lunedì 10 febbraio 2014

Il ritorno del rock e l' impegno antagonista. di : M.Cerboneschi


 
Da ricordare che questo pampleth fu scritto dal '90 all'inizio del '93.

Musica&ribellione Da WOODY GUTHRIE 
a THE GANG”

Viaggio culturale/antagonista attraverso la musica folk, rock, punk-reggae, hip hop... e dintorni, troveremo alcuni artisti che sono stati
a fianco di coloro che per generazioni hanno lottato per la libertà, la giustizia, l'autodeterminazione dei popoli, …musicisti/colonna sonora di chi credeva che un mondo diverso era possibile.
Questo blog internazionalista comunista ,sembra il luogo giusto per ricordare artisti antagonisti importanti come Woody Guthrie, The Fugs, Bob Dylan, Clash, Public Enemy, Linton Kwesi Johnson,..attraversando i territori musicali antagonisti arriveremo nelle periferie del rock made in Italy ,dove dalle cantine uscirono tanti validi gruppi musicali, conosceremo meglio il progetto “Franti” del Torinese Stefano Giaccone e termineremo il viaggio chiaccherando con “i Gang” dei fratelli Marino e Sandro Severini di Filottrano nelle Marche, più periferia di così!!!

Nelson Mandela rivolgendosi a Miriam Makeba :
"Hanno cercato di isolarci dal Mondo e tu l'hai impedito, dunque la musica può andare a braccetto con la politica””
Maurizio Cerboneschi (Sandino)


Capitolo 7°

Il ritorno del rock antagonista

se hai il sangue nelle vene
se hai il midollo nelle ossa
son finite le tue pene
con il rock avrai la scossa”

