lunedì 30 gennaio 2012

Raúl Castro: Promuoviamo la maggior democrazia, dando l’esempio dal Partito




Prima Conferenza Nazionale del PCC
Raúl Castro: Promuoviamo la maggior democrazia, dando l’esempio dal Partito
Se abbiamo scelto sovranamente, con la partecipazione e l’appoggio del popolo, l’opzione martiana del Partito Unico, quello che ci corrisponde è promuovere la maggior democrazia nella nostra società, cominciando a dare l’esempio dalle fila del Partito”, ha detto il Generale d’Esercito Raúl Castro, concludendo la Prima Conferenza Nazionale del Partito.
Raúl ha aggiunto che questo presuppone fomentare un clima di massima fiducia, con la creazione delle condizioni necessarie a tutti i livelli per il più ampio e sincero scambio di opinioni, sia nel senso dell’organizzazione, che nei vincoli con i lavoratori e la popolazione.
Il Primo Segretario del Comitato Centrale ha incitato a far sì che “le discrepanze siano assunte con naturalezza e rispetto, includendo i media di comunicazione di massa.
La stampa dev’essere coinvolta in questo dibattito con responsabilità e la più stretta veracità, non con lo stile borghese sensazionalistico e pieno di menzogne, ma con provata obiettività e senza l’inutile segretezza.
Poi ha fatto un ripasso degli accordi approvati nella Conferenza ed ha reiterato che: “La sola cosa che potrebbe condurre a una sconfitta la Rivoluzione e il Socialismo di Cuba può essere la nostra incapacità di sradicare gli errori commessi nei più di cinquant’anni trascorsi dal 1º gennaio del 1959, con i nuovi errori che potremmo commettere nel futuro”, ma ha commentato che non è esistita ne esisterà Rivoluzione senza errori, perchè le rivoluzioni sono opera dell’attuazione e dei popoli, che non sono perfetti.
Non rinunceremo al nostro Partito!
Il Primo Segretario ha avvertito coloro che si erano illusi che la Conferenza avrebbe praticato un inizio dello smantellamento del sistema politico e sociale conquistato dalla Rivoluzione, che rinunciare al principio di un solo partito, equivarrebbe semplicemente a legalizzare il partito o i partiti dell’imperialismo nel suolo patrio, e sacrificare l’arma strategica dell’unità dei cubani, che ha reso realtà i sogni d’indipendenza e giustizia sociale per cui hanno lottato tante generazioni di patrioti, da Hatuey a Céspedes, Martí e Fidel”.
Senza il minimo disprezzo per gli altri paesi che hanno sistemi con molti partiti, a Cuba difendiamo il sistema del partito unico, di fronte al gioco della demagogia e del mercantilismo della politica”.
(Traduzione Granma Int.)



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