ti rispondo, giorno dell’88° compleanno del comandante Fidel.
3) Come e dove hai conosciuto la campagna per i Cinque cubani?
La campagna per la liberazione dei 5 eroi cubani l’ho conosciuta grazie a Maurizio Cerboneschi, un vero compagno, un internazionalista a 360°, un militante comunista di esperienza trentennale. Ne discutevamo durante le riunioni e la questione mi ha appassionato sempre di più, fino a che nel novembre 2013 ho partecipato al IX Colloquio Internazionale per la Libertà dei Cinque, che si è tenuto ad Holguin. E’ stata un’esperienza fantastica. Molti sono stati i momenti in cui anche le lacrime hanno preso il sopravvento. Sai che ci sono andato in viaggio di nozze? E’ stato un po’ come riconoscere questa causa anche come una mia battaglia alla quale ho voluto donare un passaggio fondamentale della mia vita privata. A marzo poi sono andato a Londra per partecipare all’incontro dell’International Commission of Inquiry into the Case of the Five. Ho imparato molto anche in quell’occasione, che affrontava la questione da un punto di vista più tecnico.
4) Come è stato il tuo viaggio a Cuba? Lo consideri un’esperienza soddisfacente?
Non mi vorrei ripetere, ma nel mio viaggio a Cuba ho potuto conoscere una realtà di cui avevo solo sentito parlare. Ho provato a presentarmi con occhio molto critico perché comunque i commenti che mi erano giunti erano venuti da parte di compagni e compagne. Quindi, diciamo, un po’ di parte… Ho potuto vedere una realtà dove una madre non sgrida mai suo figlio, dove i bambini sono felici e sorridenti, dove il rispetto per la donna è altissimo e soprattutto dove la solidarietà e l’umanità sono cardini fondanti. Tutte cose che in Italia sono finite, sempre che mai siano esistite. Quanto sopra mi è capitato di vederlo in tutti i luoghi che ho visitato: Holguin, Cienfuegos, Trinidad, L’Avana, Artemisa, Santa Clara. Quindi non era dovuto al luogo in cui mi trovavo ma ad un sistema culturale in essere. Ho capito che la speranza di un mondo migliore è possibile, è realizzabile: perché esiste già. Si chiama Cuba.

5) Credi che possa esistere concretamente il comunismo? Se sì, per te cosa significa questa parola?
Ovviamente credo che il Comunismo possa esistere concretamente, anzi la sua esistenza è necessaria e ritengo sia l’unica alternativa a questo sistema economico fondato sul capitalismo. Il Comunismo significa giustizia sociale, significa abolire lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, significa avere tutti, avere il necessario.
6) Ti consideri comunista?
Mi considero comunista? Ritengo di sì, perlomeno provo ad applicare i suoi principi nella mia vita privata e nella mia attività politica: vita privata ed attività politica che, ti ricordo, affronto in un paese fortemente capitalista.
7) Cosa rappresenta per te partecipare nel progetto di Rifondazione Comunista?

