giovedì 6 febbraio 2014

MUSICA&RIBELLIONE :”L'anarco-comunismo dei “THE FUGS ”/ La fine dei dinosauri del Rock” di Maurizio Cerboneschi





Musica&ribellione Da WOODY GUTHRIE 
a THE GANG”

Viaggio culturale/antagonista attraverso la musica folk, rock, punk-reggae, hip hop... e dintorni, troveremo alcuni artisti che sono stati a fianco di coloro che per generazioni hanno lottato per la libertà, la giustizia, l'autodeterminazione dei popoli, …musicisti/colonna sonora di chi credeva che un mondo diverso era possibile.
Questo blog internazionalista comunista ,sembra il luogo giusto per ricordare artisti antagonisti importanti come Woody Guthrie, The Fugs, Bob Dylan, Clash, Public Enemy, Linton Kwesi Johnson,..attraversando i territori musicali antagonisti arriveremo nelle periferie del rock made in Italy ,dove dalle cantine uscirono tanti validi gruppi musicali, conosceremo meglio il progetto “Franti” del Torinese Stefano Giaccone e termineremo il viaggio chiaccherando con “i Gang” dei fratelli Marino e Sandro Severini di Filottrano nelle Marche, più periferia di così!!!


Tenere presente che questi capitoli per un pamphlet mai pubblicato, furono scritti nel tempo libero dal ’90 al ’93 

Nelson Mandela rivolgendosi a Miriam Makeba :
"Hanno cercato di isolarci dal Mondo e tu l'hai impedito, dunque la musica può andare a braccetto con la politica””
Maurizio Cerboneschi (Sandino)


Capitolo 3°

L'anarco-comunismo dei “THE FUGS”

Aprite tutte le porte!
Togliete anche le spranghe e i lucchetti”
A.Ginsberg

THE FUGS” nacquero per gioco una sera del 1965 in un locale notturno di New York, tre poeti appartenenti al movimento underground stavano ballando sulle note di un gruppo di rock’n’roll, quando Ed Sanders, anarchico e direttore di riviste ciclostilate e Tuli Kupfenberg, redattore di “Birth” si chiesero se il rock’n’roll divertiva la gente, perchè non poteva essere usato anche come mezzo per inviare un messaggio diverso?, Allen Ginsberg che era in loro compagnia, scartò subito il progetto (in seguito però scrisse brani e fece alcune rappresentazioni di strada con la band e Mike McClure), lasciò il posto a Ken Weaver, un’ex pilota texano cacciato dall’aviazione per possesso di erba, al quale si aggiunsero altri musicisti dilettanti, John Anderson, Winnny Leary, Ken Pline, Barbara Calabria,…dell’avventura furono anche Steve Weber e Peter Stamfel, protagonista anche negli “The Holy Modal Rounders” in cui militò Sam Shepard (1). “ fin dal primo istante I Fugs si dimostrarono teatranti,menestrelli, buffoni, musicisti sgangherati, libertari tremendamente dissacranti, erano gli anni delle lotte per I diritti civili, del Vietnam, della rivoluzione sessuale, della scoperta delle droghe, furono anni di contestazione e grandi cambiamenti e lo spettacolo dei Fugs (900 repliche al Players Theatre di New York) incideva sull’immaginario di una generazione di giovani americani”(2).

L’improvvisazione creativa dei Fugs era dirompente, caricavano e spingevano i loro messaggi in una musica violentata, slabbrata, usata al contrario, con un unico slogan tutti insieme e su per le carni dell’establishiement”.