Rock ‘80

Il punk si propagò a macchia d’olio sia oltreoceano che in Europa dell’est . In Italia si concretizzò con notevole ritardo rispetto a quello anglosassone, all’inizio era molto legato al pensiero anarchico, successivamente però si avvicinò alle frange di “Autonomia operaia”, assumendo una fisionomia estremamente politicizzata, buona parte dei militanti si ritroveranno come parte integrante dei CSA centri sociali autogestiti che si svilupperanno in tutto il paese.
I giovani ribelli portavano un look occasionale, che hai perbenisti dava un’immagine distorta della nuova subcultura; per la gente di strada la visione di un punk era avvertita come sintomo di violenza, di degradazione individuale, di emarginazione.
La parte politica che si definisce progressista, quella che dovrebbe essere “aperta” alle avanguardie e ai fermenti di base, rifiutò dal primo istante la nuova tendenza (il PCI negli ultimi 20 anni è stato il distruttore di tutte le situazioni che germinavano alla sua sinistra)
Per i burocrati del PCI quella corrente lacera e anomala era un fenomeno difficile da incastrare o utilizzare per finalità elettorali (Il PCI nel 1976 dopo un trionfo elettorale era ritornato ad indossare la vecchia maschera del collaborazionismo governativo, come nel 1945 con Togliatti, preferiva giocare le sue carte a favore dei centri di potere e piano piano si defilava dai problemi reali del proletariato e sottoproletariato).
Si fecero da parte anche molti intellettuali che nel ’68 si agitarono sull’ondata del cambiamento sociale (Giorgio Bocca, Francesco Alberoni , Giuliano Ferrara, Giampiero Mughini,…etc) loro boicottarono sul nascere le aggregazioni giovanili legate alla nuova cultura.
I punks, insieme alle altre tribù uscite dai sotterranei metropolitani, i mods, gli skinheads (a quel tempo non identificabili su posizioni nazi-fasciste), gli indiani metropolitani…..
Furono le fonti d’ispirazione per la rinascita musicale italiana, il ritrovato impulso creativo e le vitalità giovanile dei fine ’70, portò ad un continuo proliferare di gruppi rock, esplodeva un undergruond di notevoli proporzioni in grado di scardinare l’appiattimento culturale generato da anni di decadente  "cantautorato istituzionale”vicino alla storica  via delle  Botteghe Oscure.
Il cantautorato dei ’70, fu un boom commerciale lanciato dal faccendiere discografico Vincenzo Micocci (RCA), siii quel Vincenzo che da quanto era”  serio e professionale” Alberto Fortis gli dedicò il suo brano più avvelenato che diceva “Vincenzo io ti ammazzerò”.
Tra gli artisti che dominavano la scena musicale nella seconda metà dei '70 troviamo Dalla, De Gregori, Venditti, Ron,…… legati alla sinistra riformista Berlingueriana (che "indirettamente"  gli ha favorito  la strada del successo), sicuramente personaggi in forte contrapposizione con la canzone d’autore che, fuori dal grande mercato, fece da colonna sonora alle lotte del ‘68’.
In quel ’68 dove i trionfi musicali spettavano a canzonette come “Luglio” di Riccardo del Turco,o “La bambola “ di Patty Pravo,….. musicisti come il torinese Fausto Amodei, Sergio Liberovici, Margot,….. sostenuti da artisti e scrittori della forza di Dario Fo, Strehler, Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini, …. dettero un notevole contributo espressivo-politico al movimento di lotta.
Fausto Amodei, lo chansonnier di protesta per eccellenza, nel 1960 in occasione dei moti di piazza contro il governo Tambroni scrisse “Per Morti di Reggio Emilia”( un grosso successo popolare , che successivamente sarà cantato nel corso di ogni manifestazione operaia e studentesca. ) fu lui uno degli ispiratori di una nuova ondata di cantautori politicamente impegnati; personaggi del calibro di Ivan della
Mea, Giovanna Marini, Paolo Pietrangeli, Gualtiero Bertelli,.. furono coloro che diedero vita al” Nuovo canzoniere Italiano”, una indimenticabile situazione culturale di cui fecero parte molti altri artisti tra cui anche Pino Masi, attivista di” potere operaio “ e dei “circoli di ottobre”, noto per il suo brano “La ballata di Pinelli” e come arrangiatore di colonne musicali per opere di Dario Fo e film di P. P .Pasolini.
Cantavano canzoni che interpretavano la storia del loro tempo e incitavano ad abbattere ogni forma di dominio, dischi militanti furono incisi per le etichette discografiche “dischi dello Zodiaco”, “Albatros”,…
Nelle fabbriche, nelle università, nelle strade, ovunque c’era la voglia di cambiamento si udivano i ritornelli di “Contessa " di Paolo Pietrangeli  o “il rosso è diventa giallo” di Ivan della Mea”….

Compagno
quando il partito finalmente sbaglia
e a tutti è dato scrivere sui muri
la libertà d’interpretare il mondo
di criticare i propri dirigenti
senza tabù del glorioso passato
allora
credi si vincerà

……compagno
quando il tuo soldo di nullatenente
che Agnelli chiama fame comunista
diventa per amore o per forza
uguale a quello d’ogni dirigente
oggi al partito domani al potere
allora credi si vincerà

.. compagno
questa è la voglia di un comunismo
senza dogmi papi e frontiere
un comunismo da costruire
sulle rovine del riformismo
nell’unità della diversità
allora credi si vincerà

io chiedo a voi se oggi vedo giusto
nel mondo il rosso è diventato giallo (1)