Credo che Rifondazione Comunista sia l’unico mezzo aggregante per realizzare ciò in cui credo e per ottenere un cambiamento nel paese in cui vivo. Sono stati commessi degli errori negli anni scorsi, errori di cui forse ancora ne stiamo pagando il prezzo. Ma non ho mai visto un compagno di Rifondazione Comunista arricchirsi con la politica: semmai è successo il contrario. E gli errori in buona fede li compie anche una moglie, un marito od un figlio.
8) Cosa fai nella vita?
Io lavoro a Piombino e mi occupo di logistica e di organizzazione dei trasporti alla S.O.L. (Società Ossigeno Liquido), un’azienda che produce gas tecnici per industrie ed ospedali. E’ un’azienda dell’indotto della Lucchini e la situazione ultimamente non è affatto semplice perché le Acciaierie Lucchini sono state commissariate in quanto ne è stato decretato il fallimento; tra Lucchini ed indotto lavorano (lavoravano) quasi 5.000 persone. Anche questo è un regalo del capitalismo: un’ulteriore dimostrazione che il capitalismo buono non esiste.
soundcheck del pomeriggio 29 agosto,
9) Come è nato il gruppo Animali Domestici?
Il gruppo musicale “Animali Domestici” è nato all’inizio del 2012. Ho sempre avuto questa passione e dopo aver frequentato un corso di percussioni col maestro senegalese Ismaila Mbaye ho coinvolto alcuni miei amici. Giulio Passarini (il primo con cui ho parlato e pensato questo gruppo) alla chitarra elettrica, Patrizio Santi alla chitarra acustica ed elettrica, il Cacio al basso elettrico, Christian Spinelli alla batteria ed Egizia Marchetti alla chitarra jazz (quando non ci abbandona temporaneamente per andare a cercare fortuna per il mondo). Diciamo che ho realizzato un sogno della mia vita: poter cantare su un palco.
10) Da dove viene l’esigenza di cantare una canzone sui Cinque?
Un giorno di giugno 2014, sulla spiaggia di Follonica, mi sono trovato a pensare alla causa dei Cinque ed ho scritto su carta quello che girava nella mia mente e ne ho parlato subito con Maurizio. Volevo raccontare a più persone possibili la storia di questi 5 uomini. Il portare questa storia nei luoghi dove suoniamo è un modo per mettere a conoscenza il maggior numero di persone possibili di ciò che è accaduto. E nei luoghi dove suoniamo non manca mai la bandiera palestinese. Permettimi un breve ma quanto mai caloroso messaggio di solidarietà alla popolazione di Gaza sottoposta a questo sterminio, questo genocidio, questa pulizia etnica messi in atto dal governo sionista israeliano.

11) Vuoi mandare un messaggio ai Cinque ed a Cuba?
Questa è la domanda più difficile che potevi farmi. Ai Cinque posso trasmettere, per quel poco che mi compete, la solidarietà forte di un movimento internazionale che non trascurerà mai questa vicenda, fino a che tutti e Cinque non potranno riabbracciare le loro madri, mogli o figli. Ho conosciuto molte delegazioni ad Holguin e Londra: posso dire che la voce della solidarietà non si fermerà mai. Siamo con voi e sappiamo che voi lo sentite, che sentite questa spinta che aprirà le porte della vostra libertà. Al governo cubano ed al popolo cubano chiedo umilmente di continuare su questa strada per dare una speranza al resto del mondo che crede ancora in un futuro migliore, solidale, dove la giustizia sociale possa trionfare.
Concludo rispondendo alla tua domanda: le mie radici di sinistra. Mio padre era un operaio siderurgico iscritto al PCI, uno di quelli che le ferie gli servivano per andare ad aiutare il partito, mentre mia madre era casalinga. Un giorno da piccolo chiesi a mio padre: “perché voti Partito Comunista?” e lui rispose “perchè è dalla parte dei più deboli, non sta coi padroni e perché dice che tutti devono essere trattati alla stessa maniera”. Queste parole le ho ascoltate a 12 anni, questo è stato il primo insegnamento dei miei genitori.
Comunque ho cominciato tardi ad interessarmi di politica (sia a livello di partito sia a livello di associazionismo) e se oggi sono riuscito a realizzare quel poco che ho fatto lo devo soprattutto a mia moglie Milena, la mia guida politica, la mia inseparabile anima gemella”.
 
serata  del 29 agosto 2014 pinetina Riotorto
Mando un abbraccio forte e ringrazio Gianluca e tutti i partecipanti al Coordinamento e concludo la chiacchierata pubblicando il testo della canzone: Cinque Eroi

C’è  una terra nel Caribe dal sapor di libertà
Cinque uomini difendono la storia che sarà
son partiti con coraggio son partiti all’arrembaggio
con la stella rossa in cuore per difendere l’onore.

Dalla Patria di Fidel di Camilo e di Raul
Hasta siempre Comandante e pugno sempre in su
C’è un nemico terrorista, non ci perde mai di vista
un albergo han bombardato e Di Celmo hanno ammazzato

Han deciso e sono andati, a Miami infiltrati
Per sconfiggere il nemico, io compagno te lo dico
Noi dobbiamo tutti quanti, non avere mai rimpianti
Per urlare ad alta voce, contro quel nemico atroce.

Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Un dos tre quatro Cinco heroes

Un processo un pò sommario, hanno scritto su un diario
testimoni improvvisati dall’accusa indottrinati
sono stati condannati e poi dopo incarcerati
dallo yanqui americano, per i Cinque alzo la mano.

Due di loro son tornati a abbracciare la famiglia
gli altri sempre son ingabbiati, questo non ci meraviglia
la giustizia americana sembra una tartaruga
ciò non vale per Carriles, lui non deve andare in fuga.

Solidarietà mondiale, non è mai venuta meno
libertad para los Cinco noi per sempre chiederemo
Per Antonio, per Gerardo, per Ramon e le famiglie
grideremo con Renè con Fernando e con le figlie :

Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Libertad para los Cinco
Un dos tre quatro Cinco heroes
il link della canzone su youtube




Ida Garberi*


"Odio los indiferentes. Creo que vivir quiere decir ser
 partisanos. Quien viva verdaderamente no puede 
dejar de ser ciudadano y partisano. La indiferencia 
es acidia, es parasitismo, es cobardía, no es vida. 
Por tanto odio los indiferentes.

Antonio Gramsci 


En mis caminos de la solidaridad, muchas veces es 
lindo conocer a personas con quien compartir las 
esperanzas, con quien tratar de construir un mundo 
cuantos años pasaron desde la primera vez que me 
contactó, antes de viajar a Cuba, Maurizio Sandino 
Cerboneschi, pero desde el primer momento que lo 
conocí, sabía que era un hermano de luchas. Gracias 
a él y a su trabajo incansable, pude ponerme en 
contacto con otros militantes del " Movimento Alta 
Maremma Libertad por los Cinco", y entre ellos 
estaba Gianluca Quaglierini. 

Gianluca lo conocí en Cuba en noviembre del 2013, 
cuando vino con un grupo de solidarios 
internacionalistas, para participar en el IX Coloquio 
Internacional por la Libertad de los Cinco y decidí 
hacerle algunas preguntas, justo ahora que con su 
grupo musical "Animali Domestici" escribió una
canción por los Cinco cubanos. 


1) ¿De dónde nace el amor por Cuba?  

El amor por Cuba nació de manera casi natural
cuando empecé a interesarme en la política. Derecho
a la instrucción para todos, derecho a la salud para
todos, tutela de los niños: son los valores que están
perdidos en  Italia, Cuba sigue defendiéndolos y 
sobre todo lo logra día tras día. Me gustaría pensar 
en Cuba sin bloqueo, en una Cuba que pueda tener a
disposición los medios que tienen otros países: 
entonces la esperanza de un mundo mejor se podría 
realizar de veras. 

2) ¿No tienes miedo que alinearte hoy a favor de
 Cuba en Italia esté fuera de moda, también en la
 izquierda? 

Yo no creo absolutamente que esté fuera de moda 
alinearse hoy a favor de Cuba, sino lo creo 
absolutamente indispensable y necesario. Y más aún
hoy mientras te contesto, en el día del cumpleaños 
88 del comandante Fidel. 

3) ¿Cómo y dónde conociste la campaña por los
 Cinco cubanos? 

La campaña por la liberación de los 5 héroes cubanos
la conocí gracias a Maurizio Cerboneschi, un 
verdadero compañero, un internacionalista al ciento
por ciento, un militante comunista desde hace 
treinta años. Hablamos del tema durante 
las reuniones y la cuestión siempre me apasionó 
mucho, hasta que en noviembre de 2013 participé en
el IX Coloquio Internacional por la Libertad de los 
Cinco, que se hizo en Holguín. Fue una experiencia 
fantástica. En muchos momentos, tengo que 
confesar que las lágrimas tomaron la ventaja. ¿Sabes
 que allí estuve de luna de miel? Fue algo... Como 
reconocer también que esta causa es mía, es una 
lucha que es parte fundamental de mi vida privada.
En marzo, fui a Londres para participar en el 
encuentro internacional “Commission of Inquiry into 
the Case of the Five”. En esta ocasión pude aprender 
mucho, porque afrontó la cuestión de un punto de 
vista más técnico. 