Considerati tra i massimi esponenti del dada rock “ I Fugs sono il primo esempio di gente che se ne frega; adopera la musica alla rovescia. Non per attirare, magnetizzando la povera e inerme mente di chi ascolta : ma per far scappare un pugno nello stomaco .Una violenza su per le carni. L’assoluta indifferenza, il compiacimento sadico, anzi , per lo spettatore colto da crisi isterica. Una fusione ibrida ma incredibilmente riuscita di teatro e musica : happening scoperchiato sino all’agonia. Siamo all’estremismo artistico; gli strumenti inciampano e balbettano, …..cori da infarto e voce provocante.
Qualcosa che ti sconvolge e ti butta a terra, rompe la tua falsità, seduto in poltrona pronto ad ascoltare vaselina : ti spoglia con finezza e furore……. Cose mai viste o immaginate nei pianeti musicali d’Amerika: il pop come forza provocante del futuro partirà da qui. Figlio bastardo di questi ossessi senza cipria o giacconi di cuoio, parrucca o corazza mentale. Creature del demonio con la carabina infallibile di un’ironia strisciante.
L’Amerika buia si lekka le ferite (3)

Più che un gruppo I Fugs furono una sorta di fratellanza, una intrusione di poesia beat nel rock’n’roll, intorno a Sanders e Kupferberger, Weaver e compagni ruotarono decine di altri personaggi (Allen Ginsberg, Gregory Corso, Bob Mason, Maretta Greer, Dan Koptch etc.), tutti in prima fila nelle marce pacifiste (compresa quella sul pentagono nell’ottobre 1967), contro l’intervento in Vietnam dell’America colonialista e bigotta I Fugs la infilzavano con brani così:

Uccidi, uccidi, uccidi per la pace
Uccidi, uccidi, uccidi per la pace
Se non ti va come gli altri pensano
Se non ti vanno le loro usanze
Se non ti va come si comportano o camminano
Se tu non li vuoi uccidere tu, li ucciderà comunque il cinese,
ma tu non vorrai che l’America passi in secondo piano,
uccidi, uccidi che ti fa bene
proprio come ci si dovrebbe sentire sempre.
Così me l’ha spiegato il capitano”.

( “Kill for peace”, scritta da Tuli Kupferberger 1966, traduzione ripresa da “Freack n° 8 ottobre 1972 9) .

A distanza di tanti anni come per il Vietnam l’interventismo Usa è ancora tremendamente attuale. Vedi : Salvador, Nicaragua, Grenada, Iraq,…o Cuba che da trenta anni subisce un criminale embargo economico totale e una guerra di bassa intensità fatta di minacce, aggressioni continue sotto forma di attentati terroristici, infestazioni di virus contro persone, agricolutura,....
Gli USA non si limitano ad attaccare chi cerca di alzare la testa, fanno prevenzione continuando a finanziare e mantenere il super controllo dei tanti i governi fantoccio dei paesi latino americani. E’ da sempre la stessa lurida storia, nessuno si può aspettare qualcosa di positivo da questo Moloch a stelle a strisce che fonda le sue basi nella mafia, nel mercato delle armi, nel narcotraffico, nel controllo delle materie prime da parte delle sue multinazionali, che nel mondo impongono diktat e guerre.
Lo Zio Sam non muta pelle, è sempre pronto a svolgere il suo ruolo di gendarme nell’istmo, nel il sud del mondo e non solo. Ad esempio dopo l’intervento dei marines nella minuscola isola di Grenada con l’assassinio premeditato del primo ministro socialista Maurice Bishop, arriva l'aggressione a Panama del dicembre 1989 “I giustizieri Yankee” dopo aver a lungo protetto e finanziato il dittatore Noriega, ex agente CIA, non possono accettare da lui come da altri alcun gesto di sfida che metta in discussione i privilegi di Washington nel cuore stesso del cortile di casa: il controllo del canale che attraversa l’istmo, le strategiche basi militari con il quartier generale del comando sud, ritenuto centro logistico e laboratorio della guerra di bassa intensità.
L’amministrazione Bush, attaccando militarmente Panama con il pretesto della guerra al narcotraffico (denominata “Giusta Causa”), vuol dimostrare la prosecuzione della vecchia dottrina Monroe e la continuità della politica decisionista Reaganiana e pensare che nella storia sul narcotraffico spicca chiaro il nome di Bush (è forse una guerra personale?).