Un conto è cantare nella lotta! Un conto è raccontare la lotta! La canzone d’autore dei fine’60 direttamente partecipe alle battaglie sociali si concluse con l’inizio delle “stragi di Stato”, mentre la “Micocciana” nacque da quelle ceneri “ con il decadere rapido del “movimento” e la crisi del politico, diventa poetica del riflusso e gara grottesca alla rincorsa delle banalità. Per precisare ancora, il cantautorismo ha come funzione concreta la trasmissione di ideologia, la santificazione della separatezza fra l’essere e il voler essere, che rappresenta come immutabile. Per dirla con gli Hippies “addormenta le coscienze”.
Il rapporto politica-musica si rivela come rapporto fra merci, spettacolarizzazione del vissuto, rappresentazione di una realtà separata e fittizia. Pura funzione di potere (2)
I giovani del ’77 (prima di essere distrutti dall’eroina di Stato, dal terrorismo, dalle leggi liberticide del post terrorismo con i suoi carceri speciali ), avevano capito che la sinistra storica, in modo particolare il PCI oggi PDS non aveva rapporto con i bisogni degli sfruttati, degli oppressi,…un partito praticamente assente dalle lotte e rivendicazioni, tutto poteva essere ma
non comunismo, anche per questo in piazza Maggiore e dintorni in una Bologna blindata insorsero bruciando “L’Unità”; il Sindaco ”Kompagno “ Zangheri” complice con il ministro dell’interno il DC “Kossiga” (alla maniera di Li Peng qualche anno dopo) li fece massacrare dalla polizia. In quella battaglia urbana provocata dalle forze dell’ordine che fecero uso
inopportuno di armi, un carabiniere uccise Francesco Lo Russo uno studente di medicina membro” Lotta continua”; tanti militanti di sinistra furono arrestati , l’emittente antagonista “Radio Alice” fu completamente distrutta dai militari,…. Successivamente furono quegli stessi ragazzi, ormai lontani anni luce dalla sinistra istituzionale, che non permisero al segretario della CGIL Luciano Lama di parlare all’università occupata di Roma, al grido di slogan come “scemo scemo” e lo cacciarono dalla Università “La Sapienza”( La situazione fornì l'occasione alla Questura di Roma di fare irruzione nell'Università per sgomberare con la forza gli studenti che l'avevano occupata), si quelli erano gli ultimi ragazzi incazzati senza tessere in tasca, che infuocavano ovunque la possibilità di una realtà senza padroni.
Il movimento ribelle anticonformista della seconda metà dei ‘70 come propria colonna sonora preferiva il rock - folk della strada, da sempre la voce dei senza voce, del disagio sociale, un genere che se non serve ad erigere barricate o cambiare il mondo, rimane ugualmente un veicolo importante per aggregare e inviare messaggi (come il cinema, i libri,…), per dare alla gente argomenti su cui pensare, riflettere, discutere.
Nella prima metà dei ’70, il rock mediterraneo era latitante, di solito si assisteva a imitazioni talvolta ben interpretate di hard rock, progressive,…. Di origine Anglo-americana, molti complessi o singoli artisti che erano entrati nella "moda" dell’impegno politico, con l’ondata del riflusso si allontanarono velocemente e alla luce del sole emerse quanta demagogia c’era in gente come “Il Banco del Mutuo Soccorso”, (poi non a caso solo ”Banco”) , Alain Sorrenti (sempre presente nei raduni antagonisti), “News Trolls”,…..
Nel baratro della crisi dopo la fine dei ’60, note positive vennero da una piccola label di estrema sinistra, la “Cramps”, fondata nel 1973 dal contestato Gianni Sassi (la rivista “Prova radicale” lo accusava di trasformare in merce il risultato di iniziative militanti, di ricerche e di lotte), editore di autori o collettivi “Particolari”come “Alfabeta”… , tipografo di “Lotta Continua” ,….della rivista “Re nudo” (una delle principali riviste italiane dedicate alla controcultura alla controinformazione, fondata a Milano nel dicembre 1969 da un gruppo di hippies, tra i quali Andrea Valcarenghi.
Tra le migliori produzioni viniliche dell’etichetta, , figuravano “Eugenio Finardi “, “Claudio Rocchi”“Alberto Camerini”, “Arti e Mestieri”, (Nati intorno a Furio Chirico batterista dei “Trip”) ma soprattutto gli originali, indimenticabili “Area", una band in anticipo sui tempi, sia per le musiche che per i testi, guidata dalla miracolosa voce dell’ex ribelle Dimetro Stratos ,gli ”AREA”, che sono stati la vera e propria guida per l’esplosione del rock italiano de ’70.
