sabato 21 settembre 2013

ITALO CALVINO commemorato a Castiglion della Pescaia (GR) da associazioni e partiti di Piombino – Elba, Follonica , Monterotondo M.Mo, Alta Maremma e Colline Metallifere/Qualsiasi cosa cerchi di scrivere * di Italo Calvino Pensando a Che Guevara



Associazioni  e partiti di Piombino – Elba, Follonica , Monterotondo M.Mo, Alta Maremma e Colline Metallifere Hanno ricordato Italo Calvino a Castiglione della Pescaia (GR)



Il 19 settembre in occasione del 28 ° anniversario della morte di Italo Calvino rappresentanti  antifascisti e militanti internazionalisti  dell’ Alta Maremma si sono  recati  presso il cimitero Comunale di Castiglione della Pescaia (GR) per ricordare l’ultimo grande autore del ’900, il partigiano  “Santiago”della 2a divisione d’assalto “Garibaldi”  Felice Cascione che operava nelle Alpi Marittime.  Calvino, cresciuto con un pensiero  Anarco-comunista, grazie all’esperienza partigiana, consolidò una già radicata e profonda consapevolezza di se stesso e della realtà che lo circondava che contribuì, insieme all’entusiasmo che lo accompagnava, a determinare la sua formazione umana, politica e letteraria.

Anche dopo la rottura con il PCI nell’agosto 1957 per i fatti d’Ungheria rimase legato alla sinistra e  in una lettera scrisse “…..non rinnego il passato, vorrei rivolgere un saluto anche ai compagni più lontani dalle
mie posizioni che rispetto come combattenti anziani e valorosi, al cui rispetto, nonostante le opinioni diverse, tengo immensamente e a tutti; e a tutti i compagni lavoratori, alla parte migliore del popolo italiano dei quali continuerò a considerarmi il compagno.”


Italo Calvino nacque a Santiago de Las Vegas all’Avana Cuba nel 1923 , paese che sempre ha tenuto nel cuore. Nel 1964 vi tornò per sposarsi all’Avana con
argentina Esther Judit Singer detta” Chichita “e, in quell’occasione, fu invitato a far parte della giuria del Premio letterario Casa Las Americas. Lì conobbe e fece amicizia con il Comandante  Ernesto Che Guevara, allora Ministro dell’industria cubana. Quando nel 1967  in Bolivia il” CHE” fu ucciso, per ricordarlo, gli dedicò la bellissima lettera : *“Qualsiasi cosa cerchi di scrivere…….”,che in Italia fu diffusa solo nel 1998. Sempre nel 1964 si attivò per
co-fondare l’associazione amicizia Italia Cuba, ma già nel 1961 era presente a sostenere  Aldo Capitini nella  1a edizione della marcia pacifista Perugia-Assisi.



Nel 1995, nel decennale della sua morte, la figlia Giovanna Calvino fu contattata dalle autorità cubane al fine di inaugurare, nel 1996, una grande lapide-ricordo nella casa natale di Italo Calvino, nel Giardino Botanico di Santiago de las Vegas, alla periferia dell'Avana. In tale occasione a Cuba sorse il comitato "Pro-Fondazione-Calvino". Tale istituzione nel 1996 dette vita al Premio Letterario Biennale Cubano Italo Calvino, riservato a
giovani talenti cubani, per teatro, poesia, narrativa e saggistica. Entrambi i suddetti Premi (in Italia e a Cuba)
sono tuttora esistenti. Nel 2000 (ma anche nel 2003, 80º anniversario della sua nascita) nel Castello del Morro dell'Avana, il governo cubano ha esposto una mostra fotografica bilingue (italo-spagnola) dedicata alla vita di Italo Calvino, il governo Cubano ha dichiarato l'anno 2013 "Anno di Italo Calvino a Cuba", in occasione della sua "Fiesta del 90º compleanno".



A ricordare Italo Calvino con un omaggio floreale  erano presenti  esponenti  in rappresentanza di :



PRC Piombino-isola D’Elba, , PCL Follonica, ANPI 
Monterotondo  Mmo.- Montieri, Comune di Monterotondo M.mo (gr) ,CSIAM (centro solidarietà  internazionalista Alta Maremma), C.lo Bolivariano alta Maremma “Alessio Martelli”,  Amici di  Cuba gruppo  “Italo Calvino”Piombino Val di Cornia, Coordinamento alta Maremma per la libertà dei cinque eroi Cubani.