da kennedy (Cuba) a Jhonson,Nixon, (Vietnam) a Reagan (Grenada, Nicaragua, Libia, Libano) a Bush (Iraq, Panama,..) gran parte dei Presidenti americani, dopo la seconda guerra mondiale hanno “ agito nella convinzione che la cultura americana chiedesse loro di dimostrare al mondo di avere il bastone in mano” Carter che fece eccezione la pagò cara perchè non passo al secondo mandato(4).
E’ la stessa filosofia di Thedore Roosevelt quando affermava : “ parlate dolcemente, ma con in mano un grosso bastone. Avrete successo”(5).

Nelle feroci aggressioni a Panama come
Grenada… le truppe bombardarono a tappeto obbiettivi militari e civili senza nessuna distinzione (loro fanno sempre così), ci furono migliaia di morti nei quartieri popolari e migliaia di feriti e senza tetto (fonti attendibili latino americane parlano di 17.000 civili uccisi solo a Panama).
Per gli organi di dis/informazione italiani, in maggioranza ossequiosi ultra/atlantisti , le vittime innocenti di quelle bombe appartengono all’ordine naturale delle cose, sono situazioni normali e raramente meritano più di una macabra fotografia o di qualche articolo sul pittoricismo dell’orrore, I meticci, gli indios,.. nelle nostre “civili dimore”, sono considerati “esseri scarsamente umani”; Guccini direbbe “Omuncoli”; così come li definivano nel XVI secolo i negrieri, i preti, i conquistadores europei.
La forza dei Fugs, con chitarre, campanacci, maracas, stonature… e tanta benzedrina…..esplode nei primi tre dischi prodotti dall’etichetta ESP ( che di solito si occupava di jazz d’avanguardia), “The Fugs First” The Fugs” e “Virgin Fugs”, pur perdendo la vitalità corrosiva dei concerti dal vivo, erano una spina nel fianco del sistema USA, sistema che cercò di boicottarli, imbrigliando e boicottando la diffusione, cercando di non farli uscire dalla scena underground e dal circuito militante del moviment.
le stazioni radio sommergono chi ascolta di Beatles, e di Monkees, di lattemiele e di amori sotto la pioggia: ma di Tuli e degli altri maledetti, nessuna traccia. I “Media” gettano via quegli alati scarabei che cercano di divorare il loro stesso corpo”(6).Tuli, parlando dei suoi “Fugs” disse : noi siamo probabilmente il complesso rock più politico degli USA. Io ero rivoluzionario già prima che nascessero i Fugs. Quello che facciamo attualmente è una specie di propaganda nel miglior senso della parola……. I nostri obbiettivi sono l’anarchia, il pacifismo, il comunismo, una società senza classi.(7).

I Fugs acquistarono sempre più fama e notorietà, fino ad entrare negli ’immensi corridoi della Warner Bros, per firmare un contratto (la ESP era stata risucchiata da un mare di debiti), contemporaneamente “LIFE” dedicava loro una copertina. Con la major delle Major “i guerriglieri strampalati” diventarono più professionali. Ma l’impostazione rimase la stessa, Accesi pacifisti continuarono con le loro sparate radicali, ad essere acerrimi nemici delle strutture mortificanti e restarono fedeli a propri principi umanitari.
Nel 1969, quando la scena musicale andava degenerando verso la mercificazione snaturando così la ribellione rock, quando i Fugs videro che lo spazio per le voci libere si ristringeva sempre di più capirono che era arrivata l’ora che ognuno riprendesse la propria strada.
Spaventati dalla fama, timorosi dei condizionamenti della megadiscografia, decisi a non accettare compromessi, Kupfenberg, Sanders, Weaver e C. nel 1969 rientrarono nella oscurità, un atto coraggioso e tutto sommato inevitabile “the times were achaningma non nel modo pronosticato da Dylan qualche anno prima(8)
Dopo lo scioglimento Ed Sanders scrisse “la famiglia” dedicato all’assassinio di Sharon Tate (edito in Italia da Feltrinelli) e riprovò un altro esperimento musicale con gli “Hemptones ma ormai il rock con la sua sterilità e i suoi tradimenti aveva perso i contatti con la realtà.
Passerà oltre un decennio prima che un’altra band raccolga l’eredità dei Fugs, saranno I “Dead Kennedy” di Jello Biafra, con uno stile musicale diverso, riusciranno a creare un rock
duro in cui convivranno rabbia, oltraggio, teatralità e incitazione sovversiva.