4) ¿Cómo fue tu viaje a Cuba? ¿Lo consideras una
 experiencia satisfactoria? 

No quiero repetirme, pero en mi viaje a Cuba pude
conocer una realidad de la que sólo había escuchado 
hablar. Quise ver todo con ojos muy críticos, porque 
las referencias que tenía eran de compañeros y 
compañeras comprometid@s. Pude ver una realidad
dónde una madre no regaña nunca a su hijo, dónde 
los niños son felices y sonrientes, dónde el respeto 
por la mujer es muy fuerte y sobre todo dónde la 
solidaridad y la humanidad son articulaciones 
fundamentales. Todo esto, en Italia se perdió, si 
alguna vez existió. Estas cosas lindas pude verlas en 
todos los lugares que visité: Holguín, Cienfuegos, 
Trinidad, La Habana, Artemisa, Santa Clara. Esto 
significa que no depende del lugar donde me 
encontraba si no de un sistema cultural que existe. 
Tuve la esperanza que un mundo mejor es posible, 
es realizable: porque ya existe. Se llama Cuba. 


5) ¿Crees que pueda existir concretamente el 
Comunismo? ¿Si sí, que significa esta palabra para
 ti? 

Obviamente, creo que el Comunismo puede existir
concretamente, más bien su existencia es necesaria
y creo que es la única alternativa al sistema 
económico basado en el capitalismo. El Comunismo
significa justicia social, significa abolir la explotación
del hombre por el hombre, significa que todos 
tienen, pero solo lo necesario. 

6) ¿Te consideras comunista? 

¿Me considero comunista? Creo que sí, busco aplicar 
sus principios en mi vida privada y en mi actividad 
política: vida privada y actividad política que, te 
recuerdo, se desarrollan en un país fuertemente 
capitalista. 

7) ¿Que representa para ti participar en el proyecto 
de Rifondazione Comunista? 

Creo que Rifondazione Comunista es la única manera
de agrupar para realizar lo que creo y para conseguir
un cambio en el país en que vivo. Se cometieron 
errores en los años pasados, errores de los que 
todavía estamos pagando el precio. Pero no vi nunca 
a un compañero de Rifondazione 
Comunista enriquecerse con la política: si acaso, 
sucedió lo contrario. 

8) ¿Qué haces en la vida? 

Yo trabajo en Piombino y me ocupo de la logística y 
de la organización de los transportes de S.O.L. 
(Sociedad Oxígeno Líquido), una empresa que 
produce gases técnicos por industrias y hospitales. 
Es una empresa de Lucchini y la situación 
últimamente no es para nada simple porque las 
Acererías Lucchini fueron intervenidas, porque están
en quiebra; en esta situación están casi 5.000 
personas.También éste es un regalo del capitalismo: 
una ulterior demostración que el capitalismo bueno 
no existe. 

9) ¿Como nació el grupo musical “Animali 
Domestici”? 

El grupo musical "Animali Domestici" nació al 
principio de 2012. Siempre tuve esta pasión y 
después de frecuentar un curso de percusión con el 
maestro senegalés Ismaila Mbaye, decidí involucrar 
algunos amigos míos. Giulio Passarini (el primero con
quien hablé y pensé en este grupo) toca la guitarra 
eléctrica, Patrizio Santi toca la guitarra acústica y 
eléctrica, el Cacio toca el bajo eléctrico, Christian 
Spinelli toca la batería y Egizia Marchetti toca la 
guitarra jazz (cuando no nos deja temporalmente 
para ir a buscar suerte por el mundo). Digamos que pude realizar un sueño de mi vida: poder cantar 
sobre una tarima. 

10) ¿De dónde viene la exigencia de cantar una 
canción sobre los Cinco? 