Si ringraziano tutti i partecipanti, un grazie particolare al Sindaco di Monterotondo  M.mo (GR) che è stato parte attiva dell’iniziativa .

Nei prossimi anni gli organizzatori cercheranno di ampliare la presenza

a questa importante ricorrenza, che oltre a rendere omaggio ad un grande letterato del ‘900, è anche  un modo per salvare la nostra memoria storica.

Si ringrazia il  Granma internacional curato da Gioia Minuti e anche Gianfranco Ginestri con cui speriamo di collaborare per il 2014

 
Qualsiasi cosa cerchi di scrivere *

di Italo Calvino

Pensando a Che Guevara

Lettera scritta da Calvino nel 1967 quando ha avuto notizia della morte di Ernesto Che Guevara, in Italia il documento è apparso solo nel 1998



Qualsiasi cosa io cerchi di scrivere per esprimere la mia ammirazione per Ernesto Che Guevara, per come visse e per come morì, mi pare fuori tono. Sento la sua risata che mi risponde, piena d'ironia e di commiserazione. Io sono qui, seduto nel mio studio, tra i miei libri, nella finta pace e finta prosperità dell'Europa, dedico un breve intervallo del mio lavoro a scrivere, senza alcun rischio, d'un uomo che ha voluto assumersi tutti i rischi, che non ha accettato la finzione d'una pace provvisoria, un uomo che chiedeva a sè e agli altri il massimo spirito di sacrificio, convinto che ogni risparmio di sacrifici oggi si pagherà domani con una somma di sacrifici ancor maggiori.

Guevara è per noi questo richiamo alla gravità assoluta di tutto ciò che riguarda la rivoluzione e l'avvenire del mondo, questa critica radicale a ogni gesto che serva soltanto a mettere a posto le nostre coscienze.

In questo senso egli resterà al centro delle nostre discussioni e dei nostri pensieri, così ieri da vivo come oggi da morto. E' una presenza che non chiede a noi né consensi superficiali né atti di omaggio formali; essi equivarrebbero a misconoscere, a minimizzare l'estremo rigore della sua lezione. La "linea del Che" esige molto dagli uomini; esige molto sia come metodo di lotta sia come prospettiva della società che deve nascere dalla lotta. Di fronte a tanta coerenza e coraggio nel portare alle ultime conseguenze un pensiero e una vita, mostriamoci innanzitutto modesti e sinceri, coscienti di quello che la "linea del Che" vuol dire -una trasformazione radicale non solo della società ma della "natura umana", a cominciare da noi stessi- e coscienti di che cosa ci separa dal metterla in pratica.

La discussione di Guevara con tutti quelli che lo avvicinarono, la lunga discussione che per la sua non lunga vita (discussione-azione, discussione senz'abbandonare mai il fucile), non sarà interrotta dalla morte, continuerà ad allargarsi. Anche per un interlocutore occasionale e sconosciuto (come potevo esser io, in un gruppo d'invitati, un pomeriggio del 1964, nel suo ufficio del Ministero dell'Industria) il suo incontro non poteva restare un episodio marginale. Le discussioni che contano sono quelle che continuano poi silenziosamente, nel pensiero. Nella mia mente la discussione col Che è continuata per tutti questi anni, e più il tempo passava più lui aveva ragione.

Anche adesso, morendo nel mettere in moto una lotta che non si fermerà, egli continua ad avere sempre ragione.

* ottobre 1967
inizio commemorazione 19 settembre 2013 Cimitero Castiglion della Pescaia-Gr

 Rappresentanza Prc Federazione  Piombino-Isola- D'elba
Rappresentanza PCL Follonica colline metallifere

 Sempre e comunque antifascisti

membri  del Circolo Bolivariano Alta Maremma "Alessio Martelli" con il Sindaco Monterotondo M.mo (gr)-( bandiera non conforme ma unica disponibile)

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