I “Dead Kennedy” dovranno scontrarsi duramente con un’america ancora di più aggressiva e tradizionalista di quella trovata dai Fugs.

Come nota aggiuntiva va detto che nel dada –rock ’62-’69 è raccolta la stravaganza di geni creatori e diffusori di musiche libertarie e anticonformiste tra i personaggi che hanno dato forza a tale impronta cultural-musicale troviamo anche il Captain Beefheart (and His music band) compagno di scuola dell’altro grande Frank Zappa, Beefheart portò avanti un sound espressivo che concedeva spazio a enunciazioni surreali;”The Deviants” un gruppo dell’underground inglese il cui leader era Mick Farren a fine ’60 affermò “il rock è l’unica cultura rivoluzionaria rimasta”
sulla stessa lunghezza di onda di
Beefheart c’erano “the mothers of inventions” band di Frank Zappa, un signore con i baffi provocanti che compare nelle copertine dei dischi in atteggiamenti indecenti, provocanti, come i Fugs suonano con rumori ripugnanti, con parolacce,…insultano il pubblico e vomitano sugli Stati Uniti quanto di più offensivo e osceno si possa immaginare. Frank è un musicista che non perde occasione per esprimere ironia e sarcasmo, la sua volgarità “tenta di farsi valore positivo, affermazione, costruzione dell’identità negata da una famiglia patriarcale e liberal-repressiva”



1) Band rock – folk coinvolta nei progetti dei Fugs
2 )Rivista musicale “Mucchio Selvaggio 27 1986
3) Vedi :Freak rivista ciclostilata n° 8 1972 pag. 10 Riccardo Bertoncellii 
4) Vedi: “il Manifesto” Elisabetta Castellani 22 dicembre 1989, pag. 4
5) Vedi. “non date ai cesari” di Gianna Ciao Pointer tracce edizioni 1990 pag.15
6) Vedi. Freak “ “ “ “ “ “ “ op. cit pag. 12
7) Vedi: “mucchio selvaggio” settembre 1986 pag. 28
8) Vedi : “mucchio Selvaggio” op. cit. pag. 29




Capitolo 4°

LA FINE DEI DINOSAURI DEL ROCK

Lo scioglimento dei Fugs rietrò nel declino di tutto il movimento politicizzato-antagonista degli States.
a Woodstock, nell’agosto ’69; il quadro era tutto cambiato, il controllo del mercato è ormai raggiunto e il magico equilibrio tra politica e cultura è infranto (nonostante la nascita degli hippies, gli hippies politicizzati di Jerry Rubin e Abbie Hoffmann) il movimento colpito da repressione accorta che stronca senza clamore ma inesauribilmente l’esperienze più minacciose (in primo luogo i “Black Panters”) ha già iniziato ad avvitarsi su se stesso.(1)


Nel corso del grande raduno rock, Pete Townshend degli Who impedì ad Abbie Hoffmann (2) uno degli organizzatori, di leggere un comunicato in difesa di Jhon Sinclair, condannato duramente per possesso di uno spinello.
Pace amore e libertà erano diventati solo uno slogan?
I grandi happening musicali indirizzati verso la terra promessa, si rilevarono “all’impatto con la realtà la porta spalancata di una prigione.(3)