Momenti di forte impegno sociale provenivano  da soggettive interpretazioni  di Fabrizio de Andrè, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci,“Stormy Six”di Umberto Fiori, e c., da Francesco Guccini, dai Nomadi di Augusto Daolio e Beppe Carletti e da cantautori meno conosciuti, ma non meno capaci, che provenivano dal Folk studio di Roma.
Il cambio di rotta musicale cominciò a Bologna nel settembre 1977; di spalla ad un cantautore anomalo, Claudio Lolli, che presentava il suo ultimo album musicale “Disoccupate le strade dai sogni” (un’ eccellente lavoro vinilico sui fatti repressivi della primavera bolognese con testi duri che lanciavano frecciate e accuse dirette alla sinistra istituzionale), si esibì il gruppo “C.U.M.” (centro d’urlo metropolitano), cantavano :“mamma dammi la benza ; “per la prima volta on stage è il rifiuto, la feccia tout-court, a viso aperto(3).
Alcuni mesi dopo esordivano gli “Skiantos”di “Freak Antoni”, con un Rock-non-sense;
con la loro ironia demenziale, con provocazioni irritanti (famosi i lanci di ortaggi al pubblico),
si definivano” "l'unico gruppo che è partito dalle cantine per arrivare alle fogne!" Senza dubbio furono gli apri pista della nutrita schiera di rockers bolognesi; “Windopen”. “Luti Croma”, “Confusional quartet”, “Gaznevada (già C.U.M.),…..
Bologna “La rossa”, “la dottadiventò la prima capitale dell’inquietudine musicale, disponendo anche di alcune avanguardie nelle etichette discografiche indipendenti (es. Italia records di Oderso Rubini), ne conservò il monopolio per almeno due anni.
Nel resto del paese le cantine traboccavano rock e sporcizia, la periferia dell’impero si stava svegliando. A Milano, il centro sociale S. Marta fu una fucina di talenti musicali; da li uscirono i “Kaos rock“, gli “X rated”, le ”candeggina gang” di Joe Squillo, le “Clito” con Rubi Scass; il miglior gruppo lombardo gli “Underground life “ di Giancarlo Onorato proveniva comunque da Monza, (nel centro sociale S.Marta Demetrio Stratos ha insegnato canto)
Da altre province sbucarono i “Sorella maldestra” (Vercelli), i “Dirty Actions” (Savona), I “Rats” (Modena) prodotti da Red Ronnie (prima di fare il clown televisivo), quest’ultimi si fecero conoscere in altri paesi europei con l’album “C’est disco” grazie alla distribuzione dalla mitica “Rough Trade” e grazie ai numerosi passaggi radiofonici curati da John Pell della BBC, il DJ rock inglese più popolare  Inghilterra.
Gli occhi degli affamati di rock, si puntarono su Pordenone e dintorni (alla fine degli anni settanta la rivista alternativa “Re nudo” citava Pordenone come "l'avamposto della controcultura freak nel nord-est d'Italia”) che vantava un’incredibile quantità di gruppi improntati sull’uso dell’elettronica, rimane negli annali la storica uscita di “The great complotto” una compilation collettiva con “ “Sexy angels” “Cancer,””Mind invaders”. “Walt dysney production”, “musique mecanique”….., il momento rock Friulano pur con qualche risonanza in campo nazionale grazie a qualche passaggio televisivo curato dai soliti padroni della musica Red Ronnie , Roberto D’Agostino o “Mister fantasy” esaurì la sua spinta e lasciò il ruolo guida ad una realtà emergente che proveniva da Firenze e dintorni.
Il panorama musicale fiorentino, impostato sullo stile New wave, post Punk-dark, primeggerà nel circuito indipendente italiano fino oltre metà degli anni '80, otterrà riscontri anche in altre realtà Europee, dietro al susseguirsi di piccole etichette( alcune filiali di multinazionali del disco), a Firenze nacque la etichetta I.R.A.
Immmortal Rock Alliance, la I.R.A. Records una casa discografica indipendente fondata nel 1984 dal produttore Alberto Pirelli, insieme alla moglie Anne Marie Parrocel. In principio Pirelli aveva scelto I.R.A. per riferirsi all'Irish Republican Army, esercito militante di liberazione Irlandese in lotta per l'indipendenza dall'Inghilterra. Il nuovo rock italiano incantava Pirelli e l'etichetta IRA si adattava bene a quella forma di ribellione che proveniva dall'Inghilterra anni '80, Alla IRA approdarono i“Litfiba “di Gianni Maroccolo - Federico Renzulli e il carismatico cantante Piero Pelù, i “Diaframma” guidati dall'estro poetico di Federico Fiumani ,Nicola Vannini (in seguito nei “Soul Hunter”) e la stupenda voce di Miro Sassolini, ma anche Moda, Bisca, Underground Life, Detonazione, Joe Perrino...... in Toscana c'erano anche altre valide formazioni che la aiutarono a farla diventare capitale del Rock, basta ricordare : I Neon “ leader del dark elettronico, trasportati dalla professionalità di Marcello Michelotti, "Not Moving"di Dome la Muerte,"Rinf,Birdmen of Alcatraz”, “Steplejack” “Sik Rose”, “Pikes in Panic””Cudu”, Limbo”..
