giovedì 16 febbraio 2012

CUBA - Agenti antiterrorismo soldati del silenzio



Agenti antiterrorismo soldati del silenzio
15 febbraio 2012 - Raul Antonio Capote tratto da El Adversario Cubano

Pochi giorni dopo il proclama che annunciava la malattia del C.te in Capo Fidel Castro, si trovavano riuniti nel ristorante La Cibeles in Linlhurt, New Jersey, un gruppo di emigrati cubani, accompagnati da molti latinoamericani, che celebravano una commemorazione legata ad una ONG.
In quei giorni c'era uno stato di euforia negli Stati Uniti, nei circoli anticubani, incoraggiati dalla falsa speranza di un possibile crollo della Rivoluzione in assenza di Fidel alla direzione del paese. Come al solito in queste celebrazioni si imponeva un brindisi, a richiesta di qualcuno degli organizzatori si riempirono i bicchieri di vino, sollevarono le braccia e per la sorpresa di José Manuel Collera chiesero che fosse lui che facesse i brindisi di rigore con proprie parole per l'occasione.
Era da alcuni giorni negli Stati Uniti ed era molto preoccupato di ciò che era accaduto, la notizia della malattia di Fidel lo aveva scioccato come tutti i cubani, la mancanza di notizie fresche, credibile, ti opprime, ci sono contraddittorie, abbondano voci infondate ma quando più colpito Collera si sente, pensa "Il comandante non si arrende".
Jose Manuel Collera Vento, è un medico pediatra, un noto cardiologo infantile oriundo di Pinar del Rio, che era negli Stati Uniti per questioni relative alla ONG a cui appartiene. Pensò, da buon cubano, che tale occasione non poteva essere sprecata e avvenne l'inaspettato: in tutta solennità disse piano: "Amici miei, brindiamo alla salute del Comandante in Capo"
A onor del vero, non tutti i presenti erano nemici della Rivoluzione, ma è anche vero che la parte di coloro che desideravano la distruzione della Rivoluzione cubana era ben rappresentata in detta cerimonia. L'atto automatico di portare la coppa alle labbra, come sempre accade in questi casi, non si produsse, ci fu una iniziale confusione, ma ben presto il vino scomparve dai bicchieri.
Il Dr. Jose Manuel Collera Vento è un uomo saggio, un esperto nella tua specialità medica, un rispettato maestro nell'organizzazione cui appartiene da molti anni e un eroe della patria. Trentasei anni come combattente degli Organi di di Sicurezza dello Stato avallano quanto affermo.
Come soldato della Rivoluzione la difese dal silenzio, spesso circondato da pericolosi nemici, proprio nella loro tana. A causa del suo lavoro ebbe a relazionarsi con individui come Curtin Winsor, membro dell'Advisory Board della Pan American Development Foundation (PADF), del Consiglio Direttivo della Fondazione Donner e dell'Atlas Economic Research, organismi tutti collegati alla guerra sporca contro Cuba, Otto Reich, Lincoln Diaz Balart e Frank Calzon noti personaggi della controrivoluzione, servitori incondizionati di Washington, John Sambrailo direttore esecutivo della PADF (con cui ha parlato all'OSA), Jorge Pardo-Maurer, generale a tre stelle , che si occupava nel Dipartimento della Difesa della politica per l'America Latina, Manuel Alzugaray, agente della CIA che dirige la Miami Medical Team Foundation, Marc Wastenheim che era il Direttore del Programma '"Iniziativa per lo Sviluppo di Cuba della PADF" e con molti altri funzionari del governo degli Stati Uniti, del Dipartimento di Stato, Consiglio di Sicurezza Nazionale, dell'USAID, della NED, dell'International Republican Institute etc.
A José Manuel Collera è stata consegnata dalle mani di Curtin Winsor, in una speciale cerimonia, la Medal of Freedom "La più alta onorificenza concessa dalla Commissione Repubblicana del Senato degli USA" per i meriti accumulati nel suo lavoro a "favore" di quel paese.
Dopo che i presenti al brindisi svuotarono i bicchieri, ci fu un breve silenzio, ma ben presto affiorarono i sorrisi e scoppiò anche qualche sonora risata, regnava l'idea che in sostanza questo brindisi alla salute di Fidel era ironico, una burla dell'invitato.
A questo proposito il protagonista ci dice: "Io lo sapevo, e sapevo molto bene ciò che avevo provato e nel mezzo di quel silenzio obbligato che necessariamente accompagnava tali circostanze, ho rafforzato il personaggio che avevo montato e almeno in apparenza fui complice della giocosità della tarda notte con tanto audace brindisi, che a parte le interpretazioni comode o ingenue della maggioranza, produsse una secrezione eccessiva di bile in alcuni dei presenti".
Jose Manuel Collera, è un cubano, amicone, padre eccellente. Gli altri cinque delle Ragioni di Cuba, i suoi fratelli, Daniele, Robin, Vladimir, Raul, Emilio, lo chiamiamo il profe, per la sua esperienza in attività di intelligence. Quanti piani del nemico sono stati vanificati? Quante vite ha salvato quest'uomo? Quanti colpi alla nostra economia cubana fermò questo cubano umile, quest'uomo del popolo? Lo chiamiamo il profe anche per il suo dono di vita e di gente, per la sua etica a tutta prova, per i suoi valori umani.
 



 

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