Nel solito anno, i “figli dei fiori” riempirono le pagine dei giornali di tutto il mondo, quando
una Comune che poco aveva da spartire col pacifismo e la controcultura hippie, in preda alla droga LSD, convinta delle visioni diaboliche del proprio capo Charles Mason, commise la strage di Bel Air, dove l’attrice Sharon Tate fu barbaramente assassinata insieme ai suoi ospiti.
Fu un anno nefasto. Si concluderà infatti ad Altamont, dove le guardie del corpo dei “Rolling Stones” , Gli “Hell’s Angels,” durante il concerto, terrorizzarono il pubblico e uccisero un nero.
La credibilità “radicale” dei musicisti era solo un mito tra i tanti altri. Dopo Altamont, l’America (USA) reazionaria pose maggiori veti sulla musica Pop-rock; per esibirsi nei concerti (presidiati dalla polizia), i gruppi dovevano rispettare norme anti-oscenità; limare i testi e comportamenti, chi credeva di continuare a uscire dai limiti di “libera espressione” veniva condannato a pene severe. Molte furono le bands che dovettero fermare le loro esibizioni.
Jimmy Page racconta:”un giorno i poliziotti, hanno voluto interrompere lo spettacolo, nelle quinte, uno di loro aveva puntato la pistola contro il nostro manager Peter Grunt, noi ci siamo fermati, certo, ma nella sala la gente fischiava e non capiva nulla. (4)
I “Jefferson Airplane” e “Grateful Dead” del mitico Jerry Garcia furono condannati più volte per aver trasgredito alle nuove clausole giuridiche imposte dal mostro stelle a strisce.
Country Joe Mc Donald, subì una multa di cinquecento dollari e l’obbligo di tagliarsi i capelli, per aver usato un linguaggio volgare, in tribunale si difese con una celebre lettera alla corte :…..” I ragazzi stanno scoprendo che la vera oscenità, i veri atti immorali vengono compiuti dal sistema, che deliberatamente avvelena fiumi e oceani, che costringe i propri figli ad andare in un paese straniero per uccidere”(5)
Gli artisti pop-rock che non si adattarono alla nuova realtà scomparvero nell’ombra, Jim Morrison dei Doors ,venne arrestato più volte e condannato a 6 mesi di lavori forzati per indecenze.
Il rock, colonna sonora del cambiamento sociale era dunque definitivamente ingabbiato?
La risposta arrivò nel 1970, dal raduno Europeo dell’isola di WIGHT in Gran Bretagna, dove il rock targato USA risultò agonizzante (anche se per molti era già morto e sepolto);
Nell’isola di Wight il rock in generale risulto scarico di quelle valenze radicali che lo avevano contraddistinto fino al ‘67-‘68‘. Gli eroi del malcontento giovanile, senza più la maschera di falsi profeti, non erano altro che marionette in mano a uomini di affari e trafficanti senza scrupoli dello star-system musicale. “Il potere sa come bloccare il cammino del rivoluzionario, riempe la strada di mucchietti d’oro”(6)
La macchina capitale–merce, dimostrò in modo inequivocabile i profitti che vennero dal festival rock come quello di Wight ’70 : “ un fruttuoso commercio alimentare, discografico, etc ;
- un importante entrata in denaro nelle case degli organismi di trasporto pubblico: aerei, treni, battelli, (La British Railways non ha mai guadagnato tanto denaro in così poco tempo); -il traffico della droga e, con esso, la giustificazione dell’esistenza della polizia per il “mantenimento dell’Ordine”; -una manipolazione ideologica” (7).
Durante l’ happening all'isola di Wight, alcuni anarchici contestarono quel festival-fiera con slogans che inneggiavano al ritorno dei “ veri free festival “con la musica libera dalle leggi di mercato e fuori dal controllo della “cultura capitalista” . Tra i contestatori c’era anche Jean Jacques Lebel, francese, teorico della controcultura, lui si scontrò con la polizia e riuscì ad entrare al concerto. In merito dell’azione diretta di J.J. Lebel e compagni, “le Figarò” scrisse : Ci vuole molto di più per sabotare un festival, e questi pochi importuni si sono rapidamente dissolti nella massa che ha invaso l’isola e che gli abitanti guardano con simpatia”(8).
Sembra di leggere “la Repubblica o qualsiasi altro giornale di regime “quando” dedicano lunghe colonne di piombo (con fotografie) ad azioni dirette o manifestazioni di piazza dei movimenti antagonisti, Autonomi, Anarchici, gruppi comunisti metropolitani, ..che gridano la loro rabbia e il loro dissenso….. Negli articoli pieni di menzogne di tali quotidiani, come nei telegiornali di potere è facile vedere due bottiglia di birra diventare 10 molotov, un grammo di hascisc diventare un chilo di eroina, far spuntare armi che non ci sono, nessuno dice mai delle continue provocazioni “che subiamo”dell’apparato poliziesco.
Nel 1971, su” IT” J.J. Lebel criticò aspramente lo” Stars System marcio” del rock :”forse si dovrebbe fare musica in situazioni meno repressive, non in condizione intrattenitore/intrattenuto, superiore/inferiore dove una sta “alto” (sulla scena) e l’altro in “basso” (tra il pubblico). Forse dovremo cercare altre soluzioni, come grandi circoli dove musicisti e pubblico possano trovarsi insieme, suonare, ballare…invece di essere separati. Delle riunioni e dei riti tribali. Comunicazione e godimento totale. Non festival commerciali controllati dai capitalisti che non riescono neanche a capire le necessità della gente (musicisti quanto il pubblico) che sfruttano.