al rock, “Faro", d'impronta Toscana si contrapponeva uno molto più incazzato, molto underground, strettamente unito alla sub cultura post  Punk (diffusa nel triennio '81' 84). La crudezza de brani lo rese più vicino alle origini di espressione popolare.
Lo usavano una minoranza di insubordinati, che pur decimati dal riflusso, persistevano nel rifiuto delle idee dominanti e contrastavano l'esistente per dissacrarlo, distruggerlo, formavano collettivi, occupavano case e spazi sociali, creavano circuiti autogestiti dove autoproducevano : fanzines, dischi, bootlegs, demotapes ,..era l'ultimo impulso di cratività ereditato dal '77.
Queste Tribù del disagio metropolitano, consideravano la musica un elemento indispensabile per l'aggregazione e la ricomposizione di un minimo di movimento antagonista. L'onda mondiale del consenso a questa rabbia, giungeva attraverso i “Crass”, gli” Zounds” i Primi ”Clash”, “Disharge”, “PIL”...il reggae Giamaicano, il rap nero metropolitano, e l'irruente hardcore Californiano diretta emanazione del Punk, caratterizzato da una notevole potenza e velocità, con testi acidi, impegnati e tendenzialmente anarchici.
Ci sono innumerevoli micidiali bands hardcore Statunitensi che hanno lasciato il segno come : I
Dead Kennedy” (con Jello Biafra spirito guida ), Black Flag, “Germs”, “Governement Issue”, Meat Puppets” “Scream”, Bad BriansHusker Du” e tanti altri vicine alle etichette “Alternative Tentacle” e SST (vere spine nel fianco dell'imperialismo reaganiano), su tale scia si costituì una indescrivibile area di gruppi “incazzati” of Italy, si autoproducevano come garanzia del proprio lavoro (le label minori erano considerate una caricatura in scala ridotta delle Major), la distribuzione dei loro lavori avveniva mediante i canali dei collettivi o durante i concerti nei CSAO (Centri sociali autogestiti occupati) o in manifestazioni contro il nucleare, l'antimilitarismo, pacifismo, contro l'autoritarismo dello Stato.
I Centri sociali autogestiti occupati come il Leocavallo e il Virus (Milano), Victor Charlie (Pisa), Prenestino (Roma),.... erano i capisaldi dell'impegno anticonformista anticapitalista, altre realtà occupate stavano emergendo in
tutta la penisola CPA Firenze, Murazzi Torino, Godzilla Livorno, Macchia nera Pisa, officina 99 Napoli, tutti luoghi ideali per fare contronformazione  e  live elettrici com “CCM
(Cheath Crome Motherfuckers), “Kina”, “Uns”, Wretched”, “Putrid fever”, “Cani” “JuggernautRaw Power”,Contrazione” ”Negazione” “Raff punk”.......
L'hardcore punk, schizoide, e coinvolgente per i giovani disubbidienti, veniva rigettato in blocco dai mass media e di conseguenza dalla maggioranza della gente ormai asservita al motto “mirare all'avere e non all'essere
Va detto che alcune collettività si muovevano dentro una dialettica autolesionistica, convinti forse di avere la verità in tasca, rifiutavano un qualsiasi dialogo con l'esterno e talvolta anche con le marginalità vicine a loro, se non altro per progetti comuni, con il loro atteggiamento non favorirono certo una più ampia diffusione della musica Punk/hardcore.
Non a caso i migliori lavori vinilici degli '80 sono arrivati da formazioni che pur influenzate dall'onda d'urto della sottocultura Punk, usarono un linguaggio differenziato, musicalmente più accessibile per far arrivare i loro messaggi radicali
alle nuove generazioni e non solo, per citarne qualcuno sul fronte Rock/punk basta ricordare gli Emiliani “CCCP” di Lindo Ferretti e Fatur e Annarella, The GanG, dei Fratelli Severini, i “ Franti” di Stefano Giaccone Torino, sul fronte Dub/reggae troviamo Africa United di Pinerolo, Different Style di Bari, Puff Bong di Venezia e dintorni, IRHA,....
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1): Album “il rosso è diventato Giallo “1969 Ivan della Mea
dischi dello Zodiaco
2) :vedi musica rock'80
3)Musica rock 80 op.cit.