Un día de junio de 2014, en la playa de Follonica,
estaba pensando en la causa de los Cinco y escribí 
en el papel lo que tenía en mi mente y hablé del 
asunto a Maurizio. Lo hice para contar la historia de 
estos 5 hombres a más personas. Llevar esta historia
a los lugares dónde tocamos es un modo de dar a 
conocer esta injusticia. Además, en los lugares dónde
tocamos no falta nunca la bandera palestina. 
Permíteme enviar un breve pero cálido mensaje de 
solidaridad a la población de la Franja de Gaza, 
sometida a este exterminio, a este genocidio, a esta 
limpieza étnica llevada a la práctica por el gobierno
sionista de Israel. 

11) ¿Quieres mandar un mensaje a los Cinco y a 
Cuba? 

Ésta es la pregunta más difícil que pudiste hacerme.
A los Cinco puedo transmitir, según mi pequeño 
espacio, la solidaridad fuerte de un movimiento 
internacional que no abandonará nunca esta causa, 
hasta que todos los Cinco no puedan abrazar a sus
madres, a sus mujeres o a sus hijos.  Conocí muchas 
delegaciones en Holguín y en Londres: puedo decir 
que la voz de la solidaridad no se parará nunca. 
Estamos con ustedes y sabemos que ustedes lo 
saben, que perciben esta fuerza que abrirá las 
puertas de su libertad. Al gobierno cubano y al 
pueblo cubano pido humildemente que perpetúen 
este camino, para seguir dando una esperanza al 
resto del mundo que todavía cree que existe un 
futuro mejor, solidario, dónde la justicia social pueda 
triunfar. 

Concluyo contestando a tu pregunta sobre mis raíces 
de izquierda. Mi padre fue un obrero siderúrgico 
inscrito en el Partido Comunista Italiano, que pasaba 
las vacaciones haciendo trabajo social por el partido, 
mientras mi madre fue ama de casa. Un día, cuando 
era pequeño, le pregunté a mi padre: “¿por qué 
votas por el Partido Comunista?” y me contestó 
"porque está con los más débiles, no está con los 
patrones y por qué dice que todos tienen que ser 
tratados a la misma manera". Estas palabras las 
escuché a los 12 años, fue la primera enseñanza de 
mis padres. 
En todo caso, empecé tarde a interesarme en la 
política y si hoy logré realizar lo poco que hice, se lo
debo sobre todo a mi mujer Milena, mi guía 
política, mi inseparable alma gemela.

Mando un abrazo fuerte y agradezco a Gianluca y a 
todos los participantes de la Coordinación y 
concluyla conversación publicando el texto de la 
canción: 

Cinco Héroes 

Hay una tierra en el Caribe con sabor a libertad 
Cinco hombres que defienden la historia que será 
partieron con ánimo, partieron con coraje
con la estrella roja en el corazón para defender el honor. 

De la Patria de Fidel, de Camilo y Raúl 
Hasta siempre Comandante y el puño siempre arriba  
Hay un hostil terrorista, no nos pierde nunca de vista 
un hotel han bombardeado y a Di Celmo han matado 

Han decidido y han ido, a Miami infiltrados 
Para derrotar al enemigo, yo compañero te lo digo 
Nosotros todos juntos no debemos nunca tener 
remordimiento 
Para gritar en alta voz, contra aquel enemigo hostil y atroz. 

Libertad para los Cinco 
Libertad para los Cinco 
Libertad para los Cinco 
Un dos tres cuatro Cinco héroes 

Un proceso un poco sumario, escribieron sobre un diario 
testigos improvisados por la acusación adoctrinados  
han sido condenados y luego después encarcelados 
para el yanqui americano, por los Cinco levanta la mano. 

Dos de ellos están de vuelta para abrazar la familia 
los otros siempre están enjaulados, este no nos asombra 
la justicia americana parece una tortuga 
esto no vale por Carriles, él no tiene que ir en fuga. 

Solidaridad mundial, no vino nunca menos 
libertad para los Cinco para siempre nosotros pediremos 
Para Antonio, para Gerardo, para Ramón y las familias 
gritaremos con Renè con Fernando y con las hijas: 

Libertad para los Cinco 
Libertad para los Cinco 
Libertad para los Cinco 
Un dos tres cuatro Cinco héroes 



*columnista de Cubainformación





Alcune foto in questo Blog su articolo inserite da amministratore   Sandino




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