IL SISTEMA SEMBRA TEMERE IL COLORE DELLA VIVACITA’, l’energia che sprigiona il divertimento. Ha paura dei grandi raduni di persone……(9) non controllabili.
Dunque come già detto le vedettes rock senza più legami con il pubblico, senza più spirito creativo, non erano altro che degli alcolizzati, eroinomani, burattini della musica mercantile; il rock, come messaggio innovativo era tramontato a vantaggio di una musica “accademica “, priva di qualsiasi eccitazione che potesse scuotere il torpore delle giovani generazioni.
I “divi o stars” suonavano ormai negli stadi e il costo del biglietto era divenuto inaccessibile a molti. Il rock diventava pian piano possesso di altre realtà sociali. Intorno ai cantanti giravano milioni di dollari che si aggiungevano alle sofisticazioni sonore dell’alta tecnologia e andavano a giustificare l’insensata “epopea dei Dinosauri”.
Nel 1974, Robert Fripp dei King Krimson, al momento dello scioglimento della band scrisse un manifesto-analisi per “Melody Maker”, sulla situazione musicale di quel periodo. Ecco il testo . “il mondo sta cambiando, Noi viviamo in un periodo di transizione tra il vecchio mondo e il nuovo. Il vecchio era caratterizzato da quello che un filosofo contemporaneo ha definito “la civiltà dei dinosauri”. Unità enormi, massicce, non molto intelligenti, proprio come i dinosauri. Un esempio in campo della politica, può essere una superpotenza come gli STATI UNITI.
Oppure, nell’ambito musicale, un supergruppo rock, con decine di tecnici, tonnellate di materiale, milioni di dollari d’investimento. Tali unità, all’origine, sono nate per rispondere ad un bisogno reale. Poi si sono messe a fabbricare bisogni artificiali per prolungare la loro esistenza. In altri termini , sono divenute dei vampiri. Il nuovo mondo appartiene alle piccole unità mobili indipendenti ed intelligenti. Al posto delle città, comunità che si organizzano da sole, una versione moderna dei villaggi”(10)