 
Da WOODY GUTHRIE a THE GANG” 
In blu i capitoli a seguire :


Capitolo 1°:“La rivoluzione desiderata” (Woody Guthrie).
Capitolo 2°:”L'amato e odiato Bob Dylan  ....
Capitolo 4°:”La fine dei dinosauri”. 

Capitolo 5°:Il trionfo della subcultura nihil-punk.
Capitolo 6°:THE CLASH (lo scontro)”



Capitolo 7°:”Il ritorno del rock”.
Capitolo 8°:Linton kewsi Johnson” (Dub poetry)
Capitolo 9°:”Public Enemy “:Musica nera rabbia e politica
Capitolo 10°:Il“Franti”: Rock e utopia
Capitolo11°:”La Pantera”e il nuovo linguaggio del villaggio
Capitolo 12°:” I Gang “: La Band ribelle di Filottrano

Ringrazio i compagni che mi hanno permesso di poter scrivere queste righe attraverso contatti, interviste e chiaccherate varie sul tema :"Musica antagonista", : Marino e Sandro Severini (The Gang), Stefano Giaccone (Franti), Billy Bragg incontrato a Reggio Emilia '90, lo staff di” Arezzo wave” '91 '92 ,un grazie anche a Bunna  Africa unite per la lunga chiaccherata in un podere di Montioni quando nel 1991 venne a fare il concerto gratis per il FMLN Salvador) e poi a Sergio Messina (Radio gladio), Luca "Zulu" e Marco" kaja"(99 posse), Fumo e Lele Prox (Lionhorse Posse ), Luca Morino Fabio Barovero (Mau Mau&Loschi Dezi), Enrico Capuano che tra il '92 inizio '93 per ben tre volte venne a suonare gratis per i Lavoratori Piombinesi in Lotta a difesa del posto di lavoro.
Foto tratte da :



 

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