mercoledì 19 marzo 2014

Gli occhi intelligenti dello spionaggio britannico e statunitense





Antonio Randon* 
 
Con l’argomento di perfezionare le vie d’identificazione dei sospettosi di attività illecite, i servizi britannici e statunitensi hanno spiato e immagazzinato delle registrazioni fatte da cittadini comuni usando camere web.
L’ex contrattato dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Edward Snoden, ha facilitato dei documenti al giornale The Guardian che dimostrano l’uso da parte di queste entità, di un programma computerizzato per catturare e riunire immagini  statiche di conversazioni realizzate tramite il servizio di Chat di Yahoo.

Il “Nervo Ottico”, che è uno strumento disegnato per facilitare le operazioni di riconoscimento facciale, è diventato gli occhi di Londra e di Washington nella rete delle reti ed è stato utilizzato nella vigilanza di persone che non necessariamente sono vincolate ad attività delittuosa.

Nominato in riferimento alla trasmissione d’informazione visuale dalla retina fino al cervello animale, questo programma è capace di immagazzinare, ogni cinque minuti, immagini casuali provenienti dalla comunicazione on line.

Secondo le ultime rivelazioni di Snowden, tramite il suo uso la Caserma Generale di Comunicazioni del Governo del Regno Unito (GCHQ), con l’aiuto della NSA, ha riunito informazione visuale di più di un milione800mila account di usurari di Yahoo in un solo semestre del 2008.

Non è conosciuto il numero esatto di cittadini colpiti ed il livello raggiunto da queste azioni di spionaggio, realizzate entro il 2008 ed il 2010,  però in alcuni casi hanno avuto accesso ad archivi di elevato contenuto sessuale e tutta l’informazione è stata salvata nelle basi dei dati.

Yahoo, che è il secondo e-mail più importante del mondo dopo Gmail, ha espresso il suo sconcerto ed ha accusato le agenzie di violare la privacy dei suoi usurari.

Da parte sua, il GCHQ si è negato ad esprimere la sua opinione rispetto agli avvenimenti divulgati perché si tratta di questioni di sicurezza ed ha indicato che le azioni di vigilanza sono controllate dalle autorità del governo del suo paese e loro rispettano le leggi britanniche.

Questa entità ha promesso di scartare le immagini di intimità catturate dal programma per evitare l’invasione alla vita privata delle persone, delitto già commesso a partire dall’accesso alle loro registrazioni senza previo consentimento.

Contrariamente al presunto obiettivo del “Nervo Ottico”, cioè identificare  criminali, i documenti filtrati dimostrano che la maggioranza degli archivi riuniti non hanno un valore strategico e corrispondono  invece a video famigliari, commerciali e di pornografia.

“Sfortunatamente, un elevato numero di individui usano le loro camere web per mostrare parti intime del loro corpo”, riconosce una relazione del GCHQ offerto da Snowden e aggiunge che tra il 3 e l’11% delle immagini immagazzinate conteneva nudi.

Per questa ragione, afferma l’informazione divulgata da The
Guardian, i servizi dell’intelligenza britannici hanno fatto il compromesso di includere nelle future ricerche soltanto archivi che permettano identificare il viso dei soggetti, senza scoprire dettagli non necessari del loro corpo.

Però, detta promessa non garantisce il rispetto totale alla vita privata individuale, ma suppone il perfezionamento dei sistemi di spionaggio e la continuità della loro applicazione a tutti i tipi di persone.
 
E’ allarmante l’esistenza, secondo l’informazione filtrata, di altri progetti di programma con lo stesso principio di funzionamento del “Nervo Ottico”, e tra di loro, l’utilizzazione delle camere contenute nei videogiochi per la vigilanza dei soggetti che le utilizzano.

I progetti della NSA e del GCHQ vanno al di là delle immagini ottenute tramite le camere web: contemplano inoltre, la creazione di strumenti capaci di rivelare dettagli più specifici, come è il caso del riconoscimento tramite l’iride dell’occhio delle persone.

Alan Rusbridger, editore di The Guardian, ha affermato in dicembre scorso presso il Parlamento britannico che si era solo pubblicato l’1% degli archivi sui programmi di spionaggio filtrati da Snowden.

In quell’occasione, il giornalista ha criticato la posizione dei funzionari del governo che hanno accusato il giornale di attentare contro l’integrità della sua nazione quando hanno pubblicato  informazione di questo genere ed ha affermato che avrebbe continuato a divulgare i documenti segreti.

Rivelazioni realizzate dal giornale alla fine del 2013, hanno messo in rilievo la complicità della sicurezza statunitense e britannica nella vigilanza di organizzazioni di carità, programmi delle Nazioni Unite ed i funzionari di diversi paesi.

Tra gli integranti di un’ampia lista di vittime di spionaggio si trovavano il commissario europeo della Concorrenza, Joaquin Almunia, diversi  uffici del governo, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia e l’Organizzazione Mondiale della Salute.

Le azioni contro queste entità hanno incluso l’indagine di messaggi, telefonate ed e-mail, e ciò è stato fatto senza avere sospetti di alcun vincolo criminale.

L’anteriore, insieme alla creazione del “Nervo Ottico”, può dimostrare il livello di sviluppo raggiunto per quanto riguarda le tecniche di spionaggio nel mondo, ed il perfezionamento dei sistemi come questi ci mette in guardia sull’esistenza di una privacy illusoria, oltraggiata da occhi intelligenti.


* giornalista di Prensa latina
 


Prensa Latina in Italiano curata da Ida Garberi

Immagine The Guardian, e NSA inserite da amministratore blog corrente

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