1)Andrea Colombo : “il Manifesto” luglio 1989 Pag.8

(2) Abbie Hoffmann fu il leader carismatico del moviment dei ’60, nemico giurato della CIA, ne subì la persecuzione che si concretizzò nel 1973 con una macchinosa accusa di consumo e spaccio di stupefacenti, che lo costrinse a rifugiarsi in Sud America, sul finire dei ’70 rientrato negli States e scontata la condanna riprese il suo ruolo di agitatore, organizzò iniziative contro l’interventismo Usa nell’ Istmo in centro America, diverse furono la sue spedizioni a sostegno del Nicaragua aggredito.
Fu molto attivo nella campagna contro i test obbligatori per il controllo di eventuale uso di sostanze stupefacenti, notevole il suo apporto nell’inchiesta sul coinvolgimento dell’amministrazione Reagan nei traffici di armi con l’Iran; arrestato 53 volte, detenuto nelle prigioni per due anni e mezzo, dissidente storico della politica stelle a strisce, non rinunciò mai alla sua carica beffarda contro i media e il potere costituito; definito “LENIN Figlio dei fiori” incrocio fra Lenny Bruce, “CHE Guevara” ,” Robin Hood”.
E’ morto a 53 anni il 12 aprile ’89 a New Hope Pennsylvenia.

3) Gari Herman: “rock’n’ roll babylon.” Gammalibri Ed. 1988 pag.12
4) Vedi: “rock &roll Karl Marx” di Massimo Bissoli, Gammalibri Ed. 1981 pag.120

(5) ”COUNTRY JOE AND THE FISH” fu senza dubbio un gruppo fra i più carismatici per i giovani militanti delle rivolte studentesche, Joe è stato il precursore della controinformazione e del movimento delle fanzines, fondando “Rag baby” una velenosa rivista che raccoglieva poesie, volantini,canzoni, scritti contro l’interventismo USA nel SUD-EST Asiatico, i componenti della band nati nell’ ambiente universitario di berkeley (Joe stesso era studente) erano presenti ha tutte le manifestazioni dei ’60 anticipando anche la via psichedelica alla rivoluzione………( F.Liperi “i giorni Cantati” pag.18)

6) vedi “Get ready N° 0 Editrice lo Spinello

(7) Massimo Bissoli: rock’n’roll Karl Marx, Gammalibri Ed 1981 pag. 118
(8) “ “ “ “ “ “ “ “ “ op. cit.
(9) vedi: “il rock”, di David Buxton, ed,.Lakota 1987 pag. 155
(10) vedi : “ “ “ “ op.cit pag. 131


In blu i capitoli a seguire

Capitolo 1°:“La rivoluzione desiderata” (Woody Guthrie).
Capitolo 2°:”L'amato e odiato Bob Dylan …..”
Capitolo 3°:”L'anarco-comunismo dei “THE FUGS”.
Capitolo 4°:”La fine dei dinosauri”.
Capitolo 5°:”Nihl: il trionfo di una subcultura (punk).
Capitolo 6°:”THE CLASH (lo scontro)”
Capitolo 7°:”Il ritorno del rock”.
Capitolo 8°:”Linton kewsi Johnson” (Dub poetry)
Capitolo 9°:”Public Enemy “:Musica nera rabbia e politica
Capitolo 10°:Il“Franti”: Rock e utopia
Capitolo11°:”La Pantera”e il nuovo linguaggio del villaggio
Capitolo 12°:” I Gang “: La Band ribelle di Filottrano



Ringrazio i compagni che mi hanno permesso di poter scrivere queste righe attraverso contatti, interviste e chiaccherate varie sul tema :"Musica antagonista", : Marino e Sandro Severini (The Gang), Stefano Giaccone (Franti), Billy Bragg a Reggio Emilia '90, lo staff di” Arezzo wave” 91 '92 ,un grazie anche a Bunna  Africa unite per la lunga chiaccherata a Montioni quando nel 1991 venne a fare il concerto gratis per il Salvador) e poi a Sergio Messina (Radio gladio), Zulu (99 posse), Fumo e Lele Prox (Lionhorse Posse ), Luca Morino Fabio Barovero (Mau Mau&Loschi Dezi),Fratelli di soledad Enrico Capuano che tra il '92 inizio '93 per ben tre volte venne a suonare gratis per i Lavoratori Piombinesi in Lotta a difesa del posto di lavoro.


Immagini di repertorio tratte da  Rete Internet

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